Montanino: "la politica sia la più alta forma di altruismo"

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Nicola Montanino classe 1953, una viva passione per la politica sin da giovane.  Nel 1985 la sua prima esperienza con l’elezione a consigliere comunale presso  l’assise di Palma Campania, paese in cui è nato e vissuto. Segue poi l’investitura  ad assessore  alle politiche sociali, al turismo e al commercio. Nel 1992 diventa sindaco di Palma  Campania, viene riconfermato  dal 1994  fino alla fine del suo mandato, nel novembre del 1998. Matura la sua esperienza nell’ambito del turismo negli anni ’90, prima a Pompei come funzionario dell’Azienda Cura, Soggiorno e Turismo, poi diventando responsabile nel 2007 a Maiori, in costiera amalfitana, carica che ricopre tuttora.  Oggi si propone al consiglio della Regione Campania, circoscrizione Napoli e Provincia, col partito “Centro Democratico”. Perchè crede di meritare il voto degli elettori campani? "Meritare? Credo di meritarlo perché il mio curriculum parla di un’esperienza costruita passo dopo passo negli anni con amore, dedizione, impegno, costanza e volontà. Ho sempre vissuto nel territorio, immerso più di tutto nelle sue problematiche, nelle sue denunce, nella sua gente. Questo credo possa essere un piccolo vantaggio: conoscere le istanze, la voce, le domande della mia terra per farmene portavoce consapevole ed attento". Il suo programma politico ha 2 priorità: turismo e politiche sociali che sono rispettivamente sinonimo di lavoro e giustizia sociale. Sintetizzi i punti più importanti del suo progetto. "Il mio progetto politico si basa, ma sin da sempre, su valori cardini che mi orientano anche nella vita: equità, uguaglianza, giustizia.,meritocrazia C’è necessità di un ripensamento e rinnovamento del settore delle politiche sociali che abbracci tutte le categorie. Bisogna tutelare la famiglia e tutto ciò che ruota intorno al suo universo, dare incentivi a chi vive le difficoltà di un membro affetto da malattie o da handicap, a genitori con bambini piccoli,  a nuclei familiari  che accolgono gli anziani. C’è urgenza di tutelare i diritti della donna, nel suo ruolo di madre, lavoratrice ed essere umano. La Campania, ha raggiunto più volte un triste record: prima in Italia a registrare il più alto tasso di femminicidio. Informazione, formazione, prevenzione, sono le parole d’ordine.  Altra necessaria tutela è quella a favore dei minori (auspico una rivisitazione della legge regionale  sull’adozione), pensionati, giovani dalla nascita, al percorso scolastico, al tempo libero, all’impegno nel sociale, al lavoro). Per quanto riguarda il turismo, ha detto bene, è sinonimo di lavoro, opportunità, sviluppo economico e sociale. La mia più grande ambizione, è quella di creare un secondo polo turistico in grado di far rifiorire e conoscere l’entroterra campano, finora poco valorizzato. Abbiamo bellezze uniche, spesso non considerate".  Ha tenuto ultimamente una conferenza sulla “Terra dei Fuochi”:  qual è la sua posizione in merito alla problematica? "Qui in Campania, oramai non si tratta di vivere, ma di sopravvivere.  Il nostro popolo si sta decimando. L’incidenza tumorale cresce esponenzialmente. Siamo tutti vittime della criminalità che ha ucciso, deturpato una terra un tempo Felix, oggi morente.  Si devono monitorare siti,  sollecitare il Governo allo stanziamento di fondi che diano la possibilità di procedere a bonifiche immediate sul tutto il territorio, attuare con urgenza percorsi di prevenzione primaria e secondaria. Fondamentali in questo momento". Il suo slogan elettorale recita “Ripartire”: da cosa? Da chi? Quando? " Il verbo ripartire per me ha un significato importante. Significa fare uno, due passi indietro fino a riprendere tutti coloro che sono rimasti fermi. Da cosa? Dal turismo, dalle politiche sociali, dai territori, dalla sanità, dai trasporti. Da chi? Dalla mia gente. Dai giovani, motore del mondo, dai lavoratori, dai disoccupati, dai cittadini onesti della mia regione. Quando? Dal 1 giugno 2015". Qual è il suo esempio di vita? "Mio padre e tutti quelli come lui che hanno avuto la sensibilità di dare risposte serie a chiunque senza nulla chiedere in cambio. Un una persona perbene, il cui  ricordo mi stimola sempre più  a considerare la politica come la più alta forma di altruismo".

 

 Nicola Sirico