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San Giuseppe, si "recupera" la notte bianca

Giovedì, 12 Gennaio 2017 23:43 Scritto da

Il giorno prefissato era sabato 7 gennaio, ma a causa delle temperature algide e dei forti venti che hanno imperversato su tutta la zona vesuviana, la notte bianca era stata rimandata a data da destinarsi. Tuttavia lo slittamento dell'atteso evento è stato solo di una settimana e dunque la manifestazione si terrà la sera di sabato 14 gennaio, in piazza Elena D'Aosta. "La notte bianca è un evento a cui teniamo molto Puntiamo ad offrire ai nostri concittadini spettacoli ed intrattenimento di qualità, preoccupandoci in particolar modo di offrire anche ai giovani un programma per potersi divertire in modo sano. La notte bianca, organizzata in collaborazione con la Confcommercio della nostra città, costituirà anche un'ulteriore occasione per promuovere le attività commerciali di valore che la nostra città ospita” ha dichiarato Enrico Ghirelli, assessore alle attività produttive ed allo sviluppo economico. Infatti, oltre a spettacoli ludico-ricrativi, tra i quali si ricordano le esibizioni della cover band "Renzo Arbore Orchestra", dei comici del programma Rai2 Made In Sud e di tanti altri artisti di strada, gli avventori della kermesse potranno beneficiare dell'orario prolungato delle principali attività commerciali del centro cittadino. L'Ufficio Stampa del comune fa sapere infine che, per ultimare in modo ottimale gli ultimi allestimenti funzionali allo svolgersi degli spettacoli previsti, le principali arterie del centro saranno interdette al traffico già a partire dalle ore 19:00 di sabato 14 gennaio.

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A Pollena Trocchia in scena il presepe vivente

Giovedì, 05 Gennaio 2017 11:31 Scritto da

Venerdì 6 e sabato 7 gennaio Pollena Trocchia è pronta nuovamente a indossare i suggestivi abiti della Betlemme di oltre duemila anni fa. Ancora una volta, infatti, si rinnova in paese l’appuntamento con il Presepe Vivente organizzato dall’associazione Liberi Pensieri con il contributo attivo del Comune. In programma entrambi i giorni dalle ore 19 alle 22, la manifestazione, giunta alla sua ottava edizione, ha saputo anno dopo anno migliorarsi sempre più offrendo uno spettacolo di grande fascino, curato fin nei minimi dettagli. Quest’anno, per invogliare i sempre numerosi visitatori del Presepe Vivente a restare e a tornare a Pollena Trocchia, il comune, di concerto con l’associazione Liberi Pensieri e le attività ristorative del territorio, ha promosso la realizzazione di un coupon che consentirà a chi fa visita alla rappresentazione di godere di uno sconto del 20% qualora decida di cenare – le stesse sere della manifestazione e fino al 28 febbraio – presso ristoranti e pizzerie del territorio. “Siamo pronti a far rivivere uno dei momenti più importanti e al tempo stesso misteriosi della storia umana, la nascita di Cristo. Il Borgo Antico di Pollena, con le sue stradine, i suoi scorci, le case e le cantinole, rappresenta uno sfondo perfetto per le scene allestite con maestria e pazienza dai nostri artigiani, all’interno delle quali si muovono figuranti vestiti in maniera impeccabile con costumi antichi e tipici della Palestina dell’epoca” ha spiegato Giovanni Ognibene, presidente di Liberi Pensieri, i cui volontari sono a lavoro con passione e dedizione da mesi per la buona riuscita della manifestazione. “Quest’anno abbiamo fatto rete anche con le attività ristorative del territorio per promuovere la permanenza dei visitatori in paese. Ringrazio quindi Al Camino, Dante, Dueggì, La Vigna, Miseria e Nobilità, Napul’ e ‘Nott, Donna Rosa e Giovin per la disponibilità. Un grosso ringraziamento va fatto anche alle parrocchie, che con la loro vicinanza e collaborazione hanno contribuito ad aumentare il numero dei figuranti impiegati nella rappresentazione” ha concluso Ognibene. “Sono eventi come questo che fanno bene al territorio del Parco del Vesuvio, perché uniscono arte, cultura e tradizione contribuendo a far conoscere quanto di buono e di bello c’è in questa terra” ha detto il Presidente del Parco Nazionale del Vesuvio, Agostino Casillo, che venerdì alle 19 sarà presente all’inaugurazione del Presepe Vivente. “Siamo orgogliosi di questa manifestazione e contribuiamo ad essa con convinzione cercando di far tutto ciò che è nelle disponibilità dell’Ente per sostenere l’impegno, la passione e l’entusiasmo impagabili degli organizzatori, a cui va il ringraziamento dell’amministrazione che guido e dell’intera comunità cittadina” ha esordito il sindaco di Pollena Trocchia, Francesco Pinto. “Accoglieremo – ha proseguito – chi verrà a trovarci nel migliore dei modi, con canzoni natalizie a cura delle corali delle parrocchie del territorio che si esibiranno sul sagrato della chiesa di San Giacomo di Piazza Amodio e che ringrazio sinceramente per la disponibilità, con le nostre strade e piazze illuminate a festa con incantevoli installazioni luminose, ma anche grazie alla collaborazione con le attività ristorative che hanno voluto far rete e che sapranno rendere ancor più piacevole la permanenza dei visitatori a Pollena Trocchia”.

