I volontari dell’associazione umanitaria Ampio Raggio, dopo una serie di iniziative attuate in vari Paesi del mondo, scelgono di svolgere la loro attività di volontariato sul territorio nazionale, mostrandosi sensibili ed attenti alle realtà locali. Con il patrocinio del CSV Napoli e del Comune di Scafati, l’associazione presieduta da Antonino Pio Autorino ha voluto donare scarpe a chi ne ha più bisogno. 

Le donazioni sono avvenute nel centro diurno U.o.s.m. (Unità operativa di salute mentale) di Scafati (Asl Salerno), nel centro “Raggio di Sole” di San Pietro, frazione di Scafati, (dove sono state aiutate le ragazze del centro affette da disabilità), e nei centri Caritas di Bagni e di San Pietro. «Un sentito ringraziamento va al primo cittadino di Scafati, Pasquale Aliberti, e all’assessore alle politiche sociali, Annalisa Pisacane, sempre presenti ma soprattutto sempre pronti ed attenti alla realizzazione di questi eventi benefici», spiega il presidente Autorino, che aggiunge: «Realizzare progetti umanitari è un lavoro che richiede tempo, impegno ma soprattutto una consapevole armonia di gruppo. E’ con i piccoli gesti che possiamo cambiare il mondo ed è così che il povero, ricevendo carità, farà carità».

 


I volontari di Ampio Raggio, entusiasti dell’iniziativa, ringraziano tutti coloro permettono ogni giorno di continuare ad essere speranza per gli altri.

Quando i piemontesi invasero il Sud...

Lunedì, 13 Luglio 2015 11:14

Raggiunge quota dodici la trasmissione di valorizzazione territoriale e delle eccellenze campane "Terra Mia" in onda questa sera alle 21 su Italiamia canale 274 del digital terrestre. Il programma realizzato dalla nostra redazione in esterna presso lo Sweet Club di Terzigno questa sera tratterà due importanti temi. Nella prima parte Francesco Gravetti incontra il rappresentante delle Pro Loco di Ottaviano che in questi giorni ha partecipato all'Expo di Milano valorizzando i prodotti vesuviani, nella seconda parte interamente dedicata alla storia di Napoli e del Regno delle Duesicilie, Genny Galantuomo intervista un "americano" napoletanizzato, Tony Quattrone che racconterà minuziosamente fatti ed aneddoti storici che decretarono la fine del Regno di Napoli dopo l'invasione piemontese del 1860. Una puntata che si preannuncia ricca di spunti e molto interessante

Ieri sera, gli agenti della Polizia di Stato dell’Ufficio Prevenzione Generale e del Commissariato San Giovanni, hanno arrestato un 33enne pregiudicato del Quartiere San Giovanni a Teduccio in quanto ritenuto responsabile di una tentata rapina ai danni dei genitori conviventi. Verso le 23.00 i poliziotti sono intervenuti presso l’abitazione della famiglia in base ad una segnalazione al servizio 113. Giunti sul posto sono stati subito contattati dai genitori del 33enne che impauriti ed in forte stato di agitazione, hanno subito riferito di essere stati aggrediti e minacciati dal figlio in quanto pretendeva da loro 5 euro. I due hanno poi raccontato di aver subito una simile aggressione anche lo scorso 8 luglio e che per una somma di 50 euro il figlio, armato di coltello, li aveva percossi con calci e pugni. Nonostante sottoposto agli arresti domiciliari, appena ottenuta la somma di denaro, era poi uscito di casa. Il giovane sta infatti scontando presso il proprio domicilio una pena a 12 mesi di reclusione per aver rapinato la madre di 50 euro procurandole lesioni giudicate poi guaribili in 15 giorni. Ieri sera i poliziotti sono pertanto entrati nella sua camera dove lo hanno trovato in stato di forte agitazione. L’uomo aveva tra l’altro danneggiato un PC ed alcune suppellettili. Il 33enne è stato quindi arrestato e condotto in Questura. In mattinata verrà processato e giudicato con rito direttissimo.

