Politica
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Giugliano: “Favorire incontri con buyers internazionali per il rilancio delle aziende tessili vesuviane”
SAN GENNARO VESUVIANO. Incontri nelle fabbriche tessili del Vesuviano per ascoltare gli imprenditori ...
Oxi a questa Europa. Dopo la Grecia l'Austria...e poi?
(di Gianfranco Pipotone) Domenica scorsa, in tarda serata abbiamo avuto la consapevolezza che qualcosa in Europa stava già cambiando, e non solo perché in Grecia si è avuta la bellissima vittoria del NO (OXI) al referendum sulle misure che la troika voleva imporre al popolo ellenico, ma, o forse soprattutto, per la sonora sconfitta della tracotanza teutonica, sintomo di un intollerabile pangermanesimo di ritorno, tristemente noto per la storia di questo continente. Va poi ricordato che il popolo greco oltre ad averci regalato qualcosa che probabilmente nel nostro paese è poco apprezzata, la democrazia, ci ha anche dimostrato ancora una volta, se ce ne fosse stato bisogno, che non si piega. Non lo ha fatto di fronte all’impero ottomano figurarsi se lo faceva nei confronti di quattro burocrati che governano in Europa chissà grazie a quali alchimie e sotterfugi. Dalle prime dichiarazioni sembrerebbe comunque che la lezione greca non sia servita perché si insiste con riforme, rispetto dei trattati, restituzione del debito, quest’ultimo va benissimo ai creditori così com’è strutturato perché frutta miliardi di interessi annui. Stessa cosa da noi dove politici dell’ultima ora non hanno la capacità di imporsi di fronte a questi signori eletti da nessuno ma che dettano le regole ai cittadini europei. I nostri governanti preferiscono di gran lunga camminare piegati per non infastidire i manovratori di turno, nonostante si celi dietro costoro la vera natura autoritaria. Hanno forse ricevuto disposizioni a non intralciare il cammino di questa brutta Europa che sembra essere stata disegnata in una birreria bavarese? Qualcuno vorrebbe ricordare che la Germania è stata graziata per ben due volte, nel 1953, subito dopo il catastrofico conflitto mondiale, e nel 1990, dopo l’unificazione delle due germanie, non restituendo neppure un centesimo del debito evitando il default? O forse dobbiamo qui aggiungere alla pagina dei ricordi il Sud depredato 154 anni fa per fare ricco un nord che sino ad allora era immerso nella miseria, secondo un parallellismo che vede oggi di nuovo soccombere un Sud, stavolta i paesi dell’Europa meridionale, di fronte all’arroganza di un nord che ha cannibalizzato il potere industriale dei paesi euro-mediterranei ridotti a mercati per i prodotti tedeschi, lasciandoci in eredità le scorie della loro opulenza? Non è un caso che dall’ingresso dell’euro si è avuto un crollo dell’occupazione giovanile, lo smantellamento sistemico del welfare, l’innalzamento dell’età pensionabile per potere sfruttare i lavoratori sino alla soglia della morte, l’apertura a dismisura della forbice economica tra le poche famiglie che contano e la massa dei cittadini europei, la lacerazione netta di ogni speranza legata al futuro, l’aggressività montante di alcuni paesi con in testa la solita Germania, e l’elenco potrebbe continuare. Se è questa l’Europa che dobbiamo consegnare ai nostri figli è bene lasciar perdere, cominciando a lottare per una comunità che inizi dai paesi che si affacciano sul Mediterraneo, simili tra loro e capaci di porre in essere i primi passi per un insieme giusto, solidale, equo. Per tale ragione invitiamo i cittadini a rimanere vigili soprattutto nei confronti dei nostri politici e pronti a punirli con il voto in qualunque momento se ne presenti l’opportunità e con gli strumenti previsti dalla nostra Costituzione, referendum, disegni di legge di iniziativa popolare e petizioni, prima che ne facciano della nostra Magna Charta un cimelio da consegnare agli archivi storici della nostra sempre meno Repubblica democratica.
