Sono stati consegnati ieri in Prefettura a Napoli,  in occasione della festa delle forze armate e dell'unità nazionale ii riconoscimenti e le onorificenze a 24 cittadini dell'hinterland partenopeo. Dopo la rituale cerimonia dell'alzabandiera svolta a piazza del plebiscito per ricordare i caduti delle Forze Armate in occasione del 4 novembre, nel palazzo di Governo alla presenza del Prefetto di Napoli Gerarda Pantalone, ed alle autorità civili e militari sono state consegnate le benemerenze. Tra gli insigniti anche due vesuviani Luigi Ambrosio di San Giuseppe Vesuviano e l'ex poliziotto Carmine Carotenuto, terzignese dalla nascita ( che ha prestato servizio anche al commissariato di San Giuseppe) al quale è stato consegnato per primo il diploma di Cavaliere al merito della Repubblica  firmato dal Presidente delle Repubblica Sergio Mattarella. Un prestigioso traguardo per Carmine Carotenuto dopo una lunga carriera nella Polizia di Stato che lo ha visto sempre protagonista in attività di contrasto al crimine nelle Questure di Catania, Reggio Calabria, Novara, Trieste e Napoli.

' Son onorato ed orgoglioso di essere stato insignito del titolo di cavaliere dopo oltre 40 anni da fedele servitore della Patria con la divisa delle Polizia di Stato - queste le parole del neo cavaliere'. Unica nota che lascia un velo di amarezza la totale assenza di rappresentanti dell'amministrazione comunale vesuviana all'atto della consegna dell'onorificenza a differenza degli altri comuni che per l'occasione hanno presenziato ed omaggiato i propri valorosi concittadini. 

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"Il Vesuvio è uno dei vulcani più monitorati al mondo, dorme ed è al primo livello di attenzione, ovvero, in quiescenza - a dichiararlo è il direttore dell'osservatorio vesuviano Prof. Giuseppe De Natale intervistato ieri sera durante il programma 'Terra Mia' in onda su Italiamia- nelle ultime settimane - ha puntualizzato De Natale - sono dovuto intervenire con un comunicato stampa per calmare tante persone insospettite da notizie diffuse tramite blog e siti web rivelatesi del tutto prive di ogni fondamento, addirittura - ha precisato l'esperto vulcanologo- si era messa in correlazione l'attività dei Campi Flegrei con quella del Vesuvio, cosa del tutto infondata sia dal punto di vista giornalistico che scientifico. Preciso che l'ultimo evento sismico apprezzabile di origine vesuviana lo abbiamo registrato nel 1999. Pur conoscendo la pericolosità del Vesuvio e la sua storia che ci obbliga a pensare ad una eruzione che prima o poi potrebbe verificarsi, siamo convinti di poter stimare una eventuale eruzione del Vesuvio con un congruo anticipo tale da permettere una adeguata evacuazione della popolazione della zona rossa. Già nel marzo del 1944 il mio predecessore Imbò lanciò l'allarme prima dell'eruzione durante il periodo bellico pur non avendo a disposizione gli attuali strumenti. Il nostro è uno degli osservatori di vulcanologia  più evoluto al mondo in attività già ai tempi di Ferdinando II di Borbone". Un messaggio chiaro che ieri sera il prof. De Natale ha lanciato ai cittadini vesuviani. La trasmissione condotta da Francesco Gravetti e da Genny Galantuomo è stata  seguita con molta attenzione nell'area vesuviana. Molto apprezzati sono stati gli interventi del sindaco di Terzigno Francesco Ranieri, del coordinatore della Rete dei comitati vesuviani Franco Matrone e dell'esperto nella gestione dei disastri Cesare Augusto Zaccaria. La trasmissione sarà replicata sia  domani mattina che giovedì alle 07:45 sempre su Italiamia (Visibile sul canale 274 in Campania e 187 nel Lazio).

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La comunità del Parco nazionale del Vesuvio ha votato all’unanimità un documento di sostegno alla candidatura della città di Ercolano a Capitale della Cultura per il prossimo anno. Lo rende noto il sindaco di Ottaviano, Luca Capasso, che della comunità del Parco è presidente.  

