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San Giuseppe:buche stradali, monta la protesta dei cittadini
Lunedì, 16 Febbraio 2015 22:00Circolare con la propria auto, a San Giuseppe Vesuviano, è diventato ormai un'ardua impresa. La carente manutenzione stradale, infatti, nel nostro paese rappresenta uno dei principali problemi, con pesanti ripercussioni, sia per quanto riguarda la sicurezza dei cittadini, sia per quanto riguarda le casse comunali, sempre più gravate dal peso dei risarcimenti danni causati dalle tantissime buche disseminate sul territorio cittadino. Oggi la cittadinanza è fortemente delusa dalla gestione politico amministrativa del problema in questione. I sangiuseppesi versano ingenti somme al Comune per il pagamento di imposte e tributi, ritrovandosi in cambio una rete stradale degna di un territorio di guerra.Noi del Gruppocittadino non riusciamo a capire come faccia un’amministrazione comunalea non affrontare seriamente un problema tanto grave, che richiede soluzioni rapide ed adeguate. Da anni assistiamo alla politica degli slogan e degli annunci di una classe dirigente locale che non arriva mai al cuore del problema, preferendo usare soluzioni tampone palesemente insufficienti. Nei mesi scorsi, l’attuale amministrazione comunale che, ad oggi, nulla ha fatto per affrontare questa piaga, ha sbandierato ai quattro venti, con tanto di manifesti a spese dei cittadini, il prossimo rifacimento di otto strade per un costo pubblico di circa 2,5 milioni di euro, non pochi. È chiaro che se non verrà introdottoun innovativo sistema manutentivo tutto sarà vanificato ancora una volta. A nostro avviso è necessario percorrere la via della prevenzione, intervenendo prontamente con alcuni rimedi innovativi. Innanzitutto si possono applicare delle guaine bituminose sulle crepe che si formano sul manto stradale, cosi da evitare che diventino in futuro vere e proprie buche;inoltre, per difendere il Comune dai professionisti della truffa, si potrebbe installare un dispositivo mobile dotato di video camera, volto a monitorare periodicamente lo stato delle strade; un altro accorgimento consiste nell’applicazione di un valido sistema di vigilanzasulle autorizzazioni rilasciate per effettuare scavi sulla rete stradale, (ad esempio si pensi agli allacci di luce,gas, e acqua). Molti possono pensare che questi siano dei progetti complicati, ma non è così. Un sistema del genere, nei comuni in cui è stato attuato, ha portato ad un risparmio di circa il 61% l'anno. Il sindaco e l’amministrazione si attivino per risolvere la situazione, prima che qualche cittadino si faccia male sul serio.
Gruppo cittadino SGV - comunicato stampa-
Rapinò gli studenti della "Giusti" a Terzigno, arrestato 32 enne
Lunedì, 16 Febbraio 2015 11:23Aveva terrorizzato gli studenti della scuola media "G. Giusti" di Terzigno con un coltello per derubarli dei telefonini lo scorso novembre. Dopo la denuncia dei genitori e tre mesi di indagini i carabinieri della stazione di Terzigno, coordinati dal Maresciallo Adolfo Montagnaro, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Nola a carico di Salvatore Capuano, un 32enne napoletano, accusato di rapina aggravata. Il provvedimento restrittivo gli è stato notificato nel carcere di Poggioreale, dove l’uomo è detenuto in attesa di giudizio per altri reati. Il 32enne è stato individuato in una rosa di sospettati con l’utilizzo del sistema informatico weblase in uso all’Arma dei Carabinieri. Gli viene contestato di essere autore di una rapina perpetrata in via Bovio a Terzigno, nei pressi di una scuola media. Il 27 novembre scorso a volto scoperto, avrebbe avvicinato una ragazzina e un coetaneo e dopo averli minacciati con un coltello li avrebbe costretti a consegnare i loro telefonini iPhone.
