Daniela Picciau e quella passione per la musica nata in famiglia

Scritto da  Nando Zanga Pubblicato in Cultura Letto 2771 volte
Continua il nostro viaggio nel territorio vesuviano e tra i personaggi che lo vivono. Incontro una ragazza che è 'fidanzata' con il suo lavoro, che poi tra l’altro coincide con il suo hobby: la musica! Daniela Picciau, una musicista che si sta facendo apprezzare non soltanto a livello regionale, ma si sta imponendo a livello nazionale. Daniela dove e quando nasce questa passione per la musica? Nasce da una famiglia in cui la musica è il pane quotidiano: mio nonno suonava la tromba, mio padre suona la chitarra, mia madre ha trasmesso la passione per il pianoforte a mio fratello maggiore che suona il piano divinamente e l’altro fratello suona la chitarra e ha una voce stupenda … in questo palcoscenico a tre anni mi esibivo con un carciofo, un microfono perfetto. Daniela e la musica, parlaci di questo binomio. La musica … c’è una frase di una canzone di Elisa, artista che amo profondamente, che dice “music is the reason why I know time still exists”… la musica è la ragione per cui il tempo esiste e per me è così, tutto ciò che vivo o è accompagnato da una canzone o diventa canzone. Come nasce una canzone? Le mie canzoni vengono da me, all’improvviso mi risuona un motivo nella mente e non si ferma fin quando non lo metto nero su bianco. Per quanto riguarda il testo, il lavoro è molto più complicato; mi è capitato anche di tenere testi “fermi” nel cassetto per un anno, come la mia ultima canzone “L’attesa” ma l’ho completata esattamente un anno dopo aver scritto la musica. A quali canzoni sei maggiormente legate? Prima di tutte “Spunta la luna dal monte” cantata per un’intera vita accompagnata da mio padre alla chitarra, poi ce ne sono tante e varie; tra cui le straniere “Creep”, “Madrid world”, “Someone like you” “I will always love you” e le italiane “Quando” “Almeno tu nell’universo” “Eppure sentire” “Meraviglioso”… ma ci tengo ad affermare, ce ne sono veramente tante. Un verso di una tua canzone che potrebbe essere da spot per il nostro Paese. Partendo da un’attenta riflessione sull’energia rinnovabile inviterei tutti a rivedere il proprio modo di vivere; una mia canzone dice “che state ad aspettare? Bisogna rinnovare e l’energia può farla col vento, con l’acqua, col sole … è ora di cambiare di rivoluzionare” e alla fine della canzone potremmo scegliere la frase spot: “Il vento non si ferma, il sole non finisce …. Mai!” Gli appuntamenti e gli obiettivi per questo 2016. Sono impegnata in una stagione estiva al “Villaggio Albatros” in Puglia, tra pianobar e spettacoli e ho numerose date in giro per l’Italia, ho fatto uno spettacolo a Pompei, inizio agosto, “Omaggio alla musica leggera” unplugged: voce e chitarra in una scenografia spettacolare. Cosa ci sarà domani e cosa ti aspetti? In una mia canzone ho scritto “Non è la vita che decide tu chi sei, sei solo tu che scegli chi diventerai” io scelgo che domani sarò una cantante, se non famosa, felice di fare musica sempre e comunque. Il rapporto che hai con Terzigno? Amo il mio paese, farei qualsiasi cosa per la mia terra; io mi sento figlia del Vesuvio e solo a casa mia mi sento bene per questo non metto mai radici nei posti in cui lavoro. Le mie radici restano ferme, ho lavorato a Parigi, a Venezia, a Milano, a Stoccarda, a Lugano …. Sono tornata sempre a casa e continuerò a farlo ogni volta che potrò. Una canzone che t’identifica? Piccola stella senza cielo. La tua cantante preferita? Elisa, senza ombra di dubbio. Tra le varie esperienze artistiche fatte, qual è quella che ricordi con maggiore soddisfazione? Non amo vantarmi delle cose fatte … spero sempre di farne migliori e poi sai qual è la fortuna di fare un lavoro che coincide con la tua passione? È sempre una soddisfazione, anche quando canti solo per te stessa. Lasciamo Daniela al suo lavoro e alla sua passione, ma la stessa ci lascia con un seguitemi su fb “Daniela Picciau”, un mi piace a voi non costa nulla e per me significa tanto.
Ultima modifica il Giovedì, 04 Agosto 2016 22:19