×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 27

Vota questo articolo
(1 Vota)

Napoli, a Mosca per riscrivere la storia

Mercoledì, 18 Marzo 2015 16:56 Scritto da

Il Napoli reduce dalla brutta sconfitta di Verona si tuffa in Europa League in quella che potrebbe essere a tutti gli effetti una partita storica per la compagine di Benitez. E si perché il Napoli 2.0 targato De Laurentiis non ha mai oltrepassato la difficile soglia degli Ottavi di Finale di una competizione continentale e, il 19 Marzo proprio in occasione della festa del Papà, la formazione azzurra potrebbe regalare la storia al proprio “padre putativo”. Al di là degli annali e degli almanacchi però i partenopei sono chiamati ad una grande prestazione a Mosca proprio per cancellare la miriade di critiche piovute addosso a squadra, tecnico e società dopo la scialba prestazione di Verona. Certo il passaggio del turno è, al momento, sbilanciato a favore del Napoli ma, come sappiamo, l’atteggiamento in campo sarà determinante per la conquista non solo del pallino del gioco ma anche del risultato. Benitez da par suo sembra intenzionato a restare il “Re di Coppe” e, per l’occasione, non dovrebbe fare tanto turnover lanciando così dall’inizio quei titolari che magari avrebbero dato una grossa mano al Bentegodi. Higuain, Callejon e il Capitano Hamsik (45 presenze in Europa per lui) dovranno così condurre per mano la squadra e ergersi a leader decisivi per l’approdo ai Quarti di Finale, la storia è li ad un solo piccolo passo!

Vota questo articolo
(1 Vota)

Nulla di nuovo sotto Sky

Domenica, 15 Marzo 2015 22:09 Scritto da

“Scusate se sono poche, ma settecentomila lire ci fanno specie che questanno, una parola, c’è stato una grande moria delle vacche come voi ben sapete”.

La scena è famosissima, la lettera altrettanto. Il contenuto, di un’attualità disarmante.

Nulla di nuovo: “Egregi Signori, come avete visto abbiamo proceduto al pagamento, a voi e a tutti i club Vostri associati, anche della quinta rata del corrispettivo previsto per la stagione in corso. Ciononostante, non possiamo non manifestare la nostra grave e crescente preoccupazione per quanto sta accadendo in relazione alla squadra del Parma”.

Così ha scritto Sky alla serie A e la serie A prontamente si è messa sugli attenti. Una lettera di Sky e il Parma è tornato a giocare, anche piuttosto benino. 

“Obbedisco” ha immediatamente risposto Tavecchio al comando epistolare. Nulla di nuovo, del resto. Pare che, sulla stessa parola, 154 anni fa si sia fatta l’Italia. Anche in quel caso, questione di interessi e soprattutto di soldi. 

La differenza è che, stavolta, da Napoli qualcuno si è ribellato.

L’ordine è arrivato direttamente dal Presidente De Laurentiis. “Con Sky non parliamo”, hanno fatto sapere domenica sera i dirigenti del club partenopeo. Il pretesto sarebbe l’infelice espressione usata dall’opinionista Massimo Mauro nei confronti dell’allenatore Benitez, dopo la partita del Napoli a Torino. Ma chi conosce bene De Laurentiis è pronto a scommettere che il Patron non abbia gradito la presa di posizione dell’emittente satellitare nei confronti del caso Parma. Forse entrambe le cose. Morale della favola, domenica sera, dopo la partita con l’Inter, il Napoli ha deciso di non parlare con Sky. 

