È morto l'attore Gigi Proietti

Lunedì, 02 Novembre 2020 06:34

È morto alle prime luci dell'alba l'attore romano Gigi Proietti. Ricoverato da giorni in una clinica romana per accertamenti, era stato colpito ieri da un grave scompenso cardiaco. Da subito le sue condizioni erano apparse molto serie. Proprio oggi Proietti avrebbe compiuto 80 anni. In una carriera lunga oltre 50 anni ha spaziato dal cinema al teatro. Memorabile il successo di 'A me gli occhi, please'. 'Nelle prime ore del mattino - spiega la famiglia - è venuta a mancare all'affetto della sua famiglia Gigi Proietti. A darne l'annuncio i familiari di Proietti: Sagitta, Susanna e Carlotta.

In un'epoca in cui il mondo del calcio si è dotato delle più sofisticate tecnologie per limitare gli errori arbitrali una storia, al limite dell'incredibile, arriva dalla Campania! Non bastano più la VAR e la gol line technology per stabilire realmente se un gol sia valido e se, grazie ai computer, l'andamento di una gara (con il corrispondente risultato finale) sia quello giusto. Perché la storia che si è consumata domenica scorsa sui campi della Campania è destinata ad entrare nel guinners dei primati. Ad Ottaviano domenica scorsa si è giocata la partita Terzigno - Sant'Antonio Abate (federalmente i vesuviani sono la Edilmer Cardito) i Rossoneri hanno meritatamente vinto sul campo 2-0 al termine di una partita tutto sommato regolare e, ad onor del vero, gestita anche bene dal direttore di gara Mario Petrone di Caserta. Ieri però, alla lettura del comunicato ufficiale del Comitato regionale campano è arrivata una brutta sorpresa per i tifosi Rossoneri. Il Giudice Sportivo, visto il reclamo della società Abatese non ha omologato il risultato sul campo! Motivo? Un grossolano errore del direttore di gara. Il signor Mario Petrone nel redigere il verbale di gara ha erroneamente riportato una sostituzione in più rispetto a quelle previste dal regolamento del gioco del calcio, 6 in luogo delle 5 autorizzate! Un mero errore di trascrizione che però è stato prontamente impugnato dal Sant'Antonio Abate per chiedere la vittoria a tavolino. Il Terzigno ovviamente, farà valere le proprie ragioni forte anche del fatto che la gara è stata ripresa in diretta dal "Vesuviano TV" e trasmessa anche dall'emittente regionale Italiamia canale 274. Dalle immagini è evidente che l'errore riportato dall'arbitro è di errata trascrizione. L'auspicio infatti è che ora il giudice sportivo chieda all'arbitro Petrone un supplemento al referto della partita e che soprattutto restituisca credibilità alla classe arbitrale.

Se le scuole sono chiuse ed i minori anziché restare a casa scorazzano tra le strade e piazze cittadine esponendosi, pericolosamente al contagio perché, allora, non fermarli? Sarà stata questa l'attenta valutazione che il primo cittadino di Striano, Antonio Del Giudice ha fatto prima di emettere una ordinanza comunale numero 77 che da oggi - e fino al 16 novembre - vieta ai minori di uscire di casa se non in compagnia di adulti, al fine di evitare pericolosi assembramenti tra ragazzini. Una ordinanza che ha lasciato perplessi i cittadini strianesi (e non solo perché 77 rievoca i diavoli della smorfia napoletana) ma che, in fondo, fotografa una realtà sotto gli occhi di tutti che, forse, nè il premier Conte con i suoi DPCM, nè tantomeno, il governatore De Luca con le sue sferzanti ordinanze hanno mai focalizzato. Evidentemente, per certe scelte politiche, seppur impopolari, ci vuole coraggio e determinazione. Quella che il primo cittadino di Striano ha avuto senza se e senza ma: la salute, questa volta, viene davvero prima di tutto e di tutti.

