Totò, il tributo di Sant'Anastasia al principe della risata
Martedì, 11 Aprile 2017 10:11 Scritto da Giacomo AcunzoRicordare Totò a cinquant’anni dalla sua morte, ma anche contribuire a conservare i suoi insegnamenti - artistici, professionali, ma anche di vita - giorno dopo giorno, sempre. È questo l’obiettivo a cui mira Urbe Vesuviana, che lo scorso 1° aprile ha messo in programma una serata dedicata all’indimenticato attore simbolo della città di Napoli. A Fare da cornice all'evento l’oratorio Federica Cerciello di via Madre Teresa di Calcutta a Sant’Anastasia che ha ospitato "50 anni mai senza Totò: la maschera, il poeta e il principe”, multiforme tributo ad Antonio De Curtis fatto di proiezioni di esilaranti scene dei suoi più noti film, poesie, canzoni, aneddoti, ma anche brevi esibizioni teatrali. Protagonisti della serata, oltre a Totò, al quale saranno dedicate gigantografie ma anche serigrafie numerate realizzate dall’artista Ilaria Aprile, i componenti di Urbe, che hanno voluto rendere omaggio al Principe della risata in prima persona, attraverso la recita di poesie, racconti e tributi. Ad impreziosire ulteriormente l’evento, la partecipazione dell’artista anastasiano Antonio Merone, che può essere considerato a pieno titolo uno degli eredi di Totò e che ancora una volta proprio nella sua Sant’Anastasia ha regalato al pubblico momenti di grande spettacolo ispirati proprio da Antonio De Curtis. Insomma, nell’evento che l’associazione Urbe Vesuviana, da anni attiva sul territorio e che ha già abituato a iniziative di grande spessore culturale, capaci di mettere insieme valorizzazione del territorio, arte e intrattenimento, c’è davvero tutto. C’è, soprattutto, il desiderio profondo e sincero di dire grazie a una delle figure più significative che Napoli ha conosciuto, capace di far ridere, emozionare, riflettere. A 50 anni dalla dipartita del Principe, questo tributo è un atto di ringraziamento a chi riesce ancora a farci ridere.
"Angoscia-incanto", l'ultimo libro di Salvatore Violante
Lunedì, 10 Aprile 2017 09:07 Scritto da Pasquale StanzianoSulla copertina dell’ultimo lavoro di Salvatore Violante c’è una faccia della Terra vista dalla Luna. C’è l’inversione delle visuali: grigiastra la superficie lunare, luminosa la sfera terrestre –quanta vita in quella porzione visibile! In mezzo il buio e tutto quello che deve accadere. Enchanted Anguish «Angoscia in-canto» (Gradiva Publications), opera nata per il mercato editoriale americano, è l’estremo bisogno di trasformare i moti interiori in canto che guarisce e sa guarire. Sabato pomeriggio 8 aprile, per iniziativa del G.A.P. (Gruppo Amici Poggiomarino) presidiato da Antonietta Manna, presso la Biblioteca Comunale di Poggiomarino si è svolta la presentazione del libro del poeta vesuviano. L’evento si è aperto con i saluti del primo cittadino, Leo Annunziata, ed è proseguita con l’intervento –in apertura e in chiusura- del critico letterario Enzo Rega, il quale ha passato in rassegna tutte le opere di Violante, fino a giungere a questa ultima fatica letteraria, dal titolo ossimorico e di forte impatto emozionale. Le letture sono state affidate alla voce di Wanda Marasco, scrittrice ed attrice, con accompagnamento musicale del flauto traverso Simona Peluso e della chitarra Salvatore Esposito Ferraioli. Letture anche in lingua inglese da parte della traduttrice dell’opera, Lina Sanniti (insieme a Michael Palma). «Ma noi che vivi siamo, lo siamo per la morte. L’amore forse cambia le carte a questo gioco» recita un verso della raccolta. A fare da scenografia alla musica che si faceva poesia e alla poesia che si faceva musica, le tele dell’artista Luigi Franzese, con un traboccare di luci e colori portati in una stanza per fiorire. La rassegna è stata chiusa dalla voce di Linda Annunziata, soprano, con l’interpretazione di una ninna nanna per un bambino profugo morto in mare, La sardella in fondo al mare, testo scritto nel 2016 e musicato da Simona Peluso. L’appuntamento con l’intervista televisiva, rilasciata da Salvatore Violante ad Antonella Bianco per Il Vesuviano tv, è previsto per giovedì 13 aprile, a partire dalle 21.30, su Italiamia (ch 274 in Campania e ch 187 nel Lazio).
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Venerdì, 24 Marzo 2017 16:02 Scritto da Giacomo AcunzoSarno, archeologi appassionati domenica in tour nei luoghi dimenticati
Giovedì, 23 Marzo 2017 15:48 Scritto da Nicola CaprioDomenica 26 Marzo 2017, alle ore 9:30, presso il mausoleo in località "Galitta del Capitano" a Sarno, si terrà il primo raduno del gruppo facebook Scopriamo il Vesuviano e il Nolano organizzato dall'associazione Spartacus. Per la prima volta sarà possibile visitare alcuni siti archeologici interdetti ai visitatori: il tour prevede la visita al mausoleo del Capitano e ad un tratto poco conosciuto dell'acquedotto Augusteo fino ad arrivare al Teatro Ellenistico Romano, passando per il Rio Foce, una delle limpide sorgenti del fiume Sarno. "Sarno è una città ricchissima di risorse" spiega Gennaro Barbato, presidente dell'associazione Spartacus: "L'augurio della nostra associazione è che presto vengano effettuati nuovi saggi allo scopo di individuare la Via Popilia, che collegava Nola a Nocera, e nei pressi del Teatro Ellenistico Romano dove potrebbero emergere ville già individuate in passato". "Il nostro augurio" prosegue Barbato "è che vengano presi in considerazione progetti seri per la riqualificazione del territorio sarnese e del fiume Sarno: per questo occorre un impegno maggiore da parte dell'amministrazione comunale, che ringraziamo per la concessione del Teatro Ellenistico Romano, dell'autorità di bacino e della Soprintendenza. La nostra proposta è di rendere fruibili ogni domenica la necropoli, che aprirà in via straordinaria, e il mausoleo del Capitano".