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Ci sarà anche il Carnevale di Striano il prossimo 9 dicembre, a Roma, al Ministero della Cultura. Il ministro Dario Franceschini ha, infatti, accolto l’invito a organizzare a Roma un incontro tra i rappresentanti dei Carnevali d’Italia che si stanno unendo nell’Associazione “Carnevalia e Carnevali italiani”, da poco istituita. Striano fa parte, infatti, del circuito “Carnevalia”, associazione nata a Viareggio che ha tra i suoi obiettivi prioritari la valorizzazione e lo sviluppo del Carnevale e il riconoscimento del ruolo del Carnevale quale motore di sviluppo del turismo e delle economie locali. Non a caso, tra i Carnevali italiani presenti nel circuito ci sono nomi importanti come quello di Viareggio, Venezia, Putignano, Fano e Avola. Striano, peraltro, è l’unico Carnevale della Campania ad aver aderito a “Carnevalia”: segno di una crescita che continua negli e si consolida nel tempo. “E’ un traguardo notevolissimo, che premia il nostro lavoro e tutto l’impegno profuso dai volontari, non solo quest’anno ma anche nel corso delle passate edizioni. Nei prossimi giorni comunicheremo il programma completo della manifestazione che si terrà nel 2017: intanto incassiamo con soddisfazione questo risultato, che ci consente di rilanciare ulteriormente il nostro Carnevale”, spiega il presidente della Fondazione Carnevale Strianese Nando Prospero Ferrara. Da tempo, i rappresentanti ed i volontari dei 5 rioni (Arco, Marzo, Piazza, Saudone e Troccole) che storicamente animano il Carnevale Strianese sono al lavoro per mettere a punto i carri allegorici e per essere pronti per l’edizione 2017 del Carnevale.
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La Catturandi – Nel nome del padre è stata presentata come una delle fiction più innovative della stagione di Rai Uno. Nell’annunciarla al pubblico i vertici della tv generalista ci avevano assicurato che ci saremmo trovati dinnanzi ad un prodotto nuovo, mai visto prima, dinamico, lontano dai soliti cliché a cui siamo abituati quando si affronta la dicotomia Stato – Mafia che oppone, iconoclasticamente, i buoni Vs i cattivi; ebbene al momento, La Catturandi, offre scarne novità, copiosi “già visti” ed una psicologia dei personaggi poco stimolante per non dire povera. Ma siamo solo agli inizi direte voi, eppure il buongiorno si vede dal mattino. La fiction racconta il crimine dal punto di vista dei Buoni, ossia dei membri della squadra di Palermo nata nel lontano 1995, artisti della sorveglianza elettronica ed abili a rendersi invisibili, deputati all’arresto dei grandi latitanti ancora a piede libero. Uomini e donne costretti a turni massacranti e a stare ad ore ed ore incollati ad uno monitor per cercare di carpire anche il più piccolo movimento o parola proveniente dai boss e dai loro scagnozzi. Purtroppo però trasferire la realtà nella finzione non sempre è cosa facile, tra scene al rallenty, poliziotti in crisi esistenziale, ausilio di carte topografiche e passati irrisolti La Catturandi strizza l’occhio ad altri prodotti confratelli che vanno da La Narcotici fino a Sotto Copertura passando per il più recente Il Sistema. Fin qui non ci sarebbe nulla di male, qualche similitudine è inevitabile, se non fosse che i tre prodotti sopra citati, peraltro già andati in onda, siamo stati tutti partoriti da Rai Uno. La misteriosa morte del padre della poliziotta Palma Toscano (Anita Caprioli) tormenta la giovane fino a comprometterne la carriera. Durante un’importante operazione la donna viene assalita, infatti, da alcuni flashback riguardanti la sua infanzia che la paralizzano a tal punto da rischiare di morire. Da qui le viene revocato l’incarico di capo della squadra affidato a Valerio Vento alias Massimo Ghini, un poliziotto alla deriva dopo i fatti del G8 di Genova mandato a svernare in Sicilia. Il tema del doppio potrebbe essere una strada percorribile – anche se già trattato – battendo sul sentiero sicuro del “niente è mai come sembra” attraverso un viaggio nella vita e nelle sue contraddizioni dove il tradimento sentimentale ed amicale ci mostra come non ci si possa fidare di nessuno. Tra amori, omicidi, latitanti da consegnare alla giustizia e giovani leve criminali La Catturandi rischia di arenarsi per sei puntate in una palude narrativa a meno che non sappia tirare fuori qualcosa in più e stupire. Ottimo il cast. Colpisce sempre la maestria attoriale di Leo Gullotta.