Il Terzigno vince e vola in vetta

Lunedì, 26 Ottobre 2020 08:24

Ottaviano. Con il più classico dei risultati all'inglese il Terzigno di Mr. Vivace regola i conti con un Sant'Antonio Abate volitivo ma inconcludente. La gara, disputata sul neutro di Ottaviano, è stata l'unica preservata dai protocolli sanitari anti covid 19 del girone D, le altre gare del girone sono state infatti, rinviate a data da destinarsi (Conte permettendo). I Rossoneri erano chiamati ad una pronta risposta dopo il passo falso di Massalubrense, contro un avversario arcigno e ben messo in campo dal tecnico D'Aniello. Di fronte anche due bomber di razza:Balzano per i rossoneri compete la classifica marcatori al bulldozer Martone. Neanche il tempo di accomodarsi in tribuna che i rossoneri passano in vantaggio. Azione insistita dei rossoneri con Auriemma che dal limite dal limite dell'area lascia partire un tiro tutt'altro che irresistibile, l'estremo difensore ospite Panariello respinge corto e per l'astuto Sepe è un gioco da ragazzi mettere nel sacco a pochi metri dalla porta. Sono appena passati 4 minuti ed il Terzigno è in vantaggio. Il Sant'Antonio Abate cerca di riorganizzarsi e trova negli uomini di esperienze con Cerchia e Romano dei sicuri punti di riferimento per cercare di servire palloni utili all'ariete Martone. I rossoneri trovano un Ugramin e Ceparano due baluardi insormontabili bravi ad anticipare le giocate degli avversari e mettere al sicuro Menzione. Il Terzigno arretra il baricentro e lascia metri agli ospiti. Romano, Paolino e Scognamiglio tessono trame di gioco che puntualmente, un pittbull di nome Aufiero, spezza con le buone o con le cattive maniere. Al 17' ci prova Martone di testa ma la palla termina fuori. Al 25' punizione dal limite battuta da Romano con la palla che sorvola di pochissimo la traversa con Menzione fuori causa. Pochi minuti dopo il talentuoso centrocampista giallorosso Romano è costretto a lasciare il campo per infortunio e per il Sant'Antonio Abate si spegne la luce. Al suo posto Paolino Francesco. Al 32' arriva il raddoppio dei rossoneri:azione insistita sulla sinistra di Casillo e Sepe, cross al centro dell'area per il bomber Balzano che approfitta dell'errore in marcatura, stoppa di petto e trafigge l'incolpevole Panariello. 2-0 e palla al centro. Nella ripresa il liet motiv della gara non cambia, Terzigno attendista e cinico si arrocca a difesa della trequarti per sfruttare le ripartenze degli esterni con Balzano come punto di riferimento nel terminale di attacco. Gli uomini di D'Aniello macinano gioco e gestiscono l'iniziativa ma a tanta buona volontà non corrispondono altrettante azioni gol. Martone riceve pochi cross e palloni utili anche perché Esposito e Ferrara arginano diligentemente i tentativi di Celotto e Di Nola. Solo nel finale si registrano due azioni degne di nota. Al 30' è Scognamiglio ad impensierire Menzione ed al 37' sempre Scognamiglio su punizione dal limite centra il palo. Il Terzigno si difende bene e senza grossi affini ed al 40' in contropiede potrebbe mettere a segno il gol del 3-0. Giocata veloce tra Casillo ed Arianna con quest'ultimo che serve di prima intenzione Balzano, il bomber rossonero calcia da ottima posizione ma il pallone termina di poco a lato. La gara, in pratica, finisce qui con i rossoneri che grazie a questa vittoria si portano in vetta alla classifica del girone D in attesa della ripresa del campionato. Da sottolineare la buona direzione di gara dell'arbitro Petrone di Caserta.

