Vota questo articolo
(0 Voti)
In Italia ogni anno vengono rubate circa 100.000 automobili, ma quanto costa assicurare l’auto contro questa evenienza? E come varia la tariffa lungo lo Stivale? Facile.it ha analizzato il fenomeno confrontando i costi della garanzia accessoria furto-incendio in alcune delle principali città capoluogo e scoprendo che la differenza di prezzo tra una zona e l’altra del Paese può arrivare a superare il 280%. Napoli è la prima in classifica, per confrontare le tariffe della sola garanzia furto-incendio, Facile.it ha preso come profilo di riferimento un automobilista di 43 anni, classe di merito 1, proprietario di un’auto station wagon familiare 5 porte del 2014 (valore attuale di mercato circa 7.000 euro) e ha calcolato la migliore offerta disponibile* nei seguenti capoluoghi: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino e Venezia. Se forse non stupisce trovare Napoli al primo posto nella classifica dei costi – nella città campana la migliore offerta disponibile per la sola garanzia furto-incendio, esclusa quindi la copertura standard RC, è pari a 139 euro - quello che sorprende è la differenza con le altre aree esaminate; il costo di Napoli risulta essere più alto di oltre il 110% se confrontato con quello di Roma, dove il prezzo della copertura è pari a 64 euro, del 200% rispetto a Milano (45 euro) e, addirittura, di oltre il 280% rispetto a Bologna (36 euro). Tra le città analizzate l’unica che si avvicina al capoluogo campano è Bari, dove la miglior tariffa per la garanzia furto-incendio è pari a 111 euro. Sotto la soglia dei 100 euro, e terza nella classifica del campione preso in esame, si posiziona Catania, città dove per aggiungere al premio RC anche la copertura furto e incendio bisogna spendere, secondo il miglior preventivo disponibile tramite Facile.it a ottobre 2018, 74 euro. Come anticipato, va meglio, ma solo di poco, agli automobilisti di Roma; che comunque devono mettere a budget una cifra pari al 40% in più rispetto a Milano e Torino, aree dove invece la miglior tariffa per proteggere l’auto dal rischio furto e incendio è prossima ai 45 euro. In coda alla classifica delle grandi città si posizionano, tutte con un best price prossimo ai 36 euro, Firenze, Genova, Venezia, Bologna e Cagliari. «A determinare le differenze di prezzo sono diversi elementi; come il numero di furti d’auto registrati a livello territoriale e quello delle frodi alle compagnie», spiega Diego Palano, responsabile assicurazioni di Facile.it. «È così che si spiegano difformità di costo anche significative fra le varie zone del Paese. Il consiglio, al solito, è di confrontare le proposte di più assicurazioni, perché le tariffe applicate dalle compagnie possono variare in maniera significativa». Altro dato interessante emerso dall’analisi è che, in alcune fra le città analizzate, a seconda della compagnia considerata, la classe di merito del proprietario del veicolo incide anche sul costo della garanzia furto-incendio. Per approfondire la dinamica, Facile.it ha utilizzato lo stesso profilo di proprietario sopra indicato, considerando però una classe di merito pari a 10. Ecco allora che a Napoli, lo stesso profilo-automobilista* con classe di merito 10 anziché 1, guardando sempre alla migliore offerta disponibile tramite il portale, pagherebbe per la sola garanzia furto-incendio quasi il 10% in più; stessa cosa accadrebbe a Catania e Bari.A Roma, Milano e Cagliari, invece, la differenza di tariffa tra una prima e una decima classe di merito è molto più marcata; il proprietario meno virtuoso vedrebbe lievitare la tariffa per la sola garanzia accessoria di oltre il 25%. È però Torino la città tra quelle analizzate dove emerge la differenza maggiore; nel capoluogo piemontese, un automobilista in decima classe pagherebbe addirittura il 47% in più rispetto ad uno in prima classe. Come detto, però, non in tutte le città il costo della garanzia furto incendio è influenzato così pesantemente dalla classe di merito; a Venezia e Bologna, ad esempio, la variazione è prossima al 2%, mentre a Firenze poco più dell’1%
Vota questo articolo
(1 Vota)

