Attualità
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Caivano, l'Esercito porta in piazza i campioni dello sport
Caivano. In occasione della giornata nazionale dello Sport l’Esercito Italiano ha organizzato ...
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- Caivano, l'Esercito in campo nella giornata dello sport
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- Commercio, in crescita il traffico all'interporto di Nola
San Felice a Cancello, nasce il periodico "Fuori dal Coro"
Lunedì, 02 Marzo 2015 12:20 Scritto da RedazioneSarà presentato oggi 2 marzo, alle ore 18:30 presso la casa canonica della Parrocchia di Cancello Scalo “ S. Alfonso Maria de’ Liguori” nel comune di San Felice a Cancello, il primo numero del periodico “Fuori dal Coro”, diretto da Francesco Adriano De Stefano. Alla presentazione parteciperanno la stampa e le istituzioni locali ed è invitata la cittadinanza tutta. Nell’occasione saranno distribuite le copie cartacee della rivista. “Fuori dal Coro” è una rivista di approfondimento delle principali tematiche del territorio della valle di Suessola, nasce come periodico trimestrale indipendente. Tra gli obiettivi principali, quello di promuovere le azioni rivolte al sociale dando voce alle fasce deboli e coinvolgendo l'opinione pubblica grazie alla sua natura civica e partecipativa. Il giornale è edito dall’associazione "Il Laboratorio", un'organizzazione giovanile di volontariato che opera principalmente attraverso la cultura, avvicinando il singolo individuo alla società, diffondendo quindi la cittadinanza attiva sul territorio. “E’ un progetto che è nato come volantino associativo. In seguito si è andata confermando l’idea di creare una testata giornalistica per sperimentare la creatività dei volontari, estendendo la partecipazione ai cittadini, in modo da praticare il principio della cittadinanza attiva attraverso l’informazione libera. L’ impegno nel sociale, dando voce a chi ha meno opportunità di essere ascoltato, è ciò che ci contraddistingue rispetto a chi della vocazione giornalistica fa una mera speculazione economica e mediatica, è ciò che ci rende Fuori dal Coro - spiega il direttore responsabile Francesco Adriano De Stefano.
Nola, la Finanza dona 600 litri di gasolio alla Caritas diocesana
Sabato, 21 Febbraio 2015 23:25 Scritto da RedazioneSono stati destinati alle opere caritative del territorio diocesano, i seicento litri di carburante sequestrato dalla compagnia della Guardia di Finanza di Nola nell’ambito dell’attività di prevenzione e controllo del territorio. Un importante contributo alle attività che la Caritas diocesana promuove sul vasto territorio diocesano che conta quarantacinque comuni e si estende tra le province di Napoli ed Avellino. Per il servizio ai poveri, infatti, la Caritas Diocesana di Nola impegna i suoi volontari oltre che nei centri pastorali di Pomigliano d’Arco e San Giuseppe Vesuviano e nel centro polifunzionale Elim di Somma Vesuviana, anche con un’unità di strada che gira periodicamente per le città della diocesi per la donazioni materiali, raccolta di indumenti usati e per campagne come Carrello della Solidarietà, Pianta la Speranza ed Emergenza Freddo. Proprio quest’ultima iniziativa, che vede i volontari Caritas soccorrere nelle strade tanti senzatetto durante i rigidi mesi invernali, ogni anno rappresenta un costo significativo per la Caritas Diocesana proprio per le spese di carburante necessario. Costi che per il 2015 saranno sostenuti dalla generosa offerta della Guardia di Finanza di Nola, guidata dal capitano Luca Gelormino e dalla disponibilità del Tribunale di Nola. Il gasolio é stato sequestrato a Sant'Anastasia all'interno di un distributore clandestino di carburante e custodito gratuitamente fino ad oggi dalla ditta di trasporti Covis di San Vitaliano. “È un gesto di solidarietà quello di cui si è fatto autore il comando della Guardia di Finanza” – ha dichiarato don Arcangelo Iovino, direttore della Caritas Diocesana di Nola – “con la loro donazione ci daranno la possibilità di incrementare il nostro aiuto su strada ai tanti che vivono gravi condizioni di povertà e di emarginazione. Un'offerta che si rivela quanto mai significativa se si pensa che il carburante donataci era in origine nei traffici di persone senza scrupoli. Al capitano Gelormino e la Guardia di Finanza di Nola va tutta la nostra gratitudine”.
