Ancora un rinvio, l’ennesimo che ormai si fa pure fatica a portare il conto. Ancora una volta l’Italia si sveglia con un senso di impotenza, misto ad incredulità. L’India decide nuovamente di non decidere e come in un film già visto (a metà) va in scena l’ennesimo rinvio sulle sorti dei due fucilieri di Marina. Salvatore Girone che ha da poco tagliato il traguardo dei tre anni di detenzione senza un capo di imputazione in India e Massimiliano Latorre, degente in Italia per un ictus che pochi mesi fa lo colpì durante la prigionia in terra indiana. Il Tribunale di New Delhi che dovrebbe esaminare la vicenda dei due marò ( val la pena ricordare che li vede costretti alla detenzione forzosa in India dal febbraio 2012 senza alcun capo di imputazione), preso atto che il caso è ancora al vaglio della Corte Suprema, ha citato le parti il 1° luglio – questo si legge in una nota dell’Ansa – la prossima udienza davanti alla Corte Suprema infatti dovrebbe essere fissata tra 3 settimane prima della scadenza del permesso speciale del quale sta beneficando il Maresciallo Massimiliano Latorre. Bisognerà ora vedere quali decisioni assumeranno le autorità italiane…atteso che se la sentiranno di assumere una posizione decisa, ferma, irremovibile e soprattutto di condanna nei confronti della giustizia e del governo indiano che ad oggi hanno costantemente deriso e messo fortemente in discussione la credibilità dell’Italia in ambito internazionale.
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