Attualità
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Caivano, l'Esercito porta in piazza i campioni dello sport
Caivano. In occasione della giornata nazionale dello Sport l’Esercito Italiano ha organizzato ...
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Terzigno: boom di vaccinazioni, oltre 3000 in 20 giorni
Lunedì, 21 Giugno 2021 07:38 Scritto da Speranza GalantuomoVaccinazioni? Alle falde del Vesuvio è boom di somministrazioni. A poco più di 20 giorni dall'apertura ufficiale al pubblico del punto vaccinale di Terzigno arriva un primo bilancio delle dosi somministrate. Ed i numeri sono davvero sorprendenti. Sono oltre 3000 i cittadini che sono stati vaccinati presso la struttura di via dei Pini, per la precisione 3063, secondo i dati diffusi con le ultime somministrazioni di sabato scorso. Il centro di Terzigno, numeri alla mano dimostra la propria efficienza e operatività. Nella cittadina vesuviana l'ASL Napoli 3 Sud - distretto 52, ha infatti, somministrato dall'apertura ad oggi i seguenti vaccini: Janssen 1.089, Pfizer 1.756, Moderna 196, AstraZeneca 22. Il boom nella giornata del Janssen day a fine maggio, quando oltre 300 persone si presentarono per vaccinarsi con il siero monodose. Numeri importanti che fanno del centro vaccinale di Terzigno un sito strategico e funzionando per l'area vesuviana: qui vengono vaccinati non solo i residenti di Terzigno ma anche quelli dei vicini comuni di Boscoreale e San Giuseppe Vesuviano, comuni che attualmente, non hanno punti vaccinali operativi in ambito comunale. Il lavoro sinergico tra il personale medico ed i militari dell'Esercito Italiano sta dando dei risultati importanti. Nel centro vaccinale vengono, infatti, somministrate in media 11 dosi per postazione in un ora. " Ero molto titubante prima di venirmi a vaccinare - dichiara una donna di San Giuseppe Vesuviano- la presenza dei militari e la professionalità dei medici ha fugato tutte le mie perplessità, è importante che le istituzioni in un momento così difficile diano dimostrazione di efficienza. Dopo l'esperienza odierna verrò a fare la seconda dose con serenità". Gli effetti positivi della campagna vaccinale si iniziano a percepire anche nei report giornalieri dei sindaci. Il sindaco di San Giuseppe Vesuviano, Vincenzo Catapano ha comunicato che attualmente sono 15 i positivi nella città del commercio (ad aprile si contavano oltre 300 positivi) mentre il sindaco di Terzigno, Francesco Ranieri in un recente post sui social ha comunicato che attualmente sono 11 i positivi a fronte dei 163 di aprile.
"Mai più terra dei fuochi", il convegno ad Aversa
Giovedì, 10 Giugno 2021 07:12 Scritto da Genny GalantuomoSi svolgerà questa mattina alle 10.30 presso il seminario vescovile di Aversa il convegno: "MAI PIÙ TERRE DEI FUOCHI. UN RESTART POST-COVID». all'interno della Sala Guitmondo. L’evento è stato ideato e promosso dalla Prof.ssa Maria Rosaria ROMANO, che riserva un parterre delle grandi occasioni, ad intervenire tutti relatori di spessore tra i quali il Vescovo di Aversa, S.E. Mons. Angelo Spinillo, da poco nominato dalla Conferenza Episcopale Italiana, Presidente della Commissione per il Laicato CEI, la Direttrice generale dell’Ufficio Scolastico Regionale della Campania, prof.ssa Luisa Franzese ed altri illustri nomi prenderanno parola per un tema molto sentito e particolare come la “Terra dei Fuochi”. Un “RESTART POST-COVID”, il titolo dell’evento, che promette interessanti approfondimenti di Bioetica Ambientale su un territorio, quello della Campania e dell’intero Sud, particolarmente martoriato dalla piaga dei rifiuti tossici, oltre che da un non sempre corretto smaltimento, da ancora troppi ritrovamenti di ogni tipo di rifiuti abbandonati nelle campagne, riqualificazione e ri-uso dei rifiuti ordinari, affidati ancora ad un solo termovalorizzatore di vecchia concezione ad Acerra. Dopo il grande Convegno “Custodire le nostre terre”, promosso dalla Commissione Episcopale Italiana per il servizio della Carità e la