San Giuseppe Vesuviano, la stazione fs come una discarica In evidenza

Martedì, 06 Dicembre 2016 01:10 Scritto da  Giacomo Acunzo Pubblicato in Attualità Letto 1819 volte

Sorta nel 1885 sulla storica ferrovia Torre Annunziata-Cancello, la stazione di San Giuseppe Vesuviano era divenuta progressivamente uno dei centri nevralgici della mobilità pubblica del comune vesuviano, consolidando tale ruolo tra gli anni '50 e '70, quando la direttrice "area torrese/stabiese-area casertana" metteva in moto numerosi pendolari che trovavano impiego nelle grandi aziende industriali che s'insediarono in quegli anni. Poi la storia recente è ben nota: il declino della tratta in termini di utenza, dovuto soprattutto alla concomitante crisi del settore industriale dell'area torrese/stabiese, la sua chiusura e l'abbandono delle sue infrastrutture. A questo triste destino non sono scampate nemmeno le sorti della stazione della cittadina sangiuseppese, le cui condizioni attuali versano in un tipico stato di degrado metropolitano. Le finestre, sventrate dai vandali, fungono da varco di entrata per senzatetto e tossicodipendenti che ivi, specialmente nelle ore notturne, risiedono nella struttura, imbrattandola con rifiuti di vario tipo. Al suo interno l'aria è irrespirabile a causa dell'olezzo nauseabondo di urina e sporcizia, a testimonianza del fatto di come ora l'edificio venga adibito da alcuni quale toilette di passaggio. La vicinanza del marcescente fabbricato alle numerosissime abitazioni ed attività commerciali della zona trasforma dunque l'ex stazione in un potenziale punto d'irradiazione in termini di pericolosità igienico-sanitaria. L'edificio non è molto grande e lo stato delle mura discreto, dunque una sua ristrutturazione non sarebbe oltremodo onerosa economicamente. Il Comune potrebbe acquistarlo dall'ente Ferrovie dello Stato e riqualificarlo, destinandolo a nuovi utilizzi di pubblico interesse. Le idee non mancano, si spera che le parti in causa siano propense a lavorare in sinergia per poter concludere con un lieto fine uno dei tanti film del degrado dell'urbanizzazione all'italiana.

Ultima modifica il Mercoledì, 16 Gennaio 2019 22:16