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Maurizio Gasparri, senatore forzista ha rilasciato una nota in cui addita senza mezzi termini il Governo Conte circa lo stanziamento delle risorse destinate al Comparto Difesa e Sicurezza: “È ora di finirla con l'ipocrisia nei confronti delle forze armate. In queste ore l'Esercito ed altre realtà militari stanno allestendo ospedali da campo e stanno moltiplicando i loro interventi sul territorio (con riferimento alla emergenza Covid 19 ndr). E come sempre le forze di polizia, militari e non, sono puntualmente al servizio dei cittadini. Invece un governo di ipocriti e incapaci non ha nemmeno incontrato sindacati e organi di rappresentanza del comparto sicurezza-difesa per discutere della manovra di bilancio. L'avevamo chiesto pubblicamente. Questo atto è stato condiviso con un voto dalla Commissione difesa del Senato e non si è mosso un dito. Non si danno risorse al popolo in divisa. Li si evoca e li si elogia con le parole, ma li si ignora con i fatti. È una vergogna e chiedo pubblicamente che il Ministro della Difesa Guerini, piu attento del pessimo Conte, intervenga formalmente e si distingua all'interno di un governo di ipocriti, dimostrando con i fatti quell'impegno che noi in parlamento sollecitiamo e che siamo pronti a supportare con le nostre proposte per il comparto. Nell'emergenza si chiamano i militari e li si loda. Nella vita quotidiana li si disprezza e li si ignora. È ora di finirla. Conte - conclude Gasparri- si è dimostratato ancora una volta bugiardo, disattento e incapace”.

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A poche ore dall'approvazione del decreto del presidente del consiglio dei Ministri Giuseppe Conte arriva piccata la risposta del governatore regionale Vincenzo De Luca. In una intervista all'ANSA il presidente della Regione Campania punta l'indice contro il governo: "Si assumerà il Governo la responsabilità sanitaria e sociale conseguente alle sue scelte, sempre ritardate, e sempre parcellizzate". Per De Luca "non si è data a tutti i cittadini la percezione della drammaticità della situazione, spingendo tante persone, anche per la mancanza di controlli rigorosi ed efficaci, verso comportamenti di lassismo o di vera e propria irresponsabilità"." Avevamo chiesto al Governo tre cose precise - ricorda - Misure immediate di ristoro o di detassazione; congedi parentali per le madri lavoratrici dipendenti, con retribuzione piena e bonus baby sitter per le lavoratrici autonome; misure omogenee e semplici su tutto il territorio nazionale, dato che il contagio è ormai diffuso in tutto il paese. Queste richieste non sono state accolte".

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Se le scuole sono chiuse ed i minori anziché restare a casa scorazzano tra le strade e piazze cittadine esponendosi, pericolosamente al contagio perché, allora, non fermarli? Sarà stata questa l'attenta valutazione che il primo cittadino di Striano, Antonio Del Giudice ha fatto prima di emettere una ordinanza comunale numero 77 che da oggi - e fino al 16 novembre - vieta ai minori di uscire di casa se non in compagnia di adulti, al fine di evitare pericolosi assembramenti tra ragazzini. Una ordinanza che ha lasciato perplessi i cittadini strianesi (e non solo perché 77 rievoca i diavoli della smorfia napoletana) ma che, in fondo, fotografa una realtà sotto gli occhi di tutti che, forse, nè il premier Conte con i suoi DPCM, nè tantomeno, il governatore De Luca con le sue sferzanti ordinanze hanno mai focalizzato. Evidentemente, per certe scelte politiche, seppur impopolari, ci vuole coraggio e determinazione. Quella che il primo cittadino di Striano ha avuto senza se e senza ma: la salute, questa volta, viene davvero prima di tutto e di tutti.

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Boom di contagi nel Vesuviano con picchi nei comuni di Somma Vesuviana con 152 casi, Ottaviano con 123 e San Giuseppe con 121. Alti i contagi anche a Terzigno dove si registrano attualmente 80 positivi al coronavirus. Di seguito, l'elenco aggiornato di Napoli e provincia dei positivi alla data del 26 ottobre.
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Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca chiede al Governo un lockdown nazionale e specifica che in ogni caso "la Campania si muoverà in questa direzione a brevissimo". "I dati attuali sul contagio - dice - rendono inefficace ogni tipo di provvedimento parziale. È necessario chiudere tutto, fatte salve le categorie che producono e movimentano beni essenziali (industria, agricoltura, edilizia, agro-alimentare, trasporti). E' indispensabile bloccare la mobilità tra regioni e intercomunale. Non si vede francamente quale efficacia possano avere in questo contesto misure limitate. In ogni caso la Campania si muoverà in questa direzione a brevissimo".