Politica
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Giugliano: “Favorire incontri con buyers internazionali per il rilancio delle aziende tessili vesuviane”
SAN GENNARO VESUVIANO. Incontri nelle fabbriche tessili del Vesuviano per ascoltare gli imprenditori ...
Riparte il campionato, curiosità per il Napoli di Sarri
Alle ore 18,00 scocca il gong per il campionato italiano di calcio di serie A. Apre la giornata calcistica la Roma di mister Garcia che affronterà a Verona la squadra di Mandorlini che ha potenziato il reparto avanzato con l’innesto di Pazzini al fianco di Luca Toni. La squadra del presidente Maurizio Setti ha mantenuto l’intelaiatura storica degli anni precedenti per garantirsi una tranquilla salvezza. I giallorossi dell’americano Pallotta, sono sulla carta i principali rivali dei campioni d’Italia della Juventus. Sabatini ha ben lavorato sul mercato. Ha cambiato radicalmente il potenziale d’attacco garantendosi le prestazioni del peperino Iago Falque del bomber bosniaco Dzeko e dell’egiziano Salah. Inoltre, la squadra giallorossa ha mantenuto la stessa rosa di centrocampisti e ha migliorato la difesa con il rientrante Castan oltre al neo acquisto Rudiger. In porta oltre all’ex partenopeo De Sanctis si è assicurato Szczesny con la formula del prestito secco dall’Arsenal. Ha ancora in organico il laterale sinistro ivoriano Gervinho, capace con i suoi dribbling e la sua velocità di cambiare in corso d’opera volto alla gara e il sempre verde capitano Francesco Totti. L’anticipo serale vedrà in scena la Lazio di Pioli e la neopromossa Bologna di Delio Rossi. I laziali sono attesi dalla riconferma quest’anno, anche se la rosa, numericamente è limitata per fronteggiare tutte le competizioni in cui i biancocelesti sono chiamati. Nella prima fase della stagione devono oltretutto fare a meno degli infortuni di Marchetti, Klose e Djordjevic e la responsabilità dell’attacco è sulle spalle di un ’95 Keita Balde Diao, supportato da Felipe Anderson e Candreva. I felsinei dovranno lottare duramente per mantenere la categoria. L’esperienza di Pantaleo Corvino con il mercato ancora aperto fino al trentuno di questo mese permetterà di colmare alcune lacune che si sono evidenziate dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia. L’acquisto di Mattia Destro non garantisce la permanenza della categoria bisogna quindi attendersi dei nuovi innesti nell’organico messo a disposizione del confermato tecnico Delio Rossi. Domenica alle diciotto entrerà in scena la Juventus, campione d’Italia che ospiterà l’Udinese del neo tecnico Colantuono. I campioni d’Italia partono anche quest’anno con il pronostico di vincenti. L’organico a disposizione di Allegri deve fare a meno delle geometrie di Andrea Pirlo e dei goal dell’argentino Carlito Tevez. Marotta ha acquistato il bomber Mandzukic e il talentuoso Dybala dal Palermo. Ha rinforzato il centrocampo con Alex Sandro e si attende l’annuncio dell’acquisto del trequartista tanto decantato dal mister bianconero nel ritiro estivo. I friulani hanno venduto tanto e bisogna vedere le nuove scommesse dei Pozzo se sono valide. C’è curiosità per il debutto di Adnan, primo iracheno nel campionato italiano e di costatare la freschezza atletica di Totò Di Natale, che sta vivendo nella città friulana una seconda giovinezza. A fargli compagnia in attacco oltre al riconfermato Thereau c’è il panterone napoletano Zapata che in questo biennio bianconero deve dimostrare a suon di goal di pretendere la maglia da titolare. Questa squadra è una vera scommessa e ha diversi tasselli da completare. Alle ore 20,45 tutte le altre gare iniziando da Empoli Chievo. Due squadre che lotteranno fino all’ultima giornata per mantenere la categoria. Gli azzurri toscani escono ridimensionati dalla fase del calcio mercato, le cessioni effettuate e il cambio in panchina non danno quella tranquillità dell’anno