TABELLINO:

Terzigno 1964: Menzione 6,5 Esposito 7 Ferrara 7 Liberti 6,5 Ugramin 7 Ceparano 6,5 Sepe 7 (15' st Nunziata) Aufiero 7 (30' st Gentile) Balzano 7 (48' st Avino) Arianna 7 (47'st Muntariello) Casillo 6,5 (42' st Liccardo). A disp: Prisco, Cipolletta, Romano. All. Vivace 6,5

Sant'Antonio Abate: Panariello 5 Fortunato 5,5 (23' st Abbagnale) Celotto 6 Scala 6 Montuori 6 (40 st Galasso) Chierchia 5,5 Romano 6 (30'pt Paolino F) Paolino 6 Martone 5,5 Scognamiglio 6 Di Nola 5,5 (15' st D'Aniello. A disp: D'ambrosio, Longobardi, Russo.

Arbitro:Petrone di Caserta 6

Reti: 4'pt Sepe, 32' pt Balzano

Note: gara giocata sul neutro di Ottaviano. Ammoniti :Ugramin, Sepe, Aufiero, Martone, Montuori e D'Aniello. Angoli 5 per parte. Min di recupero 2 e 4

Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca chiede al Governo un lockdown nazionale e specifica che in ogni caso "la Campania si muoverà in questa direzione a brevissimo". "I dati attuali sul contagio - dice - rendono inefficace ogni tipo di provvedimento parziale. È necessario chiudere tutto, fatte salve le categorie che producono e movimentano beni essenziali (industria, agricoltura, edilizia, agro-alimentare, trasporti). E' indispensabile bloccare la mobilità tra regioni e intercomunale. Non si vede francamente quale efficacia possano avere in questo contesto misure limitate. In ogni caso la Campania si muoverà in questa direzione a brevissimo".

Terzigno, Ranieri vince e "convince"

Martedì, 06 Ottobre 2020 07:55

Terzigno. Da Ranieri a Ranieri senza se e senza ma. Dall'urna una sentenza che non lascia spazio ad alcuna valutazione politica se non quella della chiara e netta volontà di dare nuovamente fiducia al sindaco uscente: Francesco Raneri. Lo spareggio del ballottaggio ha ribadito nei numeri il distacco nel gradimento degli elettori verso il sindaco uscente. 1273 voti di scarto nella tornata del 21 settembre che vengono pressoché confermati al ballottaggio 1281. Poco è valso ad Aquino l'apparentamento con Stefano Pagano, anzi, a detta di tanti, l'accordo con l'esponente forzista è stato ancor più deleterio nella corsa alla guida del parlamentino vesuviano. 4611 voti su poco poi di 8000 votanti rendono chiaro il suffragio per Ranieri a termine di competizione politica caratterizzata da derive di stampo calcistico. Ora i terzignesi guardano con rinnovata fiducia all'operato della giunta "Raneri bis" che sarà chiamata a portare a termine le diverse progettualità annunciate durante la campagna elettorale. "Nel segno della continuità andremo avanti con questa grande e meravigliosa squadra - queste le parole del rieletto primo cittadino a pochi minuti dal risultato elettorale - grazie a chi ha creduto in me, alla mia storia ed alla mia famiglia". Si delinea intanto la costituzione del consiglio comunale con 10 consiglieri di maggioranza e 6 di opposizione. La maggioranza sarà rappresentata da: Genny Falciano, Pasquale Ciaravola, Serafino Ambrosio, Tina Ambrosio, Antonio Mosca, Angela Miranda, Massimo Annunziata, Antonio Vaiano, Luigi Canestrino, Biagio Ferraro. La minoranza, invece, sarà rappresentata da: Vincenzo Aquino, Francesco Nappo, Mariagrazia Sabella, Salvatore Carillo, Domenico Auricchio e Stefano Pagano.

