Politica
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Giugliano: “Favorire incontri con buyers internazionali per il rilancio delle aziende tessili vesuviane”
SAN GENNARO VESUVIANO. Incontri nelle fabbriche tessili del Vesuviano per ascoltare gli imprenditori ...
E' una ex soldatessa il volto nuovo per "Intimissimi"
Shlomit Malka nome quasi impronunciabile, israeliana poco più che ventenne dallo sguardo penetrante e dal fisico mozzafiato sarà il nuovo testimonial del brand “Intimissimi”. La bella modella israeliana lascia l’Esercito e l’uniforme per posare dinnanzi all’obiettivo. La sua bellezza disarmante è stata “scoperta” grazie a dei posto sui social network . Sotto all’uniforme, infatti, si nascondeva un fisico statuario che ha subito indotto i responsabili del marketing di Intimissimi a scritturare l’ex caporale quale volto immagine per la promozione nuova linea di intimo donna. Originaria della capitale Tel Aviv la fotomodella lascia l’Esercito israeliano dopo aver assolto gli obblighi di leva che per le donne israeliane è obbligatorio per 24 mesi a differenza dei cittadini maschi per i quali sono richiesti 36 mesi di servizio militare…chissà quanti rimpianti in caserma.
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Il Napoli "adotta" la squadra di Herat grazie ai bersaglieri
Con Aurelio De Laurentiis alla guida del Napoli si disse che la società azzurra avrebbe assunto sempre più un ruolo di protagonista in ambito internazionale e stando alle ultime notizie che pervengono dalla martoriata terra afgana sembra essere proprio così. Il Napoli oggi ha adottato una squadra giovanile dell'Herat area in cui opera la Brigata Bersaglieri "Garibaldi" di stanza a Caserta attualmente guidata dal Generale Scardino. Alla consegna del kit da gioco, avvenuta tramite il contingente italiano di stanza ad Herat, ha partecipato via Skype anche mister Benitez, che ha parlato con i militari italiani (buona parte di loro sono di fede azzurra) e spagnoli presenti all’evento. «Il calcio ed il Napoli – si legge nel messaggio inviato dal presidente De Laurentiis – possono dare un po' di gioia e di fiducia ai soldati italiani in Afghanistan e al suo popolo che cerca la pace». Le formazioni giovanili dell'Herat da domani quindi scenderanno in campo con le maglie azzurre per lanciare così anche una nota cromatica di vita e speranza in un paese dilaniato da guerre ed attentati.
Aquino: "Non credo che i terzignesi si sentano rappresentati da Auricchio e Pagano "
Enzo Aquino, storico esponente della sinistra terzignese incontra “il Vesuviano” nell’oramai puntuale appuntamento settimanale con la nostra redazione in avvicinamento all’appuntamento elettorale che si terrà a Terzigno in tarda primavera. “Voglio innanzitutto chiarire un aspetto – puntualizza Aquino in apertura di intervista – politicamente sono nato e cresciuto nel centrosinistra militando prima nel PDS e successivamente nel PD, in ambito comunale sono stato eletto nell’ultima tornata elettorale con una lista civica. Specifico questo aspetto perché ormai l’appiattimento ideologico ha invaso la politica ed oggi a conferma di ciò, ci ritroviamo al tavolo politico per concertare il futuro di Terzigno con altre personalità che provengono da diverse esperienze politiche”. Secondo lei come mai il centrosinistra a Terzigno non ha mai avuto l’opportunità di governare questo paese?. “Le responsabilità –puntualizza lo stimato avvocato vesuviano- credo non siano da ricercare solo nelle poche potenzialità degli esponenti che negli anni hanno rappresentato il centrosinistra, identificherei le nostre mancate affermazioni anche nella capacità di chi ha amministrato ed amministra questo paese di accrescere il proprio consenso politico con metodi arcaici in cui il favoritismo di facciata prevale sugli interessi pubblici ma che, a quanto pare, rende consenso nell’urna. Nonostante che da queste amministrazioni di centrodestra abbiamo ricevuto in eredità solo disastri amministrativi ed ambientali. Sicuramente, e questo lo dico con molta serenità - oggi coloro i quali si rispecchiano nei valori del centrodestra non credo passano sentirsi rappresentati da questi signori politici che stanno