scorso. I clivensi del confermato Maran, hanno un organico in cui spicca il bomber Paloschi e una mediana in cui ci sono tutti calciatori abituati a non arrendersi fino al triplice fischio finale. Fiorentina Milan rappresenta il match clou della giornata. I viola guidati da Paolo Sousa promettono un gioco fatto di tocchi di prima, ma l’organico presenta lacune soprattutto in attacco. Giuseppe Rossi, a un anno dall’infortunio, potrebbe essere il vero acquisto dei Della Valle che hanno nei giovani Babacar e Bernardeschi i terminali offensivi. In difesa si sono rinforzati con Astori e in porta hanno il giovane Sepe, prestito dal Napoli, che con Tatarusanu difenderà la porta viola. I rossoneri di Mihajlovic potrebbero essere la vera scommessa della stagione. Con i soldi di mister Bee sono cambiate le carte in tavola per la squadra del presidente Berlusconi. Ha migliorato il parco attaccante acquistando il bomber Carlos Bacca dal Siviglia e il brasiliano Luis Adriano, ha puntellato il centrocampo con l’innesto del nazionale Bertolacci e la difesa con gli ingressi in rosa di Romagnoli e del rientrante Rodrigo Ely, giovane promessa rossonera che ha ben figurato nelle categorie inferiori. La squadra è ben impostata, la promessa societaria, dopo la rivoluzione effettuata anche nello staff tecnico, è quella di riportare i rossoneri nelle prime posizioni del campionato italiano. Frosinone Torino è la gara delle scommesse. La squadra allenata da Roberto Stellone dovrà sudare tanto per restare in A. L’organico non è adeguato alla categoria e i terminali offensivi non hanno un curriculum adeguato. Fra i pali c’è il giovane Leali, in difesa Diakitè e Rosi, esterno basso cresciuto nelle giovanili della Roma, poca roba per contrastare le collaudate rose della serie A. Il Toro di Ventura dopo aver ceduto Darmian agli inglesi dell’United, ha dichiarato incedibili il difensore Maksimovic e il laterale Bruno Peres, anche se non bisogna mai dire mai al mercato dei soldoni, dove il presidente Cairo è un assoluto protagonista. La squadra è ben collaudata, ottimo l’innesto di Zappacosta a destra, manca qualcosa lì davanti, dove mister Ventura si affida a Quagliarella, Maxi Lopez e alla promessa Belotti. Sfida interessante fra l’Inter di Roberto Mancini e l’Atalanta di Edy Reja. Il Mancio ha speso tanto, anche con prezzi spropositati, per rinforzare la squadra. Ha mandato via, i giocatori che lui stesso aveva scelto nel mercato di riparazione di gennaio della scorsa edizione, perché si era reso conto che non era adatto al suo gioco. Ha ceduto il gioiellino Kuzmanovic acquistando Jovetic dal City, ha cambiato la difesa ma manca il tassello a sinistra. La difesa ha bisogno di tempo per essere collaudata, quel tempo che potrebbe essere fatale nella corsa alla zona Champions. Gli orobici hanno quasi lo stesso organico e si affidano alla sapiente regia del mister friulano. Il Palermo di Zamparini ha venduto due gioielli come Belotti e Dybala. Iachini si affiderà a Vasquez, ma l’attacco perde d’imprevedibilità e fantasia. Tanti stranieri ma soprattutto tanto scetticismo. Il Genoa di Gasperini è ancora un cantiere aperto, vive con l’ansia Perotti che vorrebbe una grande, si è rinforzata con gli innesti del macedone Pandev e soprattutto con la riconferma di Kucka. Difficilmente può puntare per la zona Uefa. Sampdoria Carpi è l’altra partita in tabellone. I doriani di Zenga sono stati subito contestati in estate per l’eliminazione dai gironi di Europa League, ha diversi tasselli da colmare. L’acquisto di Cassano è più mediatico che altro, potrebbe scontrarsi per il suo carattere con mister Zenga atteso anche lui a una conferma nel campionato italiano. In attacco manca il centravanti boa e la difesa è da completare. Il presidente Ferrero sicuramente farà un colpo di scena negli ultimi giorni di mercato. Il Carpi neopromossa si affaccia in serie A, migliorando