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Ranieri:"vogliamo l'Esercito per tutelare l'ambiente"

Lunedì, 16 Novembre 2015 07:55 Scritto da

Dopo le dichiarazioni al programma “Uno Mattina” il primo cittadino Francesco Ranieri ha recentemente ribadito  l’esigenza di schierare anche l’esercito sul territorio vesuviano per combattere lo sversamento illegale dei rifiuti tessili al prefetto di Napoli, dott.ssa Maria Gerarda Pantalone. Una vera e propria task force, ideata dall’amministrazione comunale, per contrastare l’abbandono del sacchetto selvaggio. Nelle ultime ore la zona periferica a confine  il territorio di Boscoreale è stata invasa da numerosi cumuli di sacchi neri all'interno dei quali vi è materiale di scarto tessile. Le dichiarazioni  da parte del primo cittadino fanno seguito alla recente richiesta inoltrata pubblicamente  anche al sottosegretario alla Difesa, dott. Gioacchino Alfano, nell’incontro tenutosi presso la Sala Consiliare del Comune di Terzigno. L’esigenza di avere anche il personale con le stellette garantirebbe maggiore protezione e controllo  sul territorio. L’ambiente è stato uno dei temi caldi affrontati in campagna elettorale dal sindaco Ranieri, si è battuto da subito per proteggere la salute pubblica e per garantire la sicurezza ai suoi cittadini. Bisogna ora, soltanto attendere le decisioni che arriveranno da Napoli.  Sull'argomento è intervenuto anche il presidente del consiglio comunale Giuseppe De Simone:" aspettiamo con fiducia l'arrivo dell'Esercito sul nostro territorio affinché si possano contrastare i sempre più frequenti reati conto l'ambiente. Nel contempo auspichiamo in una fattiva collaborazione anche da parte della comunità cinese che dalle nostre parti operan nella filiera tessile".

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Ricorre oggi 4 novembre la Festa delle Forze Armate Italiane in coincidenza della fine della prima guerra mondiale che costò all'Italia migliaia di morti.  Il 4 novembre 1918 infatti,  l'impero Austro-Ungarico si arrende e a Padova viene firmato l’Armistizio di Villa Giusti. Dopo circa un anno, nel 1919, a Saint Germain en Laye, viene stabilita l’annessione di Trento e di Trieste all’Italia; si compie l’unità nazionale e la fine di una terribile guerra che vide cadere moltissimi giovani meridionali armati solo di baionette. La prima guerra che vide al fronte i soldati italiani uniti sotto un'unica bandiera. Questa sarà la guerra che consentirà agli italiani di conoscere tre personaggi napoletani legati da un inno nato al fronte (la canzone del Piave): un generale, Armando Diaz chiamato a recuperare posizioni dopo le disfatte causate delle scelte del suo predecessore Luigi Cadorna (piemontese arrogante), un bersagliere Raffaele Gattordo amico di E.A. Mario (pseudonimo di Giovanni Ermete Gaeta) cantautore partenopeo che scrisse in un momento di angoscia per le sorti degli amici al fronte la famosa 'Canzone del Piave'. Inno che divenne leggenda un po' per caso e che legò inconsapevolmente questi tre napoletani. 

Raffaele Gattordo, napoletano nato nel 1890, era un cantante amico di Gaeta e mentre si trovava al fronte in un reparto di bersaglieri cominciò subito a cantare “La leggenda del Piave” del suo amico. I versi patriottici e ricercati, la soddisfazione per la grande battaglia vinta, la musica orecchiabile a tono di marcia fecero sì che in brevissimo tempo la canzone divenisse molto popolare fra le truppe. Il comandante supremo dell’esercito, il generale Armando Diaz, mandò a Mario un telegramma di congratulazioni: «La vostra Leggenda del Piave al fronte è più di un ordine di un generale». Sintetizzando così la spinta motivazionale che ebbe quel l'inno sui soldati al fronte tanto da farlo diventare per alcuni inno nazionale. 

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Boscoreale ed i suoi tesori: al via la terza edizione

Mercoledì, 04 Novembre 2015 11:35 Scritto da

Boscoreale. Prenderà il via domenica 8 novembre 2015 la terza edizione di “Boscoreale e i suoi tesori culturali”, il ciclo di incontri dedicati alla storia del comune vesuviano in provincia di Napoli.

La serie di incontri che si terranno dal mese di novembre 2015 a giugno del 2016 sono organizzati dall’Associazione Culturale “Il Nuovo Vesuvio”. 

Anche per questa edizione l’associazione riproporrà la formula itinerante scegliendo di volta in volta una sede diversa. Un modo anche per interagire con le altre realtà associative e culturali presenti sul territorio di Boscoreale.  Storia, arte, archeologia e racconti il filo conduttore di questa terza edizione. 

