È morto Pino Daniele

Lunedì, 05 Gennaio 2015 04:55

Ė morto Pino Daniele. A darne notizia è il Secolo XIX che nella sue versione online ha diffuso la notizia citando anche alcuni post lasciati sui propri social network di altri artisti italiani come Eros Ramazzotti e Laura Pausini. Secondo quanto si è appreso dallo staff il noto cantautore napoletano sarebbe morto a causa di un infarto. Con la morte di Pino Daniele, Napoli perde un grandissimo testimone della propria tradizione musicale. Il napoletano che aspettava di vedere passata a'nuttata (parafrasando il grande Eduardo) purtroppo lascia prematuramente questa vita vissuta sempre sulla cresta dell'onda con piglio critico grazie alle sue canzoni di protesta, il 19 marzo avrebbe compiuto 60 anni. Da "Terra Mia" a "Napule è" , fino a "Je so pazz" passando per " Yes I known my way" Pino Daniele lascia in eredità un patrimonio musicale di inestimabile valore.

E' stata presentata l'ultimo giorno dell'anno al sindaco di Salerno Vincenzo De Luca e si è detta subito onorata di assumere questo prestigioso incarico, così la carriera della Dott.ssa Anna Bellobuono nel giro di un anno arriva ad un punto di svolta sostanziale. L'ex Comandante di Vigili Urbani di Terzigno e di Casoria laureata in filosofia e Giurisprudenza iniziò proprio proprio alle falde del Vesuvio la carriera di comandante dei vigili urbani. Particolarmente apprezzata per professionalità e dedizione al servizio la Bellobuono si fece apprezzare e si contraddistinse particolarmente durante il periodo infuocato di gestione dell'ordine pubblico causato dall'apertura della discarica Sari proprio a Terzigno. Da una sua azione scaturirono sequestri di autocompattatori sprovvisti di documenti per la circolazione e diversi procedimenti per reati ambientali. Insomma un periodo in cui Anna Bellobuono ebbe modo di forgiarsi per poi assumere cariche prestigiose e di rilievo come quella conferitagli dal comune di Salerno.

Auguri ai vesuviani, vicini e lontani

Giovedì, 01 Gennaio 2015 13:25

Vogliamo augurare a tutti i vesuviani vicini e lontani ogni bene per il nuovo anno. A quelli vicini che ogni mattina aprono la finestra e guardano al Vesuvio con rispetto e devozione. A quelli che vivono alle sue falde e su questa terra hanno deciso di investire con aziende, uomini e capitali. A quelli che ne tirano fuori il vino migliore.A quelli che credono che posto migliore di questo non ci sia (ed hanno ragione) E poi...un pensiero particolare lo vogliamo rivolgere a tutti i vesuviani che oggi vivono lontano dalla nostra terra. A chi ha dovuto lasciare in cerca di un lavoro sicuro, a chi ha dovuto viaggiare per studiare, a chi la vita ha messo di fronte delle scelte difficili. A tutto coloro che nonostante tutto ogni giorno risvegliandosi hanno un pensiero (seppur nostalgico) della propria terra.Della terra del fuoco.  A voi più di tutti nell'augurarvi BUON ANNO auspichiamo di tenervi sempre informati sulle cose buone e meno buone che accadono all'ombra del Vesuvio. AUGURI!

Genny Galantuomo

Se anche Napolitano glissa i Marò...