Antonio Menzione il Vesuviano che conquistò San Remo
Giovedì, 19 Febbraio 2015 06:56 Scritto da Genny GalantuomoForse, quando ha preso quell'aereo per Genova con destinazione finale Sanremo per partecipare all'edizione della manifestazione canora più seguita degli ultimi dieci anni, nemmeno se ne stava rendendo conto di cosa gli sarebbe capitato in quella che, molto probabilmente, per Antonio Menzione sarà stata, dal punto di vista professionale, una delle migliori della sua vita. Con al fianco il suo amico e collega di brand Sabatino Sicignano, ha varcato le porte del teatro più invidiato d'Italia, quello che ogni artista vorrebbe calcare almeno una volta nella sua vita. Sanremo, da qualsiasi angolazione lo si guardi, dà e fa curriculum, per chi canta ovviamente. Nel caso specifico di Antonio Menzione e del simpatico Sabatino la cosa era un tantino differente. Loro, a Sanremo, ci sono arrivati né da cantanti, né da super ospiti (ve li immaginate con il microfono in mano?), loro a Sanremo ci sono arrivati perché la vita a volte fa dei giri strani, ti mette di fronte a delle scelte obbligate ma, in altre occasioni, è il fato che vuole che vada così, e se un vecchio detto napoletano dice che Dio aiuta chi si aiuta, la prova provata che dei segnali divini esistono, sono questi due simpatici personaggi, i quali, grazie alla passione ed all'amore che hanno per il proprio mestiere sono riusciti a meritarsi uno spazio in un contesto così importante. E qui ritorna il discorso della vita che a volte fa dei giri strani e ti fa raccogliere in una settimana anni ed anni di sacrifici privazioni e voglia di migliorasi. A Sanremo le "Idee per la testa" di Antonio e Sabatino c'arrivano perché nel tempo hanno gravitato nel settore facendosi apprezzare per la bravura e per la bontà d'animo. E così una volta varcata la porta d'ingresso per loro non si apre il palcoscenico, il loro naturale ambiente è il backstage. Sono tipi da retrovia, sono quelli che gli artisti salutano quell'attimo prima di andare in scena a cantare. Sono quelli con cui condividono gli ultimi istanti di serenità prima di stringere la mano a Carlo Conti.
E cosa potrebbe esserci di meglio che una sana risata, un volto sereno prima di lanciarsi nella mischia? E chi secondo voi poteva incarnare queste caratteristiche? Lo capiscono subito gli artisti che vivono di emozioni, le due facce amiche e sicure del backstage sono subito identificabili come due pregiudicati per associazione a simpatizzare di stampo partenopeo. Contaminano l'ambiente con la loro napoletanità verace e garbata, che ammalia. Basta guardarsi intorno per rendersi conto che questi due hanno qualcosa in più,oltre la bravura. Ed allora ne approfittano un pò tutti. Malika Ayane che cerca di tenere dritto un ciuffo platinato, la Atzei che ai capelli tiene e si vede alla Tatangelo che manco a dirlo con i napoletani c'ha un feeling particolare. Tutte conquistate dalla bravura di questo team che in pochi giorni riesce ad attirarsi le attenzioni degli addetti ai lavori. E se altrove la voce corre qui a Sanremo che di "voci" sono esperti il messaggio si espande in pochi giorni. Alla fine anche l'inviata della "Vita in diretta" Barbara Di Palma ne "approfitta" per rimettere a posto la sua folta capigliatura. Il tam tam nel backstage è contagioso ed incuriosisce anche i maschietti che fanno a gara per darsi una sistematica al taglio. Sotto le attente mani di Antonio Menzione finiscono l'attore Piff, i personaggi di Made in Sud e Giovanni Caccamo (al quale Antonio proprio durante il taglio preannuncia il suo pronostico di vincita) ed i tre vincitori del gruppo "Il Volo" potevano mancare? Certo che no! Anche loro un pó per scaramanzia, un pó per simpatia si lasciamo "acconciare" i capelli. Insomma un vero e proprio successo personale oltre che aziendale per Antonio Menzione, l'art director del gruppo " Idee per la testa team-BH saloon" e per coloro i quali hanno sempre pensato che lo stile e la tendenza sia figlio degli ambienti capitolini o milanesi l'elemento di novità arriva dalla provincia del Sud. Da qui parte un messaggio nuovo che non a caso gli artisti dell'Ariston hanno colto al Volo...altrimenti che si dice a fare che Sanremo è Sanremo?