Terzigno. In una tornata elettorale nella quale si registra, fino a questa mattina, un alto il numero di astenuti al voto, arriva una nota lieta che dovrebbe spronare molti cittadini al compimento del proprio dovere. Americo Bianco, novantacinque primavere, con una storia da deportato nei campi di lavoro per deportati civili nella Germania nazista sulle spalle durante la seconda guerra mondiale, ieri mattina poco prima della messa domenicale si è recato a votare dando più di ogni altro il buon esempio. Quello del buon padre di famiglia, del nonno instancabile, del cittadino modello e rispettoso delle istituzioni. E così verso le 11 del mattino si è presentato al seggio numero 5 ad esercitare il suo diritto al voto. Quell'esercizio di partecipazione al voto che per quelli della sua generazione ha rappresentato, indubbiamente, una conquista verso la libertà e la democrazia. Un modello, quello di Americo Bianco, da emulare per tanti cittadini distratti o impauriti dalla pandemia, per lui votare è un dovere al quale nessuno dovrebbe mai sottrarsi quali appartenenti ad uno Stato reso libero grazie a tanti uomini come lui che, con sacrificio ed abnegazione, ci hanno resi un popolo libero di scegliere i propri rappresentanti in libertà, democrazia e senza alcuna limitazione. A prescindere da quale sarà il verdetto dell'una, alle falde del Vesuvio c'è già chi ha vinto la sua "sfida" elettorale. 

Terzigno. Quelli che auspicavano in una campagna elettorale all'insegna del politically correct dovranno rassegnarsi: non vi è verso! Lo scontro Ranieri-Aquino si avvia verso la deriva di una comunicazione al vetriolo che sa più di tifo da stadio che da ballottaggio. All'ombra del Vesuvio, in luogo di una discussione aperta, pacifica ed incentrata sui temi politici da proporre all'elettore, si sta consumando, invece, un vero e proprio match a suon di post, comunicati e gli immancabili "rewind" di un passato dal quale tutti vorrebbero sbarazzarsi e che, puntualmente, come un cambio di Mazzarri al 65' minuto, viene rispolverato, giusto per rinverdire negli elettori i fasti dei trascorsi politici dei quali, onestamente, pochi hanno piacere di parlarne. Questo ballottaggio si può definire, ormai il prepartita di una gara scudetto, un Juve-Napoli in salsa vesuviana,(sarà un caso che domenica è previsto proprio il big match in serie A?), e non ce ne voglia nessuno, se critichiamo toni che sembrano sempre più quelli da stadio, piuttosto che da tribuna elettorale, dove a elevare il coro di incitazione sono gli 'irriducibili' dei due candidati sindaco. In epoca di coronavirus e distanziamento sociale, il terreno preferito dei "tifosi" delle compagini in campo sono diventati, inevitabilmente, i social media. Facebook ed Instagram sono invasi di messaggi, citazioni e caricature di tutti i tipi e per tutti i gusti - manca solo una declinazione al sexy scandal- e poi non mancherebbe nulla più. Qui si stanno consumando fiumi di parole che a rileggerli tutti, si ha la sensazione di ascoltare le enfatizzanti radiocronache di Enrico Ameri e Sandro Ciotti. Scatti, takle in scivolata ed entrate da cartellino rosso su entrambi i fronti con il solo maldestro tentativo di rovinare la web reputation dell'avversario politico. La metafora al posto del pallone e parabole lessicali come penalty. Tutti pronti a rintuzzarsi su tutto, in uno spettacolo che, riteniamo stia solo disorientando l'elettore. La posta in palio è alta e, comprendiamo pure che vincere questo "spareggio" significherebbe governare per 5 anni una cittadina ed una collettività, ma ci sia consentito di richiamare tutti alle proprie responsabilità istituzionali, di rappresentanti del popolo che, è giusto ricordarlo sarà l'arbitro e giudice insindacabile. Si attende solo quel il triplice fischio che sarà decretato lunedì sera e metterà fine, ad uno dei più indegni spettacoli che la politica locale abbia mai messo in scena in 107 anni di vita amministrativa di Terzigno. Ai capitani, impavidi condottieri di queste corazzate in campo l'onere di smorzare i toni, voltare pagina, riportare la politica al centro e pensare alla Terzigno del domani che verrà.

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