Salute, dalla Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, dagli Uffici nazionali per la pastorale della salute e per i problemi sociali e il lavoro, e dalla Caritas italiana, in collaborazione con la diocesi di Acerra e altre nove Chiese della Campania, l’evento del 10 giugno, ideato e promosso dalla Prof.ssa Maria Rosaria ROMANO, Dott.ssa in Bioetica Medica e Diritti Umani, Docente di Bioetica nella Pontificia Facoltà dell’Italia Meridionale ISSR “Santi Pietro e Paolo di Capua”, Direttore di Master Università Europea di Roma, Presidente dell’Associazione ETS “Marin Mersenne” Napoli, che coordinerà i lavori, mettendo intorno al tavolo noti esponenti del dibattito scientifico e bioetico. Dagli Stati Uniti d’America, è atteso con trepidazione l’intervento del professore Antonio GIORDANO, Scienziato di fama mondiale, uno dei maggiori ricercatori e oncologi, tra le 100 eccellenze al mondo, Direttore dello Sbarro Institute di Philadelphia e docente di Anatomopatologia nell’Università di Siena, che da decenni si batte in prima persona, come Scienziato indipendente, sull’evoluzione della dimostrata correlazione fra la devastazione ambientale, subita dalle province di Napoli e Caserta, nell’associazione tra esposizione a rifiuti pericolosi e aumento del rischio di sviluppo del cancro, con conseguente picco di determinati tumori che si registra proprio in questi territori; considerando i metalli pesanti rilasciati nell’ambiente a causa di un’errata gestione dei rifiuti nelle cosiddette Terre dei fuochi. Il noto Scienziato A. GIORDANO con il Progetto ‘VERITAS’ ha il merito di certificare dal punto di vista scientifico, quanto la criminalità organizzata abbia influito sulla devastazione delle nostre terre e sulla Salute Pubblica e soprattutto sul nostro futuro e quello dei nostri figli, con lo sversamento illecito dei rifiuti. Ancora un nome d’eccezione, il dottor Catello MARESCA, Sostituto Procuratore presso la Direzione distrettuale Antimafia (DDA), impegnato nel sociale e sul fronte del contrasto alla criminalità organizzata, presenterà lo stato delle indagini in corso circa i reati ambientali. Come disse ad Acerra, il Presidente della CEI, cardinale Bassetti, «C’è una chiamata alla responsabilità di tutti e anzitutto dei credenti e a una consapevolezza del legame tra ferite del Creato e tutela della vita e della salute». Di qui l’idea di un vero e proprio Restart, non delle situazioni che si sono accumulate nei decenni e che attendono ancora soluzione insieme con le ecoballe e gli sversamenti abusivi o illegali; bensì di una ripartenza (un restart appunto) di idee e condotte, per riparare ai danni resi più acuti dalla Pandemia Sanitaria Globale, che si sta rivelando anche una Pandemia Sociale, Economica e Produttiva. La ri-partenza è affidata, in particolare, alle giovani generazioni, rappresentate all’evento dalla Dirigente dell’ISIS Volta di Aversa, dottoressa Simona Sessa, che guida gli studenti che hanno svolto a scuola le attività del Progetto Unesco: “Bioetica e Ambiente”, capeggiato dalla stessa Prof.ssa Romano Maria Rosaria. Con l’intervento del Prof. Don Carlo VILLANO Direttore dell’ISSR di Capua e docente di Storia della Filosofia Moderna e Contemporanea. Il prof. Pasquale GIUSTINIANI già Docente di Filosofia Teoretica nella sezione san Tommaso d’Aquino della Facoltà di teologia dell’Italia meridionale, traccerà le linee della chiusura dei lavori, di una proposta operativa, che è rappresentata dall’ecologia integrale, la quale richiede appunto una visione integrale della vita per elaborare al meglio politiche, indicatori, processi di ricerca e di investimento, criteri di valutazione, evitando concezioni fuorvianti di sviluppo e di crescita. È l’inizio di una visione lungimirante dell’agro aversano, che dovrà concretizzarsi in tutti quei luoghi e spazi in cui si coltivano e si trasmettono l’educazione e la cultura, si crea consapevolezza, si forma alla responsabilità politica, scientifica ed economica, e, in generale, si procede ad azioni responsabili.