“Signorina, veniamo noi con questa addirvi una parola”, esordiva Totò nel dettare la lettera a Peppino. Il Napoli nemmeno quell’unica parola ha voluto riservare alla signorina di Sky, Iliaria D’Amico, che si è subito stupita al grido di “mi sembra di sognare”. Per poi aggiungere: “la scelta del Presidente viola i contratti, è una decisione che dovrà giustificare, perché ci sono degli accordi”. Scontata la reazione dei presenti in studio a Sky. C’è chi ha sorriso con sarcasmo, Boban ha poi aggiunto “A Napoli se la sono raccontata da soli e se la sono raccontata bene”. Fuori dagli studi dell’emittente televisiva, altrettanto scontata la reazione degli sportivi italiani. Come sempre, i napoletani sono stati accusati di “vittimismo”. Una parola, questa, diventata ormai classica. Contro Napoli e i napoletani si può abusare finchè si vuole, non ci sono problemi. Poi sequalcuno prova a reagire, diventa un vittimista. Nulla di nuovo.

Come nulla di nuovo c’è in un calcio, quello italiano, che negli ultimi anni non ha provato nulla per cambiare e per piacere alla gente, per portare le famiglie allo stadio, per trovare un’alternativa ai soldi ricavati dalla vendita dei diritti televisivi. Conseguenza di ciò, oggi è il calcio italiano che gira intorno alle televisioni e non viceversa. Non deve sorprendere, quindi, che Sky decida che il Parma debba tornare a giocare, niente di strano che la serie A obbedisca senza fiatare. A pensarci bene, in questo mondo di strano in effetti c’è solo De Laurentiis, che da quando è presidente si sforza, riuscendoci, di chiudere ogni anno i bilanci in attivo, pagando tutto e tutti. “Questo è un calcio fatto da vecchi”, sentenziò proprio De Laurentiis qualche anno fa. Nulla di nuovo sotto Sky.

Vota questo articolo
(1 Vota)

Lo urlano in tanti. Non sono napoletani e ci tengono a farlo sapere in giro. Non che sia poi questa gran notizia che persone di altre città non siano napoletani, però ci tengono a sottolinearlo. La frase si canta ormai da anni in tutti gli stadi d’Italia. Recentemente, è stata più volte ascoltata in occasione della partita di Coppa Italia tra Lazio e Napoli, insieme all’altrettanto celebre motivetto sul Vesuvio, sempre di moda. Ma è solo l’ultimo esempio. “Noi non siamo napoletani”: urlano e cantano ovunque i tifosi delle altre squadre e ne vanno fieri. Buon per loro. Ma non è solo un coro da stadio. Qualcuno, nel recente passato, ha tenuto anche a ribadirlo con dichiarazioni pubbliche. O dichiarazioni private che poi sono diventate pubbliche. E’ il caso dell’atleta, specializzato nella marcia (o nel marcio?), Alex Schwazer.  E’ nato a Vipiteno, in Alto Adige, chiaramente non è napoletano. Però ci tenne a rimarcarlo. Era il 2012, anno olimpico. Il 6 agosto all’atleta fu annunciata la notizia di essere stato trovato positivo all’eritropoietina, a seguito di un controllo a sorpresa dell’Agenzia mondiale antidoping, ed escluso dalla competizione delle 50 km di marcia di Londra 2012. La notizia fece scalpore, del resto Scwazer era campione olimpico in carica e speranza azzurra anche per l’edizione londinese. Pochi giorni prima di essere squalificato, il marciatore scrisse una mail al medico federale: “Posso giurare che non ho fatto niente di proibito, ti ho dato la mia parola e non ti deluderò. Sono altoatesino, non sono napoletano”. Che belle parole! Solo successivamente l’altoatesino, o, se si preferisce, il non napoletano, confessò in lacrime la sua colpevolezza ed è tuttora squalificato fino al 29 aprile 2016.

Altra storia interessante, quella dell’Atalanta e del suo capitano e bandiera Cristiano Doni. Era il giugno del 2011 e la società orobica, appena tornata in serie A, si ritrovò al centro dello scandalo delle scommesse illegali nel calcio. Principale indagato, il capitano Cristiano Doni, che per la cronaca è nato a Roma e cresciuto a Verona, anche lui pertanto non è chiaramente napoletano.