Napoli, IV edizione Trofeo Pulcinella

Giovedì, 20 Settembre 2018 16:27 Scritto da
Partito il conto alla rovescia per il Trofeo Pulcinella, l’attesissima competizione, organizzata dall’Associazione Mani d’Oro, presieduta dal Maestro Pizzaiolo Attilio Albachiara, che, tra il 24 e 25 settembre, per il quarto anno consecutivo, presso la Mostra d’Oltremare di Napoli, vedrà cento pizzaioli, provenienti da diverse parti del mondo, contendersi lo scettro del migliore poprio in quella che è considerata la Capitale mondiale della Pizza. Due le categorie previste nell’ambito del Trofeo: Pizza Napoletana o “Tradizionale” e Pizza Contemporanea o “A canotto”. Venerdì, 21 settembre 2018, alle ore 11:00, a Napoli, presso la Pizzeria Starita a Materdei, avrà luogo un’anteprima riservata agli organi di informazione, nel corso della quale andrà in scena la prima “sfida” tra una pizza napoletana o “tradizionale”, che sarà preparata dal “padrone di casa” Antonio Starita (Presidente dell’Unione Pizzerie Storiche – “Le Centenarie”), e una pizza contemporanea o “a canotto” che sarà preparata da Attilio Albachiara, Organizzatore del Trofeo Pulcinella. I vincitori del Trofeo Pulcinella saranno decretati da tre tipologie di giuria: • Giuria Tecnico/Pratica: presieduta da Antonio Starita per la categoria Pizza Napoletana o “Tradizionale” e da Francesco Martucci per la categoria Pizza Contemporanea o “A canotto”. Questa giuria avrà il compito di giudicare la qualità e le caratteristiche organolettiche del prodotto finale. • Giuria Teorica: presieduta dal giornalista enogastronomico Luigi Cremona e dalla tecnologa alimentare Simona Lauri. Questa giuria esaminerà i questionari, importante novità di questa edizione, che saranno consegnati ai concorrenti, che dovranno rispondere anche sulle tecniche di impasto, di lievitazione, maturazione e cottura. La prova teorica è stata fortemente voluta dal Presidente dell’Associazione Mani d’Oro Attilio Albachiara, affinchè il giudizio finale possa essere completo a 360° sulle effettive capacità e competenze dei concorrenti. • Giuria Popolare, a partire dalla serata del 24 settembre, ovvero al termine delle gare, mediante il sito www.manidoro.pizza al voto delle giurie esperte si aggiungerà quello effetuato mediante il canale web. Il Trofeo Pulcinella ha acquisito nel corso delle varie edizioni una grande rilevanza anche oltre il territorio regionale, infatti, insieme alla presenza di concorrenti provenienti dall’estero, vi sono importanti aziende di settore che godono di grande prestigio su tutto il territorio nazionale e che sostengono l’evento con grande convinzione, tra esse ricordiamo: Agugiario&Figna Molini presente con le farine “Le 5 Stagioni”, Marana Forni, La Fiammante Conserve, Beneduce Maestri Caseari, Gi.metal e CheBirra. “Il Trofeo Pulcinella – spiega l'organizzatore Attilio Albachiara – si configura sempre più come vetrina di prestigio per pizzaioli emergenti e non solo. La folta e qualificata presenza di concorrenti stranieri è il segnale che il nostro evento è molto conosciuto e apprezzato anche all’estero. L’introduzione della prova teorica, che rappresenta un elemento di grande novità in competizioni del genere, è stata molto apprezzata dai tutti gli iscritti, infatti è stata interpretata in modo unanime come un segnale di grande trasparenza e correttezza in relazione alla valutazione finale”.
Vota questo articolo
(1 Vota)

