Alta Velocità, schiaffo ai pendolari campani

Mercoledì, 17 Giugno 2020 07:00

La chiamavano la metropolitana d'Italia, era questo lo slogan con il quale Trenitalia, negli anni scorsi, si presentó ai viaggiatori italiani per incentivare l'uso del vettore ferroviario, Roma-Milano in meno di 3 ore, Napoli - Roma in poco più di 60 minuti di percorrenza a 300 km/h. Un nuovo sistema di collegamento su rotaia che negli nel tempo ha rivoluzionato stili di vita e favorito l'uso del treno a svantaggio del vettore aereo. L' integrazione sistematica con i trasporti regionali aveva inevitabilmente attirato milioni di utenti e portato l'alta velocità del gruppo Ferrovie dello Stato in cima all'indice di gradimento dei viaggiatori. Tant'è che le frecce di Trenitalia (bianche, rosse o argento) sono ormai il mezzo di trasporto preferito dagli italiani. O almeno così era prima dell'introduzione del nuovo orario estivo entrato in vigore domenica 14 giugno. Un orario, a detta dei vertici di Trenitalia, rimodulato affinché sostenga in questa fase post Covid19 la ripresa del turismo. Sul sito ufficiale di Trenitalia sono, infatti, visibili e promozionate tutte le nuove località turistiche che da questa estate le frecce raggiungeranno. Peccato però che a rimetterci sono coloro i quali quotidianamente fruiscono dei servizi alta velocità in particolarmodo sull'asse Roma - Napoli e Roma - Caserta. Da lunedì scorso, per effetto dei nuovi collegamenti (quelli previsti in ciociaria) tra la capitale ed il capoluogo campano, oltre ad un taglio sostanziale del numero dei treni, anche il tempo percorrenza è incredibilmente aumentato. Basta infatti consultare l'orario ufficiale per rendersi conto che dalle ore 15 alle 17 nessuna freccia collegherà Roma Termini con Napoli Centrale (eccetto quella delle 16.35 che ferma a Napoli Afragola ma prosegue verso Reggio Calabria). E l'amara sorpresa per le migliaia di viaggiatori ed abbonati che quotidianamente viaggiano tra Roma e Napoli sono i tempi di percorrenza. Il treno AV 9539 in partenza da Roma Termini alle ore 17 (che fino a sabato scorso copriva la tratta in 70 minuti) con il nuovo orario estivo raggiunge Napoli Centrale dopo 1h 52 minuti di percorrenza a causa delle nuove fermate di Frosinone e Cassino. Tempi di percorrenza, di fatto, molto simili ad un intercity (2 h 03 min via Formia) piuttosto che ad un treno alta velocità. Una brutta sorpresa che ha suscitato ilarità e sollevato le proteste di molti viaggiatori, tenuto conto che buona parte dei pendolari nella fascia oraria 15.30 - 17.30 fruisce dell'alta velocità per fare ritorno in Campania. Un disagio avvertito anche sull'asse Roma - Caserta a causa di altre soppressioni di frecce argento da terra di lavoro verso la capitale. Si annunciamo class action di molti abbonati, i quali attendono ancora il rimborso degli abbonamenti di marzo (abbonamenti da 303 euro a 520 mensili) non utilizzati a causa della pandemia ed alla contestuale limitazione alla circolazione che nel cosiddetto decreto rilancio dovevano essere rimborsati da parte gestore ferroviario. Ed intanto l'alta velocità sta diventando alta infedeltà…

Un pauroso incendio è scoppiato pochi minuti fa in via Ranieri a Terzigno. Secondo una prima ricostruzione dei vigili del fuoco e dei carabinieri, prontamente interventi sul posto, un automezzo parcheggiato in un fondo privato avrebbe preso fuoco per cause ancora da accertare. Dall'incendio si è sprigionara una coltre di fumo nero che ha invaso le vicine abitazioni. Per il pericolo di esplosione sono state temporaneamente allontanate dalle proprie abitazioni alcune famiglie residenti in via Raneiri e Via Pescinelle. Le operazioni di spegnimento e messa in sicurezza sono ancora in corso.