l’organico che gli ha permesso di vincere il campionato scorso. Sarà dura per la squadra di Castori mantenere la categoria. Chiude il tabellone Sassuolo Napoli. Gli emiliani di mister Di Francesco hanno perso il bomber Zaza, ma sono un gruppo che lavora per la quarta stagione insieme. E’ sempre stata una squadra ostica che vende cara la pelle, Berardi è il terminale offensivo, capace di arrivare in doppia cifra al termine della stagione. Un centrocampo tosto affidato ai piedi di Magnanelli. In difesa si bada al sodo con Cannavaro e Acerbi, quest’anno si punta a qualcosa in più di una salvezza tranquilla. I partenopei ripartono da Sarri, dalle sue idee e dalla sua filosofia di gioco. Abbandonato definitivamente quel centrocampo a due di beniteziana memoria, si passa a un centrocampo a tre, che ha vertice basso Valdifiori ai lati Allan e il capitano Hamsik. Il trequartista potrebbe essere Insigne con alternativa El Kaddouri, che ha ricoperto per due stagioni consecutive lo stesso ruolo con Ventura. In attacco la certezza è Higuain, il suo compagno di reparto potrebbe essere chiunque, il parco attaccante è di primissimo livello. Ciò che preoccupava era la difesa, è arrivato l’albanese Hysai che può giocare su entrambe le fasce e il centrale Chiriches, dotato di buon palleggio. I nuovi acquisti e la metodologia del drone, oltre al ritorno di Reina potranno permettere al Napoli di entrare nel pacchetto ristretto di squadra che lotteranno per un posto in Champions.
Palma Campania, Bonagura alza la voce: "basta roghi di rifiuti"
Le note dolenti per la città Palma Campania non vanno in ferie. Per questa cittadina vesuviana è ormai nota e palesemente visibile una delle problematiche che, soprattutto nei mesi caldi investe la provincia napoletana, il problema rifiuti. Periferie piene spesso sono scarti provenienti dal settore tessile, innumerevoli pneumatici che sistematicamente, con cadenza giornaliera sono incendiati. Non c’è un giorno che non vi sono roghi, al quale si sommano quelli provenienti dalle campagne circostanti e l’aria è spesso irrespirabile. La fascia oraria a rischio sono le prime luci del giorno e la tarda serata. Controlli e sanzioni sono un optional così come ci afferma il consigliere di minoranza Alfonso Bonagura, capogruppo di Palma Democratica. "Il paese brucia, l’aria è veleno e il tasso di malattie tumorali e respiratorie è sempre più alto della media nazionale. Questo tema andrebbe affrontato con coscienza da tutti, da chi amministra questa città, dalla classe dirigente regionale, dalle forze dell’ordine, dai cittadini. Questa deve essere una priorità, la salute pubblica deve essere tutelata e non bisogna girare lo sguardo quando sono compiuti atti che dovrebbero essere sanzionati. Bonagura, compie poi una riflessione inerente all’utilizzo della pattuglia dell’Esercito Italiano, inserita nell’Operazione Terra dei Fuochi, i militari italiani non devono controllare la piazza e/o il centro storico, l’operazione è nata per tutelare lo scarico abusivo di materiali e controllare che non ci siano roghi, dare degli obiettivi e punti da controllare è compito di chi ci amministra. Sono state formate venti guardie ambientali, continua il consigliere, ma per “oscuri” intoppi burocratici il corpo di guardie ambientali non è stato ancora istituito. I cittadini sono stanchi, stanchi di ascoltare sempre le solite parole cui non susseguono fatti, ed è per questo motivo, termina Bonagura, che personalmente non tollererò più omissioni, controllerò che siano stati sanzionati i responsabili e intimato ai proprietari dei terreni la bonifica dei luoghi, e in caso contrario denuncerò alla Procura queste gravi omissioni. Infatti, la Legge del 22 maggio 2015, n. 68 ha introdotto la materia di riforma dei reati ambientali con l’obiettivo di garantire un netto miglioramento nella protezione della salute e dei beni naturali.
