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Riparte il laboratorio teatrale ScugnizzArt rivolto a ragazzi, adulti e bambini che hanno voglia di mettersi in gioco nel cuore del quartiere vomero-arenella. Un’occasione dunque di entrare a contatto con un’esperienza tanto affascinante quanto educativa come quella teatrale; il palcoscenico come luogo di incontro, confronto, crescita, scoperta, gioco, specchio di una realtà interiore perché “non nasce teatro laddove la vita è piena, dove si è soddisfatti. Il teatro nasce dove ci sono delle ferite, dove ci sono dei vuoti… E’ lì che qualcuno ha bisogno di stare ad ascoltare qualcosa che qualcun altro ha da dire a lui.” (Jacques Copeau). Il tutto corredato da un ricco programma che si avvale della conduzione dell’attore Alessandro Mele e della collaborazione di professionisti, insegnanti e addetti ai lavori che proporranno tra le cui materie: recitazione, improvvisazione, dizione, storia del teatro, scrittura creativa, training psicofisico, analisi del testo, focusing e saggio spettacolo di fine anno. Il “viaggio” teatrale in cui verrete condotti avrà sede nel quartiere napoletano del Vomero, dando la possibilità ai residenti e non, come già accade oramai da qualche anno a questa parte di avere un laboratorio in pianta stabile in una zona facilmente raggiungibile con la metropolitana (fermata Medaglie D’Oro e/o Salvator Rosa). I colloqui sono già aperti, in vista dell’inizio del nuovo anno accademico 2016/17. Per informazioni contattare il 339.6485406 oppure inviare una e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Si preannuncia un appuntamento artistico molto importante nel cuore di Napoli, quello della mostra di "Spoleto Arte incontra Napoli" presentata da Vittorio Sgarbi, allestita presso lo storico Palazzo delle Arti, in via dei Mille 60. L'evento di prestigio, organizzato dal manager della cultura Salvo Nugnes, si terrà dal 27 maggio al 4 luglio 2016, con vernissage inaugurale fissato in data venerdì 27 maggio. In allestimento, le prestigiose mostre della poliedrica artista Amanda Lear e dello stilista e designer Alviero Martini. All'esposizione collettiva prenderà parte un selezionato gruppo di artisti di fama, italiani e stranieri facente parte della mostra di Spoleto Arte. L'organizzatore Salvo Nugnes spiega "Dopo il successo della mostra di Spoleto Arte incontra Venezia, che ha unito in modo simbolico due centri fondamentali per la diffusione dell'arte e della cultura come sono Spoleto e Venezia, abbiamo pensato di creare un'altra interessante sinergia con questa mostra organizzata a Napoli, che unisce Spoleto alla straordinaria città partenopea, fulcro di tradizioni artistiche e culturali secolari di intramontabile valore. La presenza di Sgarbi come curatore conferisce ulteriore autorevolezza e prestigio all'iniziativa". E inoltre, ha aggiunto "Una delle due esposizioni di punta è costituita da una serie di quadri realizzati dalla poliedrica e vulcanica Amanda Lear, artista a tutto tondo di fama internazionale, che dopo essere stata la musa ispiratrice del maestro Salvador Dalì, ha continuato il proprio percorso nel mondo dell'arte, dimostrando un vivace talento e un dinamico spirito creativo. Accanto a lei Alviero Martini, ideatore di brand e marchi vincenti, come Prima Classe e ALV; un esempio indiscusso e un modello di self made man, di uomo che si è fatto da solo, che si è costruito ed è cresciuto nel tempo, con intraprendenza e spirito di sacrificio".
