Vota questo articolo
(3 Voti)

Ricordare Totò a cinquant’anni dalla sua morte, ma anche contribuire a conservare i suoi insegnamenti - artistici, professionali, ma anche di vita - giorno dopo giorno, sempre. È questo l’obiettivo a cui mira Urbe Vesuviana, che lo scorso 1° aprile ha messo in programma una serata dedicata all’indimenticato attore simbolo della città di Napoli. A Fare da cornice all'evento l’oratorio Federica Cerciello di via Madre Teresa di Calcutta a Sant’Anastasia che ha ospitato "50 anni mai senza Totò: la maschera, il poeta e il principe”, multiforme tributo ad Antonio De Curtis fatto di proiezioni di esilaranti scene dei suoi più noti film, poesie, canzoni, aneddoti, ma anche brevi esibizioni teatrali. Protagonisti della serata, oltre a Totò, al quale saranno dedicate gigantografie ma anche serigrafie numerate realizzate dall’artista Ilaria Aprile, i componenti di Urbe, che hanno voluto rendere omaggio al Principe della risata in prima persona, attraverso la recita di poesie, racconti e tributi. Ad impreziosire ulteriormente l’evento, la partecipazione dell’artista anastasiano Antonio Merone, che può essere considerato a pieno titolo uno degli eredi di Totò e che ancora una volta proprio nella sua Sant’Anastasia ha regalato al pubblico momenti di grande spettacolo ispirati proprio da Antonio De Curtis. Insomma, nell’evento che l’associazione Urbe Vesuviana, da anni attiva sul territorio e che ha già abituato a iniziative di grande spessore culturale, capaci di mettere insieme valorizzazione del territorio, arte e intrattenimento, c’è davvero tutto. C’è, soprattutto, il desiderio profondo e sincero di dire grazie a una delle figure più significative che Napoli ha conosciuto, capace di far ridere, emozionare, riflettere. A 50 anni dalla dipartita del Principe, questo tributo è un atto di ringraziamento a chi riesce ancora a farci ridere.

Vota questo articolo
(6 Voti)

Sulla copertina dell’ultimo lavoro di Salvatore Violante c’è una faccia della Terra vista dalla Luna. C’è l’inversione delle visuali: grigiastra la superficie lunare, luminosa la sfera terrestre –quanta vita in quella porzione visibile! In mezzo il buio e tutto quello che deve accadere. Enchanted Anguish «Angoscia in-canto» (Gradiva Publications), opera nata per il mercato editoriale americano, è l’estremo bisogno di trasformare i moti interiori in canto che guarisce e sa guarire. Sabato pomeriggio 8 aprile, per iniziativa del G.A.P. (Gruppo Amici Poggiomarino) presidiato da Antonietta Manna, presso la Biblioteca Comunale di Poggiomarino si è svolta la presentazione del libro del poeta vesuviano. L’evento si è aperto con i saluti del primo cittadino, Leo Annunziata, ed è proseguita con l’intervento –in apertura e in chiusura- del critico letterario Enzo Rega, il quale ha passato in rassegna tutte le opere di Violante, fino a giungere a questa ultima fatica letteraria, dal titolo ossimorico e di forte impatto emozionale. Le letture sono state affidate alla voce di Wanda Marasco, scrittrice ed attrice, con accompagnamento musicale del flauto traverso Simona Peluso e della chitarra Salvatore Esposito Ferraioli. Letture anche in lingua inglese da parte della traduttrice dell’opera, Lina Sanniti (insieme a Michael Palma). «Ma noi che vivi siamo, lo siamo per la morte. L’amore forse cambia le carte a questo gioco» recita un verso della raccolta. A fare da scenografia alla musica che si faceva poesia e alla poesia che si faceva musica, le tele dell’artista Luigi Franzese, con un traboccare di luci e colori portati in una stanza per fiorire. La rassegna è stata chiusa dalla voce di Linda Annunziata, soprano, con l’interpretazione di una ninna nanna per un bambino profugo morto in mare, La sardella in fondo al mare, testo scritto nel 2016 e musicato da Simona Peluso. L’appuntamento con l’intervista televisiva, rilasciata da Salvatore Violante ad Antonella Bianco per Il Vesuviano tv, è previsto per giovedì 13 aprile, a partire dalle 21.30, su Italiamia (ch 274 in Campania e ch 187 nel Lazio).

