Se anche Napolitano glissa i Marò...
Mercoledì, 31 Dicembre 2014 23:38È inutile nasconderlo, al termine del discorso del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in tanti italiani con le stellette sono rimasti un po' delusi. Tutti si aspettavano una parola di sostegno per Massimiliano Latorre e Salvatore Girone i due fucilieri di Marina che con dignità stanno difendendo l'onore dell'Italia per aver eseguito un ordine. Invece il Comandante supremo delle Forze Armate Italiane nel suo tradizionale discorso di fine anno ( e di fine mandato) ha dimenticato i suoi due figli migliori, relegandoli nel dimenticatoio...immaginate se una cosa del genere l'avesse fatta Obama. È pur vero che se fossero stati americani i Marò erano in Italia da anni ma questo serve a capire il perché. Forse perché i Marò sono scomodi a livello istituzionale. Forse perché sono al centro di beghe politiche tra l'ex ministro Terzi del governo Monti (nominato proprio da Napolitano)...con l'attuale premier Matteo Renzi? Forse perché gli interessi economici tra Italia ed India valgono molto di più della vita privata e familiare oltre che della dignità di due valorosi Sottufficiali? Forse perché -e questo iniziamo a crederlo seriamente, perché le figure di Massimiliano e Salvatore stanno diventando scomode ed è per questo che non se ne deve e non se ne può parlare. A tutto però c'é una fine e noi auspichiamo che per i Marò la fine della loro triste vicenda posa concludersi presto e con gli onori delle armi, quella di Giorgio Napolitano che doveva solo essere preannunciata è stata, invece, decretata e sancita stasera alle ore 20:30 ed a reti unificate. Tutti gli italiani ora sanno perchè i Marò sono in quella situazione se il primo a non ricordarseli è il loro Comandante Supremo.... W I Marò. Ma da domani mattina per favore cambiamo il motto al San Marco e si aggiunga il resto:"Per mare e per terram nessuno indietro...tranne due"!
Neve e gelo alle falde del Vesuvio, maxi tamponamento a Terzigno
Mercoledì, 31 Dicembre 2014 18:39Sarà un fine d'anno che i cittadini campani e quelli vesuviani in particolare, difficilmente dimenticheranno. La neve, infatti, ha fatto copiosa la sua comparsa questa mattina regalando immagini da cartolina un pò ovunque. Tutti con lo sguardo verso il Vesuvio per immortalare immagini da regalare ai posteri. Il bianco candore regalato dalla nevicata imprevista ma comunque gradita, ha impreziosito questi giorni di festività natalizie all'ombra del vulcano. A tante belle immagini ha fatto da contraltare il disagio che la neve ed il ghiaccio hanno rappresentato per la viabilità ordinaria. Le strade di Terzigno e San Giuseppe in molti tratti sono state chiuse dalla Polizia Locale a causa del fondo scivoloso. A Terzigno poco dopo le ore 8 un maxi tamponamento in via Einaudi ha visto coinvolto ben 6 autovetture diventate incontrollabili all'altezza del sottopasso ferroviario della Circumvesuviana. Nessun danno per i conducenti. Il pronto intervento dei caschi bianchi ha evitato danni peggiori. Tanto da fare anche per i vigili di San Giuseppe che hanno dovuto rispondere a diverse richieste di aiuto. Ad Ottaviano il primo cittadino ha dovuto emettere addirittura un'apposita ordinanza in cui si vieta fino al termine dell'emergenza neve il transito agli automezzi e ciclomotori su tutto il territorio comunale se non provvisti di catene da neve o di pneumatici termici. La circumevesuviana, invece ha registrato ritardi nella percorrenza dei treni da Napoli verso Sarno.. Insomma a tanto clamore per la neve sono arrivati disagi che il sole di mezzogiorno ha lentamente attutito. Nelle prossime ore il meteo riserva ancora temperature basse con possibilità di nevicate anche in bassa quota. (nella foto il corso Leonardo Da Vinci a Terzigno imbiancato questa mattina alle 8.30)
Deteneva 300 dosi, arrestato a Boscoreale giovane di Sarno
Lunedì, 29 Dicembre 2014 19:39E’ stato sorpreso ed arrestato dalla Polizia di Stato – “Commissariato di Torre Annunziata” con cocaina purissima che, una volta tagliata ed immessa sul mercato, avrebbe fruttato alle organizzazioni criminali dedite allo spaccio di droga un guadagno stimato intorno ai €.12.000,00. I poliziotti, nel pomeriggio di ieri, a seguito di mirati servizi di controllo del territorio, nel Comune di Boscoreale (NA) hanno notato un’autovettura Fiat 500 che, alla loro vista, con una manovra repentina, svoltava per una stradina di campagna. L’atteggiamento ha insospettito non poco gli agenti che, immediatamente, hanno inseguito l’auto. Il conducente, non essendo della zona e non conoscendo le vie del Comune di Boscoreale (NA), non si è reso conto di aver imboccato una strada senza uscita. Vistosi alle strette, ha tentato di dileguarsi a piedi ma, prontamente raggiunto, è stato bloccato dai poliziotti. All’interno dell’autovettura, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato una busta in cellophane sottovuoto, occultata tra i due sediolini anteriori, contenente cocaina purissima, utile per il confezionamento di circa 300 dosi. Gli agenti hanno esteso la perquisizione anche presso l’abitazione dell’uomo, Giovanni VIOLANTE, 27enne di Sarno (NA), rinvenendo e sequestrando un bilancino di precisione. Il 27enne è stato arrestato perché responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa d’esser giudicato, domani, con rito per direttissima.