“L’investitura di Ercolano a capitale della Cultura sarebbe una vittoria di tutto il territorio e di tutti i Comuni che fanno parte del Parco nazionale del Vesuvio. L’area protetta può riservare una serie di opportunità e la candidatura di Ercolano, in questo senso, è un esempio concreto. Facciamo tutti il tifo per Ercolano”, spiega Luca Capasso. 

 

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Venerdì, 25 Settembre 2015 07:00

Cento palloncini rossi per ricordare Enza Avino

Cento palloncini rossi a forma di cuore, il silenzio di una piazza ancora attonita, gli sguardi fissi verso il cielo ed una  speranza che accomuna tutti: mai più violenza verso le donne. È la voce che su leva dalla piazza Troiano Caracciolo del Sole di Terzigno per raggiungere le istituzioni affinché la mano violenta di uomini aguzzini possa essere fermata in tempo. Stasera si ricorda l'ultimo femminicidio in ordine cronologico quello di Enza Avino la 36enne terzignese uccisa a colpi di pistola proprio a Terzigno lo scorso 14 settembre dal suo ex compagno Nunzio Annunziata. Questo è l'ottantasettesimo femminicidio  dall'inizio dell'anno in Italia. Una strage silenziosa che non lascia più spazio ad altre interpretazioni: occorre con urgenza porre mano alla legge per  una certezza nelle pene nei confronti di chi si macchia di reati legati allo stolking ed alla violenza gratuita verso le donne. " Enza Avino, così come tante altre donne aveva chiesto aiuto alle istituzioni che, invece di sostenerle sono rimaste mute e silenti di fronte alla sua richiesta di aiuto". Lo gridano a voce alta dal palco della piazza le rappresentati delle associazioni a difesa delle donne. Sono diverse di loro a parlare della triste esperienza vissuta nel terrore di un uomo che ti perseguita giorno e notte. La piazza è stracolma saranno oltre tremila le persone presenti una marea di donne tutte contrassegnate dal fiocco rosso. In testa al corteo che è partito dalla casa comunale il primo cittadino di Terzigno Francsco Ranieri (che ha proclamato il lutto cittadino), tanti i gonfaloni dei comuni vicini come quello di San Giuseppe Vesuviano e Brusciano e tanti sindaci con il tricolore a sfilare in rigoroso silenzio. Ci sono anche esponenti della politica nazionale che per l'occasione non hanno voluto mancare per far sentire la vicinanza delle istituzioni alla famiglia Avino. In corteo il figlio di Enza Avino e l'ex marito, sono presenti anche i familiari della giovane donna che oggi ha riunito nel suo ricordo tutta la comunità terzignese. Il corteo attraversa via Gionti per fare tappa dinnanzi alla casa di Enza per poi raggiungere il luogo in cui si consumò l'efferato omicidi. In via Fiume viene lasciato un mazzo di fiori e tante candele per ricordare e riflettere. E poi un applauso per commemorare una donna strappata a questa vita nel modo più vile. Sono presenti anche i vertici dell'Arma dai Carabinieri. Ufficiali e comandati di stazione come quello di Terzigno Adolfo Montagnaro che nonostante le assurde decisioni assunte dalla magistratura ha cercato con tutti i mezzi a propria disposizione di difendere la povera Enza dalle continue aggressioni.  Si chiude con il lancio verso il cielo dei palloncini rossi come la passione per la vita che aveva Enza, ad accompagnarli gli occhi lucidi di tante donne vesuviane che ancora una volta hanno dimostrato grande compattezza e dignità per dire mai più violenza verso di noi.  

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Mercoledì, 16 Settembre 2015 07:47

