Cronache
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Ottaviano, scoperto sversamento abusivo di medicine e materiale sanitario. Due persone denunciate
Aghi, siringhe, pezzi di veicoli (presumibilmente ambulanze), referti medici, documenti sanitari, me ...
Ottaviano, scoperto sversamento abusivo di medicine e materiale sanitario. Due persone denunciate
Aghi, siringhe, pezzi di veicoli (presumibilmente ambulanze), referti medici, documenti sanitari, medicinali. È quanto hanno rinvenuto gli agenti di polizia municipale del Comune di Ottaviano, Pennino e Viviano, nel corso di una operazione effettuata insieme alla polizia metropolitana alla periferia della cittadina vesuviana. In una traversa di via Galliano, una stradina che conduce verso il Vesuvio, gli agenti coordinati dal comandante Rosa Vallone hanno individuato in un appezzamento di terra sei enormi buste, con dentro materiale sanitario di ogni tipo e una serie di documenti. La polizia ha effettuato le indagini ed individuato i presunti responsabili, gestori di una struttura specializzata nell'attività di primo soccorso, attiva nel territorio vesuviano. Sia i bustoni che l'appezzamento di terra sono stati sequestrati, mentre i responsabili della struttura sono stati denunciati alla Procura di Nola per sversamento illecito di rifiuti speciali. "Faccio i complimenti alla polizia municipale per la brillante operazione, che si aggiunge alle molte altre già effettuate e al costante pattugliamento del territorio. A Ottaviano non c'è più spazio per i furbetti, gli abusivi, i trasgressori della legge, soprattutto quando danneggiano un territorio che noi ci stiamo impegnando a valorizzare con tutte le nostre forze", commenta il sindaco Biagio Simonetti.
Roghi sul Vesuvio, l'Ente Parco implementa l'attività di prevenzione
Mentre continuano le attività di spegnimento e bonifica sulle aree attraversate dal fuoco nella giornata di domenica 4 agosto 2024, l’Ente Parco, progetta nuove azioni, da attuare rapidamente, per rafforzare la prevenzione e la sensibilizzazione in materia di prevenzione incendi. Come è noto, l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio non ha competenze dirette in materia di incendi boschivi, ma mette in campo ogni anno molteplici attività legate alla prevenzione e soprattutto previsione. Le attività messe in campo dall’Ente si sostanziano nel monitoraggio e nella redazione del Piano AIB, in numerose attività trasversali legate alla bonifica e rinaturalizzazione delle aree colpite da incendio, con risvolti sulla prevenzione degli incendi boschivi, nella redazione del Piano di Gestione Forestale e dei Piani di Gestione dei Siti Natura 2000, la cui attuazione concorre alla mitigazione del rischio incendi. Con questa programmazione l’Ente Parco punta quindi ad aumentare capillarmente il controllo del territorio protetto contrastando il fenomeno ormai diffuso su tutto il territorio nazionale, dell’abbandono della terra, con effetti negativi sulla produzione di biodiversità agricola e gravi conseguenze sulla fornitura di processi ecosistemici, fondamentali a garantire la stabilità degli ecosistemi e la salute umana. È infatti universalmente riconosciuto il concetto di “alto valore agricolo”, prettamente europeo, che riconosce alla agricoltura di qualità e condotta con tecniche sostenibili vari aspetti vantaggiosi tra i quali la conservazione della biodiversità, il mantenimento degli habitat, e la riduzione del rischio d'incendio. A partire da settembre, l'Ente Parco avvierà un censimento delle aree incolte e abbandonate nel territorio dell'area protetta. "Abbiamo già posto le basi per affidare queste terre a giovani agricoltori o cooperative giovanili interessate a coltivare la terra e produrre le eccellenze vesuviane conosciute in tutto il mondo," dichiara il Presidente dell'Ente Parco Nazionale del Vesuvio, Raffaele De Luca. "Questa iniziativa," aggiunge il Presidente De Luca, "porterà un duplice vantaggio: aumentare il controllo del territorio, grazie all'impegno degli agricoltori che, con la costante pulizia dei propri terreni, contribuiranno a mitigare le possibilità di innesco degli incendi, e offrire opportunità ai giovani che vogliono avviare attività agricole, promuovendo le tradizioni agricole locali."
