Isola di Dino, Praia e Borgo Fiuzzi: un tris d'assi per le vacanze In evidenza

Domenica, 17 Luglio 2016 16:39 Scritto da  Paola Gentile Pubblicato in Tempo Libero Letto 1231 volte

Tappa obbligata nel nostro itinerario alla scoperta delle più belle mete vacanziere della Calabria non poteva che essere la maestosa Isola di Dino. Magia, mito, antichità, lotte ed incursioni di pirati si intrecciano e si esplicano in quella che è una delle due isole più grandi della Calabria, situata sulla costa nord-occidentale dell’alto tirreno cosentino, di fronte Praia a Mare. Leggenda, modernità e storia A bordo di una motobarca si giunge in questo luogo dove il tempo pare essersi fermato, tra natura selvaggia, mare cristallino e fondali ricchi di Gorgonie. Ci accorgiamo che siamo nella modernità per via di un gruppo nutrito di villette, bungalow e sei tucul con annessi bar e ristoranti – ideali per consumare un pasto veloce godendo di un panorama da cartolina - costruiti negli anni ’60 quando l’avvocato Gianni Agnelli acquistò l’isola per una cifra di 50 milioni di lire, nel tentativo di rilanciarla. Il profumo del mirto inebria e stuzzica i sensi in un territorio che si estende per 50 ettari e che deve, con ogni probabilità, il suo toponimo alla presenza di un antico tempio (aedine) dedicato alla dea Venere. Altre fonti accreditano il nome Dino all’etimo greco dune che significa tempesta. La sua posizione strategica l’ha resa, nel corso dei secoli, terra di conquista ad opera dei turchi, dei normanni ed infine dei Borbone. Una stradina interna circumnaviga l’isola e porta fin su in cima dove è possibile ammirare la Torre normanna. Grotte suggestive Le grotte più affascinanti sono indubbiamente quella del Leone, chiamata così perché la roccia, in seguito all’erosione marina, ha assunto la forma di un leone accovacciato; e la Grotta Azzurra che ricorda quella di Capri, ma diversa sia per dimensioni che per colori. Un intenso verde azzurro lascia il posto man mano che ci si sposta ad un verde rame in contrasto con l’azzurro pastoso e intenso dei bordi interni. Menzione speciale va alla Grotta Gargiulo completamente sommersa, fatta eccezione per due bolle d’aria, e accessibile solo ai sub. Numerose sono le falesie calcaree e le alte scogliere che si buttano a capofitto nel mare, oltre a numerose specie di uccelli ed esemplari di piante rare. A passeggio per Praia a Mare Di ritorno dall’isola di Dino concediti un gelato passeggiando per il lungomare di Praia, con i suoi negozietti tipici dove potrai acquistare liquori e marmellate al gusto di mirto, o semplicemente startene al sole ad ammirare il mare cristallino, le insenature rocciose, gli scogli e i faraglioni, inebriato tutto intorno dalla fragranza di cedro che, mischiandosi alla brezza marina, ti regala un’emozione irripetibile. Non lasciarti scappare l’opportunità di visitare il Fortino – forte difensivo del Fumarulo di Praia – e la Rocca, complesso fortificato di epoca normanna. Tramite una lunga scalinata si accede al Santuario della Madonna della Grotta completamente scavato nella roccia. Un luogo di notevole impatto visivo e dal valore profondamente mistico. La piccola Fiuzzi Di fronte l’isola di Dino c’è la frazione di Fiuzzi dove è possibile ammirare la Torre. Costruita su un faraglione della scogliera di Fiuzzi alto 15 metri, su cui era già presente una torre angioina, è una delle torri più grandi della zona. Era posta a presidio della costa dalle incursioni Saracene. Immancabile il bagno tra vegetazione spontanea, rocce calcaree e sabbia bianca.

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