Finisce nei guai per furto di 50 euro
Domenica, 28 Dicembre 2014 19:32Maria Virginia Di Matteo, pregiudicata 40enne di Pontecagnano (SA) ha approfittato della momentanea assenza del barman per trafugare la somma di €.50,00, dalla cassa di un bar in un hotel cittadino. Inutile il tentativo della donna, una volta scoperta dietro il bancone, di proclamare la sua innocenza circa l’ammanco, inventandosi scuse poco credibili. Inevitabile l’intervento della Polizia di Stato per far luce sulla vicenda. Gli agenti della sezione “Volanti” della Polizia, infatti, nel primo pomeriggio di ieri, sono intervenuti nell’hotel su richiesta del vice direttore. La donna, alla vista della Polizia, ha cercato di giocarsi la sua ultima carta, chiedendo d’esser perquisita. Dopo essersi sfilata il giaccone che indossava, la 40enne ha insistito affinché i poliziotti accertassero che non aveva indosso le banconote mancanti dalla cassa. Uno degli agenti, però, ha prelevato il suo giaccone rinvenendo, nella manica dello stesso, la somma di denaro appena sottratta. La donna è stata arrestata dalla Polizia perché responsabile del reato di furto con destrezza e condotta alle camere di sicurezza della Questura, in attesa d’esser giudicata, lunedì mattina, con rito per direttissima.
Nel 1839 arrivò il primo treno a Napoli...e non in Italia
Sabato, 27 Dicembre 2014 16:04Nei libri di storia viene riportata come la notizia del secolo, ovvero che la prima ferrovia in Italia arrivò nel 1839 e fu la Napoli -Portici. Gli astuti storici ed autori che in questi anni hanno imbonito ignari lettori e studenti (in particolar modo quelli della scuola pubblica) si sono sempre guardati bene dal riportare la notizia storica nella sua intierezza. E' vero eccome che la prima ferrovia a percorrere il suolo italico venne costruita nel 1839 nel tratto tra Napoli a Portici ma nel 1839 l'Italia intesa come stato unitario non esisteva. Ad onor del vero quindi la prima ferrovia venne costruita nel Regno di Napoli e delle Duesicilie. La Napoli-Portici quindi fu la prima linea ferroviaria costruita nel Meridione d'Italia. Il giorno della sua inaugurazione e più precisamente il 3 ottobre 1839, venne realizzata su di un unico binario che si snodava per 7,250 chilometri. La costruzione fu fortemente sostenuta dal Re di Napoli Ferdinando II di Borbone per dimostrare l'importanza e la grandezza del Regno delle Due Sicilie e per apparire, allo stesso tempo, un sovrano illuminato ed aperto al progresso. Non a caso Napoli in quel periodo veniva definita la terza capitale d'Europa dopo Parigi e Londra. Nel 1836 venne firmatala convenzione con cui si concedeva all'ingegner Armando Giuseppe Bayard de la Vingtrie, la concessione per la costruzione in quattro anni di una linea ferroviaria da Napoli a Nocera Inferiore con la priorità per il tratto fino a Granatello di Portici. L'anno seguente venne costituita a Parigi una Società in nome collettivo e una in accomandita per gli azionisti. Al momento fatidico, alle ore 10 del 3 ottobre del 1839, alla presenza del Re Ferdinando e delle più alte cariche dello Stato vi fu la partenza del primo treno composto da una locomotiva di costruzione Longridge (ancora oggi visibile presso il museo di Pietrarsa) e da otto vagoni. Il percorso venne compiuto in nove minuti e mezzo tra ali di gente stupita e festante. La locomotiva che trainava il treno era stata battezzata "Vesuvio". (nella foto una raffigurazione del primo viaggio del treno sulla ferrovia Napoli-Portici)
Tariffe pubbliche, in Italia i rincari più alti d'Europa
Sabato, 27 Dicembre 2014 15:04Nell’ultimo anno boom dei rifiuti: con l’introduzione della Tari abbiamo pagato il 12,2 per cento in più. Luce, gas e trasporti sono le voci di spesa che gravano maggiormente sui bilanci delle famiglie e delle piccole imprese italiane. Tra il 2010 e il 2014 solo in Spagna le tariffe pubbliche sono rincarate più delle nostre. Se a Madrid l’aumento medio è stato del 23,7 per cento, in Italia, come del resto è successo in Irlanda, l’incremento è stato del 19,1 per cento. Tra i grandi Paesi d’Europa, invece, la Francia ha registrato un rincaro medio del 12,9 per cento, mentre la Germania ha segnato un ritocco all’insù dei prezzi solo del 4,2 per cento. L’area dell’euro ha subito un incremento dei prezzi amministrati dell’11,8 per cento: oltre 7 punti percentuali in meno che da noi. I calcoli sono stati effettuati dall’Ufficio studi della CGIA che oltre a eseguire una comparazione tra l’andamento delle tariffe amministrate nei principali paesi d’Europa ha analizzato anche il trend registrato tra il 2004 e i primi 11 mesi del 2014 delle tariffe dei principali servizi pubblici presenti nel nostro Paese. Negli ultimi 10 anni, a fronte di un incremento dell’inflazione che in Italia è stato del 20,5 per cento, l’acqua è aumentata del 79,5 per cento, i rifiuti del 70,8 per cento, l’energia elettrica del 48,2 per cento, i pedaggi autostradali del 46,5 per cento, i trasporti ferroviari del 46,3 per cento, il gas del 42,9 per cento, i trasporti urbani del 41,6 per cento, il servizio taxi del 31,6 per cento e i servizi postali del 27,9 per cento. Tra tutte le voci analizzate, solo i servizi telefonici hanno subito un decremento: -15,8 per cento.