"VESUVINUM" la conferenza a Napoli sul Vesuvio

Martedì, 04 Settembre 2018 11:19 Scritto da
Giovedì 6 settembre 2018, alle ore 17.30 si terrà, presso la Camera di Commercio di Napoli, la Conferenza Stampa e una cena di presentazione di “Vesuvinum”. Si tratta di proporre la conoscenza di usanze sacre e profaneper offrire un’opportunità a tutto il territorio vesuviano, attraverso iniziative che accendono i riflettori sulle sue eccellenze, ambasciatrici nel mondo di un territorio unico e irripetibile che tutti noi abbiamo il dovere di curare e preservare. Tanta sinergia, con una narrazione aggregata tra i vari comparti agricolo, turistico, sociale e culturale, per un solo obiettivo: la valorizzazione del territorio vesuviano. “Il futuro bisogna saperlo pensare, bisogna immaginarlo secondo prospettive concrete ed anche un po’ ambiziose, altrimenti si rischia di ripercorrere sempre le stesse strade e di seguire sempre gli stessi schemi” dichiara Luca Capasso, Sindaco di Ottaviano e Presidente della Comunità del Parco Nazionale del Vesuvio, in unione d’intenti con il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca; il Presidente del Parco Nazionale, Agostino Casillo; il Commissario straordinario della Camera di Commercio di Napoli, Girolamo Pettrone con il rappresentante della Camera dei Deputati, Paolo Russo, solo per citarne alcuni. L’incontro con la Stampa e con coloro che sono sensibili all’argomento,sarà una chiamata agli ingegni per poter mettere in campo iniziative che tendono a valorizzare produzioni d’eccellenza e di qualità come: le albicocche, i pomodorini del piennolo, i legumi, le ciliegie, gli agrumi, le noci, le olive. E poi l’arte bianca, dal pane di San Sebastiano, alla pasticceria napoletana finoalla lavorazione dello stoccafisso e baccalà. E soprattutto le uve: coda di volpe, falanghina, piedirosso, aglianico, catalanesca e il Lacryma Cristi, prodotti tutti legati alle feste per il raccolto, con la loro musica e con i balli popolari. Questa grande ricchezza va promossa e gestita in maniera intelligente, consapevoli che la promozione della conoscenza materiale e immateriale permette l’incontro con la nostra cultura motore di percorsi turistici nuovi e di grande qualità.
Vota questo articolo
(1 Vota)
Manca poco al suono della campanella e al rientro a scuola ma quest'anno studiare costerebbe di più. A confermarlo è l’aumento dei prezzi di tutto ciò che è necessario per astucci e materiale indispensabile per il primo giorno in classe. Ma non solo: tra libri, dizionari e spese di chi vive fuori sede, i costi lievitano su più fronti. Mettendo in difficoltà più famiglie, che hanno iniziato a ricorrere in modo più strutturato ai prestiti. Un’indagine di Federconsumatori stima che per il corredo scolastico servano 526 euro a studente, +0,8% rispetto all’anno scorso, compresa la scorta per tutto l’anno. Nella classifica degli aumenti per il materiale di scuola, il primo posto spetta ad astucci e diari brandizzati con i personaggi dei cartoni animati più visti. Segnano un +4/5% sul 2017 (se vuoti). E un +2/4% se sono pieni. In questi casi, in cartoleria si arriva a spendere fino a 30 euro. Tra le voci di spesa maggiore a scuola, ci sono i libri di testo. Protagonisti anche quest’anno di una lieve flessione, che si aggiunge a quella del 2017, ma che risulta irrisoria. Continuano a incidere particolarmente sul bilancio, soprattutto degli alunni delle prime classi medie e superiori. Più in generale, Federconsumatori, prendendo in considerazione le diverse classi delle scuole medie inferiori, licei e istituti tecnici, stima che per i libri e due dizionari, ogni ragazzo necessiti di un plafond di 456,9 euro, il -1,1% sull’anno