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Il Comicon compie 20 anni

Venerdì, 06 Aprile 2018 15:17 Scritto da
Si prepara una grande festa per i vent’anni del Comicon. Il festival partenopeo ha deciso di offrire al proprio pubblico un concerto in linea con l’anima della rassegna: “O treno che va - IlluStrazioni” dei Foja. Musica e disegno si uniranno in una spettacolo suggestivo che ha “il viaggio”come suo tema centrale. La band capitanata da Dario Sansone è da sempre molto vicina al mondo del fumetto e dell’animazione e alcuni dei loro brani hanno fatto da colonna sonora a due film di animazione. La ventesima edizione del COMICON si svolgerà dal 28 aprile al 1 maggio 2018. Come per le precedenti edizioni tutta la sezione della Mostra Mercato, le Mostre, gli incontri con gli autori ospiti, insieme agli appuntamenti principali del Festival, i tornei di giochi e videogiochi e le proiezioni, avranno luogo nei funzionali spazi della Mostra d’Oltremare di Napoli, mentre le altre attività culturali saranno diffuse nelle altre sedi istituzionali e culturali della Città di Napoli e non solo, racchiuse nel cartellone del Comic(on)OFF.
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Si è tenuto ieri il concerto pasquale organizzato dall’Associazione Culturale “Noi per Napoli”. L’evento, che ha avuto tra le sue finalità quella di acquistare generi alimentari per la Mensa S.Francesco e S.Chiara di Piazza del Gesù a Napoli, è iniziato con una visita guidata nel Complesso Monumentale di Sant'Anna dei Lombardi per proseguire con il concerto lirico sinfonico, eseguito da Olga De Maio soprano, Luca Lupoli tenore, Donato Inglese cornista, Orchetra San Giovann diretta da Keith Goodman,musiche di Caccini,Pergolesi, Haendel, Mozart, Haydn, Rossini, Mascagni.
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Musica e visite guidate a Villa Campolieto

Mercoledì, 12 Dicembre 2018 14:56 Scritto da
La diciottesima edizione di “Natale in Villa”, promossa dalla Fondazione Ente Ville Vesuviane per il “Progetto Miglio d’Oro 2018-19” finanziato dalla Regione Campania, si intitola “Trame sonore”. Proporrà tre visite guidate alla Villa Campolieto di Ercolano abbinate a concerti di musica classica. Interpreti di qualità come il Quartetto Savinio e Chamber Celli si esibiranno nel salone nobiliare della residenza vanvitelliana del “Miglio d’Oro”. Gli appuntamenti si terranno tutti dalle ore 18 nei tre giovedì delle festività natalizie. Si inizia il 20 dicembre proprio con il Savinio, uno dei migliori quartetti in circolazione, che nell’occasione eseguirà tre pagine di Mozart: K 156, K 421 e K 428. Il Savinio tornerà anche giovedì 3 gennaio per un concerto con Luca Sartori, primo clarinetto dell’Orchestra del San Carlo. In scaletta, due Quintetti: il primo di Mozart (K 581), il secondo di Brahms (op. 115). Quest’ultimo brano, malinconico e delicato, nonché di grande notorietà, fu scritto dal tedesco proprio dopo aver ascoltato quello dell’austriaco. Giovedì 27 dicembre si terrà invece il concerto di ChamberCelli, ensemble di giovani violoncellisti guidati da Aurelio Bertucci, professore dell’Orchestra del Lirico napoletano. Tale progetto sta conoscendo molto successo e, per questa esibizione, si presenterà con una formazione di sette elementi. Il programma spazia tra musiche di Händel, Rachmaninov, Bach, Piazzolla, Morricone e altri autori rilette in una formula inedita quanto suggestiva.
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Torna per la ventiquattresima volta il Concerto di Capodanno della Nuova Orchestra Scarlatti. Martedì 1 gennaio 2019 dalle ore 19.30, al Teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare di Napoli andrà in scena un suggestivo programma intitolato "Playing Orchestra" che mescola la tradizione e modernità. La Nuova Orchestra Scarlatti diretta da Marco Attura spazierà tra Rossini, Morricone, Carosone, Strauss e Bach e avrà come protagonista Giovanna Famulari, in veste di mimo, voce e violoncello. IL PROGRAMMA La briosa Sinfonia dal Signor Bruschino di Gioachino Rossini introdurrà con le sue divertenti trovate il gioco dell’Orchestra, un ininterrotto flusso di metamorfosi musicali porterà dall’Aria sulla quarta corda di Bach a Lennon, Morricone, Theodorakis, Bizet, Carosone per poi chiudere il cerchio tornando a Bach; sul flusso sonoro, al centro del palco si svilupperà un’azione scenica in un lento passaggio dal buio alla luce, simbolo di nascita, crescita e rigenerazione – suggestivo augurio per il nuovo anno che sorge – di cui sarà protagonista nella molteplice veste di mimo, voce e violoncello solista, la poliedrica Giovanna Famulari. Il concerto continuerà con pagine tra le più amate della tradizione festiva, dai Valzer di Praga di Dvořák a Marce e Polke brillanti di Strauss.
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Magic People Show di Giuseppe Montesanto è uno spettacolo del 2007 che dipinge ferocemente l'uomo medio, schiavo di pubblicità e televisione con Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Andrea Renzi e Luciano Saltarelli. Dieci anni dopo gli stessi artisti ne hanno riproposto una nuova versione che sembra descrivere bene l'Italia degli ultimi anni. Per dirla con le parole dell'autore: "Quello che volevamo era restituire il senso di nevrotico sovraffollamento del condominio globale, il pullulare comico di personaggi messi a cuocere in una stessa pentola a pressione demenziale, le vite non più protette dall’intimità dell’at home ma sempre sotto l’occhio di tutti, e con un ritmo che voleva sposare i Simpson e Aristofane, Eduardo e Woody Allen, i Soprano e la Commedia dell’Arte, Quevedo e l’Avanspettacolo, Totò e Godot: come farlo con soli quattro attori? E qui la loro idea straordinaria fu di recitare su un tavolino da salotto, gomito a gomito come sardine in una scatola mentale, ricreando la sensazione della mancanza di spazio interiore del condominio coatto. E poi, attinta alle radici stesse del teatro popolare napoletano e ai Maestri della Farsa, la trovata del travestimento: solo quattro attori si trasformavano e si moltiplicavano, con pochissimi trucchi, in maschi e femmine e bambini, in una folla di personaggi, in una sorta di avanspettacolo postmoderno. Era nato Magic People Show. Si può ridere su cose drammatiche? Si può fare ironia su ciò che ci sta strangolando? Magic people Show parla di come stiamo diventando servi del mediatico e del denaro, ma si rifiuta di usare le categorie della politica; parla di come la politica abbia invaso le anime, ma non la nomina mai; parla di come la cara e amata vita quotidiana, sia modificata e deformata dallo strapotere dell’Economia, ma senza scrivere trattati asserviti alle ideologie vecchie e nuove. Non si possono più usare innocentemente le parole che i nemici dell’umano hanno deformato nella menzogna, e se si vuole restare vivi bisogna provare a smascherare quelle menzogne: ma come? Non resta che dare la parola a loro, ai mutanti di quella che è già da tempo la ex società del benessere: facendo confessare a loro stessi la propria vergogna e assurdità, la mancanza d’amore, la banalità nel male".