Liceo Linguistico a Terzigno. Ora è realtà

Mercoledì, 21 Gennaio 2015 00:13

Arriva una buona notizia (una volta tanto) per gli studenti del Liceo Diaz di Terzigno. Nessuno fraintenda come potrebbe accadere in questi casi. Del nuovo edifici scolastico- più volte promesso in sede di campagna elettorali (e quindi tra poco se ne riparlerà) nemmeno l'ombra. La notizia buona è che dal prossimo anno scolastico 2015/2016 l'offerta formativa che si affiancherà agli attuali corsi di liceo scientifico e delle scienze umane si arricchirà con il nuovo corso di liceo linguistico. La decisone è stata assunta e deliberata dalla giunta regionale lo scorso 9/1/2015 con delibera numero 6 avente per oggetto il piano dell'offerta formativa scolastica per l'anno scolastico 2015/2016. I giovani di Terzigno, quindi da settembre potranno frequentare questo nuovo e richiesto indirizzo di studi strutturato sulla conoscenza delle lingue straniere senza doversi spostare da Terzigno. Nella stessa delibera vengono, inoltre riportate altre interessanti novità. Nella vicina Boscoreale presso l'istituto Vesevus verrà avviato il corso  di Arti ausiliarie delle professioni sanitarie- Ottico, mentre a Poggiomarino al Da Vinci il liceo linguistico avvierà i corsi sperimentali di lingua cinese. Una serie di novità che a quanto pare stanno già ricevendo i primi gradimenti degli aspiranti studenti. Restano però immutati i problemi per l'edilizia scolastica Terzignese. Il comune vesuviano, infatti è rimasto l'unico del comprensorio a non aver ancora realizzato un edificio per le scuole superiori benché da oltre 10 anni l'ex Provincia di Napoli aveva finanziato l'opera con un importo di circa 5 milioni di euro. Speriamo che questo ampliamento dell'offerta formativa possa rappresentare una seria presa di coscienza dei politici e sia la volta buona affinché le istituzioni locali trovino un accordo, per far realizzare in tempi brevi, un edificio scolastico adeguato alle richieste di iscrizioni dei giovani Terzignesi che, si auspica, possano evitare di migrare presso i comuni vicini per realizzare le proprie ambizioni di sapere. Il diritto allo studio è anche questo.

Fine della corsa o, forse, sarebbe meglio dire, Signori ci dispiace ma per voi non c'è posto. Si sintetizza così la decisione della Regione Campania che ha chiuso definitivamente le porte al personale militare non accogliendo la proposta del Cocer Esercito- avviata con delibera numero 1/2014- di voler estendere a tutto il personale militare (quindi anche quello di Marina ed Aereonautica) il regime di convenzione per il trasporto pubblico regionale riservato ad oggi, solo ed esclusivamente alle Forze dell'ordine al fine di aumentare la presenza del personale in uniforme a bordo dei mezzi pubblici campani fatti quotidianamente oggetto di atti vandalici ed in cui sovente si registrano aggressioni a macchinisti e controllori. A tanti buoni propositi purtroppo non è corrisposto un paritetico impegno politico  perché durante la riunione che si svolse nella primavera del 2014 negli uffici della Regione Campania commissione Bilancio, tra i delegati del Co.Ce.R., i rappresentanti del Comando Militare Esercito 'Campania' e gli assessori preposti Giangrande (bilancio) e Vetrella (trasporti) si era convenuti ad un ulteriore aggiornamento della proposta visto che un margine di manovra nell'anemico bilancio regionale poteva esserci per inserire il personale militare nella convenzione. Militari ai quali a, differenza  dei colleghi delle forze di Polizia, sarebbe stato richiesto  l'uso obbligatorio dell'uniforme a bordo dei mezzi (così come ad esempio accade nella Regione Lazio). Tant'è che proprio dalla Commissione Bilancio venne elaborato nei giorni seguenti,  su proposta del consigliere regionale Carlo Aveta, un emendamento specifico per estendere la convenzione alle Forze Armate con addirittura una previsione di spesa di circa 300 mila euro per consentire ai 15 mila militari di ogni ordine e grado di poter accedere alla convenzione. Tutto, quindi, lasciava presagire un buon esito della vicenda ed invece...L'amara sorpresa era giunta già in estate, quando in fase di approvazione del bilancio regionale la Giunta di centrodestra guidata da Stefano  Caldoro non inserì l'emendamento presentato dal consigliere Carlo Aveta,  stralciandolo completamente  e lasciando, di fatto, solo spazio alla forze di polizia con l'inserimento del personale del Corpo Forestale dello Stato e della Polizia penitenziaria. Dunque, mentre a parole si spendevano attestati di elogio per l'operato dei militari in Campania da parte dei vertici regionali, nei fatti, invece, al personale militare che in Campania opera a tutela dell'ordine pubblico e quello ambientale con le operazioni "Strade Sicure" e "Terra dei fuochi"  non veniva riconosciuta né la bontà del proprio lavoro a tutela della popolazione campana (ricordiamo l'intervento dell'Esercito durante l'emergenza rifiuti e la gestione delle discariche) né l'azione di deterrenza che il personale in uniforme avrebbe potuto esercitare nei confronti dei malintenzionati e dei fenomeni di microcriminalità che ogni giorno si registrano sui mezzi pubblici regionali non dando nemmeno risposte ai cittadini campani che reclamano una maggiore sicurezza per il trasporto locale. Giunta Regionale oltre che ingrata nei confronti dei militari anche miope con una ulteriore svista nei confronti dei militari delle capitanerie di porto (che svolgono funzioni di pubblica sicurezza) ai quali, stando a quanto scritto e riportato sul sito istituzionale del circuito Unico Campania wwww.unicocampania.it (il consorzio di gestione regionale dei biglietti e abbonamenti in cui confluiscono tutte le società di trasporto regionale da Trenitalia alla Cirumvesuviana, passando per la Circumflegrea fino a Metro Campania) non viene riconosciuta la peculiarità di agenti di pubblica sicurezza essendo stati anch'essi esclusi dalla convenzione. Insomma un tira e molla che alla fine ha mortificato i tanti uomini e donne che tutti i giorni sul territorio campano operano per il bene comune.  Di seguito riportiamo il testo estratto dal sito unico campania:

