Caivano. In occasione della giornata nazionale dello Sport l’Esercito Italiano ha organizzato un evento dedicato ai giovani a favore di una comunità che per troppi anni è stata abbandonata al suo destino. Una lontananza delle Istituzioni in un territorio dove la cittadinanza ha dovuto subire inerme l’orda del malaffare e dei clan camorristici. Caivano vuole avviarsi alla rinascita sociale lasciandosi alle spalle anni bui e tristi in cui a pagare un prezzo troppo alto sono stati soprattutto i bambini ed i giovani. Quale migliore occasione quindi per avvicinarli alla legalità ed alle Istituzioni se non questa giornata? All’evento svoltosi a Piazza del Mercato, l’Esercito Italiano ha schierato mezzi tattici e blindati della brigata bersaglieri “Garibaldi” di Caserta e organizzato diversi stand dimostrativi delle attività in cui l’Esercito opera, particolarmente apprezzato quello di Radio Esercito. Sulle note dell’inno di Mameli la fanfara dei bersaglieri ha accompagnato l’alzabandiera tra la gioia dei presenti ed una emozione palpabile tra gli astanti. Tanti i giovani attratti dai mezzi militari così come dagli stands in cui è stato possibile cimentarsi in esercizi fisici alla presenza di atleti del Centro Olimpionico Militare, molti dei quali hanno partecipato alle recenti olimpiadi di Parigi. Presente in uniforme storica anche una rappresentanza della Scuola Militare “Nunziatella” di Napoli, istituto di formazione tra i più antichi d’Europa. All’evento ha presenziato il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Generale Carmine Masiello il quale ha ringraziato la cittadinanza per l’affetto dimostrato ai militari ed elogiato Don Maurizio Patriciello, icona della lotta quotidiana alla camorra. “L’Esercito e lo Sport sono da sempre legati – ha dichiarato il Gen. Masiello -, i nostri militari si addestrano quotidianamente per migliorare la condizione fisica per affrontare nel migliore dei modi i delicati impegni al servizio del Paese”. “Il degrado non è un destino e le cose devono e possono cambiare – ha dichiarato il sottosegretario Rauti – è solo una questione di assunzione di responsabilità e definizione degli obiettivi ed quello che il Governo qui a Caivano ha fatto”. 

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 Si è svolta ieri, presso il cortile “Vittorio Veneto” della Scuola Militare “Nunziatella”, la cerimonia di avvicendamento tra il Colonnello Giuseppe Stellato e il Colonnello Alberto Valent. La cerimonia è stata presieduta dal Generale di Divisione Davide Scalabrin, Comandante dell’Accademia Militare di Modena, e ha visto la partecipazione di numerose autorità militari, civili e religiose. Il Colonnello Stellato saluta il personale militare e civile con cui ha condiviso due anni di intenso lavoro. Nel suo discorso ha voluto ringraziare i suoi superiori che lo hanno coadiuvato e supportato nell’azione di comando dandogli sempre modo di affrontare ogni situazione con serenità e sicurezza. Parlando agli Allievi, ha rimarcato l’importanza dell’esperienza che stanno vivendo ed ha evidenziato le molteplici attività culturali portate a termine e che hanno permesso di garantire una formazione integrata e interdisciplinare. Ha poi ringraziato tutte le Istituzioni locali, sottolineando l’importante rapporto tra la Nunziatella e la città di Napoli che da 237 anni accoglie con affetto gli allievi della Scuola. Al termine del discorso è seguito il cambio, momento di massima solennità della cerimonia, in cui il Comandante cedente stringendo tra le mani la Bandiera d’Istituto l’ha affidata nelle mani del Comandante subentrante che, accogliendola, si è simbolicamente assunto la responsabilità e l’onore di mantenere vive le tradizioni e la storia di questo glorioso Istituto.

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Correva  il dí del 18 novembre dell'anno  1787 quando l'allora Re di Napoli Ferdinando IV di Borbone apri le porte della Real Accademia della Nunziatella, diventata poi nel tempo Scuola Militare 'Nunziatella'. Ad oggi il più antico istituto di formazione d'Europa. Una vera e propria eccellenza per la città di Napoli che rappresenta il fiore all'occhiello dell'Esercito Italiano. In essa si formano le future generazioni di comandanti non solo dell'Esercito ma anche della Marina, dell'Aereonautica, dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. La formazione di primissimo livello dei frequentatori dei licei militari consente ad un sempre più crescente numero di allievi di accedere, al termine della maturità classica o scientifica,  alla frequenza di corsi per ufficiali presso le  Accademie delle varie Forze Armate e dei Corpi armati dello Stato. La Nunziatella oggi spegne le 228 candeline dalla fondazione e, nonostante la lunga militanza,  ha sempre superato le difficoltà che negli anni si sono succedute a secondo dei cicli della storia. Dai Borbone alla Repubblica Italiana questo glorioso istituto ha mantenuto intatti i valori che ne ispirarono la costituzione ancora oggi fissati nel motto 'Preparo alla Vita ed alle armi'. Ieri come oggi, la Nunziatella si apre alle innovazioni del tempo con immutata passione e rispetto verso la città che la ospita e con la quale ha legato indissolubilmente nel tempo  il proprio nome in un connubio inscindibile che ne esalta inevitabilmente la grandezza.

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