Una fiaccolata per ricordare Enza Avino

Una fiaccolata per ricordare Enza Avino. È questo l'appello lanciato in rete e sui gruppi Facebook in cui la comunità virtuale terzignese tra i quali tante amiche della vittima si stanno confrontando in queste ore terribili. In tanti conoscevano la giovane donna trentacinquenne barbaramente uccisa dall'ex compagno Nunzio Annunziata (arrestato nella giornata di ieri dai carabinieri)  ed in tanti vogliono ricordarla per cercare di lanciare un monito alle istituzioni affinché episodi del genere non si verifichino più. Chi ha conosciuto da vicino Enza sapeva del disagio psicofisico che stava vivendo e quanti attimi di terrore ha vissuto negli ultimi mesi e l'amarezza per aver cercato in tutti i modi di difendersi affidandosi alle leggi italiane ed a chi come in questo caso avrebbe dovuto farle applicare correttamente. Terzigno piange una giovane mamma che, nonostante le difficoltà, aveva sempre mantenuta inalterata la sua voglia di vivere ed il suo sorriso luminoso. Ecco perché l'idea di voler ricordarla con una fiaccolata sta accomunando tante persone. Il suo sorriso, la sua forza di non arrendersi alle violenze di un balordo devono essere prese ad esempio da tante donne che preferiscono tacere anziché denunciare, che preferiscono mentire alla vergogna di un livido più che ribellarsi all'orco di turno. Terzigno ed i terzignesi sentono il bisogno di reagire a questa terribile vicenda e di abbracciare idealmente la famiglia Avino che con molta dignità sta affrontando questi attimi terribili. La data di questa eventuale fiaccolata non è stata ancora decisa ma la volontà e la forza d'animo che da sempre hanno  contraddistinto le donne vesuviane (anche nel recente passato passato) siamo convinti che alla fine prevarranno.   

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Ha mosso i "primi passi ieri mattina" la prima associazione podistica della storia sportiva terzignese. L'Associazione dilettantistica "Terzigno Corre" si è presentata nel migliore dei modi raccogliendo l'invito alla manifestazione 'curr curr guagliò' promossa dalla parrocchia dell'Immacolata Concezione in occasione dei festeggiamenti per la Santa Patrona. Nella centrale piazza Troiano Caracciolo del Sole già dalle prime ore del mattino alcuni atleti della neonata associazione podistica si prodigavano per allestire l'accoglienza ed il punto iscrizioni. Le tante maglie blu notte sulle quali campeggiava a caratteri cubitali la scritta 'Terzigno Corre'  non passavano inosservate e con il trascorrere del tempo diventavano sempre più numerose. Alle ore 8:45 partiva ufficialmente la prima gara riservata ai giovanissimi appassionati di corsa. Bambini e ragazzi che venivano accompagnati di corsa  nel circuito cittadino tra i vicoletti del centro storico. Una bella immagine si propinava agli occhi di una Terzigno che si risvegliava : papà e figli correvano e si incitavano a vicenda in quei luoghi in cui, seppur in epoche diverse, la gioventù  terzignese si ritrova a coltivare sogni e passioni. È un belvedere l'organizzazione predisposta dalla Protezione Civile e dai Vigili urbani, strade chiuse ed un percorso che affascina all'ombra della chiesa parrocchiale. C'è il parroco Don Antonio Fasulo ad accogliere gli atleti all'arrivo in piazza per i quali non è mancata una benedizione prima della partenza. Culto, passione e divertimento perfetta sintesi di una giornata da cristiani sportivi che recitano dinnanzi alla chiesa una preghiera ben augurante. Si arriva così al momento cruciale di questa splendida mattinata alle falde del Vesuvio. Sul luogo giunge anche il primo