Mercoledì, 31 Dicembre 2014 23:38

È inutile nasconderlo, al termine del discorso del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in tanti italiani con le stellette sono rimasti un po' delusi. Tutti si aspettavano una parola di sostegno per Massimiliano Latorre e Salvatore Girone i due fucilieri di Marina che con dignità stanno difendendo l'onore dell'Italia per aver eseguito un ordine. Invece il Comandante supremo delle Forze Armate Italiane nel suo tradizionale discorso di fine anno ( e di fine mandato)  ha dimenticato i suoi due figli migliori, relegandoli nel dimenticatoio...immaginate se una cosa del genere l'avesse fatta Obama. È pur vero che se fossero stati americani i Marò erano in Italia da anni ma questo serve a capire il perché.  Forse perché i Marò sono scomodi a livello istituzionale. Forse perché sono al centro di beghe politiche tra l'ex ministro Terzi del governo Monti (nominato proprio da Napolitano)...con l'attuale premier Matteo Renzi? Forse perché gli interessi economici tra Italia ed India valgono molto di più della vita privata e familiare oltre che della dignità di due valorosi Sottufficiali? Forse perché -e questo iniziamo a crederlo seriamente, perché le figure di Massimiliano e Salvatore stanno diventando scomode ed è per questo che non se ne deve e non se ne può parlare. A tutto però c'é una fine e noi auspichiamo che per i Marò la fine della loro triste vicenda posa concludersi presto e con gli onori delle armi, quella di Giorgio Napolitano  che doveva solo essere preannunciata è stata, invece, decretata e sancita stasera alle ore 20:30 ed a reti unificate. Tutti gli italiani ora sanno perchè i Marò sono in quella situazione se il primo a non ricordarseli è il loro Comandante Supremo.... W I Marò. Ma da domani mattina per favore cambiamo il motto al San Marco e si aggiunga il resto:"Per mare e per terram nessuno indietro...tranne due"!

Sarà un fine d'anno che i cittadini campani e quelli vesuviani in particolare, difficilmente dimenticheranno. La neve, infatti, ha fatto copiosa la sua comparsa questa mattina regalando immagini da cartolina un pò ovunque. Tutti con lo sguardo verso il Vesuvio per immortalare immagini da regalare ai posteri. Il bianco candore regalato dalla nevicata imprevista ma comunque gradita, ha impreziosito questi giorni di festività natalizie all'ombra del vulcano. A tante belle immagini ha fatto da contraltare il disagio che la neve ed il ghiaccio hanno rappresentato per la viabilità ordinaria. Le strade di Terzigno e San Giuseppe in molti tratti sono state chiuse dalla Polizia Locale a causa del fondo scivoloso. A Terzigno poco dopo le ore 8 un maxi tamponamento in via Einaudi ha visto coinvolto ben 6 autovetture diventate incontrollabili all'altezza del sottopasso ferroviario della Circumvesuviana. Nessun danno per i conducenti. Il pronto intervento dei caschi bianchi ha evitato danni peggiori. Tanto da fare anche per i vigili di San Giuseppe che hanno dovuto rispondere a diverse richieste di aiuto. Ad Ottaviano il primo cittadino ha dovuto emettere addirittura un'apposita ordinanza in cui si vieta fino al termine dell'emergenza neve il transito agli automezzi e ciclomotori su tutto il territorio comunale se non provvisti di catene da neve o di pneumatici termici. La circumevesuviana, invece ha registrato ritardi nella percorrenza dei treni da Napoli verso Sarno.. Insomma a tanto clamore per la neve sono arrivati disagi che il sole di mezzogiorno ha lentamente attutito. Nelle prossime ore il meteo riserva ancora temperature basse con possibilità di nevicate anche in bassa quota. (nella foto il corso Leonardo Da Vinci a Terzigno imbiancato questa mattina alle 8.30)

E’ stato sorpreso ed arrestato dalla Polizia di Stato – “Commissariato di Torre Annunziata” con cocaina purissima che, una volta tagliata ed immessa sul mercato, avrebbe fruttato alle organizzazioni criminali dedite allo spaccio di droga un guadagno stimato intorno ai €.12.000,00.  I poliziotti, nel pomeriggio di ieri, a seguito di mirati servizi di controllo del territorio,  nel Comune di Boscoreale (NA) hanno notato un’autovettura Fiat 500 che, alla loro vista, con una manovra repentina, svoltava per una stradina di campagna. L’atteggiamento ha insospettito non poco gli agenti che, immediatamente, hanno inseguito l’auto. Il conducente, non essendo della zona e non conoscendo le vie del Comune di Boscoreale (NA), non si è reso conto di aver imboccato una strada senza uscita. Vistosi alle strette, ha tentato di dileguarsi a piedi ma, prontamente raggiunto, è stato bloccato dai poliziotti. All’interno dell’autovettura, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato una busta in cellophane sottovuoto, occultata tra i due sediolini anteriori, contenente cocaina purissima, utile per il confezionamento di circa 300 dosi. Gli agenti hanno esteso la perquisizione anche presso l’abitazione dell’uomo, Giovanni VIOLANTE, 27enne di Sarno (NA), rinvenendo e sequestrando un bilancino di precisione. Il 27enne è stato arrestato perché responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente  e, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa d’esser giudicato, domani, con rito per direttissima.