Comitati antidiscarica:"rendere pubblici i dati sui siti della terra dei fuochi"
Lunedì, 16 Febbraio 2015 10:57“ I risultati delle indagini dirette sui terreni di 51 siti definiti "prioritari e maggiormente a rischio" in 7 Comuni non sono ancora stati resi noti, anche se i lavori sul campo sono stati conclusi e la pubblicazione dei risultati doveva essere fatta entro il 9 giugno 2014. In questi 57 Comuni ci sono ancora 1.335 siti potenzialmente inquinati su cui non sono state fatte ancora analisi dirette” aveva tuonato Stefano Ciafani vice Presidente di Legambiente onlus al Convegno su “"Terra dei Fuochi: a che punto siamo" a Caserta presentando l’articolato dossier messo in campo dai volontari dell’Associazione e reso pubblico al seguente indirizzo: http://www.legambiente.it.
A seguito di questa denuncia in due giorni è stato pubblicato il decreto interministeriale che fa divieto di coltivazione su 15 ettari di campi tra le province di Napoli e Caserta censite come aree ad alto rischio in base alla classificazione 1-5. Un primo piccolo passo a dimostrazione che bisogna insistere nell’incalzare le strutture responsabili dei campionamenti a proseguire senza soluzione di continuità il lavoro necessario a caratterizzare siti sospetti e ad eliminarli, qualora positivi, dal novero dei terreni idonei a coltivazioni, senza guardare in faccia a nessuno. Dal 2% del territorio campano inquinato e sbandierato arriveremo presto al 12% definito su cui insiste il 25% di antropizzazione (1,5 mil. ab.) e caratterizzato tra Sin/Sir, discariche ufficiali ed abusive, aree vaste, lotti in corso di esame, particelle censite dagli atti delle Procure per proseguire là dove è possibile ipotizzare ulteriori attacchi al territorio sospettando tombamenti abusivi di rifiuti pericolosi e non. Definire cosa è contaminato e cosa non lo è, è l’unico strumento certo di salvaguardia e tutela di chi opera e produce nel rispetto delle norme e a tutela dei consumatori. E poi le indagini sanitarie a cui si sta lavorando per rendere omogeneo su tutto il territorio campano un’azione di prevenzione secondaria per biomonitorare tutto quanto esula dai normali screening di prevenzione che, certamente, vanno potenziati e incrementati là dove sono state evidenziate adesioni non in linea col PSN. I soldi per questo ci sono e vanno impegnati per utili fini a vantaggio di tutta la popolazione e non per inutili indagini, progetti e consulenze per i soliti noti. Un percorso lungo, a steep, ma che deve essere monitorato di continuo e non lasciato alla merce' di pochi decisori. Importante in tal senso la volontà espressa dal Presidente della Commissione Ambiente della Camera on.Realacci che ha deciso di iniziare una valutazione, col contributo degli stakeholder territoriali, delle criticità evidenziate dal dossier e di quanto denunciato dalle associazioni del territorio sulla realizzazione, ad un anno, di quanto previsto dalla L.6/14 e non ancora messo in essere dagli Enti richiamati: Ministeri, Regione e Prefetture. Facciamo, nostro in tal senso, l’invito del Presidente Buonomo che sulla Campania inquinata serve un'azione rivoluzionaria che restituisca chiarezza e trasparenza sullo stato di contaminazione di questo territorio, dei suoli e delle falde, che predisponga le adeguate misure di messa in sicurezza ed eventuale bonifica e di contrasto alle illegalità in un quadro di trasparenza informativa necessaria alla partecipazione alle decisioni da parte di una cittadinanza sempre più consapevole e protagonista.
Invitiamo la Magistratura ad un’azione sempre più serrata e asfissiante nel contrastare lo scempio ambientale che vive gran parte del territorio campano unendoci alla sollecitazione al Parlamento per approvare da subito la Legge Realacci-Micillo-Pellegrino sui Reati Ambientali (S.1345 Delitti contro l’Ambiente)in queste ore all’esame dell’Aula del Senato che prevede l’introduzione di quattro nuovi delitti ambientali nel Codice penale, tra cui quello di inquinamento e di disastro ambientale e aderendo, con tutta la mobilitazione possibile, alla campagna End Ecocide a sostegno di una direttiva per l'introduzione del delitto di Ecocidio in Europa www.endecocide.eu. Non si molla.