La situazione delle aziende di trasporto dell'EAV sta complicandosi ogni giorno di più, il gruppo dirigente è sempre più incapace di dare risposte ai lavoratori ed alle centinaia di migliaia di utenti che ogni giorno si "avventurano" sui treni di Circumvesuviana, di Sepsa e di Metrocampania NordEst. Ad aggiungere altra benzina sul fuoco della conflittualità si aggiunge anche il fatto la direzione aziendale non si è attivata in tempo utile per far sì che lo stipendio del mese di giugno fosse erogato nei tempi dovuti, evidentemente il direttore generale era troppo impegnato a cercare di trovare nuovi ruoli e compiti ai funzionari a lei fedeli, per pensare che, senza lo stipendio, i lavoratori "normali" sarebbero precipitati nel baratro delle bollette non pagate, degli interessi di mora da pagare per prestiti e mutui che saranno onorati, ma con ritardo, o addirittura sarebbero rimasti letteralmente senza soldi. Il Sindacato OR.S.A. contro questo atteggiamento arrogante e sprezzante della dirigenza aziendale, troppo lontano dai reali problemi dell'azienda e troppo attento a risolvere i propri e quelli di pochi "eletti", proclama lo Stato di Agitazione di tutto il personale. Dal giorno 1 luglio 2015 tutti i treni partiranno con 10 minuti di ritardo per protestare contro questa forma di violenza psicologica da parte della direzione aziendale che, con la propria incapacità ad amministrare un'azienda così complessa com'é l'EAV, costringe e mortifica i lavoratori. Tutti i lavoratori sono invitati ad applicare il regolamento in modo restrittivo ed a non avere un atteggiamento collaborativo nei confronti di un'azienda così lontana da essi. Tutti i lavoratori sono invitati a non effettuare prestazioni straordinarie. Tutti coloro, funzionari o dirigenti aziendali, che dovessero cercare di far partire i treni senza che essi rispettino gli standard di sicurezza, saranno immediatamente denunciati all'autorità giudiziaria. Queste forme di lotta sono volutamente "blande" per sensibilizzare e non danneggiare l'opinione pubblica e le istituzioni sul grave problema del mancato pagamento degli stipendi, che il personale dell'EAV sta subendo per l'ennesima volta e per evitare che la protesta dei lavoratori fosse strumentalizzata dal gruppo dirigente, fin troppo bravo mascherare la propria incapacità dietro le giuste iniziative di lotta dei lavoratori. E' inutile ricordare che questi dirigenti non sono stati capaci di assicurare nessuna delle promesse che hanno sbandierato nelle numerose "passerelle con la stampa" di questi ultimi tre anni. Se questa situazione di incertezza degli stipendi dovesse continuare ancora, il Sindacato OR.S.A. valuterà la possibilità di inasprire ulteriormente le iniziative di lotta. 

È stata festeggiata nei giorni scorsi, con un brindisi augurale tra attivisti e membri del Consiglio Direttivo, la nascita del movimento “Rinascita Civile Vesuviana”, che si pone l’ambizioso obiettivo di formare una nuova classe politica volta a risollevare le sorti del territorio vesuviano. Rinascita Civile, che già può annoverare tra le proprie fila diverse centinaia di giovani, accompagnati da alcuni stimati professionisti sangiuseppesi e vesuviani, mira a diventare il punto di riferimento politico-culturale per tutti coloro i quali non si riconoscono nelle classi dirigenti che hanno governato San Giuseppe Vesuviano negli ultimi trent’anni. “Apriremo un dialogo con tutte le persone perbene che intendano dare la stura ad un vero e serio cambiamento delle sorti del nostro territorio” dichiara il Presidente, l’avv. Francesco Giugliano “Cominceremo da San Giuseppe Vesuviano, il nostro paese, che viene da circa trent’anni di mala politica, culminata addirittura in due scioglimenti per fenomeni di infiltrazione camorristica”. L’obiettivo è quello di scendere in campo già alle prossime elezioni comunali sangiuseppesi e, a tal proposito, lo stesso Giugliano aggiunge: “Occorre rompere nettamente col passato: costruiamo insieme un laboratorio politico che ci porti fuori dal pantano delle clientele e del malgoverno locale”. Coerentemente col progetto di radicale cambiamento messo in campo, tutti i membri di RCV hanno chiuso la porta ad eventuali accordi politici con i membri di spicco delle amministrazioni comunali che hanno governato rovinosamente il paese nel recente passato. Tra i soci fondatori di Rinascita Civile Vesuviana figura anche il Primario Neurochirurgo sangiuseppese Giovanni Giugliano, il quale intende lanciare un appello ai suoi concittadini: “Sosteniamo questi ragazzi, sono loro il futuro del nostro paese e del nostro territorio”.