cittadino di Terzigno Francesco Ranieri che tiene a battesimo questa prima corsa ufficiale per la ' Terzigno Corre'. Al primo cittadino viene donata la maglia ufficiale dell'associazione podistica. Ai nastri di partenza anche una convinta rappresentanza del gentil sesso con il consigliere comunale Mariagrazia Sabella in tenuta ginnica ed anche per lei è doveroso correre con la nuova maglia. Si parte tutti uniti dalla piazza Troiano per raggiungere il quartiere alto di Terzigno. Passaggio obbligato dinnanzi alla Villa Bifulco, edificio storico della Terzigno settecentesca, per poi risalire verso borgo Sant'Antonio. La gradevole giornata di sole permette ai runners di godersi scenari unici tra le stradine, e l'aria di festa si apprezza ancor di più anche grazie al profumo del sugo e dei ragù che invadono le strade a quell'ora del mattino. Al languirono si sopperisce con la falcata sempre più convinta dei navigati atleti, in coda arrancano i nuovi che ne avranno di strada da fare per raggiungere certi livelli, ma lo spirito della competizione odierna è ben altro. Si parte insieme e si arriva insieme, quasi fosse un motto, da lanciare a chi stupiti dai balconi stentano a credere che a dare questa sveglia a Terzigno sia un gruppo di appassionati corridori. Si scende per via Avini per percorrere di slancio via Giordano, (mai discesa fu tanto gradita per chi scrive) per poi virare lungo il Corso Leonardo Da Vinci, il traguardo è vicino, si risale per via Fiume per raggiungere piazza Troiano Caracciolo. Lo sport si dice che unisce ed aiuta a crescere, e la dimostrazione sta in questo inedito arrivo sul traguardo: tutti li mano nella mano questo gruppo di atleti che sta iniziando a coltivare un sogno: quello di contagiare quante più persone ed appassionati della corsa. Si taglia il traguardo al grido Terzigno Terzigno, si levano gli applausi tra lo stupore di una piazza solitamente sorniona. Obiettivo ora al 2016 quando ci si propone di organizzare la prima dieci chilometri sul territorio terzignese. Ma per questo c'è tempo come dichiarato dal presidente' Oggi abbiamo iniziato a dare una impronta alla nostra associazione - dichiara il presidente Ernesto Ambrosio- che non è solo una associazione podistica fine all'impegno sportivo. Noi vogliamo proporci e renderci disponibili sul territorio, affinché giovani e meno giovani, avvicinandosi al podismo, possano riscoprire anche il piacere di vivere in modo alternativo il territorio. Siamo felici per come è andata questa prima uscita ufficiale e ringraziamo tutti i partecipanti. Di sicuro, a breve, organizzeremo nuovi appuntamenti sportivi che attireranno sul nostro territorio altri sportivi ed appassionati con uno sguardo anche verso il parco nazionale del Vesuvio all'interno del quale faremo tappa. Cercheremo per l'anno prossimo di organizzare in occasione dei festeggiamenti patronali una gara ufficiale di 10 km.' Oltre ai tanti applausi all'arrivo anche il sindaco di Terzigno ha avuto parole di apprezzamento ed elogio nei confronti di questa associazione a detta del primo cittadino dal nome emblematico. " Terzigno deve correre per recuperare tanto tempo perduto - ha chiosato Ranieri- e grazie anche a questa associazione riscopriremo il piacere di fare sport'. Al termine targhe ricordo e medaglie anche per i giovanissimi partecipanti ed in applauso speciale che Gino Ranieri navigato corridore terzignese che ha festeggiato nel migliore dei modi il suo venticinquesimo anniversario di matrimonio. Anche questo è vivere di sport sano e di valori autentici che nei sacrifici dei corridori si riflettono. Benvenuta 'Terzigno Corre'   