Arriva l'estate e con essa anche le varie preoccupazioni inerenti l'aspetto fisico
D'estate ci si scopre e di conseguenza si fa i conti con la propria immagine ideale. Quando quest'ultima non corrisponde alla propria immagine reale cresce l'ansia e l'insicurezza che danno il via ad una affannosa ricerca di diete miracolose che in poco tempo facciano perdere i chili presi durante un lungo inverno. Tra le diete miracolose che si intraprendono troviamo i digiuni e le diete iperproteiche. Il digiuno che consiste nella privazione degli alimenti, in questo caso volontaria, e la dieta iperproteica consiste nell'eliminazione di fonti di carboidrati, come pasta, pane e cereali integrali, dall'alimentazione quotidiana. Purtroppo, però, questo modo di approcciarsi alla perdita di peso e queste due pratiche risultano essere spesso insufficienti, dannose alla salute fisica e mentale e, nel tempo, rendono sempre più difficile perdere peso. Innanzitutto dal punto di vista psicologico pensare di perdere peso in poco tempo innesca un meccanismo fallimentare. Il controllo del cibo diventa un chiodo fisso, il cervello, alimentato dal pensiero “ho poco tempo per dimagrire”, cade in preda a questa ossessione e nel contempo, per reazione, nasce un irresistibile desiderio di trasgredire. Il risultato? Qualche giorno o settimana di sacrificio per poi ricominciare a mangiare, riprendere peso e, per di più, provare un senso di fallimento per l'ennesimo tentativo andato a male che influenzerà negativamente anche il prossimo tentativo di dimagrire con i vari pensieri autosabotanti (“Chissà se stavolta ce la farò”, “Proviamoci”, “Speriamo bene”). Ancor peggio, da un punto di vista nutrizionale, non solo i reni e il fegato subiscono gli effetti collaterali, ma, in quei giorni o in quelle settimane di digiuno e di iperproteica, la perdita di peso determinata riguarda anche la massa alipidica. Inoltre, se è vero che, seguendo varie delle suddette diete, perdiamo la massa muscolare, che è quella metabolicamente attiva, è altrettanto vero che quando riacquistiamo il peso accumuliamo solo grasso. Quindi la percentuale di massa grassa tenderà ad aumentare a discapito di quella magra e contribuirà a rendere ancora più difficile la perdita di peso nel tempo. Primo consiglio, allora, è quello di non imporsi restrizioni alimentari rigide, evitando tutte le diete miracolose. Alla dieta restrittiva, caratterizzata da un mero calcolo di calorie o dall'esclusione di determinati cibi salutari, bisognerebbe scegliere un regime alimentare di accompagnamento, attento a bilanciare gli squilibri e che punti alla qualità degli alimenti. Ad esempio: consumare ad ogni pasto prodotti vegetali quali legumi, frutta (anche secca) e verdura, in quanto ricchi di fibre, aumentano il senso di sazietà interferendo con l'assorbimento di zuccheri e grassi; preferire alimenti integrali come pane integrale, cereali integrali, ricchi di fibre, vitamine e minerali, a discapito di quelli raffinati quali pane bianco, zucchero e prodotti commerciali che ne contengono quali dolci, merendine, bevande zuccherate,gelati, fast food; prediligere olio extravergine di oliva a burro, strutto, margarina., maionese come unico condimento in cucina; limitare alimenti ricchi di grassi come salsicce, mortadella, salame, formaggi vari, wurstel, prodotti commerciali. Non vietarsi drasticamente i cibi proibiti, concedendoseli ogni tanto con la giusta consapevolezza relativa alla loro qualità, e prendersi il tempo mentre si mangia, stando seduti e gustando ciò che si porta alla bocca, può risultare molto utile. Infine, considerando che il tempo lo permette, dedicare 30/40 minuti ad una attività aerobica quotidiana, come passeggiata a passo svelto, corsa, nuoto, andare in bicicletta, spinning, ci aiuterà a smaltire il grasso in eccesso e a mantenere il peso nel tempo.
A cura
D.ssa Pasqualina Nappo. Psicologo clinico-giuridico
Giovanni Cortile. Laureando in dietistica
Montanino: "la politica sia la più alta forma di altruismo"
