Giungevano a fiotti, le persone, con il loro carico di curiosità da colmare, con la loro sete di nuova conoscenza da calmare. Nessun posto è rimasto vuoto, non c’è stato uno sguardo che abbia fatto ritorno a casa deluso. Si è svolta domenica 11 ottobre presso lo Sweet Club, sito a Terzigno in via Zabatta, la presentazione dell’ultimo lavoro di Salvatore Violante, Per un’isola futura, prima traduzione italiana dell’opera francese Pour une île à venir dello scrittore e docente accademico Benoît Conort. Dispiegando le pagine di questo libro, il lettore è immerso sin da subito in un parallelismo linguistico: corrono di fianco ad uguale andatura, con sincronia nei movimenti -un salto al verso successivo, una pausa invisibile, una parola che apre un mistero e ne chiude mille- i pensieri di Conort, lesti ad emettere il loro canto e, da un’isola vicina, Violante ascolta, interpreta, riferisce. E’ la lentezza delle immagini a permettere il viaggio che parte dagli occhi e arriva alla dimensione foglio-inchiostro, perdendosi nelle parole stampate, come profezie da svelare: un viaggio di così brevi distanze spaziali davanti a noi, ma così lungo e pieno di posti da vedere dentro di noi. Perché la poesia è tutto ciò che c’è dietro il visibile: in quella superficie fatta di impercettibili millimetri che si annida tra l’irrealtà del foglio bianco e la realtà dell’inchiostro che vi si posa sopra in una danza dai passi sempre inaspettati. Nel corso della presentazione, accanto al poeta e traduttore Salvatore Violante, hanno dato il loro contributo scientifico, con la spiegazione di passi scelti, oltre che di figure e immagini presenti nel contesto specifico e ampliate all’intero mondo poetico riguardante il binomio poetico Conort-Violante, il Prof. Marcello Carlino, docente di Letteratura italiana contemporanea all’Università “La Sapienza” di Roma, e il Prof. Annibale Rainone, docente all’Università di Salerno. Entrambi sono stati motivo di una viva attenzione sui volti del pubblico presente, con nozioni accademiche, considerazioni rare a sentirsi nei discorsi quotidiani, inattese, di vita. La voce di Mariograzio Balzano, sicura ed indispensabile presenza recitativa per la rassegna culturale organizzata da “Il Vesuviano”, si è diffusa tra la platea attraverso la lettura di alcune delle liriche che compongono l’opera. Il secondo appuntamento della rassegna è stato moderato da Genny Galantuomo, direttore de “Il Vesuviano”, e Antonella Bianco, giornalista per “Il Vesuviano”.
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Da Carlino a Rainone i migliori critici letterari omaggiano Salvatore Violante In evidenza
Scritto da Antonella Bianco Pubblicato in Attualità Letto 2148 volteUltimi da Antonella Bianco
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