Europee, Fratelli d'Italia punta sul vesuviano Antonio Ambrosio
“La candidatura di Antonio Ambrosio al Parlamento Europeo è una opportunità unica per tutta Napoli e provincia – sintetizza così l’On. Michele Schiano di Visconti l’investitura ufficiale dell’imprenditore terzignese all’apertura del comitato elettorale nei locali dell’azienda di famiglia- una opportunità che non possiamo vanificare ha sottolineato il deputato di Fratelli d’Italia. Per la prima volta nella sua storia politica il centro vesuviano avrà l’opportunità di poter eleggere nella massima istituzione continentale un rappresentante del territorio che, come evidenziato nell’ intervento dal presidente provinciale di FdI Schiano di Visconti, potrà dare slancio e nuovo impulso a tutta l’area vesuviana. Dinnanzi a circa trecento estimatori e amici Antonio Ambrosio ha ricevuto l’investitura ufficiale dallo stato maggiore campano di FdI. Presenti il coordinatore partenopeo Marco Nonno, molto noto nell’area vesuviana per la sua attività a difesa del territorio nel periodo delle lotte contro la discarica Sari di Terzigno, l’avvocato Sergio Cola, figura storica della destra vesuviana con tre legislature alle spalle pronto a sostenere senza mezzi termini l’imprenditore vesuviano. “Quest’area è stata sempre a destra e oggi come ieri non deve cambiare direzione – ha ammonito Cola chiamando a raccolta simpatizzanti e giovani – in questo momento storico, aldilà dell’appartenenza politica, occorre sostenere un imprenditore che incarna i valori di una famiglia come quella degli Ambrosio che da decenni ha dimostrato come fare impresa sul territorio valorizzandone i prodotti sia stata una scelta lungimirante”. Particolarmente emozionato il candidato Ambrosio ha così esordito: “ sono emozionato per questa opportunità che Fratelli d’Italia mi sta dando di rappresentare la mia terra nella competizione elettorale del prossimo 8 e 9 giugno. La storia della mia famiglia è nota a chi ci segue e crede in noi da decenni, scendo in campo per rappresentare quella classe imprenditoriale che non si è mai fermata che ha sempre creduto in questa terra, che ha sempre investito sul territorio pagando le tasse in Italia a differenza di chi attacca il Governo Meloni dai giornali di “regime” e poi trasferisce le sedi fiscali delle proprie aziende all’estero rinnegando la Nazione che nel momento del bisogno ha elargito contributi, agevolazioni fiscali ed ecobonus, (il riferimento chiaro ai vertici di Stellantis ed agli Elkan). Sento il peso della responsabilità che questa candidatura comporta e per questo ringrazio l’onorevole Giovanni Donzelli per aver creduto in me e per la fiducia accordatami, in queste settimane che ci separano dalla consultazione elettorale visiterò molti centri della Campania e dell’intero collegio meridionale perché sono convinto che sia i lavoratori che gli imprenditori del Sud Italia meritano la massima attenzione e ascolto affinché le scelte che vengono assunte a Bruxelles non rappresentino più una imposizione ma siano frutto di scelte condivise con i nostri territori”. Nei prossimi giorni Antonio Ambrosio incontrerà l’elettorato nell’incantevole cornice di Villa Dora alla falde del Vesuvio per presentare i punti del proprio impegno politico.
Terremoto nel vesuviano a 80 anni dall'ultima eruzione!