Le principali novità previste sono:
- inquinamento ambientale;
- disastro ambientale;
- traffico e abbandono di materiale radioattivo;
- impedimento di controllo;
- omessa bonifica.
Inquinamento ambientale e disastro ambientale rappresentano i cardini del sistema e sono puniti rispettivamente con pene detentive che vanno da un minimo di due a un massimo di sei anni l’inquinamento, mentre il disastro sanziona la condotta tipica con la reclusione da cinque a quindici anni. Sepe Carmine Vincenzo, Presidente della locale sezione di Legambiente concorda con quanto affermato dal capogruppo di Palma Democratica. “Ho segnalato personalmente rifiuti di stoffe, scarti di lavorazioni tessili, in moltissimi punti, ho anche fatto presente che controllando all’interno di questi versamenti si riesce a risalire alle ditte, ma nonostante le segnalazioni agli uffici competenti, ho potuto notare ahimè che la questione si è fermata su qualche scrivania e sistematicamente poco dopo, gli stessi rifiuti sono bruciati".
Ultimo episodio, l’incendio della sera del 6 agosto in via Carcarelle, segnalato ai vigili del fuoco dal sottoscritto e dal consigliere Buonagura, una zona che avevo segnalato all’Ufficio Ambiente come “discarica a cielo aperto” e dove gli operai della Campania Ambiente mandati a bonificare, non hanno eseguito il lavoro così come doveva essere svolto. Ho conservato, continua il Presidente, una carrellata di foto che dimostrano che in quel luogo non è stata compiuta nessuna bonifica, prevenzione o sanziona mento verso i colpevoli dei versamenti. Vorrei solo capire, termina Sepe, se chi è preposto al controllo, capisce che il lassismo provoca la morte.
Così non si va da nessuna parte, o ci si muove insieme o abbiamo perso.
Primo consiglio comunale dell'era Ranieri
Alle ore 17,25 del 10 luglio inizia il primo consiglio comunale dell’amministrazione targata Francesco Ranieri. A presiederlo è stato Pasquale Ciaravola, perché per legge, spetta al consigliere comunale primo eletto della lista o partito più votato della minoranza. La prima seduta ha registrato l’assenza giustificata del senatore Auricchio con una nota scritta. Si è partiti subito con una nota dolente per il neo sindaco, quando il consigliere Angelo Annunziata, eletto nella lista “ La Campana” a sostegno proprio di Ranieri ha criticato prima l’orario della convocazione e per questo motivo e in quest’orario che lui“ cerca di fare cose più utili e non un consiglio comunale” e al termine del suo intervento lascerà la seduta pubblica. Tra l’altro lo stesso Annunziata, ha dichiarato di non essere passato nelle file della minoranza, ma non appoggia nemmeno la maggioranza, resta al momento in attesa di comunicazioni da parte del primo cittadino. Il primo punto saliente, dopo il giuramento del Sindaco, è stato la proclamazione del Presidente del Consiglio Comunale e del Vice-Presidente. Il Presidente del Consiglio è organo super partes garante del rispetto del ruolo dei consiglieri, siano essi di maggioranza o di minoranza, e delle norme che regolano lo Statuto e del regolamento del Consiglio. I poteri del Presidente sono:
a) la rappresentanza del Consiglio
b) la predisposizione dell'ordine del giorno in recepimento delle proposte presentate dal Sindaco e dalla giunta, eventualmente dai singoli consiglieri e dagli altri soggetti previsti dallo statuto e dai regolamenti.
