Sirene. La serie fantasy ambientata a Napoli
Giovedì, 23 Novembre 2017 11:29 Scritto da Paola Gentile Pubblicato in Napoletanità Letto 1890 volte
Quattro sirene. Un tritone. Una Napoli bella e luminosa. Un’unica missione: salvare la specie marina dall’estinzione.
Questi gli ingredienti di Sirene, la nuova fiction di Rai 1 che apre al fantasy, in salsa nostrana. La serie scritta da Ivan Cotroneo (Tutti pazzi per amore, Una madre imperfetta) si pone l’obiettivo di aprire il varco a qualcosa di innovativo rispettando i dettami che impone la rete generalista, con qualche nudo inserito qui e là tanto per ricordarci che si tratta pur sempre di creature non terrestri.
Il tritone Ares (Michele Morrone), stanco della vita da sottomesso che conduce negli abissi, decide di ribellarsi ad una società profondamente matriarcale e femminista e si trasferisce sulla terra dove si fa chiamare Gegè De Simone, gioca a pallanuoto, fa servizi fotografici, è amato ed ammirato e non ci pensa per niente a tornare sott’acqua anche se per colpa sua, infatti è l’unico tritone rimasto nel Mediterraneo, si estinguerà la specie. La sua promessa, Yara (Valentina Bellé), è disperata ma anche ferma nella sua decisione: troverà Ares e lo riporterà alla ragione. Così, insieme alla madre Marika (Maria Pia Calzone) e alle due sorelle, Irene (Denise Tantucci) e Daria (Rosy Franzese), sbarca sulla terra. Ben presto le 4 sirene si adatteranno alla nuova vita, scoprendone i difetti e apprezzandone i pregi: come la moda reinterpretata da Marika in maniera cafona, il cibo, la telenovela “Colpi di cuore” e la bontà di Salvatore (Luca Argentero) che fa ricredere Yara sulla presunta stupidità del genere maschile inducendola ad ammorbidire alcuni lati spigolosi del proprio carattere. Un alternarsi vorticoso di eventi condurrà Ares a rivedere le sue priorità e getterà Yara nel dubbio. Desidera davvero la vita di un tempo? E Marika riuscirà a troncare il legame che ha stretto con quelle donne alle quali salvò la vita anni fa? Ma, soprattutto, darà retta ai suggerimenti di zia Ingrid(Ornella Muti)?
Una Napoli chic, diversa, sofisticata, sorridente, con i suoi vicoli armoniosi, le sue botteghe, il suo mare meraviglioso diventa la cornice perfetta all’interno della quale si muovono le vite di questi personaggi. Si respira aria di gioia, di vitalità, di brio, quel brio che rende Napoli un posto talmente tanto ideale dove possono vivere, non solo gli esseri umani, ma anche le sirene.
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