  "Tutti gli appartenenti alle Forze dell’Ordine possono richiedere abbonamenti al trasporto pubblico locale a condizioni agevolate, con uno sconto del 70% rispetto al valore facciale dell’abbonamento per gli spostamenti sulle tratte extraurbane. 

I beneficiari, ai sensi dell’art. 16 comma 1 legge 121 del 1/4/1981, rientrano nelle seguenti categorie: Forze di Polizia, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza. Inoltre, con delibera di GR n. 360 del 8/8/2014 sono stati inseriti anche gli appartenenti al Corpo Forestale e alla Polizia Penitenziaria." 

 

Un Vesuviano al Festival di San Remo

Domenica, 18 Gennaio 2015 11:34

La notizia è stata ufficializzata e resa pubblica nella giornata di ieri, ed in poco tempo, è rimbalzata alle falde del Vesuvio a dimostrazione che lavoro, impegno, genialità e capacità qualora perseverate alla fine portano al successo ed alla successiva gratifica professionale. Antonio Menzione, art director del gruppo Hair fashion"Idee per la testa -BH saloon" sarà presente al teatro Ariston di Sanremo in occasione della 65' edizione del Festival della canzone italiana. L'apprezzato acconciatore vesuviano sarà, infatti, il parrucchiere ufficiale della manifestazione sanremese. 'Sono lusingato e felice per questa notizia che mi gratifica di tanti anni di lavoro e di sacrifici- dichiara lo stesso Antonio Menzione- ringrazio tutti i miei collaboratori e partner che mi affiancheranno in questa indimenticabile avventura che mi consentirà di pettinare gli artisti che si esibiranno dal 9 al 15 febbraio nella città dei fiori. Ancora non mi sembra vero." Una bella soddisfazione per il creatore del marchio " Idee per la testa" al quale toccherà anche l'arduo compito di sistemare l'acconciatura alla puntigliosa Platinette una delle tante star di questa edizione diretta da Carlo Conti che sarà affiancato da Arisa ed Emma Marrone