c) La direzione dei lavori del Consiglio assicurando l'ordine della seduta e la regolarità delle discussioni;
d)La convocazione del Consiglio, sentito il Sindaco e previa consultazione con la conferenza dei capigruppo;
e) La proclamazione del risultato delle votazioni;
f) L'informazione preventiva ai gruppi consiliari e ai singoli consiglieri attraverso la conferenza dei Capigruppo
g) La presidenza della conferenza dei capigruppo
h) L'attivazione e il coordinamento delle commissioni consiliari e delle altre commissioni eventualmente istituite e la vigilanza sul loro regolare funzionamento;
i) La cura dei rapporti periodici del Consiglio con l'organo di revisione economico - finanziaria e con il difensore civico secondo quanto previsto dalla legge, dallo Statuto e dai Regolamenti, fatti salvi i diritti di ogni consigliere. Un compito che in passato è stato svolto in maniera eccellente dall’avv. Annunziata, una figura, quella del Presidente del Consiglio comunale che deve essere autoritaria e soprattutto conoscere e applicare le norme dello Statuto. La maggioranza, tramite un intervento del consigliere Annunziata, ha chiesto che i voti fossero indirizzati sul consigliere De Simone e qui c’è stato l’indice puntato dell’avv. Aquino che dopo gli auguri di rito, ha espressamente dichiarato che la partenza della nuova amministrazione non è stata positiva soprattutto in virtù di spartizioni politiche da rispettare. L’avvocato continua, rigettando al mittente la proposta avanzata dalla maggioranza sulla candidatura De Simone, anzi dichiara che quando si hanno realmente a cuore le sorti del paese ci si confronta, e questo è stato un brutto modo di confrontarsi fra maggioranza e minoranza in un ruolo di garanzia e non di amministrazione e si interroga su cosa la maggioranza abbia temuto su questa scelta. Al termine dell’intervento si è proceduto alla votazione e con undici voti favorevoli e quattro astenuti (i consiglieri di minoranza) c’è stata l’immediata esecutività dell’elezione come Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe De Simone. Il vice presidente, con voto unanime, è stato eletto Pasquale Ciaravola. Nominata anche la commissione elettorale dove sono stati nominati i consiglieri Autilia Carillo, Antonio Vaiano e Maria Grazia Sabella. Il sindaco poi ha presentato gli assessori che guideranno la macchina amministrativa di Terzigno, chi cercherà di cambiare questo paese. La miglior classe dirigente che si potesse offrire al popolo di Terzigno, la scelta del singolo assessore è stata fatta in maniera democratica e nella consapevolezza delle capacità del singolo. Gli assessori sono Francesco Nappo (vice sindaco), Genny Falciano, Rosalba Boccia, Fernando Mughetto e Vincenzo Ranieri. Una squadra che si è attivata dal primo giorno dichiara il primo cittadino, una squadra che già sta dando i primi risultati, noi dobbiamo dare le risposte alla cittadinanza, dobbiamo affrontare il popolo di Terzigno, dobbiamo far riemergere la nostra cara e amata Terzigno. Punto di discussione è stato il disavanzo tecnico che la nuova amministrazione deve fronteggiare, un disavanzo di tre milioni e 800 mila circa, che deve essere risanato e ripianato frutto di cattiva gestione del passato. Questa cifra, scaturita da un accertamento, peserà sul bilancio comunale per i prossimi trenta anni, perché questa è stata la formula adottata dalla nuova amministrazione. Su questo punto è intervenuto oltre all’avv. Aquino, che non condivide per niente questa scelta, perché un amministratore lungimirante non spalma il debito su trenta anni, ma cerca in ogni modo di affrontare e cercare una soluzione a breve termine, anche Stefano Pagano che ha retto le sorti di Terzigno negli ultimi due anni, causa il procedimento della legge Severino applicata all’allora primo cittadino Domenico Auricchio. Pagano ha lanciato un appello alla maggioranza di far intervenire la magistratura qualora fossero registrate inadempienze nei contratti stipulati negli anni scorsi. Una commissione d’inchiesta per rendere trasparente i contratti e le azioni compiute sotto la sua gestione, chi ha sbagliato deve pagare, perché anche noi teniamo alle sorti della nostra Terzigno.