Una forte scossa di terremoto di magnitudo 3.0 é stata avvertita alle 19.10 in provincia di Napoli e più precisamente tra i comuni di Volla e Pollena Trocchia alle falde del Vesuvio. L'evento sismico è stato percepito dalla popolazione e molti cittadini si sono riversati per strada. Al momento non si contano danni a cose o persone. Nell'area vesuviana l'evento sismico ha destato molta preoccupazione a giusto 80 anni dalla tragica ricorrenza dell'ultima eruzione del Vesuvio che espolse tra la notte del 12 e 13 marzo del 1944.
Vesuvio, è boom di visitatori
Aumentano le presenze turistiche nel Parco Nazionale del Vesuvio: sfiorati i settecentomila turisti al “Gran Cono del Vesuvio” nel 2018 con un incremento del 9,2%, ovvero 55 mila turisti in più rispetto al 2017 - questi i dati diffusi dall'Ente Parco Nazionale del Vesuvio presieduto da Agostino Casillo-. Nel corso del 2018 si sono registrate 665.945 presenze sul sentiero N°5 del Parco Nazionale del Vesuvio con un incremento del 9,2%, oltre i 55 mila turisti in più rispetto al 2017 quando gli ingressi erano stati 610.305.
Balzano recita Plinio il Giovane, e Pompei riscopre il pathos
Sullo sfondo il Vesuvio che erutta lava, che diffonde paura, morte e terrore. Le grida strazianti di chi cercava la salvezza sembrano riecheggiare e poi, il silenzio tombale. Non è la proiezione di Pompeii il film del 2014 diretto da Paul W. S. Anderson e con protagonisti Kit Harington, Emily Browning, Kiefer Sutherland e Jared Harris che si ispirò proprio all’eruzione del 79.a.c. ma è la voce di Mariograzio Balzano a tenere gli astanti con il fiato sospeso. L’attore e regista partenopeo è tra gli ospiti della festa della musica e recita i versi di Gaio Plinio Cecilio detto il Giovane. Mariograzio Balzano recita i versi in lingua napoletana (su tradizione dello scrittore Carlo Avvisati). La suspense cala sulla piazza, il pubblico è colpito dall’interpretazione viscerale di Balzano c’è chi spalanca gli occhi ed ammira e si lascia trasportare in questo viaggio nel tempo con un pathos. Ed è uno spettacolo nello spettacolo del sincronismo tra parole ed immagini che scorrono violente sullo sfondo. La parola finisce in simultanea con il video. Dalla piazza si leva fragoroso un applauso quasi liberatorio ad interrompere quell’atmosfera surreale creata ad arte della magistrale interpretazione di Mariograzio Balzano. Un tripudio di complimenti ed un velo di emozione traspare sul viso di Carlo Avvisati, lo scrittore che con amorevole passione ha napoletanizzato i versi di Plinio il Giovane.
Gli ultimi eredi della tradizione vinicola vesuviana. Stasera a Terra Mia
Prendete un tecnico radiologo in pensione mettetelo di fronte ad un abile elettricista entrambi con la passione per il vino buono, fategli aprire le loro bottiglie e vi accorgerete che anche il perbenismo cede il passo al cospetto dell’orgoglio contadino. Antonio Annunziata e Giuseppe Datura sono due terzignesi doc, si conoscono da una vita e si fanno i complimenti a vicenda per come producono il vino. Entrambi portano avanti una mai sopita tradizione di famiglia nella quale credono come se la vendemmia e la pigiatura fossero un rito religioso con tanto di rigoroso protocollo da seguire. Li abbiamo intervistati per la prima puntata autunnale di Terra Mia che andrá in onda stasera alle 21.40 su Italiamia canale 274 e durante l’intervista tra un ricordo ed un aneddoto della vendemmi degli anni 60 è emerso l’orgoglio tipico vesuviano alla classica battuta :” chistu vino comm o faccio io nun o sai ffá tu”. Una puntata frizzante e ricca di notizie legate alle tecniche di vendemmia e produzione artigianale del Vino vesuviano. Nella seconda parte del programma il debutto del faceboker Daniele Ciniglio ed i suoi esilaranti clip estratti dal sequel “La mia ruotine” storie divertenti di vita vissuta.