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L'esposizione, allestita presso lo storico museo Pan di Napoli, nella centralissima via dei Mille, resterà in loco dal 27 maggio al 4 luglio 2016. Le creazioni della Severi hanno ricevuto particolari apprezzamenti da parte delle personalità di spicco presenti durante il vernissage, tra cui Alviero Martini, Marisa Laurito, Biagio Izzo, Vincenzo Salemme e altri nomi vip. Nello spiegare il messaggio, che vuole diffondere attraverso i suggestivi scatti d'autore, la Severi ha dichiarato "Mi piacerebbe riuscire a coinvolgere chi guarda, trasmettendo le emozioni che sento mentre fotografo. Vorrei che ciascuno potesse avere la massima libertà interpretativa davanti alle mie foto. Ogni che città che visito, deve diventare prima -mia- in ogni senso, culturale, storico e visivo, per poi essere immortalata dal mio obiettivo. Nel fotografare seguo il mio istinto più spontaneo. Ho voluto dare vita ad uno stile inedito e sui generis, considerato atipico e non convenzionale, uno stile definibile rivoluzionario, caratterizzato dalla non nitidezza e dal movimento dinamico delle immagini". Sgarbi, elogiando l'espressione creativa della Severi, ha evidenziato "La Severi ci inghiotte nello spazio attrattivo delle sue forme. Propone immagini fotografiche, che non documentano, ma evocano. Negli scatti della Severi, non i luoghi, ma la percezione dei luoghi, la memoria indefinita non delle situazioni e dei particolari, ma delle sensazioni, come ciò che resta di un sogno. Le fotografie sono una sfida alla memoria, il tentativo di fotografare i ricordi, la natura, anche imprecisa, ma decisiva. La sua tecnica appare impressionistica e divisionistica come la trascrizione di un sogno".
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Napoli, al PAN la mostra dei "Muri" di Peppe Ferraro

Venerdì, 05 Febbraio 2016 08:35 Scritto da
La contemporary house gallery di Caserta Arterrima in collaborazione con il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali della Sun organizza la mostra personale di Peppe Ferraro, dal titolo “MURI” a cura di Luca Palermo. L’evento è in programma per sabato 20 febbraio al Palazzo delle Arti di Napoli (PAN). Alle ore 17 la presentazione del volume dedicato all’artista e il cui titolo è “Peppe Ferraro. I Muri: memoria storica, sovrapposizioni, identità”. Saranno presenti: Nino Daniele assessore alla cultura e turismo del Comune di Napoli, Antonello Ricciardi direttore di Arterrima. Quindi, Gaia Salvatori per la Sun, il critico d’arte Enzo Battarra, l’architetto Maria Maddalena Simeone e lo storico dell’arte Luca Palermo. L’impostazione grafica del catalogo è dell’architetto Giuseppe Iannotta. Testi di Nino Daniele, Luca Palermo, Enzo Battarra, Gaia Salvatori, Maria Maddalena Simeone. Alle ore 18, poi, il vernissage. La mostra rimarrà aperta fino al 28 febbraio. Media partner dell’evento Ondawebtv. In esposizione i calchi ottenuti da un frammento di muro in tufo, solcato dal passaggio dei carri che trasportavano la canapa. E ancora, le tele che riprendono l’idea del muro trasposta sulla bidimensionalità della tela stessa. Non sono, dunque, semplici creazioni estetiche, quanto piuttosto stralci di memoria storica trasfigurati che, nella società liquida postulata da Bauman, si rischia sempre più spesso di perdere. Allo stesso tempo i "muri" sono per Peppe Ferraro anche un viaggio nella propria coscienza e nella propria identità. Il muro parla, racconta una storia, restituisce uno spaccato di memoria; i solchi sono vere e proprie persistenze antropologiche, segni di un comportamento umano e di un'esistenza ricca di ritualità e tradizioni. Peppe Ferraro analizza la storia, la sua storia e quella del suo territorio: lo fa, tuttavia, senza alcun tipo di nostalgia per un passato che non tornerà più; questi lavori, una sorta di ready-made di duchampiana memoria, sono semplici tracce alle quali lo spettatore attribuirà il significato che più ritiene consono. Con l’intera esposizione si intende evidenziare, oltre al valore intrinseco della produzione del maestro Ferraro, la sua consonanza con un clima culturale che, sviluppatosi nella seconda metà del novecento, è stato capace di dialogare con la produzione artistica più all’avanguardia in Europa nello stesso periodo.
