«Penso che Capo Vaticano si chiami Vaticano per la stessa ragione per cui un colle di Roma si chiama alla stessa maniera: sacerdoti e indovini vi andavano a scrutare il futuro, basandosi sul volo degli uccelli e altre cose. Duecento metri al largo della punta c'è uno scoglio chiamato Mantineo, e in greco "manteuo" significa comunicare con la volontà divina. Il Capo era un posto sacro, e lo è ancora, nonostante tutto». Il celebre scrittore veneto Giuseppe Berto descriveva così Capo Vaticano, il posto dove aveva scelto di vivere e che indicava come “casa.” Le sue parole coniugano al meglio gli aspetti caratteristici del territorio: mito, storia – numerosi sono gli insediamenti greci e romani, leggenda e paesaggio. Le Grotticelle: tre spiagge, un solo amore Le Grotticelle sono tre spiagge contigue famose in tutto il mondo per la meravigliosa sabbia bianca, il mare cristallino ed i fondali tropicali. Sono state inserite, da una rivista francese, tra le tre spiagge più belle d’Italia e figurano anche nella top 100 delle più belle del mondo. Un luogo ancora incontaminato dove la natura rigogliosa si mescola alla fauna copiosa. I fondali rocciosi – situati nei pressi degli Scogli del Vadano, della Galea e di Mantineo – fanno il paio con quelli sabbiosi. E’ possibile trovare conchiglie tipiche dei mari dei Tropici, ma anche coralli ed abbondanti clipeastri; si tratta infatti di antichi echinidi dalla forma piramidale. Bellezza e leggenda: il Faro Costruito nel 1870 ma, di fatto, attivo da soli quindici anni, il Faro di Capo Vaticano è uno dei luoghi simbolo della città. Si erge sulla punta più alta del promontorio in granito bianco – grigio, quasi a voler dominare l’intera baia e, il percorso che porta fino in cima, è costellato di stradine strette scavate nella roccia che regalano una vista impareggiabile. Da questa altura si possono ammirare, addirittura, le isole Eolie, una su tutte Stromboli, e lo sguardo oltrepassa l’orizzonte spingendosi fino allo stretto di Messina. La leggenda vuole che su uno di questi scogli, e più precisamente se quello Mantineo, la profetessa Manto emettesse il suo vaticinio, predicendo il futuro ai naviganti o scongiurando l’ira dei mostri Scilla e Cariddi (le correnti marine dello stretto). Peculiarità I sedimenti risalenti al Quaternario fanno di Capo Vaticano una tappa obbligata per i paleontologi di tutto il globo. La conformazione del territorio, con valli e profonde incisioni fluviali, consente la formazione di terrazzamenti a gradoni che conducono dritti dritti a strati fossiliferi del Miocene. La Felce Gigante e la Palma Nana impreziosiscono la vegetazione locale. Street food, mangi molto e spendi poco I numerosi localini disseminati nei pressi del lungomare offrono la possibilità, a residenti e turisti, di gustare dell’ottimo cibo, altissima qualità unita alla spensieratezza di mangiare passeggiando in notturna. Un cartoccio di pesce fritto, un panino con cipolla rossa e ‘Nuduja di Spilinga arricchito da un po’ di pecorino del Poro racchiudono in sé tutto il sapore unico della Calabria.