Non si è fatta attendere la risposta del Comune di Terzigno in merito alla polemica sollevata dalle mamme del plesso "Rosa Miranda" relativa alla mancata installazione della scala antincendio nel plesso recentemente ristrutturato. A specificare la posizione dell'amministrazione comunale è stato l'assessore Giuseppe De Simone che ha prontamente contattato la nostra redazione: "Comprendo le preoccupazioni dei genitori del plesso Rosa Miranda, ma mi sento di dover dare, innanzitutto le dovute garanzie sull'agibilità e la staticità degli edifici. Negli ultimi anni - precisa  De Simone- l'amministrazione comunale ha avvitato un completo restyling di tutti gli edifici scolastici. Il grosso del lavoro è stato svolto in modo egregio ed i risultati sono evidenti. I nostri edifici scolastici sono tutti stati messi a norma e realizzati in tempi ragionevoli. A tal proposito, voglio rassicurare i genitori anche sulla vicenda della mancata installazione delle scale antincendio e di altri piccoli interventi che abbiamo già programmato. Purtroppo per sbloccare i fondi necessari per coprire i costi abbiamo dovuto attendere l'esito del ricorso al TAR presentato dal sindaco di Napoli relativo alla distribuzione delle risorse anche nel capoluogo partenopeo. Se non avessimo dovuto attendere i tempi della giustizia amministrativa, avremmo sicuramente installato le scale antincendio nel periodo di ristrutturazione del plesso. È nostra intenzione comunque, non interferire con i lavori nell'attività didattica costringendo a delle turnazioni scolastiche gli alunni, pertanto, i lavori programmati per giugno resteranno tali in modo che a scuole chiuse potremmo fare gli ultimi interventi, mentre per quanto riguarda le scale antincendio diventate motivo di discussione in questi giorni anche in concomitanza con le prove di evacuazione, garantisco che dalla primavera avvieremo la procedura per l'installazione, visto che i lavori sono esterni alle strutture e non incideranno sull'attività didattica". Sembra quindi chiudersi, almeno per ora, la polemica sollevata nei giorni scorsi dalle mamme  del rione "Rosa Miranda" che puntualizzano: "auspichiamo che le dichiarazioni e le promesse  dell'assessore De Simone diventeranno promesse e non siano un mero spot per la prossima campagna elettorale".    

Cittadini inviperiti in via Diaz a Terzigno dopo lo sconcertante ritrovamento di una carcassa di talpa dalle grosse dimensioni che da tre giorni giace sul ciglio della strada. La grossa talpa di circa 35 centimetri di lunghezza è stata rinvenuta giusto il giorno dell'Epifania da una persona residente in zona che aveva prontamente attivato i vigili urbani. I caschi bianchi a loro volta hanno contattato l'Asl per comunicare il ritrovamento del grosso ratto e dare seguito agli interventi previsti dando il via come molto spesso accade in questi casi al solito balletto delle responsabilità su chi deve e come fare per rimuovere il ratto. A tutt'oggi, infatti, nella è cambiato, né la società incaricata alla rimozione dei rifiuti, né l'Asl hanno rimosso la carcassa dell'animale che sta lentamente decomponendosi rilasciando nei paraggi un odore nauseabondo. " È vergognoso quello che sta accadendo - dichiara una residente - davvero non si comprende il perché di tante lungaggini per rimuovere un animale che può trasmettere malattie e sta mettendo paura anche ai passanti che tutti i giorni frequentano via Diaz. Ho contattato personalmente i vigili urbani che mi hanno garantito di aver sollecitato l'Asl, ma tutto sembra tristemente fermo ed immobile"...come quella carcassa al ciglio di via Diaz.  

È partita dalla rete pochi minuti dopo l'ultimo saluto di Napoli al suo amato figlio Pino Daniele la nuova petizione che vede 'protagonista' il blues man napoletano. Ieri, infatti, un flash mob partito da facebook aveva fatto radunare in piazza del Plebiscito circa 50 mila persone unite da una sola passione : la musica di Pino Daniele. Ed ancora dalla rete parte una nuova ed importante iniziativa, questa volta però tesa a restare e durare per sempre. Napoli è la sua città e non può non dedicare uno spazio pubblico al suo figlio più amato. E così da ieri è possibile firmare sulla piattaforma change.org la petizione per il cambio denominazione della toponomastica cittadina. Nel mirino e non a caso la tanto contestata piazza Garibaldi (oggetto in passato di molte discussioni e manifestazioni)  che, a detta dei promotori, potrebbe cambiare nome in piazza Pino Daniele. Sarebbe un giusto e motivato tributo. I promotori dell'iniziativa, infatti nelle note descrittive della petizione popolare tramite firma digitale, spiegano il perché non occorre più celebrare ancora Garibaldi in una città come Napoli e perché farlo sia ormai anacronistico ed inutile. "Pino rappresenta la storia della musica napoletana, ha rappresentato Napoli in Italia e nel mondo, raccontandola come solo un vero artista sa fare - così è scritto nella premessa della petizione-.Merita un riconoscimento reale. Di contro l'attuale nome della piazza è riconducibile a colui (Garibaldi) che unendo Napoli e tutto il Sud al resto dell'italia diede il via a un enorme tracollo economico e culturale, un uomo che non c'entra niente con la nostra terra. Anzi!  NAPULE E' PINO DANIELE, NON GIUSEPPE GARIBALDI. E qui si firma!

