Terzigno, lacrime e speranze nel ricordo di Enza Avino In evidenza

Scritto da  Nando Zanga Pubblicato in Cronache Letto 2050 volte

“ State molto attenti a non far piangere una donna. Dio conta le sue lacrime. In memoria di Enza Avino morta per mano di un uomo violento” questo è il testo scritto sulla lapide letto dal primo cittadino di Terzigno, Francesco Ranieri in occasione dell’anniversario della morte della giovane mamma vesuviana e deposta sul luogo dell’incidente. Una doppia commemorazione fatta nella città del vino. Alle 15,30 circa, ora del decesso, una folta rappresentanza di rappresentanti istituzionali e di associazioni, insieme alla famiglia Avino, ha ricordato Enza in via Fiume. La fascia tricolore del comune vesuviano ha deposto un bouquet di fiori e la targa in pietra lavica. “Mai più femminicidi” è stato l’urlo disperato lanciato da mamma Giovanna, sostenuta dal marito Stefano, visibilmente commosso. Mamma Giovanna segnata dal dolore, ha ricordato in più momenti la figlia scomparsa. La manifestazione pomeridiana, in sala consiliare, ha visto invece la presenza oltre dei vertici istituzionali locali anche di rappresentanti di associazioni che quotidianamente operano con le donne vittime di violenza. All’incontro dibattito ha partecipato l’avvocato Marianna Hasson dell’associazione “ Le Kassandre”, la criminologa Mariorosaria Alfieri, l’avvocato penalista Angelo Bianco, il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nola, Francesco Urraro e il sottosegretario alla Difesa, On. Gioacchino Alfano. Un momento toccante della serata è stato il messaggio letto dal primo cittadino Ranieri inviato dall’ex ministro alle pari opportunità Mara Carfagna “ scusa per non averti ascoltato, scusa se non siamo riusciti a salvare, scusa Enza” questo in sintesi il testo inviato dall’onorevole. Emozionante il tributo musicale eseguito dall’artista Daniela Picciau verso l’amica Enza così com’è stato emozionante gli stralci di letture eseguite dagli attori dell’associazione teatrale “ I Giovani della Piazza” dal libro “Ferite a morte “ di Serena Dandini. L’assessore  Genny Falciano, organizzatrice dell’evento, ha spiegato nel suo intervento le modalità con cui sarà gestito lo sportello di ascolto dedicato proprio a Enza. Uno sportello attivabile anche tramite smartphone sull’app istituzionale del comune per denunciare in forma anonima ogni tipo di violenza subita. Il finale dell’incontro-dibattito è stato da brividi. Dopo l’intervento dell’onorevole Alfano, sono apparse le immagini di Enza e la lettera dedicata dall’amica cognata Angela Mosca, le lacrime rigavano il volto dei presenti alla manifestazione. La rivisitazione in chiave teatrale del femminicidio dell’opera di De Filippo “ Filumena Marturano” eseguito dall’associazione teatrale ha strappato applausi e commenti favorevoli dai presenti così com’è stato bello la chiusura musicale di Daniela con “ Gli uomini non cambiano”. Terzigno ha ricordato una pagina nera della sua storia perché ci sono ferite ancora aperte che non smettono di sanguinare. 

Ultima modifica il Domenica, 18 Settembre 2016 15:59