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Sgarbi :"il vero male di Napoli? Quelli come Roberto Saviano"
Ha aperto i battenti ieri alla presenza di Vittorio Sgarbi la mostra "Spoleto Arte incontra Napoli" all’interno dei locali del PAN. Il famoso critico d'arte accompagnato dal manager Salvo Nugnes curatore della mostra, insieme gli altri ospiti della kermesse, la sciantosa Marisa Laurito e lo stilista-artista Alviero Martini, hanno espresso il loro malumore sul come viene rappresentata e mostrata al resto del mondo la città di Napoli. Infatti oltre ad onorare le opere esposte, lo storico dell'arte, ha concesso una sua personale critica ad un "dipinto", o meglio un modo di dipingere. Dipingere Napoli mostrando solo il suo degrado e ignorando la sua bellezza sembra essere una corrente socio-culurale che fonda il suo stile nello strumentalizzare drammatiche realtà della città, in particolar modo l'immondizia che cha subito una strumentalizzazione che è durata di gran lungo più della stessa emergenza. Sgarbi non ha risparmiato parole dure nei confronti di Roberto Saviano che a parere del critico rappresenta uno degli esponenti di maggior spicco della "corrente pittorica" che vede Napoli danneggiata da un Arte che non gli appartiene. Sgarbi ricorda Lucio Amelio, invece, come esempio d i un progetto riuscito che portò Napoli ad essere una capitale Europea e Mondiale per l'Arte Figurativa. L' intuizione di Amelio dovrebbe essere d'esempio, a parere di Sgarbi, per gli amministratori di Napoli, ma non solo, riferendosi infatti a città come Venezia ed anche Roma che pagano il prezzo di una dispersione di talento culturale ed artistico perdendo numerose opportunità.
Nell’occasione Vittorio Sgarbi e Salvo Nugnes rilanciano l'idea di far funzionare il PAN con "un imprenditoria dell'Arte che non vuole muoversi nelle vie private ma occupare spazi pubblici in un intesa pubblico-privato", idea proposta dalla Spoleto Arte, che porterebbe al "Palazzo delle Arti di Napoli" una programmazione culturale a cura di autorevoli critici finalizzando quei tanto reclamati accordi tra il pubblico ed il privato nell’interesse comune della promozione artistica.