Incendio del Vesuvio, la rabbia dei cittadini per un patrimonio perso
Brucia sulla pelle dei cittadini vesuviano e degli agricoltori che hanno visto distruggere il proprio patrimonio curato per anni, ed il giorno dopo la domanda da porsi è lecita: cosa resta adesso? Solo rabbia e tanto dolore. Allo stato attuale sono circa venticinque ettari di macchia vesuviana che sono andati in fumo. Le fiamme hanno invaso uno dei luoghi più belli del Parco, la Valle dell’Inferno. Un luogo simbolo di straordinaria bellezza. Adesso non è ancora il momento di puntare il dito verso chi ha responsabilità in merito, ma troppe sono le domande che i cittadini vesuviani si pongono alle quali non riescono a dare risposta. Atteso che il primo cittadino di Terzigno, Francesco Ranieri, ha confermato che come amministratore aveva opportunamente avvertito chi di dovere della situazione che si stava creando già nella giornata di sabato scorso. Ecco allora che le domande sorgono spontanee. Perché allora la situazione non è stata monitorata? Perché chi ha la tutela del controllo del territorio non ha fatto prevenzione? La previsione del pericolo costituisce un’utile indicazione per pianificare le operazioni di allerta e di controllo degli incendi e soprattutto per la scelta del più idoneo metodo di estinzione. Come si fa prevenzione? La prevenzione parte dalla pulizia del sottobosco, in questo caso a chi compete? In presenza poi dell’incendio è palese che si doveva ridurre la combustibilità. Allora chi per primo ha operato perché non ha potuto ridurre la biomassa combustibile? Altra situazione a cui non riesce a dare risposte è perché all’apertura della campagna antincendio, iniziata il 15 giugno, nessuno ha previsto all’interno del Parco dei viali o strisce tagliafuoco? Perché nessuno ha previsto all’inizio dell’incendio dei bacini idrici da cui approvvigionarsi? Dopo la denuncia dell’utilizzo delle acque di Vasca Pianillo documentata dal nostro Francesco Servino, perché si era scaricata acqua contaminata e putrida all’interno del Parco, sono state allestite poi delle vasche all’interno del campo sportivo del Comune di Terzigno, alimentate, da allacci alla rete idrica realizzati dalla Gori cui gli elicotteri e il Drago 69 attingono costantemente. All’esterno del campo sportivo è stata realizzata anche una mini sala operativa, delimitata da nastro, ma non sarebbe stato opportuno montare delle tende e creare un centro di collegamento con le forze operanti sul terreno, avere così costantemente un quadro chiaro della situazione? Per adesso sono solo delle domande che i vesuviani si pongono speranzosi che alla fine qualcuno possa rispondere, perché questa situazione ha ferito l’orgoglio di chi ama il proprio territorio auspicando che il sindaco di Terzigno, Francesco Ranieri, che in questi giorni abbiamo visto molto stanco e stremato possa quanto prima invitare i vertici istituzionali compreso, il ministro dell’Ambiente Galletti a costatare il danno che ha subito il nostro territorio. Domande lecite alle quali speriamo qualcuno possa dare presto risposte.