ed hanno portato Terzigno verso il baratro sociale ed economico. Mi preme a tal proposito focalizzare l’attenzione di chi vive la nostra realtà che i problemi e le difficoltà che quotidianamente viviamo sono e lo sottolineo sono figlie dell’attività amministrativa di questa gente che, senza pudore, o forse perché credono che i cittadini siano poco intelligenti, hanno l’ardire di accollare le proprie responsabilità politiche ed amministrative su altri soggetti. Siamo – a mio avviso – alla follia pura”. L’ultimo lustro è stato caratterizzato da tanti avvenimenti tra cui la vicenda della discarica… “Questo è il regalo del centro destra ha fatto ai terzignesi. A detta di qualcuno doveva essere una chiara opportunità per Terzigno, invece si è rilevato il più grande bluff e soprattutto ad oggi non sappiamo quali sono le quote di risposto ambientale e soprattutto quali guadagni lascia la società di gestione della discarica al comune di Terzigno visto che su quella discarica è attivo e produce un sistema di biogas. Altra occasione persa, in pieno stile Pagano-Auricchio, e su questo invito ad una profonda riflessione i terzignesi.” Chi sarà l’esponente della vostra coalizione alle prossime amministrative? “ Oltre al sottoscritto ad oggi siamo seduti allo stesso tavolo politico con Carlo Vaiano, Franco Nappo, Massimo Annunziata, Francesco Ranieri, il collega Angelo Bianco ed il Dott. Del Giudice, un gruppo di persone animate dalla stessa voglia di cambiare il verso della storia amministrativa di Terzigno e che negli ultimi anni si è opposto con decisione al governo cittadino. Credo che nei prossimi giorni al massimo la prossima settimana da questo gruppo possa uscire il nome del candidato sindaco”. Potrebbe essere Aquino il candidato di questa coalizione? “Io sono a disposizione – precisa Aquino- , perché credo che dopo un decennio di intensa attività in seno al consiglio comunale, abbia maturato una esperienza adeguata per poter guidare il centrosinistra. Non credo invece che alcune candidature a mio avviso estemporanee possano raccogliere il consenso perché isolate dal contesto.
Antonio Menzione il Vesuviano che conquistò San Remo
Forse, quando ha preso quell'aereo per Genova con destinazione finale Sanremo per partecipare all'edizione della manifestazione canora più seguita degli ultimi dieci anni, nemmeno se ne stava rendendo conto di cosa gli sarebbe capitato in quella che, molto probabilmente, per Antonio Menzione sarà stata, dal punto di vista professionale, una delle migliori della sua vita. Con al fianco il suo amico e collega di brand Sabatino Sicignano, ha varcato le porte del teatro più invidiato d'Italia, quello che ogni artista vorrebbe calcare almeno una volta nella sua vita. Sanremo, da qualsiasi angolazione lo si guardi, dà e fa curriculum, per chi canta ovviamente. Nel caso specifico di Antonio Menzione e del simpatico Sabatino la cosa era un tantino differente. Loro, a Sanremo, ci sono arrivati né da cantanti, né da super ospiti (ve li immaginate con il microfono in mano?), loro a Sanremo ci sono arrivati perché la vita a volte fa dei giri strani, ti mette di fronte a delle scelte obbligate ma, in altre occasioni, è il fato che vuole che vada così, e se un vecchio detto napoletano dice che Dio aiuta chi si aiuta, la prova provata che dei segnali divini esistono, sono questi due simpatici personaggi, i quali, grazie alla passione ed all'amore che hanno per il proprio mestiere sono riusciti a meritarsi uno spazio in un contesto così importante. E qui ritorna il discorso della vita che a volte fa dei giri strani e ti fa raccogliere in una settimana anni ed anni di sacrifici privazioni e voglia di migliorasi. A Sanremo le "Idee per la testa" di Antonio e Sabatino c'arrivano perché nel tempo hanno gravitato nel settore facendosi apprezzare per la bravura e per la bontà d'animo. E così una volta varcata la porta d'ingresso per loro non si apre il palcoscenico, il loro naturale ambiente è il backstage. Sono tipi da retrovia, sono quelli che gli artisti salutano quell'attimo prima di andare in scena a cantare. Sono quelli con cui condividono gli ultimi istanti di serenità prima di stringere la mano a Carlo Conti.