Il Vesuviano sostiene questa iniziativa invitando i propri lettori a firmare la petizione. 

 Ha dell'incredibile quanto è accaduto negli ultimi mesi nella città marina dove gli agenti di polizia dopo ben 84 denunce sono stati aggrediti da una cittadina rumena.  Gli agenti del Commissariato di polizia di Pompei hanno tratto in arresto Liliana IONESCU, 35enne, responsabile di violenza, minaccia, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.Erano da poco passate le 17,00 quando una pattuglia del Commissariato di Pompei, nel transitare in via Plinio, ha notato la donna che, in abiti succinti e in atteggiamento provocatorio tentava di adescare potenziali clienti.Gli agenti, che già la conoscevano in quanto destinataria di un foglio di via obbligatorio dal comune di Pompei, si sono avvicinati per condurla in ufficio per le incombenze del caso.  La donna, inaspettatamente, ha prima insultato e minacciato i poliziotti e poi li ha aggrediti, colpendo un agente con calci al ventre ed alle gambe.Con non poche difficoltà gli agenti sono riusciti a far salire la donna sulla volante ed a condurla in Commissariato, dove hanno scoperto che tra l’agosto del 2013 e il dicembre del 2014 era stata denunciata per ben 84 volte per violazione del foglio di via obbligatorio dal comune di Pompei.  Liliana IONESCU, che annovera diversi precedenti di polizia, è stata quindi dichiarata in arresto e questa mattina sarà giudicata con rito direttissimo presso il Tribunale di Torre Annunziata.

Notte bianca a Terzigno, buona la 'prima'

Martedì, 06 Gennaio 2015 01:05

Notte bianca a Terzigno buona la prima. Volendo dare un taglio cinematografico alla prima edizione della notte bianca questo sarebbe probabilmente il titolo più indicato. Tanti gli attori in scena, da una parte i commercianti e gli imprenditori locali che cercano di dare impulso alla provata economia locale, da un'altra parte una ignava amministrazione locale presenzialista per antonomasia e completamente assente ieri sera nei suoi rappresentanti di spicco ( eppure la campagna elettorale è quasi alle porte), dall'altra i cittadini, quelli che rappresentavano la vera incognita ma che alla fine hanno risposto benissimo, sintomo che questa realtà se sensibilizzata e ben guidata riesce sempre a dare il meglio nonostante le difficoltà.  Neanche la temperatura glaciale, quindi ha fermato temerari ed intirizziti appassionati dello shopping che, una volta, tanto hanno preferito il fondo sconnesso di corso Leonardo Da Vinci alle comode passeggiate al Vulcano Buono. Qui, invece, all'ombra del Vulcano "meno" buono una piccola iniziativa ha saputo portare in strada almeno 2000 persone nell'arco delle 6 ore di manifestazione. Negozi aperti ( con qualche defezione inspiegabile) fino a mezzanotte e tante attrattive, dai gonfiabili per i bambini alle bancarelle con i dolci tipici natalizi, fino agli ospiti di richiamo. Così non appena salgono sul palco gli i protagonisti di Made in Sud la serata, come d'incanto, si riscalda ed intorno ai palchetti sparsi qua e là lungo il chilometro di strada chiusa al traffico, si raggruppano i temerari amanti dello shopping. Mino Abbacuccio strappa risate, mentre il trio di cantanti Sud 58 rubano la scena alle 22:30 ed incantano un pubblico partecipe con un repertorio di canzoni del classico napoletano  mixate e riadattate, e non poteva mancare il tributo a Pino Daniele con una versione dance di "Yes I known my way" che appassiona ed emozione gli astanti. Il pubblico gradisce e si lascia inevitabilmente coinvolgere. Una serata,quindi, pienamente riuscita che in molti auspicano possa ripetersi presto, magari con un pomeriggio domenicale " bianco" proprio per cercare di contrastare l'onda di migranti verso i vicini centri commerciali. Terzigno,  a quanto pare, quando vuole sa stupir se stessa e, ieri sera si è dimostrato che  con poco si può  fare davvero tanto. Una plauso anche alle Forze dell'ordine e alla Protezione Civile per l'organizzazione  del piano di afflusso di auto e cittadini.    

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