Doni non era nuovo a situazioni del genere. Già nel 2001 fu accusato, assieme ad altri calciatori, di aver pilotato il risultato della partita di Coppa Italia tra Atalanta e Pistoiese. Nella circostanza, però, le accuse furono ritenute infondate dalla magistratura. Doni fu assolto e tornò regolarmente in campo ed iniziò ad esultare ad ogni gol portandosi le dita al mento ed alzando lo sguardo, a voler rimarcare la sua “testa alta” di fronte all’infamia delle accuse che lo avevano riguardato. Solo anni dopo avrà modo di confessare che anche quella partita con la Pistoiese del 2001 era truccata.

Ma tornando al giugno del 2011, i tifosi dell’Atalanta scesero in strada per manifestare in favore della loro squadra e del loro capitano. Una trasmissione dell’emittente nazionale La7, “L’Infedele”, condotta da Gad Lerner, ebbe modo di raccogliere le testimonianze dei tifosi bergamaschi. Uno di questi, in particolare, tuonò con convinzione: “l’Atalanta è una società seria. Noi non siamo napoletani, non abbiamo i boss dietro la rete della porta, noi”. Parole che furono tranquillamente mandate in onda dalla trasmissione, senza censura. Del resto, che c’è di male a dire che gli atalantini  sono persone serie e soprattutto non sono napoletani?

Gad Lerner, successivamente, si scusò pubblicamente ma in maniera piuttosto forzata.

L’acceso tifoso faceva riferimento ad una partita del 2010 tra Napoli e Parma, che i media non persero occasione di sbattere in prima pagina in occasione dello scandalo delle scommesse che era in corso.

Quella partita fu vinta dal Parma. Un anno dopo qualcuno si accorse che dietro la porta c’era Antonio Lo Russo, figlio di un noto boss della camorra, che dalla foto scattata sembrava non esultare al gol del momentaneo pareggio di Hamsik, come a far intendere che tenesse alla vittoria degli ospiti. Lo Russo, all’epoca dei fatti, era un cittadino libero ed aveva regolare pass di addetto al campo. Tra l’altro, al gol di Hamsik esultò pure. Ma qualcuno ci tenne a sbattere in prima pagina quella non notizia. Fu immediatamente stabilito che non ci furono flussi di scommesse irregolari per quel Napoli-Parma e la società partenopea ne uscì naturalmente pulitissima. Piuttosto, Cristiano Doni fu squalificato per tre anni e sei mesi per illecito sportivo e l’Atalanta costretta ad iniziare la stagione successiva con una pesante penalizzazione di punti.

Ma a proposito di quel Napoli-Parma del 2010, il presidente della società emiliana, Tommaso Ghirardi, a scanso di equivoci volle subito prendere le distanze dall’ipotesi di irregolarità. “Noi a Parma abbiamo soltanto il boss dei prosciutti” disse, con un filo di ironia. Ironia che a distanza di anni appare decisamente fuori luogo. Oggi, Tommaso Ghirardi è indagato per bancarotta fraudolenta e sul Parma sta indagando anche la Procura Antimafia di Bologna. Si cerca di fare chiarezza su uno strano flusso di denaro all’interno del club parmigiano. Altro che boss dei prosciutti.

“Noi non siamo napoletani” si urla e si canta negli stadi d’Italia e talvolta qualcuno ci tiene anche a ribadirlo, per sentirsi pulito. E allora, giacchè costoro ci tengono tanto, vale la pena ricordarlo ancora una volta: Alex Schwazer, Cristiano Doni e il suo acceso sostenitore e Tommaso Ghirardi. Loro, grazie a Dio, non sono napoletani.