E cosa potrebbe esserci di meglio che una sana risata, un volto sereno prima di lanciarsi nella mischia? E chi secondo voi poteva incarnare queste caratteristiche? Lo capiscono subito gli artisti che vivono di emozioni, le due facce amiche e sicure del backstage sono subito identificabili come due pregiudicati per associazione a simpatizzare di stampo partenopeo. Contaminano l'ambiente con la loro napoletanità verace e garbata, che ammalia. Basta guardarsi intorno per rendersi conto che questi due hanno qualcosa in più,oltre la bravura. Ed allora ne approfittano un pò tutti. Malika Ayane che cerca di tenere dritto un ciuffo platinato, la Atzei che ai capelli tiene e si vede alla Tatangelo che manco a dirlo con i napoletani c'ha un feeling particolare. Tutte conquistate dalla bravura di questo team che in pochi giorni riesce ad attirarsi le attenzioni degli addetti ai lavori. E se altrove la voce corre qui a Sanremo che di "voci" sono esperti il messaggio si espande in pochi giorni. Alla fine anche l'inviata della "Vita in diretta" Barbara Di Palma ne "approfitta" per rimettere a posto la sua folta capigliatura. Il tam tam nel backstage è contagioso ed incuriosisce anche i maschietti che fanno a gara per darsi una sistematica al taglio. Sotto le attente mani di Antonio Menzione finiscono l'attore Piff, i personaggi di Made in Sud e Giovanni Caccamo (al quale Antonio proprio durante il taglio preannuncia il suo pronostico di vincita) ed i tre vincitori del gruppo "Il Volo" potevano mancare? Certo che no! Anche loro un pó per scaramanzia, un pó per simpatia si lasciamo "acconciare" i capelli. Insomma un vero e proprio successo personale oltre che aziendale per Antonio Menzione, l'art director del gruppo " Idee per la testa team-BH saloon" e per coloro i quali hanno sempre pensato che lo stile e la tendenza sia figlio degli ambienti capitolini o milanesi l'elemento di novità arriva dalla provincia del Sud. Da qui parte un messaggio nuovo che non a caso gli artisti dell'Ariston hanno colto al Volo...altrimenti che si dice a fare che Sanremo è Sanremo?
Intervista ad Antonio Menzione:
Come ci si sente dopo una settimana nel posto più seguito d'Italia " sono davvero felice per l'esperienza vissuta a Sanremo. "Onestamente non immaginavo di trovare una organizzazione così precisa e puntuale. Ho avuto modo di conoscere e di lavorare con artisti di spessore sia umano che professionale che hanno apprezzato il lavoro mio e del mio collega Sabato Sicignano. Quando si ha l'onere di dover rappresentare un'azienda come la BH Saloon in un contesto così importante tutto viene amplificato e cerchiamo di porre una attenzione particolare nei dettagli che nel nostro lavoro sono importantissimi". Dei tanti artisti con i quali hai avuto modo di confrontarti, quali secondo te erano colpiti dall'atmosfera sanremese? " I giovani in generale erano quelli visibilmente emozionati. Ho avuto modo di sistemare l'acconciatura a Giovanni Caccamo il vincitore della categoria giovani con il quale fino a qualche minuto prima della premiazione facevamo previsioni sulle canzoni più belle e meritevoli. Devo essere sincero mi ha fatto davvero una bella impressione. Un ragazzo che per affermarsi ha dovuto fare enormi sacrifici, ma alla fine con determinazione è riuscito a centrare l'obiettivo. Anche Malika Ayane mi ha colpito per la simpatia e disponibilità. Una donna eccezionale e sempre disponibile a scambiare qualche battuta. Una citazione particolare poi ai ragazzi de 'il Volo' i vincitori di questa edizione con i quali prima della premiazione abbiamo addirittura registrato un filmato in cui salutavamo i nostri conterranei. Questo per far capire quanto variegato sia l'universo Sanremo in cui ognuno vive l'attesa a modo suo". Ripeteresti questa esperienza? "sicuramente, se mi capiterà l'occasione anche l'anno prossimo non la farò sfuggire. A tal proposito volevo ringraziare tutto lo staff di "Idee per la testa" e l'azienda BH Saloon per avermi messo nelle migliori condizioni per operare in una kermesse così importante. Una citazione di affetto al mio amico e collega Sabato Sicignano per il notevole contributo che ha fornito in questa bella esperienza."