Nicola Montanino classe 1953, una viva passione per la politica sin da giovane. Nel 1985 la sua prima esperienza con l’elezione a consigliere comunale presso l’assise di Palma Campania, paese in cui è nato e vissuto. Segue poi l’investitura ad assessore alle politiche sociali, al turismo e al commercio. Nel 1992 diventa sindaco di Palma Campania, viene riconfermato dal 1994 fino alla fine del suo mandato, nel novembre del 1998. Matura la sua esperienza nell’ambito del turismo negli anni ’90, prima a Pompei come funzionario dell’Azienda Cura, Soggiorno e Turismo, poi diventando responsabile nel 2007 a Maiori, in costiera amalfitana, carica che ricopre tuttora. Oggi si propone al consiglio della Regione Campania, circoscrizione Napoli e Provincia, col partito “Centro Democratico”. Perchè crede di meritare il voto degli elettori campani? "Meritare? Credo di meritarlo perché il mio curriculum parla di un’esperienza costruita passo dopo passo negli anni con amore, dedizione, impegno, costanza e volontà. Ho sempre vissuto nel territorio, immerso più di tutto nelle sue problematiche, nelle sue denunce, nella sua gente. Questo credo possa essere un piccolo vantaggio: conoscere le istanze, la voce, le domande della mia terra per farmene portavoce consapevole ed attento". Il suo programma politico ha 2 priorità: turismo e politiche sociali che sono rispettivamente sinonimo di lavoro e giustizia sociale. Sintetizzi i punti più importanti del suo progetto. "Il mio progetto politico si basa, ma sin da sempre, su valori cardini che mi orientano anche nella vita: equità, uguaglianza, giustizia.,meritocrazia C’è necessità di un ripensamento e rinnovamento del settore delle politiche sociali che abbracci tutte le categorie. Bisogna tutelare la famiglia e tutto ciò che ruota intorno al suo universo, dare incentivi a chi vive le difficoltà di un membro affetto da malattie o da handicap, a genitori con bambini piccoli, a nuclei familiari che accolgono gli anziani. C’è urgenza di tutelare i diritti della donna, nel suo ruolo di madre, lavoratrice ed essere umano. La Campania, ha raggiunto più volte un triste record: prima in Italia a registrare il più alto tasso di femminicidio. Informazione, formazione, prevenzione, sono le parole d’ordine. Altra necessaria tutela è quella a favore dei minori (auspico una rivisitazione della legge regionale sull’adozione), pensionati, giovani dalla nascita, al percorso scolastico, al tempo libero, all’impegno nel sociale, al lavoro). Per quanto riguarda il turismo, ha detto bene, è sinonimo di lavoro, opportunità, sviluppo economico e sociale. La mia più grande ambizione, è quella di creare un secondo polo turistico in grado di far rifiorire e conoscere l’entroterra campano, finora poco valorizzato. Abbiamo bellezze uniche, spesso non considerate". Ha tenuto ultimamente una conferenza sulla “Terra dei Fuochi”: qual è la sua posizione in merito alla problematica? "Qui in Campania, oramai non si tratta di vivere, ma di sopravvivere. Il nostro popolo si sta decimando. L’incidenza tumorale cresce esponenzialmente. Siamo tutti vittime della criminalità che ha ucciso, deturpato una terra un tempo Felix, oggi morente. Si devono monitorare siti, sollecitare il Governo allo stanziamento di fondi che diano la possibilità di procedere a bonifiche immediate sul tutto il territorio, attuare con urgenza percorsi di prevenzione primaria e secondaria. Fondamentali in questo momento". Il suo slogan elettorale recita “Ripartire”: da cosa? Da chi? Quando? " Il verbo ripartire per me ha un significato importante. Significa fare uno, due passi indietro fino a riprendere tutti coloro che sono rimasti fermi. Da cosa? Dal turismo, dalle politiche sociali, dai territori, dalla sanità, dai trasporti. Da chi? Dalla mia gente. Dai giovani, motore del mondo, dai lavoratori, dai disoccupati, dai cittadini onesti della mia regione. Quando? Dal 1 giugno 2015". Qual è il suo esempio di vita? "Mio padre e tutti quelli come lui che hanno avuto la sensibilità di dare risposte serie a chiunque senza nulla chiedere in cambio. Un una persona perbene, il cui ricordo mi stimola sempre più a considerare la politica come la più alta forma di altruismo".
Nicola Sirico
Confronto tra candidati, lunedi in onda su Italia Mia
Andrà in onda lunedi sera alle 23.00 sul canale regionale Italia Mia (274 del digitale terrestre) il confronto tra i candidati a sindaco di Terzigno. L'iniziativa promossa dalla redazione del "Vesuviano" ha raccolto il consenso e la disponibilità dei candidati alla poltrona di primo cittadino della città del buon vino. A rispondere all'appello della nostra redazione sono stati i candidati Vincenzo Aquino, Stefano Pagano, Francesco Ranieri e Rosanna Rosa. La trasmissione infatti è stata registrata ieri sera presso gli studi televisivi di Italia Mia all'interno della trasmissione "Terra Mia" condotta da Genny Galantuomo e Francesco Gravetti. Il confronto è stato molto corretto anche se non sono mancati i momenti di frizione tra i contendenti alla leadership cittadina. Insomma un programma da non perdere per tutti i terzignesi che potranno conoscere, standosene comodamente seduti in poltrona, i programmi e le idee dei candidati terzignesi. Assenti alle riprese i candidati Serafino Ambrosio (problemi di salute) e la giovanissima Lina Panfilo che ha dato forfait pochi minuti prima dell'evento.
