Salvatore Carillo, un imprenditore che crede in Terzigno In evidenza

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Questo mese incontriamo un imprenditore con l’obiettivo di dare un forte contributo per il rilancio del nostro territorio: Salvatore Carillo. Amministratore dell’azienda Centro Ingrosso Jolly con due sedi operative, una nella nostra amata città e un’altra localizzata nella zona industriale di Salerno. Felicemente sposato con la signora Carmela ed è il papà di due bambini: Antonio e Angela. Segno zodiacale: Ariete. Crede nei segni e dal segno già si evince il carattere di una persona. Ha bisogno di agire e di organizzare, una persona originale che rifiuta di essere dominato da altri. Ha inoltre la costante necessità di nuovi traguardi e di nuove idee. Questo giovane imprenditore, e consigliere di maggioranza della giunta Ranieri, crede fortemente nel suo paese, crede fortemente nelle risorse di questo territorio, crede fortemente al rilancio, quel rilancio che può passare soprattutto per il Parco Nazionale del Vesuvio dopo l’avvento della nomina a presidente di Agostino Casillo. Che cosa ha rappresentato per te il dopo 14 giugno dell’anno scorso? "Che data! La mia vita è cambiata soprattutto per le nuove responsabilità che mi sono assunto nei confronti di chi ha creduto in me e di chi non mi riteneva all’altezza. Ho a cuore le sorti questo paese dei nostri concittadini e farò in modo che non li deluderò mai, andando oltre ogni sforzo". Ci sono delle personalità politiche, anche del passato, che hai come esempio e come punto di riferimento? "Devo premettere che non seguivo assiduamente la politica prima di questa esperienza. Se devo citare uno dei personaggi politici che mi ha sempre affascinato, non posso non dirti il nome dell’ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Una figura politica di spicco con innumerevoli capacità imprenditoriali". Il tuo rapporto con i cittadini? "Mi confronto quotidianamente con i nostri concittadini. E’ dura, troppe persone sfiduciate. Il mio obiettivo è in primis di rasserenarli, chiediamo ancora un po’ di tempo, la situazione ereditata non è delle migliori, soprattutto dal punto di vista organizzativo". E’ trascorso un anno e la macchina sta iniziando a camminare, bisogna avere fiducia, passo dopo passo riusciremo a risollevare le sorti della nostra Terzigno. Ci si lamenta sovente della disaffezione dei giovani rispetto alla politica. Adesso in consiglio comunale ci sono, forse, troppi giovani “ contro” i navigati politici dell’opposizione, cose pensate prima delle sedute? Vero. Troppi giovani in consiglio comunale e diversi sono al loro primo mandato elettorale. Personalmente sono un ragazzo umile, uno che dice tranquillamente che imparerà e che non ha la presunzione di dire “io so”, quella risposta non porta a risultati. In campagna elettorale ho sempre sostenuto il motto che Salvatore Carillo ha voglia di fare e non di dire". A chi stai supportando, in termini di assessorati, in questo mandato? "Cerco di collaborare con tutti gli assessori, ma è palese che abbia un rapporto speciale con Vincenzo Ranieri, collega di tante battaglie associative, un imprenditore di spessore che ama il territorio quanto me. La nostra sfida più importante è quella di creare opportunità per tanti imprenditori che come noi hanno ancora voglia di investire nel nostro territorio. Investire nel territorio significa opportunità di lavoro e non promettere posti di lavoro. Il lavoro nobilita l’uomo e l’uomo di conseguenza nobilita la terra in cui vive". Quali sono le problematiche di cui intendi farti carico e per le quali vorresti trovare una soluzione? "Le problematiche che attanagliano Terzigno sono tante, ma prima bisogna partire dalla testa dei nostri cittadini, far comprendere l’importanza del senso civico, far comprendere e amare la propria terra favorirebbero un rilancio per il territorio. Amare ciò che abbiamo e non deturpare". Gli obiettivi del consigliere Carillo? "Due, sono gli obiettivi che mi sono prefissato e che vorrei raggiungere prima della fine del mio mandato elettorale. Il primo è la valorizzazione di via Salvatore Emblema, la porta d’accesso del Parco, una delle più belle dei tredici comuni che fanno parte del Parco. L’amministrazione Ranieri e il sottoscritto hanno tanta fiducia nel presidente del Parco, Casillo. Confrontarsi con chi vede al di là, significa confrontarsi con persone intelligenti che hanno a cuore le sorti di un territorio fin troppo martoriato da troppo tempo. Con il suo avvento c’è aria nuova, adesso finalmente ci può essere un vento di speranza. Con l’Ente Parco e sotto la supervisione del Presidente Casillo, l’amministrazione Ranieri sta lavorando per dei progetti per realizzare un polo attrattivo non soltanto per Terzigno ma anche e soprattutto per i paesi limitrofi. La nostra speranza è la rivalutazione dell’area troppo spesso soggetta a scarichi abusivi. Pensare che Terzigno come estensione è quasi al 70% nel Parco e che fino a questo momento non è stato mai realizzato qualche progetto valido la dica lunga sui rapporti esistenti negli anni passati. Deve nascere questa sinergia - puntualizza Carillo- anche perché sono cambiati gli uomini al comando, i cittadini vesuviani devono godere delle bellezze del posto e andare fieri di ciò che si ha. Il secondo obiettivo è il progetto PIP, piano insediamento produttivo. In campagna elettorale ho potuto costatare con mano le esigenze che hanno gli imprenditori locali che operano sul nostro territorio. Spazi inadeguati che limitano lo sviluppo dell’azienda, tanti imprenditori costretti a delocalizzare le proprie attività produttive impoverendo sempre più il territorio, questo non deve accadere. Il PIP è un progetto di circa 500000 mila metri quadrati sul quale quest’amministrazione sta lavorando". Come descrivi questo primo anno dell’amministrazione Ranieri? "Sono un imprenditore e sono abituato a risolvere i problemi senza temporeggiare, senza girarci intorno. C’è voluto un anno per capire che non sono nella mia azienda, il comune è una macchina, tutti i tasselli devono andare nella giusta direzione, bene, in questo primo anno abbiamo lavorato su questo, adesso siamo pronti a scendere in pista per gareggiare. Regalando risultati per il cittadino, la vittoria non deve mai essere individuale ma di gruppo e chi deve vincere, è Terzigno. Una speranza che vuoi regalare ai cittadini? "Più che una speranza ai nostri cittadini voglio ricordare quando i nostri nonni dormivano con cinque, sei figli in una casa a cupola e si dividevano il bagno e il forno. Con questa cosa voglio dire? Voglio fare un appello affinché si ritrovino di nuovo quei valori di una volta, quel rispetto che la società moderna sembra non voler accettare. Rispetto per tutto non solo per le persone fisiche, ma per tutto ciò che ci circonda". Dopo questa bella chiacchierata fatta con Salvatore Carillo, gli concordiamo appuntamento fra tre mesi per sapere cosa è stato fatto e a che punto sono i progetti per risollevare le sorti della nostra cara e amata Terzigno.

Ultima modifica il Martedì, 12 Luglio 2016 08:04