Salvatore Carillo, un imprenditore che crede in Terzigno
Questo mese incontriamo un imprenditore con l’obiettivo di dare un forte contributo per il rilancio del nostro territorio: Salvatore Carillo. Amministratore dell’azienda Centro Ingrosso Jolly con due sedi operative, una nella nostra amata città e un’altra localizzata nella zona industriale di Salerno. Felicemente sposato con la signora Carmela ed è il papà di due bambini: Antonio e Angela. Segno zodiacale: Ariete. Crede nei segni e dal segno già si evince il carattere di una persona. Ha bisogno di agire e di organizzare, una persona originale che rifiuta di essere dominato da altri. Ha inoltre la costante necessità di nuovi traguardi e di nuove idee. Questo giovane imprenditore, e consigliere di maggioranza della giunta Ranieri, crede fortemente nel suo paese, crede fortemente nelle risorse di questo territorio, crede fortemente al rilancio, quel rilancio che può passare soprattutto per il Parco Nazionale del Vesuvio dopo l’avvento della nomina a presidente di Agostino Casillo. Che cosa ha rappresentato per te il dopo 14 giugno dell’anno scorso? "Che data! La mia vita è cambiata soprattutto per le nuove responsabilità che mi sono assunto nei confronti di chi ha creduto in me e di chi non mi riteneva all’altezza. Ho a cuore le sorti questo paese dei nostri concittadini e farò in modo che non li deluderò mai, andando oltre ogni sforzo". Ci sono delle personalità politiche, anche del passato, che hai come esempio e come punto di riferimento? "Devo premettere che non seguivo assiduamente la politica prima di questa esperienza. Se devo citare uno dei personaggi politici che mi ha sempre affascinato, non posso non dirti il nome dell’ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Una figura politica di spicco con innumerevoli capacità imprenditoriali". Il tuo rapporto con i cittadini? "Mi confronto quotidianamente con i nostri concittadini. E’ dura, troppe persone sfiduciate. Il mio obiettivo è in primis di rasserenarli, chiediamo ancora un po’ di tempo, la situazione ereditata non è delle migliori, soprattutto dal punto di vista organizzativo". E’ trascorso un anno e la macchina sta iniziando a camminare, bisogna avere fiducia, passo dopo passo riusciremo a risollevare le sorti della nostra Terzigno. Ci si lamenta sovente della disaffezione dei giovani rispetto alla politica. Adesso in consiglio comunale ci sono, forse, troppi giovani “ contro” i navigati politici dell’opposizione, cose pensate prima delle sedute? Vero. Troppi giovani in consiglio comunale e diversi sono al loro primo mandato elettorale. Personalmente sono un ragazzo umile, uno che dice tranquillamente che imparerà e che non ha la presunzione di dire “io so”, quella risposta non porta a risultati. In campagna elettorale ho sempre sostenuto il motto che Salvatore Carillo ha voglia di fare e non di dire". A chi stai supportando, in termini di assessorati, in questo mandato? "Cerco di collaborare con tutti gli assessori, ma è palese che abbia un rapporto speciale con Vincenzo Ranieri, collega di tante battaglie associative, un imprenditore di spessore che ama il territorio quanto me. La nostra sfida più importante è quella di creare opportunità per tanti imprenditori che come noi hanno ancora voglia di investire nel nostro territorio. Investire nel territorio significa opportunità di lavoro e non promettere posti di lavoro. Il lavoro nobilita l’uomo e l’uomo di conseguenza nobilita la terra in cui vive". Quali sono le problematiche di cui intendi farti carico e per le quali vorresti trovare una soluzione? "Le problematiche che attanagliano Terzigno sono tante, ma prima bisogna partire dalla testa dei nostri cittadini, far comprendere l’importanza del senso civico, far comprendere e amare la propria terra favorirebbero un rilancio per il territorio. Amare ciò che abbiamo e non deturpare". Gli obiettivi del consigliere Carillo? "Due, sono gli obiettivi che mi sono prefissato e che vorrei raggiungere prima della fine del mio mandato