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E’ sull’Alto Ionio calabrese che si sposta il nostro itinerario alla scoperta dell’altro versante di questa terra ineguagliabile per la sua ospitalità e impareggiabile per la sua bellezza. Primo approdo: Roseto Capo Spulico. Nota fin dai tempi dei greci e dei romani per la coltivazione delle rose che servivano a riempire i guanciali delle principesse sibarite. A lungo satellite della vicina Sibari, Roseto si è man mano emancipata e, nel corso dei secoli, ha attraversato svariate dominazioni tra cui quella normanna che le ha lasciato in dono il maestoso castello, simbolo della città. Castello a picco sul mare Il Castrum Petrae Roseti venne edificato nel 1260 per volere di Federico II di Svevia. Sorge sul promontorio di Cardone, a picco sul mare. All’interno è immenso con ampi saloni, cisterne e scuderie. Le tre torri, di cui una merlata, fanno il resto. Oggi è un rinomato ristorante, ideale per eventi o serate tra amici. Ti sentirai un antico nobile medievale. Scoglio ad incudine e Lungomare degli Achei La spiaggia sotto il Castello ti accoglie e ti regala qualche ora di totale relax. Puoi anche fare a meno dell’ombrellone. Le pietre rocciose, disseminate lungo la spiaggia, non solo creano ombra, ma fanno da lettino naturale dove stare comodamente sdraiati a prendere la tintarella. Di fronte, il mare colore smeraldo dal quale fuoriesce, imperioso, lo Scoglio a Incudine. Un robusto scoglio calcareo a forma di fungo particolare e attrattivo per la sua maestosità. Il Lungomare degli Achei, in località Marina di Roseto Capo Spulico, è il cuore turistico della zona. Si estende per 1.5 chilometri disseminati di villette a schiera, hotel di lusso, ristoranti e un belvedere dal quale osservare la luna che si riflette nel mare. Trebisacce Bandiera Blu 2016 Crocevia di popoli, lingue, usi, costumi, un tempo territorio paludoso, oggi fiore all’occhiello dello Ionio cosentino per il suo mare incontaminato, i suoi fondali ricchi di vegetazione e fauna e la sua sabbia granulosa: Trebisacce è il nostro secondo approdo. Anche quest’anno si riconferma Bandiera Blu, un vero e proprio vanto per la cittadina che, ogni anno, ospita un numero consistente di visitatori, facendo del turismo e della pesca la molla della propria economia. Lungomare con locali alla moda e concerti all’aperto Tradizionale appuntamento estivo è la Notte Bianca. Un’ iniziativa che ha come obiettivo quello di incentivare le attività locali e far scoprire giovani band che si alternano, sul palco, a gruppi e cantanti di fama. Il lungomare brulica di locali e trattorie dove assaggiare i piatti tipici come le sardelle o le specialità marinare a base di pesce azzurro freschissimo, il tutto degustando il Biondo Tardivo, un particolare tipo di arance. Festa di San Rocco, tra sacro e profano Il 16 agosto immancabile appuntamento con la suggestiva processione in onore di San Rocco, santo patrono della città. La particolarità di questa celebrazione è che avviene in mare dove la statua del Santo, issata a bordo di una barca, viene fatta sfilare lungo il perimetro della spiaggia, seguita da uno stuolo di barche guidate da pescatori esperti. La sera immancabile concerto all’aperto e spettacolo pirotecnico, da vedere, rigorosamente sul molo.