Tutela della salute e dell'ambiente, Ranieri oggi al ministero
Il Ministero della Salute promuove e tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività. Quando si parla di salute, è opportuno fare riferimento alla Costituzione dell’Organizzazione mondiale della sanità con l’obiettivo di operare per far raggiungere a tutte le popolazioni, il livello di salute più elevato possibile. La salute è considerata un diritto e come tale si pone alla base di tutti gli altri diritti fondamentali che spettano alle persone. Ed è per questo motivo, perno principale della propaganda elettorale, che l’eletto sindaco Francesco Ranieri stamane è a Roma per spiegare le problematiche che affliggono il territorio vesuviano. Un territorio martire degli abusi ricevuti, una terra violentata dagli scarichi abusivi proveniente chissà da quale parte d’Italia, una terra che ha detto no all’apertura di un’altra discarica. Il giovane avvocato Ranieri si richerà presso il Ministero della Salute, dove cercherà di sensibilizzare gli organi preposti sulla questione tumorale legata alla situazione ambientale della città di Terzigno. "Vogliamo cambiare Terzigno, dichiara Ranieri, e per farlo in primis, bisogna difendere la nostra salute e quella della nostra terra". In attesa dell’ufficialità dell’assegnazione degli assessorati trapela che la delega all’ambiente sia stata conservata proprio dal primo cittadino per combattere e cercare di risolvere le problematiche legate al territorio.
Ranieri nomina gli assessori della nuova giunta
Terzigno ha la sua nuova squadra amministrativa! Il sindaco Francesco Ranieri, infatti, ha comunicato i nominativi delle persone che faranno parte del nuovo governo cittadino. La carica di vice sindaco sarà ricoperta da Franco Nappo, gli assessori, invece, sono espressione delle liste che hanno sostenuto Ranieri nella scalata a palazzo ex CED: Vincenzo Ranieri vicino alla lista civica Terzigno, l’avvocato Rosalba Boccia della lista Ranieri sindaco così come la dottoressa Genny Falciano mentre il dottor Ferdinando Mughetto è espressione della coalizione guidata da Serafino Ambrosio al quale viene riconosciuto così l'apparentamento politico. Nei prossimi giorni saranno poi diramate ufficialmente le deleghe ai neo assessori. Per il consigliere più votato Giuseppe De Simone potrebbe invece delinearsi la poltrona di Presidente del Consiglio comunale.
“Ho cercato di mettere insieme una formazione eterogenea, capace e preparata - esordisce il sindaco Ranieri -, tenendo conto di tutte le forze che sostengono il nostro nuovo progetto politico. Faccio gli auguri a loro e a tutta la cittadinanza. Terzigno ha la sua squadra e inizia il lavoro sul terreno. Sabato con ogni probabilità ci sarà la proclamazione degli eletti e la settimana prossima sarà convocato il primo consiglio comunale per la presentazione alla cittadinanza della nuova squadra amministrativa targata Ranieri.
Terzigno rientra nel Grande Progetto Pompei
In campagna elettorale aveva manifestato la sua grande delusione alla non affiliazione, compiuta dall’amministrazione uscente, al Grande Progetto Pompei. Il primo atto compiuto dal neo eletto sindaco di Terzigno Francesco Ranieri è stato quello di poter far entrare anche la cittadina vesuviana in questo progetto. Progetto che ha ottenuto dalla CE il finanziamento su Fondi FESR (Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale). Recentemente l’UNESCO ha presentato un piano di gestione volto a individuare e a indirizzare un sistema operativo unico di turismo sostenibile per l’area vesuviana, la cosiddetta Buffer Zone. E’ in questo settore che un tassello lo occuperà anche la città del neo eletto sindaco. Le istituzioni prevedranno delle azioni atte per il miglioramento dell’area archeologica vesuviana, un miglioramento collegato alla necessaria riqualificazione, conservazione e sicurezza dei siti.