elettorale. Il primo è la valorizzazione di via Salvatore Emblema, la porta d’accesso del Parco, una delle più belle dei tredici comuni che fanno parte del Parco. L’amministrazione Ranieri e il sottoscritto hanno tanta fiducia nel presidente del Parco, Casillo. Confrontarsi con chi vede al di là, significa confrontarsi con persone intelligenti che hanno a cuore le sorti di un territorio fin troppo martoriato da troppo tempo. Con il suo avvento c’è aria nuova, adesso finalmente ci può essere un vento di speranza. Con l’Ente Parco e sotto la supervisione del Presidente Casillo, l’amministrazione Ranieri sta lavorando per dei progetti per realizzare un polo attrattivo non soltanto per Terzigno ma anche e soprattutto per i paesi limitrofi. La nostra speranza è la rivalutazione dell’area troppo spesso soggetta a scarichi abusivi. Pensare che Terzigno come estensione è quasi al 70% nel Parco e che fino a questo momento non è stato mai realizzato qualche progetto valido la dica lunga sui rapporti esistenti negli anni passati. Deve nascere questa sinergia - puntualizza Carillo- anche perché sono cambiati gli uomini al comando, i cittadini vesuviani devono godere delle bellezze del posto e andare fieri di ciò che si ha. Il secondo obiettivo è il progetto PIP, piano insediamento produttivo. In campagna elettorale ho potuto costatare con mano le esigenze che hanno gli imprenditori locali che operano sul nostro territorio. Spazi inadeguati che limitano lo sviluppo dell’azienda, tanti imprenditori costretti a delocalizzare le proprie attività produttive impoverendo sempre più il territorio, questo non deve accadere. Il PIP è un progetto di circa 500000 mila metri quadrati sul quale quest’amministrazione sta lavorando". Come descrivi questo primo anno dell’amministrazione Ranieri? "Sono un imprenditore e sono abituato a risolvere i problemi senza temporeggiare, senza girarci intorno. C’è voluto un anno per capire che non sono nella mia azienda, il comune è una macchina, tutti i tasselli devono andare nella giusta direzione, bene, in questo primo anno abbiamo lavorato su questo, adesso siamo pronti a scendere in pista per gareggiare. Regalando risultati per il cittadino, la vittoria non deve mai essere individuale ma di gruppo e chi deve vincere, è Terzigno. Una speranza che vuoi regalare ai cittadini? "Più che una speranza ai nostri cittadini voglio ricordare quando i nostri nonni dormivano con cinque, sei figli in una casa a cupola e si dividevano il bagno e il forno. Con questa cosa voglio dire? Voglio fare un appello affinché si ritrovino di nuovo quei valori di una volta, quel rispetto che la società moderna sembra non voler accettare. Rispetto per tutto non solo per le persone fisiche, ma per tutto ciò che ci circonda". Dopo questa bella chiacchierata fatta con Salvatore Carillo, gli concordiamo appuntamento fra tre mesi per sapere cosa è stato fatto e a che punto sono i progetti per risollevare le sorti della nostra cara e amata Terzigno.
Dove si mangia la migliore pizza? Stasera a Terra Mia
L'arte dei pizzaioli napoletani quale bene immateriale da elevare a patrimonio dell'Unesco, sarà questo il tema della puntata di questa sera di Terra Mia la trasmissione in onda su Italiamia sul canale 274. Ospiti in studio saranno l'Istruttore della Nazionale dei pizzaioli nonché campione mondiale Antonio Bencivenga ed il giornalista di Vesuvio live Francesco Pipitone. Durante la puntata andremo alla scoperta delle migliori pizzerie vesuviane che si sono contraddistinte per la peculiarità dei propri prodotti, oltre alla pizza margherita per la quale sarà intervistata la pizzaiola Pina della Pizzeria Margherita di San Giuseppe Vesuviano, sarà possibile apprezzare il panuozzo prodotto dal pizzaiolo Raffaele della Pizz e Core di Poggiomarino ed il mitico diavoletto curato da Giuseppe Pepe della Pizzeria TuttoPepe di Terzigno. La puntata sarà come sempre allietata dalla voce narrante di Mariograzio Balzano e sarà condotta in studio da Genny Galantuomo e Mirella D'Ambrosio