La storia di Daniele Verde, il gioiello di Napoli a Roma In evidenza

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Con una Roma, all’improvviso scopertasi nei numeri scarna di forze e sterile in attacco, l’allenatore Rudi Garcia si vede costretto a ricorrere a forze alternative, arruolando per la delicata trasferta di Cagliari i giovani “Primavera” AntonioSanabria e Daniele Verde. Mentre il primo sembra già un “predestinato”, vantando apprendistato e trascorsi inconfutabili (avendo frequentato l’alto magistero della “cantera” del Barcellona), sul secondo continua ad aleggiare una spessa coltre di nebbia, anzi di origine inesplorata, essendo sconosciuto ai più. Daniele VERDE (20-06-’96, h. 1,68 X kg. 64), partenopeo purosangue, nasce a Napoli, Rione Traiano, ad un tiro di schioppo dallo stadio San Paolo. Logicamente con il calcio nel sangue e nel destino. Incomincia a sei anni con il San Domenico, poi si trasferisce alla Pro Calcio. A dieci anni viene conglobato nella Scuola Pigna Calcio, alternandosi quotidianamente fra il campo degli Astroni e quello di Pianura. Con paziente ed assidua cura lo inquadra nel ruolo il tecnico Gigi Pignalosa. La sua prima sistemazione avviene sull’out sinistro, esterno di difesa. Con i Mini-giovanissimi ed i Giovanissimi estrinseca qualità tecniche ed agonistiche rimarchevoli: ha un sinistro incredibilmente educato ed inventivo, un tiro secco e preciso anche dalla distanza, segna e fa segnare reti in abbondanza, forte di un fisico raccolto, ma scattante, non potente, ma molto resistente. Mentre anche il piede destro risponde alle sollecitazioni improvvise. In un solo campionato giovanile arriva a segnare una quarantina di reti, richiamando l’attenzione e gli sguardi interessati di molti osservatori. Su di lui arriva per prima la Juventus, poi a seguire Genoa, Lazio e Fiorentina. Più freddo e distaccato il Napoli, in partenza già penalizzato da una realtà logistica difficile da frequentare (troppo decentrato il centro diCastelvolturno e scarsi i collegamenti quotidiani). Il direttore tecnico del Pigna Calcio, Gianni Troiano, si mette in contatto con Bruno Conti, plenipotenziario della Roma, e lo invita in Campania alla scoperta del fenomeno “Daniele Verde”. Conti si precipita in Campania e subito traghetta il ragazzo al Centro Bernardini di Trigoria. Provino superato a pieni voti. Nel corso del secondo viaggio nella Capitale, Verde firma per i giallorossi (costo dell’operazione: 17.800 Euro). Ed è tanta la delusione della Juventus per aver perso questo talento, che i dirigenti bianconeri licenziano immediatamente il loro osservatore per la Campania. Verde viene aggregato ai Giovanissimi Nazionali, allenati da un altro napoletano DOC: Vincenzo Montella. Il tecnico diPomigliano intuisce da subito di avere tra le mani unpreziosissimo diamante grezzo, e, dopo un momento di studio e riflessione, decide di spostarlo più avanti, sempre esterno, ma alto, da impiegare preferibilmente nel 4-3-3 oppure nel 4-2-3-1, anche per sfruttare compiutamente la sua rapidità e l’innata facilità nel dribbling. In difesa Montellapuò tranquillamente affidarsi ai suoi mastini scelti: Calabresi e Capradossi, entrambi Nazionali di categoria. Verde non accusa sbandamenti nel cambio di ruolo, anzi arriva subitouna consacrazione con la chiamata in Under 15. Nella categoria superiore, ossia con gli Allievi Nazionali, Verde viene preso in cura da Sandro Tovalieri, che, con l’ausilio e la dotta consulenza di Alberto De Rossi, padre dell’altro Daniele romanista, nonché responsabile della Primavera giallorossa, lo risistema tatticamente più avanti: seconda punta, anche trequartista. Un minimo di assuefazione e Verde esplode anche in Primavera. Gioca normalmente largo a destra, per rientrare e tirare con il sinistro, matura maggiore intelligenza tattica, gestendo le ripartenze con enorme visione di gioco, ha coraggio nelle giocate, ha il gusto delle improvvisazioni, ha il senso del lavoro e del sacrificio, è sempre umile, vuole “arrivare”, anche per aiutare la famiglia, dal momento che il padre è undisoccupato perenne. La Roma intanto lo blinda con un contratto fino al 2018. Ora Walter Sabatini dovrà logicamente ridiscuterlo ed integrarlo. Verde, da parte sua, ha già preparato le nuove credenziali: 8 presenze ed 8 reti con la Primavera, 2 reti nella Champions UEFA Youth, a Cagliari due assist trasformati in reti, un gol fallito di poco con il destro, una botta di sinistro appena alta sulla traversa, 3 presenze in Under 19 con una rete, uno stillicidio di richiesta da parte di quasi tutte le squadre di Serie B.

SCHEDA GIOCATORE:

Cognome: VERDE

Nome: DANIELE

Nato: a Napoli, il 20-06-1996

Altezza: 1,68

Peso: kg. 64

Presenze in Serie A: 3

Presenze in Nazionale: 3 in Under 19 (1 rete)

Scadenza Contratto: giugno 2018.

 Enzo Torre

Ultima modifica il Mercoledì, 11 Febbraio 2015 22:25