Principali Paesi Area Euro 2014(*)/2010
Spagna +23,7
Italia +19,1
Irlanda +19,1
Lussemburgo +15,4
Portogallo +15,1
Finlandia +13,6
Paesi Bassi +13,1
Francia +12,9
Area Euro +11,8
Austria +11,1
Belgio +8,4
Grecia +6,1
Germania +4,2
Aggredisce i poliziotti dopo rissa, nei guai pregiudicato 28enne
Sabato, 27 Dicembre 2014 12:34Questa notte, gli agenti della Polizia di Stato dell’Ufficio Prevenzione Generale, hanno arrestato il 28enne di Casoria Vincenzo Evangelista in quanto ritenuto responsabile di resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo è stato inoltre denunciato in stato di libertà per lesioni personali dolose in danno dei due poliziotti che lo hanno arrestato ed infine per il reato di rissa. Nel corso di un servizio di prevenzione svolto ni zona “movida” i poliziotti sono stati avvisati di una rissa in corso a Piazza Bellini. Giunti subito sul posto hanno trovato Evangelista mentre in totale escandescenza inveiva contro qualcuno della folla. A terra vi erano numerosi cocci di vetro e dopo che il 28enne ha iniziato dalla rabbia a colpire con la testa contro un muro, gli agenti hanno provato a bloccarlo per impedirgli di farsi del male. La sua reazione è stata di inaudita violenza tanto che gli agenti hanno dovuto chiedere rinforzi e con non poche difficoltà sono riusciti a farlo salire sulla loro autovettura. Dopo le prime cure prestate da personale del 118 è stato quindi accompagnato in Questura. Durante il percorso l’uomo ha vandalizzato l’autovettura ed una volta sceso, ha letteralmente aggredito i poliziotti percuotendoli violentemente per poi tentare la fuga. Pochi metri ed è stato definitivamente immobilizzato ed arrestato. I due poliziotti che lo hanno arrestato sono stati accompagnati all’Ospedale San Giovanni Bosco dove sono stati medicati per le numerose contusioni riportate, dimessi e giudicati guaribili entrambi in 7 giorni. Vincenzo Evangelista, già noto per i suoi precedenti di polizia in mattinata sarà condotto presso il Tribunale di Napoli e processato con rito direttissimo.
Quando a Napoli arrivò la "Zoza"
Venerdì, 26 Dicembre 2014 16:29La lingua napoletana, si sa è stata negli anni fortemente condizionata dalle dominazioni che dal 1130 seguirono sul trono del Regno di Napoli e delle Duesicilie. Proprio nel periodo più fiorente per quella che era definita la terza capitale d'Europa (dopo Parigi e Londra) Napoli ed i napoletani dovettero confrontarsi con l'arrivo in città di tanti stranieri e cultori. Anche i cuochi- e non poteva essere altrimenti- vennero alla conquista delle tavole napoletane portando con loro usi costumi e pietanze d'oltralpe. Uno dei casi limite che lascerà in eredità ai napoletani il termine "zoza" lo si registra a fine settecento, quando a Napoli in occasione delle nozze reali i cuochi francesi furono invitati per impreziosire la semplice cucina partenopea. I Monzù (così definirono i napoletani i monsieur francesi) portarono un carico di salse a base di pomodori e formaggi la cosiddetta "fondue" che in francese era fatta a base di salse o meglio conosciute "souse". Il termine in poco tempo visto lo scarso successo a tavola della nobilissima salsa francese cambiò accezione e da "souse" divenne "zoza" che da allora è sinonimo di unto, macchiato e sicuramente di non grandissimo valore a tavola.