Attualità
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Caivano, l'Esercito porta in piazza i campioni dello sport
Caivano. In occasione della giornata nazionale dello Sport l’Esercito Italiano ha organizzato ...
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Scarpe ai bisognosi, la nuova iniziativa dell’associazione Ampio Raggio
Martedì, 14 Luglio 2015 15:32 Scritto da Pasquale StanzianoI volontari dell’associazione umanitaria Ampio Raggio, dopo una serie di iniziative attuate in vari Paesi del mondo, scelgono di svolgere la loro attività di volontariato sul territorio nazionale, mostrandosi sensibili ed attenti alle realtà locali. Con il patrocinio del CSV Napoli e del Comune di Scafati, l’associazione presieduta da Antonino Pio Autorino ha voluto donare scarpe a chi ne ha più bisogno.
Le donazioni sono avvenute nel centro diurno U.o.s.m. (Unità operativa di salute mentale) di Scafati (Asl Salerno), nel centro “Raggio di Sole” di San Pietro, frazione di Scafati, (dove sono state aiutate le ragazze del centro affette da disabilità), e nei centri Caritas di Bagni e di San Pietro. «Un sentito ringraziamento va al primo cittadino di Scafati, Pasquale Aliberti, e all’assessore alle politiche sociali, Annalisa Pisacane, sempre presenti ma soprattutto sempre pronti ed attenti alla realizzazione di questi eventi benefici», spiega il presidente Autorino, che aggiunge: «Realizzare progetti umanitari è un lavoro che richiede tempo, impegno ma soprattutto una consapevole armonia di gruppo. E’ con i piccoli gesti che possiamo cambiare il mondo ed è così che il povero, ricevendo carità, farà carità».
I volontari di Ampio Raggio, entusiasti dell’iniziativa, ringraziano tutti coloro permettono ogni giorno di continuare ad essere speranza per gli altri.
Terzigno ha voglia di ripartire! In seimila per la notte bianca
Lunedì, 06 Luglio 2015 21:54 Scritto da Genny GalantuomoC’è una città che brulica sotto traccia che da qualche tempo a questa parte non finisce di stupire e stupirci, c’è una città in fermento che ha voglia di riemergere dalle ceneri di un passato troppo indegno per ricordarlo. Ed allora preferisce guardare avanti per scrollarsi di dosso un fardello enorme ed etichette che gli sono state affibbiate con troppa leggerezza. Questa città è Terzigno ed i suoi abitanti che sembrano essere letteralmente resuscitati dal torpore. In poche settimane cittadini, comitati e commercianti hanno a loro insaputa allestito un calendario di eventi culminato con la notte bianca del 5 luglio. Circa settemila sono state le presenze registrare nelle 4 ore di notte bianca. E se a queste presenze si aggiungono i partecipanti ai festeggiamenti per la ricorrenza di Padre Pio si può finalmente parlare di voglia di riscatto. E l’impulso arriva proprio dalla cittadinanza: semplici cittadini che si organizzano come Alessandro Carillo, giovane imprenditore che in poche settimane è riuscito, con la sua contagiosa voglia di fare, ad allestire una serata eccezionale. Comici e cabarettisti, prodotti tipici, musica, artisti locali, mimo, giochi per bambini, insomma in 500 metri di strada c’era tanto di buono che questa terra può offrire. Negozi aperti, sfilate di abiti da sposa e degustazioni di pomorodini del piennolo e poi fiumi di vino e birra. Ma è Terzigno? Certo si stenta quasi a credere che una città, notoriamente apatica e introversa si risvegli di un colpo in una torrida notte d’estate…e se questo è il buongiorno, dopo le prove generali di gennaio per la prima edizione della notte bianca, questa terra davvero ora vuole iniziare a cambiare. Che sia da monito anche per chi amministra questa città. I terzignesi ci sono e vogliono cambiarla è ora che chi amministri raccolga questo sentimento di cambiamento.
