Quando la misura è colma e di fronte alla perdurante indifferenza non ci sono più alternative che denunciare il tutto alle autorità competenti, nell’attesa che la giustizia faccia il suo corso ed ai cittadini venga restituito il senso di fiducia nelle istituzioni locali. E’ questo il motto che accomuna un gruppo di attivisti terzignesi i quali, dopo una prima riunione interlocutoria si sono riuniti in comitato civico per la difesa dei diritti dei cittadini di Terzigno ed hanno denunciato quanto è accaduto negli ultimi anni nella città del buon vino per difendersi dai tributi e tasse locali che, da palazzo comunale, stanno creando dissapori e malumore nella cittadinanza. Qualche buontempone sul tema, intervistato nella centrale piazza Troiano Caracciolo, sta facendo circolare la voce che i responsabili delle cartelle pazze e dei calcoli “ad capocchiam” delle aliquote Tares e Tari prima di mettere nero su bianco si erano lasciati conquistare dagli effetti collaterali di quel nettare prezioso che dai vigneti vesuviani si estrae. Tant’è che ormai la frittata è fatta e dalle parole si è dovuto purtroppo passare ai fatti denunciando il tutto per vedere riconosciuti i propri diritti. A capeggiare il gruppo di cittadini responsabili è il dinamico Luigi De Falco che ha minuziosamente approfondito il discorso tributi ed ha portato alla ribalta dei veri e propri strafalcioni amministrativi (approvati dal Consiglio Comunale ad agosto scorso durante l’interregno di Stefano Pagano) a discapito dei cittadini per le aliquote Tares 2013 e Tari 2014. Nella lettera denuncia, inviata lo scorso 28 gennaio al Comune di Terzigno, al Procura della Repubblica di Nola, al Ministero dell’Economia e delle Finanze, alla Corte dei Conti e alla Prefettura di Napoli, il Comitati Civico denuncia che, nonostante loro abbiano informato il primo cittadino di Terzigno Domenico Auricchio sulla questione dell’errato calcolo della Tari, ad oggi non hanno avuto alcuna risposta. Ancor peggio è lo scarica barile che si sta consumando. Sembrerebbe, infatti, quasi impossibile identificare il responsabile di questo pastrocchio tutto made in Terzigno. La componente politica addita la società di gestione per la riscossione dei Tributi che, a sua volta, respinge critiche e accuse ai responsabili del settore Tributi di via Gionti. Nel frattempo però, a rimetterci, sono gli ignari cittadini che hanno pagato quanto richiesto e sono in attesa di decisioni per vedersi restituiti gli importi eccedenti al dovuto visto che, in alcuni casi, gli importi corrisposti sono quadruplicati rispetto al dovuto. Mero errore o, come qualche malizioso ha definito questa vicenda, si tratta di una tattica pre-campagna elettorale in pieno stile terzignese? Occasione mai più ghiotta per chi è in cerca di consensi e per presentarsi prima maggio all’elettorato come risolutore del problema, tanto un politico "amico" di questi tempi che ti risponde “mo bec io, nun te preoccupà” qui si trova sempre…ieri, come oggi e sicuramente come sarà domani.
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