Venerdì 26 giugno2015 alle ore 18,30 presso la Biblioteca di Villa Bruno- via Cavalli di Bronzo, 22 – San Giorgio a Cremano si svolgerà la presentazione ufficiale del libro “ Cuore di rondine”. L’autore,il Comandante Alfa è lo pseudonimo sotto cui si nasconde l’identità di uno dei fondatori del G.I.S., il Gruppo di Intervento Speciale dell’Arma dei Carabinieri. Il Comandante Alfa è uno dei fondatori del GIS (Gruppo intervento speciale), reparto d’élite dell’Arma dei Carabinieri. Alle sue spalle ha un curriculum militare impressionante: Medaglia Mauriziana al Merito di dieci lustri di carriera militare; Medaglia Afghana Loya Jirga consegnata dal presidente Hamid Karzai per l’Operazione Corona; Croce Commemorativa per l’Attività di soccorso internazionale in Iraq; Croce Commemorativa per il Mantenimento della pace in Afghanistan. Ha ricevuto elogi militari per le sue varie missioni, tra cui: Kabul (Afghanistan); Missione IFOR e Missione SFOR Mostar (Bosnia Erzegovina); Missione Antica Babilonia Nassiriya (Iraq); Missione NTM - I Baghdad (Iraq). Numerosi i suoi riconoscimenti istituzionali: Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana; Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia; Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana; Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana. Per la prima volta, un uomo chiave dei corpi scelti dell’Arma dei Carabinieri si racconta in un libro e mostra la storia dell’Italia degli ultimi trent’anni da un punto di vista molto particolare. Il racconto emozionato ed emozionante di un luogotenente dell’Arma dei carabinieri appartenente fin dalla sua fondazione al corpo speciale del G.I.S., Gruppo Intervento Speciale, noto anche come “teste di cuoio”. La voce narrante di questo avvincente memoir conduce in presa diretta all’interno di questo gruppo d’élite circondato dalla più assoluta segretezza, a partire dalla prima, riuscita azione del G.I.S., ossia la repressione della rivolta scoppiata nel supercarcere di Trani nel 1980. Oltre all’azione, alla tecnica, alla preparazione militare e all’allenamento strenuo, in queste pagine si scopre anche l’uomo dietro il mefisto, il marito, il padre che non può rivelare il suo ruolo nemmeno ai familiari più stretti, l’uomo che si interroga sui limiti delle proprie azioni, nel corso di una vita fatta di missioni in terre ostili, di notti insonni, di incertezza del domani. E se non mancano i momenti di gioia, in un angolo del cuore c’è sempre il dolore per i compagni che non ce l’hanno fatta, per i bambini che soffrono nelle zone di guerra e per tutti coloro che non si è riusciti ad aiutare.

 

 

Oltre all’autore, interverranno alla presentazione la dott.ssa Laura Cordella, il Ten. Col. Antonio Grilletto e la sig.ra Paola Toti. 

Come si fa a fare una pizza buona e gustosa? Quali sono i segreti e le modalità per renderla proprio come quella che mangiamo in pizzeria? Tutti questi segreti saranno svelati lunedi alla presentazione del "libro della pizza". Più che un libro di ricette, è un progetto, una dichiarazione d’amore, un omaggio alla pizza e alla città che le ha dato i natali, Napoli. Curato da Franco Manna, fondatore del celebre marchio di pizzerie Rossopomodoro, in collaborazione con l’amico di sempre Antimo Caputo, di “Molino Caputo”, il nuovo “Libro della pizza” edito da Mondadori vuole essere un viaggio all’interno della cultura e delle tradizioni partenopee, non solo della sua gastronomia. 

“Il libro della pizza: come prepararla a casa con i segreti e le ricette di 11 grandi maestri pizzaioli napoletani”  è oggi in tutte le librerie. In sella alla loro Vespa, con cui percorrono i vicoli e i rioni di Napoli, due ottimi chef napoletani,  Enzo De Angelis e Antonio Sorrentino, accompagnano il lettore nei templi della pizza impastata e cotta sotto il Vesuvio, alla scoperta dei segreti dei grandi pizzaioli napoletani. Si tratta di Raimondo Cinque (Gigino Pizza a Metro), Davide Civitiello (Rossopomodoro), Luigi Condurro (Antica Pizzeria Michele), Luciano e Salvatore De Angelis (Fratelli Zombino), Ferdinando De Giulio (Ermenegildo), Domenico De Luca (Pellone), Teresa Iorio (Le figlie di Iorio), Gennaro Luciano (Antica Pizzeria Port'Alba), Ciro Oliva (Concettina ai 3 Santi), Salvatore e Francesco Salvo (Salvo), Gino Sorbillo (Sorbillo). 

Rapinano farmacia, arrestati poche ore dopo

Mercoledì, 24 Giugno 2015 12:15

Gli agenti del commissariato di Pubblica Sicurezza di Pompei hanno arrestato, per il reato di rapina in concorso, Alberto Vezzi, 38 enne e Giovanni Solimeno 27enne entrambi oplontini con precedenti di Polizia. I poliziotti hanno bloccato i due poco dopo le 13.30 in Via Pagano in Torre Annunziata; nell’abitazione del 38enne. Gli agenti hanno accertato che poco prima uno dei due impugnando una pistola aveva minacciato i dipendenti di una farmacia in Via Veneto in Torre Annunziata facendosi consegnare l’incasso di 750€, per poi scappare. I poliziotti, in seguito al controllo effettuato all’interno del terraneo, hanno rinvenuto e sequestrato la pistola utilizzata per la rapina, scoperta essere una scacciacani modello beretta fs del tutto simile a quella in dotazione alle forze dell’ordine  che  l’uomo aveva nascosto in bagno mentre i 750€ erano stati nascosti dietro ad un impianto hi-fi. Dai controlli La polizia ha accertato che il 38enne è attualmente sottoposto alla misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali. I due sono stati condotti al carcere di Poggioreale. I soldi sono stati restituiti ai rapinati. Proseguono le indagini della Polizia al fine di verificare se i due siano autori di altri reati avvenuti di recente nel vesuviano.

 

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