Vign'Amo alla riscoperta della cultura vesuviana
La voglia di riscoprire il territorio e di valorizzarlo con iniziative legate alla cultura ed ai sapori della terra vesuviana nasce così Vign'Amo"- Da Capri al Vesuvio a suon di Vino: l'iniziativa che coinvolgerà il vesuviano ed oltre si terrà Domenica 10 maggio alle falde del Vesuvio presso l'azienda vinicola Sorrentino a Boscotrecase (Na). Dalle 16.00 sarà possibile effettuare una passeggiata nell'immenso vigneto per comprendere le teniche di viticoltura vesuviane. A seguire sarà presentato il libro:l'eco del Diavolo scitto dall'avv. Alfredo Ranieri e dalle 18.30 l'aperitivo si evolverà nel dj set di dj khenzo e continuerà fino al calar del sole. Il tutto godendo dell'ottimo vino, con intorno un panorama mozzafiato! Vign'Amo, L'aperitivo radical chic del Vesuvio
Candidatura "misteriosa", il M5S prova a fare chiarezza
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa pervenutoci dal Movimento 5 stelle in riferimento alle dichiarazioni rese dal Signor Antonio Parisi relative alla sua candidatura come consigliere comunale di Terzigno. "Alla luce degli ultimi avvenimenti che hanno visto il Movimento 5 Stelle di Terzigno al centro della polemica in merito alla "candidatura inconsapevole" del sig. Parisi Antonio, e prendendo atto delle sue dichiarazioni, ce ne dissociamo totalmente. Abbiamo chiesto e ottenuto la rinuncia alla sua candidatura, inviata poi allo staff centrale del "Movimento 5 stelle, beppegrillo.it". Pertanto risulta ineleggibile come consigliere per il Movimento 5 stelle di Terzigno, ma siccome la sua rinuncia è arrivata solo in seguito all'accettazione delle liste, il suo nome continuerà a comparire negli elenchi che saranno affissi. Tuttavia in difesa dell'immagine e della credibilità del movimento, prendiamo le distanze dall'ex candidato e tutti i dovuti provvedimenti".
Il Movimento 5 stelle di Terzigno
Striano, plesso scolastico allagato: l' opposizione chiede un consiglio comunale urgente
Un consiglio comunale urgente sullo stato del plesso scolastico della scuola primaria di via Sarno – Parco Verde, a Striano. Lo chiedono i consiglieri comunali di minoranza Luigi Gatti, Vincenzo Coppola, Antonio Del Giudice e Alfonso Serafino dopo che il plesso, lo scorso 30 aprile, è stato chiuso dal sindaco “per lavori di manutenzione urgenti e indifferibili”. Tale urgenza si è resa necessaria a causa dell’allagamento del plesso a seguito di una mezza giornata di pioggia torrenziale. Spiega il consigliere del gruppo “Idea Comune”, Luigi Gatti: “non è ammissibile che una scuola nuova, inaugurata appena quattro anni fa, abbia già di questi problemi e che non è chiaro quale sia la natura degli interventi urgenti effettuati. Per questo chiediamo che l’amministrazione comunale riferisca in consiglio, in modo da informare correttamente la popolazione tutta e quella scolastica in particolare”. Aggiunge il coordinatore del movimento politico “Idea Comune”, Antonio Gravetti: “Ci aspettiamo che il sindaco faccia chiarezza, e dica dove sono le responsabilità, se tali responsabilità sono solo politiche o anche tecniche e quali nomi e cognomi hanno queste responsabilità”
Terzigno, il M5S presenta la lista ed il programma
Alle ore 11.25 del 2 maggio 2015, presso la segreteria comunale,è stata consegnata tutta la documentazione necessaria alla presentazione della lista che ha come candidato sindaco Lina Panfilo. Per la prima volta il Movimento 5 stelle concorrerà alla tornata elettorale nel comune di Terzigno, portando avanti i seguenti obiettivi principali:
- Favorire il bene collettivo e difendere la salute pubblica;
- Tagliare gli sprechi per aumentare e migliorare i servizi;
- Creare opportunità lavorative internalizzando la gestione dei rifiuti e la manutenzione della viabilità, del verde pubblico e degli immobili comunali;
- Riqualificare e incentivare le aree di interesse storico-naturalistico e artistico-culturale;
- Promuovere e valorizzare i prodotti tipici locali;
- Eliminare le consulenze e gli incarichi esterni;
- Affidare la gestione dell’acqua e della riscossione dei tributi al comune, togliendola rispettivamente alla GORI e alla GE.SE.T.;
- Adeguamento energetico degli impianti di pubblica illuminazione;
-Studi progettuali per usufruire dei fondi europei;
-Avvio delle procedure per il rilascio licenza di taxi collettivo per agevolare le condizioni di mobilità nel paese;
- Attività di formazione sul rischio Vesuvio e sulle vie di fuga.
La squadra di semplici cittadini, onesti e incensurati, che si sono messi in gioco per realizzare le suddette proposte risulta così composta:
1) Annunziata Fortuna
2) Avino Antonio
3) Avino Genoveffa
4) Caldarelli Pasquale
5) Iuliano Angelo
6) Langella Ferdinando
7) Maqsoud El Mati
8) Panfilo Annarita
9) Parisi Antonio
10) Salvati Michele
11) Simone Filomena
12) Stanziano Fiore
13) Nappo Nicolangelo