Terzigno saluta il carnevale e la sua storica quadriglia In evidenza

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Che Carnevale è senza la tradizionale quadriglia. Ancora una volta una delle attrazioni principali della festa e della tradizione popolare per la 20° edizione del Carnevale di Terzigno è stata la quadriglia. E’ uno dei balli di folclore e tradizione  più apprezzati da sempre ed ha attirato in diversi punti della città vesuviana numerosi cittadini. Terzigno ha ammirato, applaudito a più non posso la sua quadriglia che da ben novantatré anni segue questo percorso tradizionale nei due giorni dedicati. Dopo mesi di duro lavoro per le innumerevoli prove, finalmente nelle giornate di domenica e del martedì grasso i ventiquattro ragazzi, divisi in dodici coppie, hanno dato un seguito a quest’evento quasi centenario. Saverio Catapano, il comandante della quadriglia terzignese, ha più volte rilevato la dedizione e il lavoro svolto dall’intera organizzazione per l’allestimento del carro e per mettere in scena il tradizionale ballo. “ Sono onorato a essere annoverato fra i comandanti della quadriglia terzignese, esordisce Catapano, porto avanti una tradizione cui sono profondamente legato perché anche mio padre è stato uno dei comandanti nel passato”. “ Il lavoro di squadra ripaga sempre, continua Saverio, un lavoro di circa trenta persone che senza risparmiarsi si è adoperato per la riuscita dell’evento”. “ Il mio grazie, termina Catapano, vanno a ognuno di loro, dal presidente Mimmo Boccia, passando per i ventiquattro ragazzi che hanno entusiasmato con le loro movenze l’intera cittadinanza e terminando con gli altri collaboratori che ci hanno aiutato anche per l’allestimento del carro, questo gruppo stupendo va sostenuto e aiutato per l’ottimo lavoro svolto". Complimenti a questo gruppo che per presentare la quadriglia hanno fuso la danza, la musica e la predisposizione al contatto con il pubblico e se vogliamo dare anche un tocco scaramantico, per chi sogna una quadriglia devono giocare il numero quarantadue al lotto. Tentare la fortuna, in questi tempi non è mai sbagliato.