Trasporto regionale, i sindacati preannunciano battaglia
Martedì, 30 Giugno 2015 14:49 Scritto da Pasquale StanzianoLa situazione delle aziende di trasporto dell'EAV sta complicandosi ogni giorno di più, il gruppo dirigente è sempre più incapace di dare risposte ai lavoratori ed alle centinaia di migliaia di utenti che ogni giorno si "avventurano" sui treni di Circumvesuviana, di Sepsa e di Metrocampania NordEst. Ad aggiungere altra benzina sul fuoco della conflittualità si aggiunge anche il fatto la direzione aziendale non si è attivata in tempo utile per far sì che lo stipendio del mese di giugno fosse erogato nei tempi dovuti, evidentemente il direttore generale era troppo impegnato a cercare di trovare nuovi ruoli e compiti ai funzionari a lei fedeli, per pensare che, senza lo stipendio, i lavoratori "normali" sarebbero precipitati nel baratro delle bollette non pagate, degli interessi di mora da pagare per prestiti e mutui che saranno onorati, ma con ritardo, o addirittura sarebbero rimasti letteralmente senza soldi. Il Sindacato OR.S.A. contro questo atteggiamento arrogante e sprezzante della dirigenza aziendale, troppo lontano dai reali problemi dell'azienda e troppo attento a risolvere i propri e quelli di pochi "eletti", proclama lo Stato di Agitazione di tutto il personale. Dal giorno 1 luglio 2015 tutti i treni partiranno con 10 minuti di ritardo per protestare contro questa forma di violenza psicologica da parte della direzione aziendale che, con la propria incapacità ad amministrare un'azienda così complessa com'é l'EAV, costringe e mortifica i lavoratori. Tutti i lavoratori sono invitati ad applicare il regolamento in modo restrittivo ed a non avere un atteggiamento collaborativo nei confronti di un'azienda così lontana da essi. Tutti i lavoratori sono invitati a non effettuare prestazioni straordinarie. Tutti coloro, funzionari o dirigenti aziendali, che dovessero cercare di far partire i treni senza che essi rispettino gli standard di sicurezza, saranno immediatamente denunciati all'autorità giudiziaria. Queste forme di lotta sono volutamente "blande" per sensibilizzare e non danneggiare l'opinione pubblica e le istituzioni sul grave problema del mancato pagamento degli stipendi, che il personale dell'EAV sta subendo per l'ennesima volta e per evitare che la protesta dei lavoratori fosse strumentalizzata dal gruppo dirigente, fin troppo bravo mascherare la propria incapacità dietro le giuste iniziative di lotta dei lavoratori. E' inutile ricordare che questi dirigenti non sono stati capaci di assicurare nessuna delle promesse che hanno sbandierato nelle numerose "passerelle con la stampa" di questi ultimi tre anni. Se questa situazione di incertezza degli stipendi dovesse continuare ancora, il Sindacato OR.S.A. valuterà la possibilità di inasprire ulteriormente le iniziative di lotta.
San Giuseppe, nasce il movimento Rinascita Civile Vesuviana
Lunedì, 29 Giugno 2015 22:57 Scritto da Pasquale StanzianoÈ stata festeggiata nei giorni scorsi, con un brindisi augurale tra attivisti e membri del Consiglio Direttivo, la nascita del movimento “Rinascita Civile Vesuviana”, che si pone l’ambizioso obiettivo di formare una nuova classe politica volta a risollevare le sorti del territorio vesuviano. Rinascita Civile, che già può annoverare tra le proprie fila diverse centinaia di giovani, accompagnati da alcuni stimati professionisti sangiuseppesi e vesuviani, mira a diventare il punto di riferimento politico-culturale per tutti coloro i quali non si riconoscono nelle classi dirigenti che hanno governato San Giuseppe Vesuviano negli ultimi trent’anni. “Apriremo un dialogo con tutte le persone perbene che intendano dare la stura ad un vero e serio cambiamento delle sorti del nostro territorio” dichiara il Presidente, l’avv. Francesco Giugliano “Cominceremo da San Giuseppe Vesuviano, il nostro paese, che viene da circa trent’anni di mala politica, culminata addirittura in due scioglimenti per fenomeni di infiltrazione camorristica”. L’obiettivo è quello di scendere in campo già alle prossime elezioni comunali sangiuseppesi e, a tal proposito, lo stesso Giugliano aggiunge: “Occorre rompere nettamente col passato: costruiamo insieme un laboratorio politico che ci porti fuori dal pantano delle clientele e del malgoverno locale”. Coerentemente col progetto di radicale cambiamento messo in campo, tutti i membri di RCV hanno chiuso la porta ad eventuali accordi politici con i membri di spicco delle amministrazioni comunali che hanno governato rovinosamente il paese nel recente passato. Tra i soci fondatori di Rinascita Civile Vesuviana figura anche il Primario Neurochirurgo sangiuseppese Giovanni Giugliano, il quale intende lanciare un appello ai suoi concittadini: “Sosteniamo questi ragazzi, sono loro il futuro del nostro paese e del nostro territorio”.