Franco Matrone°
(°responsabile comitato rete rifiuti "zero waste" area vesuviana)
"Ottaviano sta crescendo sulla strada della legalità"
Giovedì, 12 Febbraio 2015 21:29Il Prefetto di Napoli, Gerarda Maria Pantalone, è stata in visita al Comune di Ottaviano. Si tratta del secondo Comune della Provincia, dopo Castellammare di Stabia, che ha deciso di visitare dal suo insediamento. Il Prefetto è stata accolto dal sindaco Luca Capasso, dall’intero consiglio comunale e dalla vicepresidente del consiglio comunale, Olimpia Cozzolino. Presenti anche autorità civili e rappresentanti della forze dell’ordine. Nell’aula consiliare “Pasquale Cappuccio” lo storico Carmine Cimmino ha illustrato al Prefetto la storia della città e gli alunni dell’istituto comprensivo “Mimmo Beneventano” hanno cantato l’inno nazionale, mentre gli studenti dell’istituto alberghiero “De’ Medici” hanno curato l’accoglienza. Pantalone ha poi visitato il Palazzo Mediceo, monumento simbolo di Ottaviano. Agli alunni, il Prefetto di Napoli ha spiegato la sua funzione e il suo ruolo, poi ha aggiunto: “Qualche anno fa si parlava di Ottaviano per ragioni spiacevoli, oggi questo Comune sta crescendo, percorrendo la strada della legalità”. Il sindaco Luca Capasso ha resto noto al Prefetto che è stata ufficialmente chiesto, per Ottaviano, il titolo di “Città” ed ha ricordato le figure di Mimmo Beneventano e Pasquale Cappuccio ed il loro sacrificio per riaffermare la legalità ed il rispetto delle regole. “Ho detto al Prefetto di Napoli che la storia della nostra Ottaviano è antica e luminosa. Tutti gli uomini amano il luogo in cui sono nati, ebbene gli ottavianesi hanno spesso saputo dimostrare. Il Vesuvio non è mai riuscito a separarli per sempre dalla loro terra: nelle prime ore di furia li costringeva a fuggire, a sottrarsi alla violenza terribile della natura, ma ogni volta i nostri Padri sono tornati, hanno ricostruito le strade, le case, le scuole, le fabbriche, hanno risistemato le vigne. Ed è questa la dimostrazione più alta dell’identità ottavianese”, dice Capasso.
San Valentino a Napoli con i percorsi degli "Amori napoletani"
Giovedì, 12 Febbraio 2015 10:49“Innamorati a Napoli, innamorati di Napoli”: Napoli, la città dagli scorci mozzafiato da sempre fa innamorare e ha dato vita a straordinari amori romantici e disperati. In occasione del San Valentino l’associazione culturale – turistica NonsoloArt propone l’itinerario tematico “Amori Napoletani”, un viaggio a ritroso tra le grandi e molteplici passioni che hanno fatto la storia di Napoli. Vi sarà occasione per scoprire piccole e grandi trame che si intrecciano con la storia di Napoli e si snodano tra palazzi, castelli e piazze. L’itinerario partirà dal Maschio Angioino dove verrà raccontato tra l’altro del casto amore tra Lucrezia d’Alagno, passata alla storia come la vergine incontaminata e Alfonso Il Magnanimo e delle storie d’amore della regina Giovanna II dai cento amanti, e proseguirà con una passeggiata narrata fino al Castel dell’Ovo, uno dei luoghi più incantati e mitologici di Napoli, dove infine si parlerà dell’amore mitologico tra Partenope e Cimone, che giunsero dalla Grecia per amore e fondarono Napoli. L’itinerario sarà arricchito con la lettura di stralci di testi tratti da famose leggende napoletane e alla fine sarà offerto un gradito omaggio di cioccolato a tutti i partecipanti. L’appuntamento è sabato 14 febbraio alle ore 18:00 a P.zza Municipio (Na), nei pressi dell’ingresso del Castel Nuovo (Maschio Angioino). Contributo di partecipazione: 6 euro a persona, 10 euro in coppia. Eventuali costi d’ingresso sono a carico dei partecipanti. Prenotazione obbligatoria. Per info, costi e prenotazioni: 3936856305 oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Gino Strada: "mi vergogno di essere italiano ed europeo"