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Si terrà sabato 26 settembre, alle ore 17 presso la Sala Consiliare del Comune di Terzigno, la cerimonia di premiazione della quarta edizione del Concorso Nazionale di poesia in lingua italiana e in vernacolo “VESUVIO” organizzato dall’Associazione “I Giovani della Piazza”. Al premio, suddiviso nelle categorie bambini, ragazzi e adulti hanno aderito 265 autori per un totale di 312 poesie. I vincitori, selezionati da una giuria tecnica, riceveranno come premio diplomi e targhe. Per quest’edizione, i vincitori saranno ospiti della trasmissione televisiva Terra Mia in onda ogni lunedì sera alle ore 21.30 su Italiamia (canale 274), dove leggeranno le proprie composizioni.

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Partirà ufficialmente domani l’avventura del nuovo parlamentino terzignese sotto la reggenza del neo sindaco Francesco Ranieri, una partenza che inevitabilmente dovrà tener conto dell’ultima fiammata rimbalzata agli onori delle cronache “politiche” locali. Dopo le fiamme “vere” per il vile gesto contro la macchina del consigliere Antonio Vaiano, altre bocche di fuoco intorno alla nuova componente politica locale. Ancora una volta, la solita mano anonima, quella che rifugia il confronto per lanciare invettive ed accuse. Forti, decise circostanziate - stando a quando riportato da una lettera denuncia che sta circolando all’ombra del Vesuvio- . In una fantomatica lettera, una altrettanto fantomatica associazione culturale (che nessuno ha mai visto all’opera da queste parti) “Terzigno Libera” punta deciso il dito contro le procedure dell’ultima tornata elettorale. Al centro della missiva inviata agli organi di giustizia, alle forze di polizia ed a tutti i candidati a sindaco nonché ai senatori Domenico Auricchio e Pietro Langella, si descrivono a detta degli anonimi sottoscrittori fatti, atti e circostanze che prefigurerebbero dei reati penali a carico di attuali esponenti della maggioranza. Una missiva che, stando alle prime indiscrezioni sembra essere null’altro che un rigurgito di astio e rancore nei confronti del movimento che ha sostenuto l’attuale sindaco Ranieri nell’ultima tornata elettorale. Non si ha ancora alcuna certezza se sulla vicenda le autorità preposte avvieranno le indagini di rito, ma allo stesso tempo è opportuno che chi ha eventualmente giocato sporco paghi il maltorto. Un inizio di mandato in un campo minato per Ranieri che però stronca sul nascere polemiche: “c’è chi non vuole assolutamente che Terzigno rinasca e prova in tutti i modi ad infangare i nomi di persone oneste e perbene che mi hanno sostenuto. Certe accuse vanno provate con atti e prove non nascondendosi nell’anonimato solo per cercare di discreditarci. Dopo anni di torpore sto vedendo i terzignesi risollevarsi così come gli ultimi eventi pubblici stanno evidenziando, compreso quello di ieri sera organizzato dal Forum dei giovani al quale circa 500 ragazzi hanno partecipato. Mi preoccupo di loro- conclude il sindaco terzignese – e non certo di chi al confronto aperto preferisce nascondersi nell’anonimato per seminare violenza, odio e rancore”.  

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Terzigno ha la sua nuova squadra amministrativa! Il sindaco Francesco Ranieri, infatti,  ha comunicato i nominativi delle persone che faranno parte del nuovo governo cittadino. La carica di vice sindaco sarà ricoperta da Franco Nappo, gli assessori, invece, sono espressione delle liste che hanno sostenuto Ranieri nella scalata a palazzo ex CED: Vincenzo Ranieri vicino alla lista civica Terzigno, l’avvocato Rosalba Boccia della lista Ranieri sindaco così come la dottoressa Genny Falciano mentre il dottor Ferdinando Mughetto è espressione della coalizione guidata da Serafino Ambrosio al quale viene riconosciuto così l'apparentamento politico. Nei prossimi giorni saranno poi diramate ufficialmente le deleghe ai neo assessori. Per il consigliere più votato Giuseppe De Simone potrebbe invece delinearsi la poltrona di Presidente del Consiglio comunale.

 

“Ho cercato di mettere insieme una formazione eterogenea, capace e preparata - esordisce il sindaco Ranieri -, tenendo conto di tutte le forze che sostengono il nostro nuovo progetto politico. Faccio gli auguri a loro e a tutta la cittadinanza. Terzigno ha la sua squadra e inizia il lavoro sul terreno. Sabato con ogni probabilità ci sarà la proclamazione degli eletti e la settimana prossima sarà convocato il primo consiglio comunale per la presentazione alla cittadinanza della nuova squadra amministrativa targata Ranieri.

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E’ una strana ricorrenza: aspettare l’estate con un fuoco acceso. Se non fosse altro che metafora di luce, piuttosto che di calore. Come segnale di fuoco, come segnale di vita. Da un’isola. Sperduta nel mare, in mezzo a tante isole. La lasciamo navigare, ci lasciamo navigare. Se non fosse altro che le isole siamo noi. E ascoltiamo con tutti i sensi la poesia che, già alla prima scintilla, divampa. E’ una fresca domenica sera qualunque, primo giorno d’estate, come da rituale. Cosa unisce tante persone a ritrovarsi in un unico posto? In un cerchio unito e denso, tanto vicine nei pensieri da poterli vedere tutti in fila, i loro pensieri: e brillare negli occhi, attraverso le mani, sulla voce che cammina. Tante isole in una sola isola. Dicono che sia “la passione per le parole”, ma ancor più forte è l’amore a condurle. Lo stesso che unisce le persone in matrimonio e stringe i patti d’amicizia e sveglia in un lampo al mattino con la forza di rendere un qualcosa al mondo.