scorso. Uno studente di prima media spende mediamente per libri di testo e due dizionari 428,8 euro (-0,1% sul 2017). Aggiungendo i 526 euro per il corredo, si arriva a 954,8 euro all’anno, ricambi compresi. Passando ai ragazzi di prima superiore: libri di testo e 4 dizionari per 651,6 euro (-5,4% sul 2017) e 522 euro di corredo. Totale 1.177,6 euro. Si tratta di cifre consistenti, che mettono in difficoltà molte famiglie. Se poi si considera il ciclo di studi universitario, le spese sono ancora maggiori. Oltre ai libri, si devono aggiungere le rette e talvolta anche i costi della vita da fuori sede. Un recente studio di Facile.it e Prestiti.it mostra come da gennaio a luglio 2018 sono stati erogati 87 milioni di euro come prestiti per lo studio. Soprattutto in giugno e luglio, in vista dell’avvio del nuovo ciclo di scuola. Anche se le richieste risultano comunque equamente distribuite. Dall’esame di un campione di oltre 75mila domande di prestito personale presentate ai due portali, esce che chi si è rivolto a una società del credito per sostenere i costi legati alla formazione ha cercato di ottenere, in media, 7.664 euro. Una somma che intende restituire, sempre in media, in 4 anni e mezzo, ovvero in 55 mensilità. Significa un importo che va dai 149 euro e i 162 euro, con un Taeg compreso tra il 7,10% e l’11,26%. Dall’analisi dei due portali si legge che circa il 30% delle richieste sono per un prestito di importo inferiore ai 3mila euro. Circa il 50% per un prestito tra i 3.001 euro e i 10mila. E il 20% oltre i 10mila. Numeri che lasciano intendere come le risorse siano indirizzate verso il pagamento di rette e iscrizioni a corsi universitari e master. Ma anche di asili nido. Sempre secondo Federconsumatori, uno studente universitario fuori sede arriva a pagare più di 9mila euro l’anno se si considerano vitto, alloggio e trasporti di una vita lontano da casa. Da un’indagine di Solo Affitti, nel 2018 per gli universitari i posti letto sono più cari del 4% (293 euro mensili) rispetto allo scorso anno. Con incrementi massimi del 20% a Trieste (275 euro) e del 18% a Perugia (200 euro). Milano è la città con le camere singole più care di Italia. Seguono Roma e Napoli. Nel capoluogo lombardo i prezzi sono impennati del +7%. Prendersi una stanza ha un costo medio di 563 euro al mese. I canoni sono cresciuti del 6% a Ferrara (225 euro) e del 2% a Bologna (350 euro). Le camere singole sono invece diventate più accessibili a Cagliari (-13%), per un costo medio di 230 euro, e a Pavia (-13%, 225 euro). Canoni in diminuzione anche a Roma (-5% per 378 euro mensili), Torino (-5%, 287 euro) e Firenze (-4%, 319 euro). Per Solo Affitti le città dove costa meno affittare una singola sono Perugia (200 euro), Pavia e Ferrara (225 euro). Ad aumentare sono soprattutto le stanze doppie. Il posto letto in doppia in Italia viene mensilmente 204 euro (+5%). Con l’incremento più rilevante a Parma (+33%, 200 euro). Mentre le triple non hanno un mercato ovunque. Sono richieste solo a Milano, Roma, Firenze, Torino, Bari, Genova.
Vota questo articolo
(0 Voti)

Vesuvio, è boom di visitatori

Venerdì, 11 Gennaio 2019 07:41 Scritto da

Aumentano le presenze turistiche nel Parco Nazionale del Vesuvio: sfiorati i settecentomila turisti al “Gran Cono del Vesuvio” nel 2018 con un incremento del 9,2%, ovvero 55 mila turisti in più rispetto al 2017 - questi i dati diffusi dall'Ente Parco Nazionale del Vesuvio presieduto da Agostino Casillo-. Nel corso del 2018 si sono registrate 665.945 presenze sul sentiero N°5 del Parco Nazionale del Vesuvio con un incremento del 9,2%, oltre i 55 mila turisti in più rispetto al 2017 quando gli ingressi erano stati 610.305.