Per la Giornata della Memoria, quest’anno il Vicesindaco, assessore all’Istruzione e Cultura del Comune di Volla, la Prof.ssa Simona Mauriello ha organizzato un incontro –dibattito con l’illustrissimo Prof. Marco Rossi Doria, rivolto a tutti gli alunni del territorio della classe terza della scuola secondaria di I grado e ai ragazzi della succursale di Volla del Liceo P. Calamandrei il giorno Lunedì 26 Gennaio ore 10.00 presso l’Auditorium dell’Istituto Comprensivo V. De Sica. Ogni anno dedico particolare attenzione a questa giornata, spiega l’assessore, poiché ha come obiettivo primario quello di fare memoria del giorno della liberazione dei prigionieri di Auschwitz, data simbolo della Shoah e dell'orrore da non dimenticare. Ricordare. Ricordare. Ricordare. Non arrendersi all'oblìo, al potere anestetizzante degli anni che passano. A settant'anni dalla liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, dove tra il 1942 e il 1945 trovarono la morte circa un milione e mezzo di esseri umani, uomini, donne, bambini, per il novanta per cento ebrei, rimangono attuale l'imperativo di Primo Levi, il grande scrittore torinese morto suicida nel 1986, lui che era sfuggito alla morte sopravvivendo proprio ad Auschwitz. Ecco dunque che il 27 gennaio, l'Italia intera ricorderà celebrando con manifestazioni, mostre, letture, il Giorno della Memoria, il Giorno della Shoah. Shoah, in ebraico, significa distruzione. Ed è un termine preferito a Olocausto,utilizzato per primo, poco dopo la fine della guerra, da Elie Wiesel, altro grande testimone dell'immane tragedia. Indica il genocidio di un popolo: sei milioni di ebrei,un milione e mezzo i bambini, trucidati dai nazisti solo perché tali. Una catastrofe che oggi l'Europa, il mondo intero e soprattutto le nuove generazioni ricordano perché "non accada mai più".
Zanga Nando