In campagna elettorale aveva manifestato la sua grande delusione alla non affiliazione, compiuta dall’amministrazione uscente, al Grande Progetto Pompei. Il primo atto compiuto dal neo eletto sindaco di Terzigno Francesco Ranieri è stato quello di poter far entrare anche la cittadina vesuviana in questo progetto. Progetto che ha ottenuto dalla CE il finanziamento su Fondi FESR (Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale). Recentemente l’UNESCO ha presentato un piano di gestione volto a individuare e a indirizzare un sistema operativo unico di turismo sostenibile per l’area vesuviana, la cosiddetta Buffer Zone. E’ in questo settore che un tassello lo occuperà anche la città del neo eletto sindaco. Le istituzioni prevedranno delle azioni atte per il miglioramento dell’area archeologica vesuviana, un miglioramento collegato alla necessaria riqualificazione, conservazione e sicurezza dei siti.
Il progetto prevede:
· L’arresto del degrado del sito archeologico;
· La creazione di un sistema di conservazione programmata per avere un sistema di organizzazione e di gestione nell’amministrazione;
· Un monitoraggio continuo dello stato di conservazione e di rischio delle strutture presenti nel sito;
· La progettazione e realizzazione di nuove opere volte alla miglioria e al sostentamento delle strutture esistenti;
· Un sistema di sorveglianza per la sicurezza del sito.
Immaginiamo solo per un attimo cosa significa ciò per la città del vino. Significa poter finalmente recuperare le ville sotterranee dell’epoca romana, compiere quel Protocollo d’Intesa con la Sovrintendenza di Pompei e recuperare quegli oggetti di lavoro per poter finalmente realizzare il Museo già in via d’inaugurazione, significa turismo, sviluppo economico, lavoro, ecco il passo che l’avvocato terzignese ha compiuto. Quest’atto significa dare un’opportunità a Terzigno e ai suoi cittadini, significa finalmente di incamminarsi verso quei progetti culturali, attingere ai fondi europei che fino a ieri erano forse soltanto chiusi in una cartella di un desktop o in un cassetto di una scrivania. La Regione Campania e i vari enti s’impegneranno a migliorare la rete dei trasporti esistenti intorno all’area della Buffer Zone, avanzando vari e ipotetici progetti che riguardano non solo la rete stradale, con l’autostrada A3 e le strade locali, ma anche la rete ferroviaria. Ancora le vie navigabili che includono perfezionamenti nelle aree e nei collegamenti portuali e una probabile nuova apertura del Metrò del mare che potrebbe diventare Archeo-Metrò che collegherà Napoli e Sorrento con i comuni della Buffer Zone. I comuni interessati sono Portici, Torre Annunziata, Torre del Greco, Pompei, Ercolano, Castellammare di Stabia, Boscoreale, Trecase, Boscotrecase e finalmente Terzigno. Su queste zone saranno impiegate le risorse finanziarie messe a disposizione che ammontano a 105 milioni di euro. Sono stati inoltre sottoscritti due decreti che prevedono l’utilizzo dell’Art-Bonus, ossia un credito d’imposta che permette agli utenti singoli di beneficiare di un regime fiscale agevolato se intenderanno contribuire economicamente al finanziamento delle attività previste dal Grande Progetto Pompei. Con il decreto Sblocca Italia anche i comuni potranno prendere in considerazione eventuali progetti presentati da singoli cittadini o aziende per la riqualificazione dell’area vesuviana. Terzigno s’incammina verso questo nuovo percorso verso quel cambiAMO Terzigno.