Terzigno, oltre 300 giovani vaccinati e Ranieri ringrazia l'Esercito
Domenica, 23 Maggio 2021 18:08 Scritto da Speranza GalantuomoGiornata storica per la città di Terzigno. È operativo da questa mattina il punto vaccinale presso il quale già oggi, circa 350 giovani si sono vaccinati aderendo alla iniziativa dell'ASL Napoli 3 "Johnson and Johnson day". Tanti under 30 in fila sin dalle 8 di questa mattina per ricevere il vaccino monodose. "Siamo orgogliosi di questa partecipazione in massa - ha dichiarato il sindaco Ranieri - è questo un segnale importante dei giovani in fila per vaccinarsi. Sento il dovere di ringraziare l'ASL Napoli 3 il direttore Lettieri per il lavoro svolto ed il Generale Tota del Comando Forze Operative Sud dell'Esercito Italiano per aver disposto l'impiego nel nostro hub di validissimi militari grazie ai quali questo punto vaccinazioni è diventato operativo in pochi giorni ed eccelle in termini organizzativi e gestionali". Parole di elogio anche per i volontari del nucleo di protezione civile Not. "Vaccinarsi è un gesto di legalità - spiega il Sen. Francesco Urraro- nella giornata in cui si ricorda Falcone vedere tanti giovani disposti a vaccinarsi dà fiducia e speranza. Gesti che assumono una particolare rilevanza in luogo (la tensostruttura ndr) dedicato proprio ai giudici Falcone e Borsellino". Emozionato anche l'assessore Giuseppe Caputo: "quando ieri ho visto arrivare le dosi mi sono emozionato tantissimo e oggi lo sono ancora di più. Stiamo creando le condizioni per dare una speranza alla nostra gente dopo mesi di sofferenze e privazioni. Voglio ringraziare l'Esercito Italiano per aver inviato sul nostro territorio personale qualificato senza il quale questo punto oggi non sarebbe pienamente operativo".
Napoli ed i napoletani possono tirare un sospiro di sollievo. Dopo lunghe preghiere ed esortazioni il Santo Patrono Gennaro, oggi ha ripetuto il miracolo. Alle 17.20, infatti, il sangue della teca si è miracolosamente sciolto. Il mancato miracolo già da questa mattina aveva creato apprensione tra i fedeli napoletani molto legati al sacro evento. Il mancato scioglimento del sangue, secondo la tradizione partenopea sarebbe stato un cattivo presagio. La città ed i fedeli possono ora tirare un sospiro di sollievo in attesa del prossimo miracolo atteso per il 19 settembre.
Pista ciclopedonale, Carillo e Sabella insorgono: è uno scempio!
Domenica, 25 Aprile 2021 12:56 Scritto da Genny GalantuomoÈ uno scempio senza precedenti che oltraggia la storia di questa linea ferroviaria che per oltre 130 anni ha rappresentato l'unico mezzo di sviluppo e collegamento per l'area vesuviana. A fare la voce grossa sono i consiglieri comunali di Terzigno, Salvatore Carillo e Mariagrazia Sabella i quali criticano aspramente su come si stiano svolgendo i lavori di riconversione in pista ciclopedonale del tratto ferroviario sulla dismessa linea Torre Annunziata - Cancello. Circa 9 km di ferrovia verranno recuperati dopo oltre 15 anni di totale abbandono per una spesa pubblica di 9 mln di euro per quella che, nelle intenzioni della Regione Campania che ha finanziato il progetto, dovrebbe rappresentare un'opera strategica per lo sviluppo del turismo tra i comuni del parco nazionale del Vesuvio. "Siamo sicuri che questo intervento nella sua interezza rappresenterà il volano per rilanciare il turismo nei nostri comuni - precisano i consiglieri comunali terzignesi - tuttavia è giusto lanciare un grido di allarme verso quello che riteniamo un vero e proprio scempio. Non è accettabile che vengano rimossi i binari, i segnali ed i pali della linea elettrica che rappresentano un ideale legame con la storia di questa area. Ricoprire il tutto ed abbattere i pali così come è già accaduto a San Giuseppe Vesuviano non la riteniamo una scelta valida. Anziché guardare a progetti vincenti come la hight line di New York dove i binari e tutti i cimeli ferroviari sono stati valorizzati qui si sta azzerando tutto snaturando la vocazione originaria dell'area. Perché non recuperare i pali ed i segnali delle ferrovie e adattarli per l' illuminazione pubblica lungo la tratta? Perché seppellire i binari o addirittura rimuoverli? Perché abbattere cimeli come le casse dei passaggi a livello? A tal proposito i consiglieri comunali preannunciano una interpellanza comunale indirizzata al sindaco di Terzigno Francesco Raneri e lanciano un appello affinché le associazioni ambientaliste del territorio si attivino per valorizzare questo tratto ferroviario. Questa opera - concludono Sabella e Carillo- è troppo importante e va studiata nei minimi dettagli, ecco perché chiederemo di visionare sia progetto di comodato d'uso con Rfi che quello della pista ciclopedonale dato che a causa della pandemia, negli ultimi mesi, è stato impossibile accedere agli uffici comunali.