Finisce nei guai per furto di 50 euro

Domenica, 28 Dicembre 2014 19:32

Maria Virginia Di Matteo, pregiudicata 40enne di Pontecagnano (SA) ha approfittato della momentanea assenza del barman per trafugare la somma di €.50,00, dalla cassa di un bar in un hotel cittadino.  Inutile il tentativo della donna, una volta scoperta dietro il bancone, di proclamare la sua innocenza circa l’ammanco, inventandosi scuse poco credibili. Inevitabile l’intervento della Polizia di Stato per far luce sulla vicenda. Gli agenti della sezione “Volanti” della Polizia, infatti, nel primo pomeriggio di ieri, sono intervenuti nell’hotel su richiesta del vice direttore. La donna, alla vista della Polizia, ha cercato di giocarsi la sua ultima carta, chiedendo d’esser perquisita.  Dopo essersi sfilata il giaccone che indossava, la 40enne ha insistito affinché i poliziotti accertassero che non aveva indosso le banconote mancanti dalla cassa. Uno degli agenti, però, ha prelevato il suo giaccone rinvenendo, nella manica dello stesso, la somma di denaro appena sottratta. La donna è stata arrestata dalla Polizia perché responsabile del reato di furto con destrezza e condotta alle camere di sicurezza della Questura, in attesa d’esser giudicata, lunedì mattina, con rito per direttissima. 

Nei libri di storia viene riportata come la notizia del secolo, ovvero che la prima ferrovia in Italia arrivò nel 1839 e fu la Napoli -Portici. Gli astuti storici ed autori che in questi anni hanno imbonito ignari lettori e studenti (in particolar modo quelli della scuola pubblica) si sono sempre guardati bene dal riportare la notizia storica nella sua intierezza. E' vero eccome che la prima ferrovia a percorrere il suolo italico venne costruita nel 1839 nel tratto tra Napoli a Portici ma nel 1839 l'Italia intesa come stato unitario non esisteva. Ad onor del vero quindi la prima ferrovia venne costruita nel Regno di Napoli e delle Duesicilie. La Napoli-Portici quindi fu la prima linea ferroviaria costruita nel Meridione d'Italia. Il giorno della sua inaugurazione e più precisamente il 3 ottobre 1839, venne realizzata su di un unico binario che si snodava per 7,250 chilometri.  La costruzione fu fortemente sostenuta dal Re di Napoli Ferdinando II di Borbone per dimostrare l'importanza e la grandezza del Regno delle Due Sicilie e per apparire, allo stesso tempo, un sovrano illuminato ed aperto al progresso. Non a caso Napoli in quel periodo veniva definita la terza capitale d'Europa dopo Parigi e Londra. Nel 1836 venne firmatala convenzione con cui si concedeva all'ingegner Armando Giuseppe Bayard de la Vingtrie, la concessione per la costruzione in quattro anni di una linea ferroviaria da Napoli a Nocera Inferiore con la priorità per il tratto fino a Granatello di Portici. L'anno seguente venne costituita a Parigi una Società in nome collettivo e una in accomandita per gli azionisti. Al momento fatidico, alle ore 10 del 3 ottobre del 1839, alla presenza del Re Ferdinando e delle più alte cariche dello Stato vi fu la partenza del primo treno composto da una locomotiva di costruzione Longridge (ancora oggi visibile presso il museo di Pietrarsa) e da otto vagoni. Il percorso venne compiuto in nove minuti e mezzo tra ali di gente stupita e festante. La locomotiva che trainava il treno era stata battezzata "Vesuvio". (nella foto una raffigurazione del primo viaggio del treno sulla ferrovia Napoli-Portici)

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