 

Salvatore Violante ha teso i fili: e tutti, fidandosi, lo hanno seguito. Insieme a lui, Giuseppe Vetromile ha fermato i momenti: l’indiscusso sorriso dei presenti è apparsa la fotografia più bella da conservare nella mente, l’accoglienza più calda. La musica, fedele compagna, ha fatto vibrare ancor di più le parole che uscivano dalla bocca dei poeti e si fermavano sulla pelle, creando brividi: il sassofono di Francesco Cirillo e il piano di Stefano Bottiglieri. Puntuale, alle 21, come in tutti i luoghi in cui è avvenuta la stessa manifestazione poetica, l’inconfondibile voce di Mario Grazio Balzano ha recitato la poesia simbolo di quest’anno: Vent’anni, della poetessa rumena Carmen Bugan, emigrata negli Stati Uniti nel 1989. La straziante malinconia dell’addio in una condizione perpetuamente attuale. Il dramma di chi, partendo, non lascia soltanto vie conosciute e volti cari, ma una parte di sé, dietro di sé, che non tornerà più. Con la stessa violenza che il tempo impone a chi abbia da ristabilirsi dopo un lutto. Partire, senza altre vie d’uscita, è come uno strappo.

 

Prima donna della serata è stata, senza dubbio, Wanda Marasco, autrice de “Il genio dell’abbandono”, libro arrivato tra i quindici finalisti per il Premio Strega e che racconta la vita del più grande scultore italiano attivo tra Ottocento e Novecento, Vincenzo Gemito. La scrittrice ne ha letto alcune pagine, mostrando di sé mille sfumature: autrice di un capolavoro, narratrice della sua storia, regista dei suoi movimenti, attrice della sua ispirazione. Il pubblico è rimasto in silenzio, attento. Si è stati come a teatro, in un’atmosfera forte e penetrante, allo stesso modo. Non servono, talvolta, quinte, copioni, costumi, regia. Occorre talento. E il talento appare soprattutto nel modo in cui ci si avvicina e si arriva alle persone, nel modo in cui le si guarda. E Wanda Marasco ha potuto godere anche di questo invisibile, importantissimo titolo: il talento di saper guardare con dolcezza le persone intorno. Marilena Gragnaniello, accompagnata dai Cantapopolo, danzava intorno al rito del fuoco acceso, creando un momento suggestivo. Il professore, saggista e poeta, Raffaele Urraro, ha letto alcuni passi del suo lavoro su Leopardi: “Giacomo Leopardi. Le donne, gli amori”, una ricerca sull’universo femminile presente all’interno delle opere del poeta ottocentesco. Mentre la luce fuggiva e calava il buio, le voci dei poeti continuavano ad alternarsi, simili a moti dell’anima, rinascenti emozioni: Giovanni Balzano, Annibale Rainone, Anna Rachele Ranieri, Clara Chiariello, Prisco De Vivo, Carlo Di Legge, Lina Sanniti, Mario Apuzzo e gli stessi Salvatore Violante e Giuseppe Vetromile, organizzatori dell’evento.

 

A vederli dall’esterno, non li capiresti, i poeti: diresti che sono diversi, diresti che sono uguali. Diresti persino che non vi appartieni, diresti che un po’ ti spaventa avvicinarti a loro, ai loro pensieri così trasparenti, così nascosti. E allora cerchi a tutti i costi le parole, le metti insieme. Un pensiero ricorrente, un malumore, un sentimento nuovo. Le getti sul foglio e allora pensi: “poesia”. I poeti son poesia, e in essa c’è tutto il mondo, il tangibile e il non, non vi è altra definizione più vicina alla loro vita.

 

Il silenzio dell’attenzione viva negli occhi di tutti si è sciolto in commozione con una poesia del poeta Salvatore di Giacomo, recitata con ineguagliabile coinvolgimento emotivo da Mario Grazio, prima voce narrante del territorio vesuviano. In chiusura della serata, “la consapevolezza di riconoscere quale sia la fortuna” sono state le ultime parole di Salvatore Violante: la fortuna era essere lì tutti insieme e non chiedere di più.

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