Vota questo articolo
(5 Voti)

 (Trigoria-Roma) – Gli estremi della classifica si toccano (Roma prima con dieci punti di vantaggio, Ternana ultima con i suoi nove punti), ma sul campo la differenza si attenua. E di molto. Tiene bene la Ternana: lotta, contrasta, reagisce e, almeno per un tempo, non accusa timori reverenziali o disagio psicologico contro gli svettanti giallorossi di Coppitelli. Pur passando subito in svantaggio, puniti da un gol-lampo di Grossi, i ragazzi di Terni hanno una bella reazione trascinati da un bravissimo ed indomito Polizzi. Il giovane attaccante di Terzigno prima (18’) si rende protagonista di una travolgente azione personale, conclusa con un destro sull’esterno della rete, poi coglie il meritato successo personale con una rete spettacolare per natura e finalizzazione (35’). Il centrocampista umbro Broccatelli recupera un pallone a centrocampo e lancia Polizzi nello spazio. La punta lascia sul posto un indeciso Kastrati e batte imparabilmente con un destro velenoso e preciso il portiere giallorosso Bortolameotti. Vincono ,poi, alla distanza, secondo pronostico, i ragazzi romani, ma Polizzi dimostra ancora una volta di poter reggere con ottimi risultati la categoria. Da segnalare, nella giornata, ancora una battuta a vuoto degli azzurrini partenopei allenati da Liguori, sconfitti malamente a Latina (0-2), con le reti di Di Nardo e di Zorresi. Con questa sconfitta il Napoli si trova momentaneamente fuori anche dai play-off.

ALLIEVI NAZIONALI   –   ROMA-TERNANA 4-1

ROMA: Bortolameotti, Tofanari (71’ Delvecchio), Kastrati (73’ Sgambati), Grossi, Pellegrini (62’ Ceka), Frattesi (41’ D’Alena), Bordin (58’ Valeanu), Marcucci, Franchi (62’ Papavero), Odianose (47’ Tumminello). Antonucci. A disp.: Assi, Costanzo. All.: Coppitelli

TERNANA: Magrini, Boccanera (73’ Giardino), Pinzaglia (73’ Grottanelli), Casciani, Paolucci (80’ Firabbi), Broccatelli (47’ Argento), Bellini, Picazzini, Massarucci (62’ Petroselli), Vittori (62’ Giuntini), Polizzi (71’ Carissimi). A disp: Vitali, Renzi. All.: Borrello

Arbitro: Ruggiero di Roma 1

Reti: 3’ Grossi (R.), 35’ Polizzi (T), 38’ Odianose (R.), 62’ D’Alena (R.), 73’ Antonucci (R.)

Enzo Torre

Vota questo articolo
(3 Voti)

Tra speranze e timori il sorteggio per l’Europa League alla fine si presenta favorevole, non certo facile. Il Napoli sperava in un abbinamento tranquillo (vedi Bruges), ma si ritrova contro i russi della Dinamo Mosca, avversario ostico, ma battibile. Gli azzurri alla vigilia degli abbinamenti paventano solo un derby fratricida italiano, mentre RafaBenitez resta serafico con la solita calma e convinta sicurezza. “Siamo forti e decisi, chiosa il tecnico partenopeo, non abbiamo paura di nessuno. Possiamo battere tutti”.

GLI AVVERSARI:

La Dinamo Mosca è momentaneamente terza in classifica nel campionato russo, dietro lo Zenit di San Pietroburgo ed il CSKA di Mosca, ma con una partita da recuperare. Il torneo è attualmente fermo per la pausa invernale e riprenderà l’8 marzo con la Dinamo opposta alla non irresistibile UFA. In classifica attualmente la squadra moscovita ha 32 punti, ben raccolti in 16 partite con 10 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte (con 36 reti fatte e 19 subite). E’ squadra tosta e quadrata la Dinamo, squadra “fisica” e pragmatica, senza svolazzi di fantasia. Nasce come emanazione dell’esercito sovietico ed ha avuto tra le sue fila(per 22 anni, dal 1949 al ’71) un giocatore emblematico: il leggendario portiere Lev Jashin, proclamato miglior portiere del XX secolo ed in grado di parare in carriera ben 86 rigori (questa la stima ufficiale, ma alcuni “agiografi” riportano addirittura a circa 150 il numero globale dei penaltiesneutralizzati). In campo nazionale ha un palmarès di tutto riguardo: 11 Campionati URSS, 6 Coppe Naz. URSS, 2 Supercoppe (1 URSS, 1 Russia). In campo internazionale resta ancora a digiuno. Il suo percorso in Europa League è stato un crescendo quasi esaltante. Dopo un esordio a rilento in agosto contro l’Omonia di Nicosia (2-2 e vittoria al ritorno 2-1), nella fase a gironi contro PSV, Estoril ePanathinaikos sbaraglia letteralmente gli avversari con 6 vittorie in sei partite, quindi, poi, nell’eliminazione diretta regola facilmente i belgi dell’Anderlecht (0-0 e 3-1). Questa striscia di vittorie lancia la squadra russa nel ranking europeo 2014-15 al sedicesimo posto, precedendo il Basilea e lo stesso Napoli (18.o). C’è tra i giocatori russi, un vago ottimismo. Rispettano e riconoscono il valore degli azzurri, ma non pensano di essere del tutto sfavoriti dal pronostico.