Giovedì, 12 Febbraio 2015 08:18Le continue stragi nel canale di Sicilia in quel tratto di mare che per tanti disperati rappresenta una speranza, una opportunità per chi fugge da guerre e carestie, hanno indotto il fondatore di Emergency, Gino Strada ad esternare tutta la sua amarezza e frustrazione di fronte all'inerzia dell'Italia e dell'Europa. Chi pensava che bastava devolvere all'Europa le competenze e la gestione della missione umanitaria trasformandola da "Mare Nostrum" a "Frontex" dovrà fare davvero un mea culpa e rivedere il programma di soccorsi. Anche perché sul profilo facebook di Gino Strada l'indignazione è stata riportata senza mezzi termini e suona come un vero e proprio attacco verso le istituzioni politiche italiane ed europee: "Altri 200 morti, assiderati o annegati vicino alle nostre coste. La loro nazionalità, appartenenza politica, etnica, religiosa non mi interessa affatto. Sono esseri umani in pericolo, -precisa Strada -viaggiano in condizioni disastrose che spesso diventano tragedie, vanno a picco in fondo al mare. Lo sappiamo, abbiamo visto decine di volte questo film: ma questa non é fiction, è ancora una volta “cronaca di una morte annunciata”. Ma dove è l’Europa, e dove è l’Italia? Gli stessi Paesi che ogni anno spendono miliardi dei cittadini per fare la guerra high-tech ad altri cittadini sono poi incapaci di portare soccorso a un evento già noto, e che si ripeterà di nuovo, presto? Io mi vergogno di essere italiano, mi vergogno di far parte di questa Europa indifferente alle sofferenze e complice di stragi."
La storia di Daniele Verde, il gioiello di Napoli a Roma
Mercoledì, 11 Febbraio 2015 22:20Con una Roma, all’improvviso scopertasi nei numeri scarna di forze e sterile in attacco, l’allenatore Rudi Garcia si vede costretto a ricorrere a forze alternative, arruolando per la delicata trasferta di Cagliari i giovani “Primavera” AntonioSanabria e Daniele Verde. Mentre il primo sembra già un “predestinato”, vantando apprendistato e trascorsi inconfutabili (avendo frequentato l’alto magistero della “cantera” del Barcellona), sul secondo continua ad aleggiare una spessa coltre di nebbia, anzi di origine inesplorata, essendo sconosciuto ai più. Daniele VERDE (20-06-’96, h. 1,68 X kg. 64), partenopeo purosangue, nasce a Napoli, Rione Traiano, ad un tiro di schioppo dallo stadio San Paolo. Logicamente con il calcio nel sangue e nel destino. Incomincia a sei anni con il San Domenico, poi si trasferisce alla Pro Calcio. A dieci anni viene conglobato nella Scuola Pigna Calcio, alternandosi quotidianamente fra il campo degli Astroni e quello di Pianura. Con paziente ed assidua cura lo inquadra nel ruolo il tecnico Gigi Pignalosa. La sua prima sistemazione avviene sull’out sinistro, esterno di difesa. Con i Mini-giovanissimi ed i Giovanissimi estrinseca qualità tecniche ed agonistiche rimarchevoli: ha un sinistro incredibilmente educato ed inventivo, un tiro secco e preciso anche dalla distanza, segna e fa segnare reti in abbondanza, forte di un fisico raccolto, ma scattante, non potente, ma molto resistente. Mentre anche il piede destro risponde alle sollecitazioni improvvise. In un solo campionato giovanile arriva a segnare una quarantina di reti, richiamando l’attenzione e gli sguardi interessati di molti osservatori. Su di lui arriva per prima la Juventus, poi a seguire Genoa, Lazio e Fiorentina. Più freddo e distaccato il Napoli, in partenza già penalizzato da una realtà logistica difficile da frequentare (troppo decentrato il centro diCastelvolturno e scarsi i collegamenti quotidiani). Il direttore tecnico del Pigna Calcio, Gianni Troiano, si mette in contatto con Bruno Conti, plenipotenziario della Roma, e lo invita in Campania alla scoperta del fenomeno “Daniele Verde”. Conti si precipita in Campania e