È uno scempio senza precedenti che oltraggia la storia di questa linea ferroviaria che per oltre 130 anni ha rappresentato l'unico mezzo di sviluppo e collegamento per l'area vesuviana. A fare la voce grossa sono i consiglieri comunali di Terzigno, Salvatore Carillo e Mariagrazia Sabella i quali criticano aspramente su come si stiano svolgendo i lavori di riconversione in pista ciclopedonale del tratto ferroviario sulla dismessa linea Torre Annunziata - Cancello. Circa 9 km di ferrovia verranno recuperati dopo oltre 15 anni di totale abbandono per una spesa pubblica di 9 mln di euro per quella che, nelle intenzioni della Regione Campania che ha finanziato il progetto, dovrebbe rappresentare un'opera strategica per lo sviluppo del turismo tra i comuni del parco nazionale del Vesuvio. "Siamo sicuri che questo intervento nella sua interezza rappresenterà il volano per rilanciare il turismo nei nostri comuni - precisano i consiglieri comunali terzignesi - tuttavia è giusto lanciare un grido di allarme verso quello che riteniamo un vero e proprio scempio. Non è accettabile che vengano rimossi i binari, i segnali ed i pali della linea elettrica che rappresentano un ideale legame con la storia di questa area. Ricoprire il tutto ed abbattere i pali così come è già accaduto a San Giuseppe Vesuviano non la riteniamo una scelta valida. Anziché guardare a progetti vincenti come la hight line di New York dove i binari e tutti i cimeli ferroviari sono stati valorizzati qui si sta azzerando tutto snaturando la vocazione originaria dell'area. Perché non recuperare i pali ed i segnali delle ferrovie e adattarli per l' illuminazione pubblica lungo la tratta? Perché seppellire i binari o addirittura rimuoverli? Perché abbattere cimeli come le casse dei passaggi a livello? A tal proposito i consiglieri comunali preannunciano una interpellanza comunale indirizzata al sindaco di Terzigno Francesco Raneri e lanciano un appello affinché le associazioni ambientaliste del territorio si attivino per valorizzare questo tratto ferroviario. Questa opera - concludono Sabella e Carillo- è troppo importante e va studiata nei minimi dettagli, ecco perché chiederemo di visionare sia progetto di comodato d'uso con Rfi che quello della pista ciclopedonale dato che a causa della pandemia, negli ultimi mesi, è stato impossibile accedere agli uffici comunali.
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