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La "creatura nova" di Gennaro Carrano

Martedì, 09 Maggio 2017 06:46 Scritto da
Continua il nostro viaggio oltre il confine vesuviano e incontro un giovane scrittore di Afragola, diplomato allo scientifico-linguistico, con la passione per le lingue straniere: Gennaro Carrano, il poeta che ha dedicato la copertina del suo primo lavoro letterario “ Creatura Nova” a Diana, la sua adorata gattina. Gennaro come nasce una poesia? Il poeta è empatico con gli uomini e la natura e proprio come un ladro, ruba queste emozioni, ecco ,così faccio anche io! Spesso però, è davvero difficile contenerle e le esprimo, quasi come per liberarmene,mettendole per iscritto. Qual è il filone poetico cui ti ispiri? Mi piace la poesia classica dunque Dante, Petrarca, Leopardi, Foscolo ossia quegli autori che fortunatamente studiai a scuola, ma che a quel tempo anche per immaturità non riuscivo ad apprezzare a pieno. Adoro Saffo ma amo da impazzire Catullo. Qual è la tua massima? Mi piace citarvi una massima del mio libro della lirica "De amore Impavido" "Remembrate o Gente: lo malo giudicio unqua discende da sapiens mens!" dedicata a chi dà giudizi invece che opinioni. Dove nasce “Creatura Nova” ?Quali sono i temi che affronti? Creatura Nova è diviso in due parti, la prima parte è quella che definisco "narrazione poetica" mentre la seconda è una silloge. La stesura di Creatura Nova non era progettata, stavo scrivendo una lirica sulla Pazzia (nel libro "Amentia") ma avevo già da tanto tempo in mente di trattare il tema dello stupro, ma sino a quel momento non avevo trovato il giusto modo di esprimermi, trattare un tema così forte è abbastanza difficile, bisogna cercare tutte le forze e la giusta sensibilità per scriverne senza essere macabro o volgare altrimenti si rischia di urtare la sensiblità di chi ha subito tale violenza invece che denunciarla. “Creatura Nova” è divisa in capitoli, nei primi due "L'Immolata" e "La Gentile" narro poeticamente del tema dello stupro, dove Verginia è abusata da suo fratello Adelfo, il tutto, però, è narrato attraverso tre punti di vista. sia un punto di vista esterno (di colui che viene a sapere i fatti) e sia interno( sia il punto di vista di Verginia,la vittima, che di Adelfo, il carnefice) ed in tutte le liriche di questi due capitoli vi è un elemento che li collega, il giglio, simbolo di purezza, nonostante tutto. La seconda parte invece è la "silloge" poetica, divisa per tematiche quali Eros, Amore per Dio, Nostalgia, Femmicidio, Depressione, tematiche quindi diverse, non collegate alla storia di Verginia e Adelfo. Tutto il libro è scritto in uno stile classico e per questo hanno un testo a fronte. Quali sono i tuoi prossimi obiettivi? Mi piace non essere statico e quindi ho scritto un secondo libro anche in vernacolo napoletano, che vedrà la pubblicazione, verso la fine dell’anno, adesso voglio dedicarmi completamente a Creatura nova soprattutto ora che è uscito anche in inglese. E’ mia intenzione pubblicarlo anche in altre lingue come il tedesco, russo e francese. Prossimamente usciranno anche dei video "animati", video-poesie della prima parte narrativa-poetica di Creatura Nova. Il mio desiderio sarebbe, però, fondere l'arte teatrale e quella poetica per farne una trasposizione a teatro. Qual è il tuo sogno nel cassetto? Il mio sogno sarebbe poter trovare lavoro e vivere in un paese scandinavo! Molte delle tue liriche sono ispirate alla religione, che rapporti hai con Dio? In realtà nonostante abbia scritto e scrivo anche liriche religiose, non sono molto religioso, ma so che Dio o come lo si voglia chiamare, esiste, la presenza della perfezione divina è in tutte le cose della natura, degli animali, ed anche nelle cose spiacevoli, perchè rappresentano il dono perfetto ricevuto da Dio, il libero arbitrio. L’autore Carrano prima dei saluti, ha ringraziato l’intera redazione de “ Il Vesuviano” per aver dato ospitalità a un esordiente. “Quando sei esordiente e non fai parte di certe dinamiche sociali, non sei considerato, sentenzia l’autore, quindi, grazie per avermi dato questa grandissima possibilità". “Grazie a tutti quelli che leggeranno Creatura Nova, disponibile in ebook e cartaceo in tutti gli store, e termina con una raccomandazione, leggete anche gli esordienti, magari qualcuno potrà stupirvi, proprio come dico nel libro Remembrando che a li giudici lettori fia l'amar o 'bbon commenta!”