Il progetto prevede:
· L’arresto del degrado del sito archeologico;
· La creazione di un sistema di conservazione programmata per avere un sistema di organizzazione e di gestione nell’amministrazione;
· Un monitoraggio continuo dello stato di conservazione e di rischio delle strutture presenti nel sito;
· La progettazione e realizzazione di nuove opere volte alla miglioria e al sostentamento delle strutture esistenti;
· Un sistema di sorveglianza per la sicurezza del sito.
Immaginiamo solo per un attimo cosa significa ciò per la città del vino. Significa poter finalmente recuperare le ville sotterranee dell’epoca romana, compiere quel Protocollo d’Intesa con la Sovrintendenza di Pompei e recuperare quegli oggetti di lavoro per poter finalmente realizzare il Museo già in via d’inaugurazione, significa turismo, sviluppo economico, lavoro, ecco il passo che l’avvocato terzignese ha compiuto. Quest’atto significa dare un’opportunità a Terzigno e ai suoi cittadini, significa finalmente di incamminarsi verso quei progetti culturali, attingere ai fondi europei che fino a ieri erano forse soltanto chiusi in una cartella di un desktop o in un cassetto di una scrivania. La Regione Campania e i vari enti s’impegneranno a migliorare la rete dei trasporti esistenti intorno all’area della Buffer Zone, avanzando vari e ipotetici progetti che riguardano non solo la rete stradale, con l’autostrada A3 e le strade locali, ma anche la rete ferroviaria. Ancora le vie navigabili che includono perfezionamenti nelle aree e nei collegamenti portuali e una probabile nuova apertura del Metrò del mare che potrebbe diventare Archeo-Metrò che collegherà Napoli e Sorrento con i comuni della Buffer Zone. I comuni interessati sono Portici, Torre Annunziata, Torre del Greco, Pompei, Ercolano, Castellammare di Stabia, Boscoreale, Trecase, Boscotrecase e finalmente Terzigno. Su queste zone saranno impiegate le risorse finanziarie messe a disposizione che ammontano a 105 milioni di euro. Sono stati inoltre sottoscritti due decreti che prevedono l’utilizzo dell’Art-Bonus, ossia un credito d’imposta che permette agli utenti singoli di beneficiare di un regime fiscale agevolato se intenderanno contribuire economicamente al finanziamento delle attività previste dal Grande Progetto Pompei. Con il decreto Sblocca Italia anche i comuni potranno prendere in considerazione eventuali progetti presentati da singoli cittadini o aziende per la riqualificazione dell’area vesuviana. Terzigno s’incammina verso questo nuovo percorso verso quel cambiAMO Terzigno.
Il vicepresidente della Camera Di Maio in sostegno di Lina Panfilo
Domenica 24 maggio 2015, Terzigno ha ospitato il vice presidente della Camera dei Deputati, Luigi Di Maio. Il Movimento cinque stelle a sostegno della candidatura a sindaco della giovane Lina Panfilo cala la carta istituzionale del vice presidente. Di Maio, eletto nel 2013, ricopre oltre alla carica di vice presidente alle spalle della Boldrini anche la presidenza del Comitato di vigilanza sull’attività di documentazione ed è membro dell’Ufficio di Presidenza nonché membro della 14° Commissione Politiche dell’Unione Europea. Il giovane parlamentare, simbolo della crescita del movimento ha incoraggiato la scelta della giovane candidata in vista della prossima tornata elettorale del 31 maggio prossimo e si è soffermata sulla problematica immigrazione e su chi ha siglato l’accordo di Dublino con il quale impone all’Italia di occuparsi degli immigrati che approdano sulle nostre coste. Ha avuto parole non solo per le amministrative comunali ma anche per le regionali. La volontà del movimento è di vincere per governare con le mani libere, ha puntato il dito principalmente contro quei politici che non tutelano l’interesse pubblico. Eleggere un pentastellato significa togliere un seggio ai politici e avere un ritorno finanziario per aiutare la nascita delle piccole imprese.