subito traghetta il ragazzo al Centro Bernardini di Trigoria. Provino superato a pieni voti. Nel corso del secondo viaggio nella Capitale, Verde firma per i giallorossi (costo dell’operazione: 17.800 Euro). Ed è tanta la delusione della Juventus per aver perso questo talento, che i dirigenti bianconeri licenziano immediatamente il loro osservatore per la Campania. Verde viene aggregato ai Giovanissimi Nazionali, allenati da un altro napoletano DOC: Vincenzo Montella. Il tecnico diPomigliano intuisce da subito di avere tra le mani unpreziosissimo diamante grezzo, e, dopo un momento di studio e riflessione, decide di spostarlo più avanti, sempre esterno, ma alto, da impiegare preferibilmente nel 4-3-3 oppure nel 4-2-3-1, anche per sfruttare compiutamente la sua rapidità e l’innata facilità nel dribbling. In difesa Montellapuò tranquillamente affidarsi ai suoi mastini scelti: Calabresi e Capradossi, entrambi Nazionali di categoria. Verde non accusa sbandamenti nel cambio di ruolo, anzi arriva subitouna consacrazione con la chiamata in Under 15. Nella categoria superiore, ossia con gli Allievi Nazionali, Verde viene preso in cura da Sandro Tovalieri, che, con l’ausilio e la dotta consulenza di Alberto De Rossi, padre dell’altro Daniele romanista, nonché responsabile della Primavera giallorossa, lo risistema tatticamente più avanti: seconda punta, anche trequartista. Un minimo di assuefazione e Verde esplode anche in Primavera. Gioca normalmente largo a destra, per rientrare e tirare con il sinistro, matura maggiore intelligenza tattica, gestendo le ripartenze con enorme visione di gioco, ha coraggio nelle giocate, ha il gusto delle improvvisazioni, ha il senso del lavoro e del sacrificio, è sempre umile, vuole “arrivare”, anche per aiutare la famiglia, dal momento che il padre è undisoccupato perenne. La Roma intanto lo blinda con un contratto fino al 2018. Ora Walter Sabatini dovrà logicamente ridiscuterlo ed integrarlo. Verde, da parte sua, ha già preparato le nuove credenziali: 8 presenze ed 8 reti con la Primavera, 2 reti nella Champions UEFA Youth, a Cagliari due assist trasformati in reti, un gol fallito di poco con il destro, una botta di sinistro appena alta sulla traversa, 3 presenze in Under 19 con una rete, uno stillicidio di richiesta da parte di quasi tutte le squadre di Serie B.
SCHEDA GIOCATORE:
Cognome: VERDE
Nome: DANIELE
Nato: a Napoli, il 20-06-1996
Altezza: 1,68
Peso: kg. 64
Presenze in Serie A: 3
Presenze in Nazionale: 3 in Under 19 (1 rete)
Scadenza Contratto: giugno 2018.
Enzo Torre
Esordio con doppietta per Gianluca Polizzi
Lunedì, 09 Febbraio 2015 22:10E’ un esordio fantastico e molto promettente per Gianluca Polizzi con gli Allievi Nazionali della Ternana. Arrivato con il mercato di gennaio dalla Scafatese, il giovane attaccante diTerzigno viene subito mandato in campo dall’allenatore Borrello. E Polizzi ripaga immediatamente la fiducia con una clamorosa doppietta, regalando alla Ternana la prima vittoria in campionato. Letteralmente annichilito il Crotone di Mister Lomonaco, che sulla carta vantava anche i favori del pronostico. Da segnalare, inoltre, nello stesso girone,l’incredibile passo falso (1-2) del Napoli di Liguori, che si vede superato in rimonta da un pimpante Perugia ridotto in nove.
Tabellino
TERNANA-CROTONE 3-0
TERNANA: Vitali, Boccamera (82’ Carissimi), Cascioni (82’Filabi), Pinsaglia, Bellini, Tabella, Broccatelli (73’ Giardino),Pigazzini (58’ Petruscelli), Polizzi (69’ Condito), Vittori,Massarucci (82’ Grottambuli). All.: Borrello
CROTONE: Vuscomi, Federico (70’ Sarcone), Serleti (73’Ruperto), Cimino (62’ Barca), Cuomo, Sanna, Borello (53’Calderaro), Aggiorno (70’ Araldo), Dje, Giannotti, Bartolotti(48’ Fiorentino). All.: Lomonaco
Arbitro: Volpi di Arezzo
Reti: 15’ e 45’ Polizzi, 73’ Vittori
Enzo Torre