IL CAMPO:

Si giocherà all’”Arena Khimki” (gara di ritorno: 19 marzo, ore 18) . Stadio in stile inglese, molto accogliente ed abbastanza “raccolto”, aperto solo nel 2008. Sullo stesso campo gioca anche il CSKA di Mosca ed ha una capienza certificata di 18.636 posti (misure: m. 105x68, del tutto uguali a quelle del San Paolo). Nessuna preoccupazione per il terreno di gioco, tenuto sempre in perfetto stato, sotto controllo ed abitualmente riscaldato.

LA SQUADRA:

GABULOV Vladimir. Naz. Russa (Portiere, 19-10-’83, h.1,90. Presenze in Nazionale: 10; in Under 21: 15. Valore: 5 milioni)

SHUNIN Anton. Naz. Russa (Portiere, 27-01-87, h. 1,90. Presenze in Nazionale: 2; con la Russia B: 1; in Under 21: 7. Valore: 4 milioni)

KOZLOV Aleksei. Naz. Russa (Esterno basso, destro. 25-12-86, h. 1,86. Presenze in Nazionale: 13; in Under 21: 2(con 1 rete). 1 rete in EL. Valore: 7 milioni)

SAMBA Christopher. Doppio passaporto: Congo-Francia(Difensore centrale, destro. 28-03-84, h. 1,93. Presenze nella Nazionale del Congo: 26; in Under 20: 7. 3 reti in campionato. Valore 9 milioni)

HUBOCAN Tomas. Naz. Slovacchia (Difensore centrale, 17-09-85, h. 1,83. Presenze in Nazionale: 27. Grande amico diHamsik. Valore: 7,5 milioni)

DOUGLAS Franco Teixeira. Doppio passaporto: Paesi Bassi-Brasile (Centrale difensivo, destro; 12-01-’88, h. 1,92. Valore 9 milioni)

GRANAT Vladimir. Naz. Russa (Difensore centrale, piede sinistro; 22-05-87; h. 1,84. Presenze in Nazionale: 9 (con 1rete); con la Russia B: 4; in Under 21: 8. Valore: 5 milioni)

ZHIRKOV Yuri. Naz. Russa (Centrocampista di sinistra, sia alto che basso; 20-08-’83, h. 1,78. Presenze in Nazionale: 62 (con 1 rete); in Under 21: 7 (con 2 reti). 2 reti in EL.Valore: 6 milioni)

BÜTTNER Alexander. Naz. Paesi Bassi (Esterno sinistro, piede mancino; 11-02-’89; h. 1,74. Presenze in Nazionale: Olanda Under 21: 1; Under 20: 8; Under 19: 1. Valore: 3,5 milioni)

VAINQUEUR William Jacques. Naz. Francia (Centrocampista centrale, 19-11-’88; h. 1.80. Presenze in Nazionale: Francia Under 21: 2; Under 19: 3. Valore: 6 milioni)

DENISOV Igor. Naz. Russa. (Centrocampista centrale, 17-05-84; h. 1.76. Presenze in Nazionale: 45; Under 21: 9 (con 1 rete). Valore: 12 milioni)

YUSUPOV Artur. Naz. Russa. (Centrocampista centrale, 01-09-’89; h. 1,81. Presenze in Nazionale: con la Russia B: 3; in Under 21: 8; in Under 20: 10 (con 2 reti); Under 19: 9 (con 3 reti). Valore: 4 milioni)

ZOBNIN Roman. Naz. Russa. (Centrocampista centrale, 11-02-’94, h. 1,84. Presenze in Nazionale: Under 19: 13; Under 18: 8 (con 1 rete); Under 17: 15; Under 16: 11. Valore: 1 milione (non ufficiale).

