Angelo Palatucci, lo scrittore "nato" due volte
Scritto da Nando Zanga Pubblicato in Cultura Letto 1657 volte
Questo mese incontro lo scrittore salernitano, Angelo Palatucci, la cui storia mi ha letteralmente emozionato. E’ un ausiliare del traffico della città di Salerno, è sposato con due splendidi bambini e quando può dedica il suo tempo libero alle fasce più bisognose.
Il 25 febbraio 2003 a Padova, il tuo papà ti ha donato il rene, qual è il tuo rapporto dopo l’intervento fra padre e figlio? Il rapporto dopo l’intervento con mio padre, si è ancor di più fortificato, lui per ben due volte mi ha donato la vita.
Il tuo rapporto con Dio? Credo in Dio, Lui la vita mi ha donato, ed io gli sarò eternamente grato.
Che cosa rappresenta per te la “ libertà”? Per me poter essere libero, vuol dire essere vivo e poter vivere la vita a tutti i costi!
Dove nasce il dottor Cresta di GALLO? Il Dottor Cresta di Gallo nasce da un guanto in lattice da sala operatoria. Da piccolo al mio primo intervento chirurgico, in sala operatoria, una dottoressa, prima che l’anestesia facesse effetto, lo gonfiò, lo annodò in modo tale da evitare che l’aria fuoriuscisse, lo capovolse e mi giocò, dicendomi che quel guanto era magico e si era trasformato in una cresta di gallo. Il tuo rapporto con i “ camici bianchi”? Che dirti, da piccino, nessuno vorrebbe vivere negli ospedali, nessuno vorrebbe inebriarsi dell’odore di farmaci e di disinfettante, nessuno vorrebbe vivere tra le quattro mura di una stanza o affrontare interminabili attese in quegli angusti corridoi. Nessun bimbo dovrebbe poter vivere questa ingiusta sorte, in fondo negli ospedali si nasce, ma purtroppo ancora oggi questo accade! A me, fortuna che è toccato nascere, un po’ meno il viverci, ma nonostante tutto, oggi a quarant’anni, non posso che esser grato a quei camici bianchi, ed è grazie anche a loro che io sia ancora parte di questo mondo!
L’incontro con Emmanuela, la co-autrice del libro: Incontrai Emmanuela a un Galà di Poesia a Rende (CS), ero tra i premiati e lei in platea. Ero sul palco a declamare la mia poesia “Amando”, quando lei fu letteralmente rapita dai miei versi, associandoli a una poesia dedicatale in gioventù, da un suo amico, che purtroppo da anni non c’è più. Alla fine della serata ci siamo presentati e da lì con il tempo raccontati.
I sogni aiutano a crescere, a vivere, quanto ti ha aiutato il tuo sogno? In realtà da piccoli, sono tanti i sogni che ogni bimbo fa... e spesso, nella speranza di poterli un giorno vedere realizzare, aiuta loro a non mollare mai! Ricordo che in una canzone di un noto cartone animato, si diceva che i sogni son desideri, infatti, è proprio così, non smettiamo mai di sognare.
Chi è Angelo Palatucci oggi? Angelo oggi è un uomo, un marito, un padre, chissà, forse conserva un animo da bimbo. E forse è proprio per questo, che ancora oggi, resta legato a quelle strutture di pediatria e ai suoi piccoli ospiti, dove di tanto in tanto cerca di donargli dei piccoli sorrisi. Ѐ legato proprio a quei reparti, dove ti tolgono anche il respiro, dove ogni bimbo, vista la sua tenera età, è incapace di far sentire il proprio grido di dolore, il proprio disappunto. Angelo non ha mai dimenticato la sua mancata fanciullezza, i suoi sorrisi squarciati da una lacrima, le sue paure superate e vinte in quel letto di ospedale. No...nulla ha dimenticato...!
Il tuo sogno nel cassetto? Sinceramente desidero solo che i miei bimbi e la mia famiglia possano vivere sereni.
Che cosa racconterai “ domani” al tuo piccolino?
Il mio domani sarà già oggi, parlo spesso con i bimbi e tra il quotidiano e le varie passioni, condividiamo molte cose. Provo a insegnargli ciò che per me è giusto, e spero di cuore di essere per loro una buona guida, semplicemente questo!Di una cosa sarei felice: desidererei che un giorno, i miei bimbi siano orgogliosi di me!
Eccoci qua...siamo giunti alla conclusione, i tuoi ringraziamenti: "Ringrazio di cuore l’amico Nando Zanga, che mi ha dedicato parte del suo tempo e l’intera redazione de “ Il Vesuviano”. Ringrazio quanti leggeranno questi miei volatili pensieri. Ringrazio i tanti che si donano e donano agli altri senza pretendere nulla in cambio. Ringrazio la vita e ogni cosa che ha voluto donarmi.