Intervista ad Antonio Menzione:
Come ci si sente dopo una settimana nel posto più seguito d'Italia " sono davvero felice per l'esperienza vissuta a Sanremo. "Onestamente non immaginavo di trovare una organizzazione così precisa e puntuale. Ho avuto modo di conoscere e di lavorare con artisti di spessore sia umano che professionale che hanno apprezzato il lavoro mio e del mio collega Sabato Sicignano. Quando si ha l'onere di dover rappresentare un'azienda come la BH Saloon in un contesto così importante tutto viene amplificato e cerchiamo di porre una attenzione particolare nei dettagli che nel nostro lavoro sono importantissimi". Dei tanti artisti con i quali hai avuto modo di confrontarti, quali secondo te erano colpiti dall'atmosfera sanremese? " I giovani in generale erano quelli visibilmente emozionati. Ho avuto modo di sistemare l'acconciatura a Giovanni Caccamo il vincitore della categoria giovani con il quale fino a qualche minuto prima della premiazione facevamo previsioni sulle canzoni più belle e meritevoli. Devo essere sincero mi ha fatto davvero una bella impressione. Un ragazzo che per affermarsi ha dovuto fare enormi sacrifici, ma alla fine con determinazione è riuscito a centrare l'obiettivo. Anche Malika Ayane mi ha colpito per la simpatia e disponibilità. Una donna eccezionale e sempre disponibile a scambiare qualche battuta. Una citazione particolare poi ai ragazzi de 'il Volo' i vincitori di questa edizione con i quali prima della premiazione abbiamo addirittura registrato un filmato in cui salutavamo i nostri conterranei. Questo per far capire quanto variegato sia l'universo Sanremo in cui ognuno vive l'attesa a modo suo". Ripeteresti questa esperienza? "sicuramente, se mi capiterà l'occasione anche l'anno prossimo non la farò sfuggire. A tal proposito volevo ringraziare tutto lo staff di "Idee per la testa" e l'azienda BH Saloon per avermi messo nelle migliori condizioni per operare in una kermesse così importante. Una citazione di affetto al mio amico e collega Sabato Sicignano per il notevole contributo che ha fornito in questa bella esperienza."
Antonio Menzione il Vesuviano che conquistò San Remo
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E la quadriglia ci riconsegnò il carnevale di un tempo
Mercoledì, 18 Febbraio 2015 01:56 Scritto da Genny GalantuomoIn questo periodo in cui tutto si rimette in discussione a causa della crisi e dei tagli alle spese che affliggono tutti i comparti dal pubblico al privato, ci sono delle certezze che si rinsaldano nel segno della tradizione e dell'essenziale. Così, mentre altrove per organizzare eventi ci vogliono fiori fior di euro, a Terzigno un gruppo di amici ed appassionati della tradizione popolare riescono con poco o niente a rinverdire, annualmente, la tradizionale quadriglia Terzignese. Razziati gli armadi di capi e vestiti d'epoca, messe su parrucche e trucco trasgressivo così come le calze auto reggenti dalle quali sbucano ciuffi di peli castigati dal naylon, il più è fatto. Si può andare in piazza a festeggiare il carnevale a modo nostro, alla vesuviana maniera, con poco, anzi, pochissimo. La quadriglia sfila e sfida il tempo e le crisi, tra sorrisi ed applausi strappati nelle piazzette cittadine dove si riscopre il gusto di questo rito mai tramontato e , forse minimamente scalfito nel periodo in cui da queste parti i carri la facevano da padroni. E come spesso accade nel momento di crisi si torna al passato e si riscoprono percorsi e passioni sopite per troppo tempo. Magari un domani si potesse ripartite dalle quadriglie per costruite un carnevale nel segno della tradizione meno megalomane e più reale a portata di armadio, meno dispendioso e più gradevole, dove a trovare spazio sono la risate strappate ad ogni passo. E forse, il senso del carnevale dovrebbe ritornare ad essere questo: ridere e divertirsi senza nemmeno la necessità di fare brutti scherzi alle tasche intristite all'inverosimile.
Le fontane danzanti incantano i Terzignesi e chiudono il carnevale
Mercoledì, 18 Febbraio 2015 00:25 Scritto da Genny GalantuomoNon potevamo relegare all'interno di un semplice scritto per il carnevale lo spettacolo nello spettacolo che è andato in scena ieri sera in piazza Troiano Caracciolo del Sole. Dopo la sfilata della classica quadriglia e del carro dei giovani i tantissimi presenti nella piazza principale piAzza di Terzigno hanno avuto modo di assistere ad un gioco di colori , spruzzi e lampi di fuoco in una danza di elettiva naturali che si alternavano e si incontravano sul proscenio come in una vera e propria opera teatrale. L'arte delle fontane danzanti, così è stata battezzata quella che potrebbe essere tranquillamente chiamata come l'arte degli elementi aria, acqua, fuoco e luci in una miscellanea coordinata da un team di esperti giunti alle falde del Vesuvio dall'Umbria. A curare lo spettacolare evento l'associazione carnevale Terzignese presieduta da Vincenzo Ranieri che particolarmente soddisfatto dal palco ha chiosato:" ringrazio tutti voi per la partecipazione a questa manifestazione, una citazione particolare per l'amico Salvatore Carillo per il sostegno ed il supporto, questo è uno spettacolo che come associazione vogliamo donare alla nostra collettività ed affiancarlo agli eventi tipici del carnevale". Mossa riuscitissima, tutti con il naso per aria ad ammirare i mirabili giochi che i maestri Dominici's curano in una armonia tra musica spruzzi e lingue di fuoco che lasciano attoniti i presenti. Ad ogni acuto corrisponde un picco, un colore, un lampo di fuoco che rende unico questo spettacolo che ne siamo certi resterà indelebile nella memoria di chi ha avuto la fortuna di poter mirarlo di persona.