Un “Ampio Raggio” di luce e speranza per i piccoli bambini dell’Afghanistan

Sabato, 29 Aprile 2017 08:10 Scritto da  Pubblicato in Militaria Letto 2527 volte

Si sono svolte nei giorni scorsi in Afghanistan le donazioni umanitarie a favore di strutture che supportano la popolazione Afghana e in particolare alle categorie più vulnerabili e bisognose di sostegno quali i bambini dell’orfanotrofio e i disabili. Le donazioni sono state realizzate grazie all’ impegno dell’ Ufficiale Sannita dell’Esercito Italiano Ten. Col. Eugenio Fortunato che dal Sannio ha voluto regalare un “Ampio Raggio” di luce e speranza ai piccoli bambini dell’orfanotrofio e ragazzi disabili dell’Afghanistan. Grazie al progetto promosso dall’Associazione “Ampio Raggio” di Boscoreale (NA) “Ponte della Solidarietà Italia Afghanistan”, (che ha ricevuto il patrocinio morale della Regione Campania, del Comune di Scafati, dell’Accademia Bonifaciana e del Csv di Napoli) che ha visto la partecipazione attiva di numerose Associazioni e Gruppi di Protezione Civile: la Protezione Civile di Lettere coordinata da Gerardo Giosuè Eroico, la Protezione Civile “Gruppo Lucano” presieduta dal Dott. Giuseppe Priore, Associazione ANAI presieduta dal Ten. Gen. Vincenzo De Luca , il Comitato Sant’Antuono presieduto dalla Dott.ssa Rossella Abagnale, Associazione “Senza Frontiere Onlus” presieduta dal Rag. Ubaldo Florio, l’Associazione Centro Studi Scientifici presieduta dal Dott. Ing. Pasquale Caputo ,Coordinamento Operativo Nazionale Interforze presieduto dal Dott. Maurizio Masciandaro, l’Associazione Movimento Forense presieduta dall’ Avv. Argia Di Donato, la Pro Loco Lettere presieduta dal Dott. Antonio Ruocco e dal Consigliere Catello Comentale, la Pro Loco Scafati presieduta dal Dott. Francesco Velardo, Cappellano del 4°Regimento Carri Don Angelo Tabasco, Cappellano della Comunità Buon Consiglio Don Ciro Alfano, Forum dei Giovani di Scafati coordinato da Carmine Sergianni, Forum dei Giovani di Sant’Antonio Abate coordinato da Umberto Piezzo , “I Stò Ccà FDG” noto giornale del Forum di Sant’Antonio Abate coordinato da Valentina Comiato, Feliciana Mascolo e Marzia Mascolo e “Sky Onlus” presieduta da Pio Santonicola. Fondamentale anche per il fattivo impegno e contributo il Dott. Nicola Camicia,titolare dello studio di riabilitazione di Poggiomarino FISIOCAM CENTER,R.S. Giocattoli di Antonio Sarno ed “Edicola e Giocattoli D’Aniello” di Raffaele D’Aniello, la scuola calcio Primavera di Salerno dei Presidenti Raffaele Di Marino e Donato Opromolla, la Royal Trophy di Cava dei tirreni e l’Azienda Givova di Scafati per la donazione di materiale sportivo è stata consentita la raccolta di un ingente quantità di materiale pervenuta in Afghanistan grazie all’impegno degli uomini del Reggimento Logistico “Garibaldi” Comandato dal Col. Stefano Capriglione, sempre presente e partecipe attivamente a qualsiasi iniziativa svolta in territorio Nazionale. Presenti alla cerimonia di donazione in Afghanistan, oltre all’Ufficiale Sannita anche il Comandante della Task Force “Arena”, Col. Stefano Cavaliere, l’Ufficiale Gender Advisor Ten. Manuela Di Iorio e altre rappresentanze del Contingente che hanno fattivamente collaborato con l’organizzazione e la messa in opera delle donazioni. I materiali sono stati donati all’orfanotrofio “Khaje Abdullah Ansary di Herat e all’Associazione Pir Herat Charity Fondation (PHF). Plauso e ringraziamenti ricevuti dal Contingente Militare Italiano da parte del Direttore dell’Orfanotrofio di Herat, Mr. Abdul Bari Jamshidi e dalla direttrice della Sez. maschile, Mrs. Zainab Barakzai. Presenti alla cerimonia anche una rappresentanza di bambini ospiti della struttura che hanno espresso la loro profonda riconoscenza per il materiale didattico e giochi ludico creativi ricevuti in dono, testimoniata nella circostanza dalle loro espressioni di gioia e felicità. La scuola e i bambini sono da sempre un punto di riferimento per i nostri soldati che spesso intraprendono azioni a sfondo umanitario, che servono a donare momenti di serenità e felciità ai bambini, vittime che non hanno colpa degli eventi bellici che li circondano e li coinvolgono in un turbinio di degrado, povertà e morte.

Ultima modifica il Giovedì, 04 Maggio 2017 08:15