Il tanto agoniato giorno è arrivato. In Campania a 88 giorni precisi dal lockdown si è finalmente raggiunta quota 0 contagi. A comunicarlo è l'Unità di Crisi della Regione Campania che nella giornata odierna precisa che sono stati esaminati complessivamente 2.485 tamponi di cui NESSUNO risultato positivo. Questo il quadro di sintesi: Positivi di oggi: 0 Tamponi di oggi: 2.485 Totale complessivo positivi Campania: 4.822 Totale complessivo tamponi Campania: 212.486

Un sentito ringraziamento agli Uomini e Donne schierati in prima linea alla lotta Covid-19 da parte dei delegati COCER EI. Il Comando delle Forze Operative Terrestri di Supporto, (COMFOTER SUPPORTI) è un Alto Comando dell'Esercito Italiano, con sede a Verona, direttamente dipendente dal Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Italiano i cui compiti sono di supporto alle operazioni. Dal Comfoter Supporti dipendono molti Reparti dislocati in tutta la PENISOLA, dalle alpi alla Sicilia ,con diverse connotazioni tecniche e logistiche-operative, che sin dell’inizio dell’emergenza “Covid-19” hanno visto schierati in prima linea personale qualificato nelle aree colpite dall’epidemia. Un impegno senza uguali, lo affermano i COCER EI Giuseppe Scifo, Girolamo Foti, Domenico Migliore, che ha visto gli Uomini e le Donne impiegati nell'emergenza Covid-19 evidenziando come il Comandante Generale di C.A. Giuseppenicola TOTA, che a seguito di attivazione da parte dello Stato Maggiore Esercito, ha coordinato lo schieramento nelle zone di emergenza ad alta tasso epidemico/infettivo, cosiddette zone “rosse”, nelle province di Milano, Bergamo, Piacenza, Torino, Bologna, ma soprattutto messo a disposizione per le Prefetture le unità specialistiche per fronteggiare le varie tipologie di supporto in Roma, Bracciano, Civitavecchia, Sabaudia (Fondi), Anzio, Sora, Avellino e Palermo. Come non ricordare il grande intervento del 7° Reggimento NBC (ancora oggi atto con le sanificazioni), un Reparto d’èlite della Forza Armat,a impiegato nella rilevazione e il contrasto ad attacchi nucleari, chimici, biologici oppure delle unità sanitarie con il 1° Rparto di Sanità Militare che si è adoperato insieme al 2° Reggimento Genio Pontieri di Piacenza per allestire l’ Ospedale da campo. I Reggimenti del Comando Trasmissioni come il 232° RGTT., il 46° RGTT. I quali hanno collaborato per le Prefetture di Avellino e Palermo. A tutti i Comandanti e i Soldati di Ogni ordine e grado del Comando delle Forze Operative Terrestri di Supporto schierati in prima linea e/o a supporto su tutto il territorio Nazionale, impiegato nell'emergenza “Covid-19”. Ci sentiamo di porgere i nostri sentiti ringraziamenti per essersi prodigati nel trovare soluzione immediate in un contesto critico sia per la gestione dell'emergenza al fine di mitigare il contagio che nel preservare la sicurezza dei militari impiegati a supporto della collettività nel contesto nazionale in Sinergia con la Rappresentanza Militare a tutti i livelli, sia Intermedio (Coir) che di Base (Cobar). Così come espresso con delibera Coir del COMFOTER SUPPORTI da parte dei Delegati, Gerardo CANCELLIERE, Andrea MARRONE, Andrea RODRIQUEZ e Gianni Manolo LEONE, che sottolineano come sin dal primo giorno di questa delicata emergenza legata Covid-19 tutte le difficoltà inerenti la funzionalità dei reparti, il benessere del personale e la sicurezza sui posti di lavoro hanno trovato immediata risoluzione. W l'Italia W l' Esercito I Delegati COCER EI Giuseppe SCIFO,Girolamo FOTI, Domenico MIGLIORE

Si chiamava Vincenzo Lanza l'addetto specializzato della Adler Plastic che ieri ha perso la vita nella violenta esplosione che ha devastato i capannoni dell'azienda ubicata nella zona industriale di Ottaviano. Il 55 enne, originario della cittadina vesuviana, era rientrato in servizio dopo il periodo di cassa integrazione per il blocco delle attività imposto negli ultimi due mesi a tutte le aziende. Lanza aveva ripreso servizio alla Adler Plastic insieme ad altri 70 lavoratori dei quali altri 2 sono rimasti feriti nell'espolsione ed attualmente sono ricoverati nell'ospedale di Nola. Secondo quanto dichiarato dal sindaco Luca Capasso: i soccorritori non appena sono giunti nei capannoni della Adler hanno cercato di soccorrere lo sfortunato operaio per il quale purtroppo, non c'è stato nulla da fare". Sull'incidente indaga la Procura di Nola. 