Lina Panfilo: "Noi l'unica alternativa per Terzigno"
La data per le prossime elezioni amministrative comunali si avvicina e incontriamo oggi un’altra aspirante candidata a sindaco per il comune di Terzigno la giovanissima Lina Panfilo, ventitré anni, laurea in psicologia e sostenuta dal Movimento cinque Stelle. Partiamo subito con le domande. Perché i cittadini dovrebbero votarla? "I cittadini, votandomi, avranno per la prima volta la possibilità di partecipare attivamente alla vita amministrativa del paese, attraverso le consulte cittadine e i comitati di quartiere". Quali sono i punti cardini del suo programma elettorale? "Il programma abbraccia tre obiettivi fondamentali:
-creare occupazione tramite il turismo (riqualificando il Parco Nazionale del Vesuvio), attraverso l’internalizzazione dei servizi, con la formazione degli operatori agricoli;
-difendere la salute pubblica con l’ottenimento di un Presidio Sanitario permanente;
-ricostruire il senso di comunità, partendo dal presupposto che una società civile sia innanzitutto fondata sull’informazione e sulla conoscenza".
Faccia un appello alla cittadinanza. "Il mio appello è “Andate a votare e non abbiate paura di scegliere il cambiamento!”. Se fosse vincitrice qual è il primo gesto /passo che compie? "Da vincitrice credo che sarebbe necessaria, come prima misura da adottare, quella di tenere conto di risanare il bilancio. Inoltre mi circonderei di volontari esperti per ogni settore e che hanno a cuore le sorti del paese". Cosa si sente di promettere ai suoi concittadini? "Prometto ai cittadini di essere un loro dipendente, una cittadina nelle istituzioni al servizio della cittadinanza". Terzigno ha un patrimonio culturale vasto perché non è mai stato sfruttato? "Il vasto patrimonio culturale non solo non è stato sfruttato, è stato oltraggiato. D’altra parte a Terzigno, in media, i cittadini ritengono che con la cultura “non si porta un piatto a tavola”. Siamo un paese povero, si fa fatica a dare importanza a dei valori che sfuggono alla concretezza e al pragmatismo". Si parla di rinnovamento/cambiamento cosa può promettere? "Il Movimento cinque stelle rompe con la vecchia politica, consente a chi entra nelle amministrazioni comunali di spendere le proprie energie per la collettività, senza voler fare del proprio impegno una professione. Siamo nuovi sulla scena politica terzignese, non abbiamo poteri alle spalle e siamo giovani. Non abbiamo bisogno di dimostrare o promettere il cambiamento: lo siamo già". Allarme profughi, sa che questo potrebbe essere una problematica da affrontare per la questione sicurezza e salute nei prossimi mesi, che posizione intende assumere? "Bisogna regolare la presenza dei profughi, e avere a disposizione figure professionali che li aiutino nella loro permanenza, stabile o temporanea, sul territorio". Definisca con un aggettivo i suoi rivali. "Alcuni miei competitors sono propositivi, ma altri dimenticano che hanno già avuto le loro chance e rappresentano il passato: ora tocca ai noi cittadini riappropriarci del futuro del paese!" Terzigno ha bisogno di persone che vivono il quotidiano, a contatto con la gente, parlare e conoscere le loro problematiche, vivere il contatto con tutte le fasce d’età, ci crede in questo? "Certo, il contatto con la gente è fondamentale per conoscere a fondo i punti deboli e le esigenze di ciascuna fetta della popolazione. Proprio per questo nei mesi scorsi siamo scesi in piazza, al mercato, nelle attività a raccogliere le proposte dei cittadini e integrarle al programma elettorale. Il Movimento nasce per stare tra la gente. Alla parola “Terzigno”, cosa mi dici? La storia ci insegna che siamo combattivi, che tre eruzioni non sono state sufficienti a cancellare la nostra terra dalle cartine geografiche. Anche se le condizioni in cui versa il paese sembrano ormai irreversibili, è doveroso rimboccarsi le maniche per far risorgere Terzigno dalle ceneri, una quarta volta".