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E la quadriglia ci riconsegnò il carnevale di un tempo
In questo periodo in cui tutto si rimette in discussione a causa della crisi e dei tagli alle spese che affliggono tutti i comparti dal pubblico al privato, ci sono delle certezze che si rinsaldano nel segno della tradizione e dell'essenziale. Così, mentre altrove per organizzare eventi ci vogliono fiori fior di euro, a Terzigno un gruppo di amici ed appassionati della tradizione popolare riescono con poco o niente a rinverdire, annualmente, la tradizionale quadriglia Terzignese. Razziati gli armadi di capi e vestiti d'epoca, messe su parrucche e trucco trasgressivo così come le calze auto reggenti dalle quali sbucano ciuffi di peli castigati dal naylon, il più è fatto. Si può andare in piazza a festeggiare il carnevale a modo nostro, alla vesuviana maniera, con poco, anzi, pochissimo. La quadriglia sfila e sfida il tempo e le crisi, tra sorrisi ed applausi strappati nelle piazzette cittadine dove si riscopre il gusto di questo rito mai tramontato e , forse minimamente scalfito nel periodo in cui da queste parti i carri la facevano da padroni. E come spesso accade nel momento di crisi si torna al passato e si riscoprono percorsi e passioni sopite per troppo tempo. Magari un domani si potesse ripartite dalle quadriglie per costruite un carnevale nel segno della tradizione meno megalomane e più reale a portata di armadio, meno dispendioso e più gradevole, dove a trovare spazio sono la risate strappate ad ogni passo. E forse, il senso del carnevale dovrebbe ritornare ad essere questo: ridere e divertirsi senza nemmeno la necessità di fare brutti scherzi alle tasche intristite all'inverosimile.
Le fontane danzanti incantano i Terzignesi e chiudono il carnevale
Non potevamo relegare all'interno di un semplice scritto per il carnevale lo spettacolo nello spettacolo che è andato in scena ieri sera in piazza Troiano Caracciolo del Sole. Dopo la sfilata della classica quadriglia e del carro dei giovani i tantissimi presenti nella piazza principale piAzza di Terzigno hanno avuto modo di assistere ad un gioco di colori , spruzzi e lampi di fuoco in una danza di elettiva naturali che si alternavano e si incontravano sul proscenio come in una vera e propria opera teatrale. L'arte delle fontane danzanti, così è stata battezzata quella che potrebbe essere tranquillamente chiamata come l'arte degli elementi aria, acqua, fuoco e luci in una miscellanea coordinata da un team di esperti giunti alle falde del Vesuvio dall'Umbria. A curare lo spettacolare evento l'associazione carnevale Terzignese presieduta da Vincenzo Ranieri che particolarmente soddisfatto dal palco ha chiosato:" ringrazio tutti voi per la partecipazione a questa manifestazione, una citazione particolare per l'amico Salvatore Carillo per il sostegno ed il supporto, questo è uno spettacolo che come associazione vogliamo donare alla nostra collettività ed affiancarlo agli eventi tipici del carnevale". Mossa riuscitissima, tutti con il naso per aria ad ammirare i mirabili giochi che i maestri Dominici's curano in una armonia tra musica spruzzi e lingue di fuoco che lasciano attoniti i presenti. Ad ogni acuto corrisponde un picco, un colore, un lampo di fuoco che rende unico questo spettacolo che ne siamo certi resterà indelebile nella memoria di chi ha avuto la fortuna di poter mirarlo di persona.