IONOV Aleksei. Naz. Russa. (Esterno alto, ambidestro, 18-02-’89; h. 1,77. Presenze in Nazionale: 8; con la Russia B: 5 (con 3 reti); Under 21: 10 (con 2 reti); Under 19: 9 (con 2reti); Under 17: 11 (con 4 reti). 6 reti in campionato con 2 assist, 3 reti in EL. Valore: 4,5 milioni)

VALBUENA Mathieu. Naz. Francia. (Trequartista-esterno. 28-09-’84; h. 1,67. Presenze in Nazionale Francese: 39 (con 6 reti). 3 reti in campionato con 8 assist. Valore 14 milioni)

DZSUDZSAK Balazs. Naz. Ungheria (Attaccante esterno, gioca normalmente a sinistra, ma a suo agio anche a destra. 23-12-’86, h. 1,79. Presenze in Nazionale: 62 (con 15 reti, è anche il capitano), Under 19: 6 (con 5 reti); Under 17: 6 (con 1 rete). 5 reti in campionato, con 6 assist. Valore: 10 milioni)

KOKORIN Aleksandr. Naz. Russa (Attaccante. 19-03-91, h. 1.83. Presenze in Nazionale: 29 (con 7 reti); Under 21: 29 (con 11 reti); Under 19: 3 (con  2 reti); Under 17: 10 (con 9 reti). 7 reti in campionato, con 5 assist. 2 reti con 11 (!!!) assist in EL. Valore: 18 milioni. Gioca normalmente al centro, ma per caratteristiche è più una seconda punta. Invano trattato dalla Roma nel mercato estivo)

KURANYI Kevin. Doppio passaporto: Germania-Brasile(Punta centrale, piede destro. 02-03-’82, h. 1,90. Presenze in Nazionale: Germania: 63 (con 23 reti); Under 21: 6 (con 2 reti); DTF Team 2006: 1 (con 1 rete). 7 reti in campionato, con 4 assist. 2 reti in EL. Valore: 4 milioni)

L’ALLENATORE:

CHERCHESOV Stanislav (02-09-’63, ex-portiere dalla lunghissima carriera. Milita sempre in squadre moscovite, con due esperienze in squadre europee: alla Dinamo Dresda ed al Tirol Innsbruck. Da giocatore ha già incrociato il Napoli, nella Coppa Campioni 1990, quando difendeva i pali dello Spartak Mosca. Riuscì anzi ad ipnotizzare Marco Baroni sul rigore decisivo, che poi costò l’eliminazione agli azzurri. Da giocatore per tre volte ha vinto il premio quale miglior portiere del campionato, trionfando anche in due campionati sovietici, due campionati russi, una Coppa delle Federazioni Sovietiche, una Coppa dell’URSS, una Coppa del Campionati della CSI, due campionati austriaci (con ilTirol). Gioca a buon livello fino ai quaranta anni, poi subito inizia come tecnico in Austria con il Wacker Innsbruck, passando successivamente allo Spartak Mosca, al Soci, alTerek Groznyi, all’Amkar Perm, prima di approdare alla Dinamo Mosca. Allenatore tradizionale, pratico ed essenziale, non insegue passivamente le novità tattiche, maama sempre schierare la sua squadra con il 4-2-3-1. La Dinamo è abituata ad un gioco maschio e veloce, molto aggressivo e muscolare, poco incline alla fantasia. A livello internazionale non ha ancora vinto nulla, ma in Russia sono pronti a scommettere sulla sua squadra, che presto risplenderà di luce folgorante.

Enzo Torre