Vota questo articolo
(2 Voti)
Musica e che passione! Riprendiamo i nostri incontri culturali allargando i nostri confini, usciamo dall’area vesuviana ed entriamo nella provincia di Salerno. Incontro Luigi Federico, presidente dell’associazione musicale culturale Radiocompromessizero.net, un uomo sulla quarantina, sposato con la signora Gabriella e padre di due bimbi: Martina di sei anni e Francesco di quattro. Gigi parlaci di questa tua passione. Il mio approccio con la musica è avvenuto prestissimo grazie a mio padre amante di musica lirica. Il primo passo, il primo approccio con la musica vera è stato quando mi sono imbattuto in artisti come Tedd Patterson e Little Louie Vega. Da lì è stato solo un crescendo, a quei tempi non esistevano i distributori digitali come beatport oppure itunes, erano altri tempi. Quando dovevi comprare qualche vinile, ti sedevi e ascoltavi per ore e ore musica e il tempo passava velocemente via. Adesso è cambiato tutto grazie soprattutto all’evoluzione tecnologica che c’è stata . Parlami di questo binomio musica e arte La musica è arte. Senza musica la vita sarebbe come un mondo senza colori. La musica ci accompagna dalla nascita alla morte facendo rivivere momenti ed emozioni che segnano il percorso della tua esistenza. Quali sono le strade di sviluppo del tuo progetto? Radiocompromessizero.net è l’idea di più persone per avere e creare una sede dove esprimere il proprio pensiero di musica elettronica. Quali sono gli obiettivi a medio e lungo termine? Persistere in quello che abbiamo creato ma soprattutto migliorarci ancora, facendo sì che una passione possa diventare un vero e proprio lavoro. Fra i nostri obiettivi c’è quello della creazione di un’etichetta discografica, di uno studio di produzione, una radio, dove ci possa essere scambio d’idee con vari artisti di vario livello. Variegato anche con delle dirette in audio/video streaming con delle brevi interviste ai nostri ospiti e facendo esprimere il loro pensiero di musica elettronica, che sono alla base del nostro progetto. La speranza è che la mia passione, come quella dei miei soci, Gaetano CARACCIOLO e Marco LEO, possa diventare a tutti gli effetti, un lavoro a tempo pieno. Qual è il tuo sogno nel cassetto? Quello di riuscire a trasmettere la passione per la musica elettronica ai miei figli e di vederli che si emozionino quando una traccia esprime a pieno il suo groove. Penso di non chiedere tantissimo, Martina è quasi pronta per avvicinarsi al mondo del djing, anche se la vedo difficile ancora. Il mio sogno potrebbe presto diventare realtà. Che cosa rappresenta per te la musica? Quando sono in console, le emozioni sono forti ma oramai l’età avanza e un vecchietto come me fa strano vederlo quando i clubbers sono molto più giovani. Anche se nell’ambiente almeno nel salernitano mi conoscono un po’ tutti sempre per la nostra realtà. Radiocompromessizero.net per me adesso rappresenta il mio mondo, la mia musica. Spiegaci l’espansione della musica elettronica nell’Italia meridionale? Non abbiamo nulla da invidiare a nessuno, c’è dj in Campania che girano il mondo con i loro tour. La mentalità che manca in Italia è che la musica elettronica non deve associata alle droghe. Vai verso la quarantina, ma cosa vuoi fare da grande? Vorrei che radiocompromessizero.net diventi un lavoro a tempo pieno. Chi non amerebbe lavorare in qualcosa che sia la propria passione. Qual è il tuo motto? Non è solo il mio, ma della radio: ELETTRONIC LIFESTYLE, penso che si esprima a pieno. Ti posso citare anche che la musica elettronica non è una moda, ma uno stile di vita. Prima dei saluti, Gigi ringrazia l’intera redazione de “ Il Vesuviano” a titolo personale e dell’intera associazione per lo spazio concesso. Potete seguirli sul sito www.radiocompromessizero.net per essere sempre aggiornati sulle novità.
Ultima modifica il Giovedì, 17 Gennaio 2019 13:02
Vota questo articolo
(1 Vota)

Domenica 26 Marzo 2017, alle ore 9:30, presso il mausoleo in località "Galitta del Capitano" a Sarno, si terrà il primo raduno del gruppo facebook Scopriamo il Vesuviano e il Nolano organizzato dall'associazione Spartacus. Per la prima volta sarà possibile visitare alcuni siti archeologici interdetti ai visitatori: il tour prevede la visita al mausoleo del Capitano e ad un tratto poco conosciuto dell'acquedotto Augusteo fino ad arrivare al Teatro Ellenistico Romano, passando per il Rio Foce, una delle limpide sorgenti del fiume Sarno. "Sarno è una città ricchissima di risorse" spiega Gennaro Barbato, presidente dell'associazione Spartacus: "L'augurio della nostra associazione è che presto vengano effettuati nuovi saggi allo scopo di individuare la Via Popilia, che collegava Nola a Nocera, e nei pressi del Teatro Ellenistico Romano dove potrebbero emergere ville già individuate in passato". "Il nostro augurio" prosegue Barbato "è che vengano presi in considerazione progetti seri per la riqualificazione del territorio sarnese e del fiume Sarno: per questo occorre un impegno maggiore da parte dell'amministrazione comunale, che ringraziamo per la concessione del Teatro Ellenistico Romano, dell'autorità di bacino e della Soprintendenza. La nostra proposta è di rendere fruibili ogni domenica la necropoli, che aprirà in via straordinaria, e il mausoleo del Capitano".

Vota questo articolo
(2 Voti)

San Giuseppe Vesuviano, riapre la biblioteca

Martedì, 28 Febbraio 2017 10:54 Scritto da
Riapre al pubblico, a seguito dei lavori di ammodernamento, l'Ufficio Biblioteca del Comune di San Giuseppe Vesuviano. Accedendo al rinnovato Ufficio Biblioteca di via Marciotti, ritinteggiato, cablato e dotato d’impianti tecnologici, i cittadini potranno consultare i testi già catalogati, e in corso di continuo aggiornamento, che costituiscono patrimonio culturale della città'. La biblioteca, costituirà un punto di riferimento sul territorio di centrale importanza per gli studenti, per il mondo della cultura e per tutti coloro i quali già amano la lettura o desiderano avvicinarsi a essa. “Abbiamo sempre voluto che la nostra città potesse avere uno spazio qualitativamente migliore dedicato alla conservazione dei testi in nostro possesso”, dichiara Dolores Leone, vicesindaco e assessore alla cultura , “in questi anni abbiamo dedicato una parte importante degli sforzi amministrativi alla promozione di dialoghi, dibattiti pubblici testi e autori, ora la rinnovata disponibilità dell'ufficio biblioteca del nostro ente, continua l’assessore, darà anche a tutti la possibilità di consultare gratuitamente i volumi di cui disponiamo”. “Mi auguro, conclude l’assessore” che questa possibilità sia colta in particolare dai giovani, perché possano percepire la bellezza dei mondi che, attraverso la lettura, la nostra mente può visitare.