Il primo appuntamento, previsto per domenica 8 novembre 2015, alle ore 10.30 presso la sede del Nuovo Circolo Sociale 2001 di via Papa Giovanni XXIII, 12 a Boscoreale. Per l’occasione Angelandrea Casale, storico locale ed ispettore onorario del MiBACT terrà la conferenza dal titolo: Boscoreale e il suo territorio nei “secoli bui” dall’eruzione del 79 d.C. al Medioevo. Si ripercorreranno così i fatti salienti che hanno caratterizzato la storia del paese vesuviano nella fase post eruzione del Vesuvio fino al Medioevo.  

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La legalità intesa non soltanto quale contrapposizione concettuale ed ideologica all'illegalità, ma anche come palestra culturale atta a formare una comunità più efficiente ed evoluta nei vai ambiti della società ordinaria. E' questo lo scopo del progetto "Legalità e Diritto", maturazione ultima di un lungo percorso interattivo e sinergico tra la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università Federico II di Napoli e l'Istituto di Studi Politici S. Pio V che ha portato all'istituzione dell' "OSLE" (l'Osservatorio sulla Legalità) con il patrocinio dell'AMESCI -Associazione nazionale di promozione sociale, e che ha come scopo primario quello di parlare di legalità come oggetto di analisi, non soltanto riferendosi a quei contesti e comportamenti prettamente illegali, ma adottando una visione concettualmente più ampia di cultura della cittadinanza attiva e che vede proprio nelle università il suo più importante centro di affermazione e divulgazione. Gli antesignani che hanno posto in essere l'attuazione dell'intera opera formativa sono i docenti prof. Giuseppe Acocella (Coordinatore dell' OSLE), prof. Matteo Pizzigallo (Rappresentante dell'Istituto S. Pio V) e il dott. Franco Vittoria (Coordinatore scientifico del progetto), con la collaborazione coordinativa della locale Rappresentanza Studentesca. Il progetto si articolerà e svilupperà in tre giornate distinte, in ognuna delle quali vi saranno, nell'Aula Spinelli del succitato Dipartimento universitario, dei seminari in ognuno dei quali verranno trattate argomentazioni relative al senso di appartenenza storica, culturale e linguistica ,che pongono le fondamenta e l'ossatura di ogni collettivo umano, correlate sia a quella consapevolezza etica e giuridica che da sempre scandisce i ritmi e la fisionomia di un realtivo contesto sociale e sia ad un moderno approccio scientifico atto all'ottimizzazione del progresso comunitario. Il primo dei tre convegni, dal titolo "Gare D'appalto e trasparenza" si terrà il giorno 30 c.m. alle ore 10.00. Il suo tratto connotativo peculiare sarà una viva interazione tra docenti e discenti: oltre ad una completa e formativa narrazione del tema agli studenti presenti infatti, verrà data a quest'ultimi la possibilità di compilare un questionario circa la loro percezione di legalità, affinché possano essere elaborate indagini statistiche per implementare lo studio del fenomeno. Gli studenti del quarto e del quinto anno, invece, con un breve elaborato risponderanno alla domanda "Cos'è la legalità e come può salvare il Paese". Gli allievi che si distingueranno verranno insigniti con una borsa di studio.

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"Il Vesuvio è uno dei vulcani più monitorati al mondo, dorme ed è al primo livello di attenzione, ovvero, in quiescenza - a dichiararlo è il direttore dell'osservatorio vesuviano Prof. Giuseppe De Natale intervistato ieri sera durante il programma 'Terra Mia' in onda su Italiamia- nelle ultime settimane - ha puntualizzato De Natale - sono dovuto intervenire con un comunicato stampa per calmare tante persone insospettite da notizie diffuse tramite blog e siti web rivelatesi del tutto prive di ogni fondamento, addirittura - ha precisato l'esperto vulcanologo- si era messa in correlazione l'attività dei Campi Flegrei con quella del Vesuvio, cosa del tutto infondata sia dal punto di vista giornalistico che scientifico. Preciso che l'ultimo evento sismico apprezzabile di origine vesuviana lo abbiamo registrato nel 1999. Pur conoscendo la pericolosità del Vesuvio e la sua storia che ci obbliga a pensare ad una eruzione che prima o poi potrebbe verificarsi, siamo convinti di poter stimare una eventuale eruzione del Vesuvio con un congruo anticipo tale da permettere una adeguata evacuazione della popolazione della zona rossa. Già nel marzo del 1944 il mio predecessore Imbò lanciò l'allarme prima dell'eruzione durante il periodo bellico pur non avendo a disposizione gli attuali strumenti. Il nostro è uno degli osservatori di vulcanologia  più evoluto al mondo in attività già ai tempi di Ferdinando II di Borbone". Un messaggio chiaro che ieri sera il prof. De Natale ha lanciato ai cittadini vesuviani. La trasmissione condotta da Francesco Gravetti e da Genny Galantuomo è stata  seguita con molta attenzione nell'area vesuviana. Molto apprezzati sono stati gli interventi del sindaco di Terzigno Francesco Ranieri, del coordinatore della Rete dei comitati vesuviani Franco Matrone e dell'esperto nella gestione dei disastri Cesare Augusto Zaccaria. La trasmissione sarà replicata sia  domani mattina che giovedì alle 07:45 sempre su Italiamia (Visibile sul canale 274 in Campania e 187 nel Lazio).