Carnevale Terzignese, tra austerità e crisi la spuntano i giovani
Finisce tra canti e balli tipici in Piazza Troiano Caracciolo del Sole e nel segno della tradizione carnevalesca la 18' edizione del carnevale Terzignese che sarà ricordata come quella dell'austerity e dell'assenza dei carri a tema che negli ultimi anni avevano impreziosito questo appuntamento annuale. Per fortuna la voglia di divertimento dei giovani Terzignesi ha fatto si che, nonostante la mancanza di organizzatori navigati ed esperti, si sia riuscito a fare uno spettacolo decente, in cui a fare la parte dEI protagonisti assoluti e sono stati proprio i giovani studenti del liceo "Armando Diaz" di Terzigno tra i quali si sono infiltrati anche alcuni giovanissimi studenti della media " Giusti". I balli dei giovani uniti a delle coreografie essenziali hanno ricordato,innanzitutto, che il carnevale è divertimento puro e poco importa se non ci sono mega strutture con carri allegorici e vestiti scintillanti, si fa di necessità virtù e questo è l'insegnamento che resta, ed è questo il dato che fa sperare. I giovani di Terzigno non si arrendono di fronte alle difficoltà e, da vulcanici quali sono, come fecero i loro avi in tempi ancor più tristi, sanno organizzarsi e rialzarsi per cercar di difendere la loro dignità e quella di un paese che a loro riserva davvero poco, in termini di progettualità ed opportunità. A loro andrebbe conferito in premio per la tenacia e la perseveranza nel cercare di dare a Terzigno un segnale nuovo che parte proprio dalla loro vitalità in un paese in cui i giovani siano davvero protagonisti sul campo e non solo nei programmi elettorali o in frasi di circostanza.
Dalla quadriglia alle fontane danzanti, il gran finale del carnevale terzignese
Terzigno. Partirà oggi pomeriggio alle 15 dall'incrocio di via Panoramica con via cavour la sfilata del carnevale terzignese 2015. Manifestazione, quella di quest'anno, fortemente condizionata dalla crisi economica e quindi organizzata all'insegna dell'austerity, ma la voglia di divertisti dei giovani terzignesi in questa giornata particolare è andata ben oltre gli effetti delle spending review che obbligano qualsiasi organizzazione a rivedere spese e costi. Ma il divertimento, lo si può riscoprire anche con poco ma devi mettere in conto sacrifici e difficoltà quando poi devi confrontarti con una realtà avulsa dalla programmazione e quando hai a che fare con istituzioni locali che non programmano nulla, né in termini di valorizzazioni del territorio né, tanto meno, in manifestazioni strettamente collegate ad esso come ad esempio è il carnevale (per ulteriori informazioni chiedere all'amministrazione comunale di Palma Campania). Bisogna farsene una ragione se i qui privati non spendono ed investono sul territorio, c'è poca speranza nell'auspicare forme di investimento da parte di chi amministra. Il carnevale comunque, si fa per volontà di giovani liceali temerari che si armano di buona volontà e voglia di divertirsi. Ad essi si affianca la tradizionale quadriglia dei soliti noti, travestiti nei personaggi più strampalati ma che di fondo rinverdiscono una tradizione carnevalesca che resiste al tempo ed alla crisi. Si parte da via Panoramica Zabatta, si percorrerà con l'unico "minicar-ro" il percorso tradizionale sfidando il fondo stradale di Corso Leoanardo da Vinci in una sorta di corsa ad ostacoli più adatta ai giochi senza frontiere che ad un carnevale (anche se il vecchio adagio recita che di questa giornata ogni scherzo vale...) per poi chiudere in piazza Troiano Caracciolo con quello che, si preannuncia essere, il momento più spettacolare di questa edizione. Le fontane danzanti dei maestri Dominicis, noti al grande pubblico per aver partecipato al programma televisivo di Maria De Filippi "Italia's got talent". "Siamo felici per i giovani di Terzigno - commenta il presidente del carnevale terzignese Vincenzo Ranieri - nonostante le difficoltà e mille peripezie alla fine la voglia di divertirsi e la tradizione del carnevale hanno avuto la meglio. Rispetto al passato si riscontrano maggiori difficoltà nel coinvolgere imprenditori e persone disposte ad investire, tuttavia abbiamo voluto regalare ai terzignesi uno spettacolo che resterà unico nel suo genere con le fontane danzanti che siamo sicuri stupiranno quanti stasera accoreranno in piazza Troiano Caracciolo del Sole" .
Dalla quadriglia alle fontane danzanti, il gran finale del carnevale terzignese
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