La Champions League è una competizione che non fa sconti, richiede di essere pronti al momento giusto al posto giusto. Nei confronti ad eliminazione diretta le occasioni di riscatto non sono molte e ogni pallone può essere decisivo. Il Napoli esce dal Santiago Bernabeu sconfitto, ma non umiliato. Il 3 a 1 finale riflette sia la maggiore caratura dei campioni d'Europa, sia l'inesperienza dei ragazzi di Sarri. Insigne prova a regalare l'illusione di un'impresa storica, quando, al settimo minuto, servito splendidamente da Hamsik, trafigge il mal pazziato Keylor Navas da 35 metri, portando il Napoli in vantaggio. Il pressing rabbioso degli spagnoli, unito alle incertezze di un reparto arretrato costantemente in affanno, consentono al francese Benzema di rimettere subito le cose a posto sovrastando Raul Albiol e Koulibaly con un perentorio colpo di testa. Incassato il colpo, gli ospiti tentano una timida reazione, ma la scarsa vena di Mertens e Callejon, annullati dai rispettivi marcatori, Sergio Ramos e Varane, va sfumare diverse potenziali opportunità. Il primo tempo si tramuta in assedio e le occasioni piovono verso lo specchio della porta difeso da Reina: Marcelo, Cristiano Ronaldo, James, Modric e Benzema, spaventano a turno i supporters napoletani. Il traballante fortino degli ospiti crolla definitivamente tra il quarantanovesimo e il cinquantaquattresimo minuto. Prima Cristiano Ronaldo, lasciato partire palla al piede da centrocampo, si invola sulla destra e serve un pallone per l'accorrente Toni Kroos che da fuori area realizza il 2 a 1, poi Casemiro raccoglie una respinta corta da parte di Albiol e fa secco Reina con un tiro di collo esterno che si insacca sul secondo palo. Ottenuto il vantaggio, il Real, si affida al contropiede e alla forza dei propri difensori. Hamsik e Insigne si dannano l'anima per risvegliare la squadra, ma i compagni non li supportano a dovere. L'unica azione ben congegnata imbastita dal Napoli, viene sciupata clamorosamente da Mertens, che non trova la zampata giusta su assist di Callejon. Nel finale di partita entrano Allan e Milik, ma non riescono ad incidere come dovrebbero. Il Napoli rischia poco nel finale di partita, ma produce altrettanto in zona offensiva. I dettagli e la cattiveria hanno fatto la differenza, gli azzurri soltanto attraverso confronti di questa portata potranno acquisire le caratteristiche che servono per andare fino in fondo in questa competizione. Il discorso qualificazione non è archiviato, ma si è chiamati all'impresa nella partita di ritorno. Il sogno 2 a 0, va inseguito, ma con meno timore e con il supporto di un San Paolo gremito che dovrà svolgere il ruolo di dodicesimo uomo in campo. La querelle durante le interviste tra il presidente De Laurentiis e il tecnico Sarri evidenzia ulteriormente il gap mentale tra una realtà affermata come il Real Madrid e una emergente come quella del Napoli.
Pagelle
Reina 5,5 Reattivo in più occasioni ed incolpevole sui primi due goal incassati. Grave neo quello del mancato intervento sul tiro di Casemiro e un po' troppa indecisione nelle uscite su situazioni di palla inattiva
Hysaj 6 Primo tempo da incubo, secondo tempo gladiatorio. Ha il merito di limitare Cristiano Ronaldo, ma si fa schiacciare troppo dal collega Marcelo.
Raul Albiol 5,5 Cerca di rimediare in tutti modi agli assalti della sua ex squadra, ma viene sovrastato da Benzema in occasione del primo goal e respinge male favorendo la terza marcatura di Casemiro.
Koulibaly 5 Insieme a Mertens, il più deludente tra i suoi. Perennemente in difficoltà sia fisica che mentale, perde tutte le sicurezze che lo contraddistinguono nei confini nazionali.
Ghoulam 5,5 Spinge poco e difende male, James Rodriguez resta un rebus irrisolto.
Diawara 6,5 Timore reverenziale iniziale a parte, il diciannovenne tiene bene il campo e ci mette tantissima volontà. Il futuro è tutto dalla sua parte.
Zielinski 5,5 Recupera molti palloni, perdendone altrettanti. Appoggia poco la manovra offensiva e perde nettamente il duello con Toni Kroos per il predominio del centrocampo.
Hamsik 6,5 La sua tecnica regge il confronto con quella dei blancos, lotta, inventa e si batte come poche volte aveva fatto in confronti di tal levatura. Manca l'acuto del goal, ma regala un cioccolatino ad Insigne per la rete del vantaggio.
Callejon 5 Il ritorno a casa non fa bene allo spagnolo che sembra un pesce fuor d'acqua. Soffre tantissimo Marcelo che lo costringe a ripiegare troppo spesso sulla linea dei difensori.
Mertens 5 Completamente fuori dalla partita salvo due guizzi nel secondo tempo: uno viene stoppato dalla premiata ditta Ramos-Varane, l'altro lo cestina calciando alto da pochi metri.
Insigne 7 Il migliore degli azzurri: non si ferma per 90 minuti, segna con una prodezza e cerca di innescare i compagni con diversi input spesso non recepiti. Risulta essere il più pericoloso dei suoi e il più attento anche in fase di ripiegamento difensivo. Ora deve dare continuità a questa prestazione.