Un boato e poi la lunga nube nera che si è levata altissima verso il cielo. Il tranquillo pomeriggio del 5 maggio ad Ottaviano è stato spezzato da un pauroso incendio scoppiato nella zona industriale della cittadina vesuviana. Mancavano pochi minuti alle 16 quando uno dei capannoni dell'azienda leader nel settore della plastica è improvvisamente esploso. Il boato si è sentito chiaramente in tutta l'area vesuviana e nell'agro nocerino-sarnese. Il bilancio è di un operaio morto, Vincenzo Lanza 55 anni e di due feriti gravi. Sul posto sono prontamente intervenuti i vigili del fuoco ed i carabinieri. I sindaci dell'area vesuviana consigliano di tenere le porte e finestre chiuse vista la lunga nube tossica che si è propagato dopo l'esplosione.

De Luca tuona: "non si può correre".

Martedì, 28 Aprile 2020 16:06

La Regione Campania ha chiarito alcuni aspetti della recente ordinanza che consentiva l'attività fisica in orari predefiniti. E dopo le recenti immagini del lungomare di Napoli, il governatore regionale ha disposto un chiarimento. Non si può fare jogging. L'Unità di Crisi, attraverso il chiarimento n.21 all’Ordinanza n.39 del 25 aprile 2020 (Attività motoria), precisa ulteriormente quanto espresso nella stessa ordinanza: si può passeggiare, ma è vietato fare jogging. In particolare: "...non è permesso svolgere attività di corsa, footing o jogging, in quanto le dette attività sono incompatibili con l’uso della mascherina perché pericolose ove svolte con copertura di naso e bocca e tenuto conto che chi esercita tali attività emette microgoccioline di saliva (droplet) potenziali fonti di contagio. L’attività motoria permessa (sostanzialmente passeggiate) deve essere svolta in prossimità della propria abitazione, con divieto assoluto di assembramenti e con obbligo di utilizzo delle mascherine e di rispetto della distanza minima di due metri". Scarica il chiarimento

Un vino pluripremiato dal nome significativo: Janesta, che è l’antico nome della ginestra, la pianta ostinata del Vesuvio che resiste alle intemperie. La famiglia Forno, proprietaria della Tenuta Le Lune del Vesuvio, che fa attività di turismo enogastronomico a Terzigno, ne ha regalato una bottiglia ai medici e agli infermieri dell’ospedale di Boscotrecase, trasformato in Covid hospital da qualche settimana e divenuto un punto di riferimento sanitario in questo periodo di pandemia. In totale, sono state donate 120 bottiglie di vino bianco Lacryma Christi doc Janesta, che lo scorso anno è stato più volte premiato in vari concorsi enologici La donazione è stata effettuata alla presenza dell’infettivologo Carmine Coppola, coordinatore del Covid hospital di Boscotrecase, che spiega: “In poco tempo siamo riusciti ad allestire una struttura efficiente, con ottimi risultati. Abbiamo ricevuto attestati di stima e donazioni da tutto il territorio. Il vino della Tenuta le Lune del Vesuvio ci inorgoglisce particolarmente perché è di qualità, la stessa qualità che stanno mettendo i medici e tutto il personale sanitario nel loro lavoro. Ringrazio Andrea Forno, anche a nome dell’azienda sanitaria e del direttore sanitario dell’ospedale. Allo stesso tempo, voglio invitare tutti ancora alla massima cautela e a rispettare misure di prevenzione e di sicurezza, anche quando ripartiremo, presumibilmente dal 4 maggio: se continuiamo a stare attenti il virus si può sconfiggere, non perdiamo la testa” Commenta Andrea Forno, responsabile marketing dell’azienda vinicola Tenuta “Le Lune del Vesuvio”: “Siamo orgogliosi dei nostri medici e dei nostri infermieri, in prima linea nell’ospedale di Boscotrecase. Questo omaggio vuole premiare il loro impegno e, idealmente, quello di tutto il personale sanitario italiano”

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