Vota questo articolo
(2 Voti)

Il Vesuviano "incontra" Francesco Ranieri

Venerdì, 30 Gennaio 2015 11:03 Scritto da

In previsione della prossima tornata elettorale per il rinnovo del consiglio comunale di Terzigno che, molto probabilmente, si disputerà a fine maggio, il giornale "il Vesuviano" promuove una serie di incontri con esponenti politici e personalità di spicco della società civile al fine di consentire alla cittadinanza di poter conoscere più da vicino e meglio i propri rappresentanti nelle istituzioni locali e formulare proposte utili alla collettività. Dopo l'incontro organizzato venerdì scorso con la Dott.sa Anna Teresa Ranieri che preannunciò la sua partecipazione alla prossima consultazione amministrativa, stasera le porte della redazione si apriranno per incontrare l'avvocato Francesco Ranieri ex vicesindaco di Terzigno. L'incontro, che è aperto al pubblico, si svolgerà nella redazione del giornale sita in Piazza Troiano Caracciolo del Sole (vicino al bar blu) ed inizierà alle ore 21.15. Chiunque potrà liberamente accedere alla redazione e formulare la proprie domande o fare proposte utili. L'incontro sarà moderato dal direttore responsabile de 'il Vesuviano'  Genny Galantuomo.

Vota questo articolo
(1 Vota)

L'importanza di esser Presidente

Giovedì, 29 Gennaio 2015 10:54 Scritto da

Cosa c’è di importante nell’elezione di un Presidente della Repubblica?

Apparentemente niente, in fondo i libri di Educazione Civile e quelli che danno un primo approccio allo studio del Diritto sembrerebbero presentare questa figura come un semplice ed innocuo simbolo dell’amor patrio, personificazione del tricolore e ultimo baluardo a difesa dei valori morali, etici e civili. Un fantoccio, un portabandiera, una sagoma che fa discorsi durante il cenone di capodanno. Ma, dunque, perché questa calca? Perché questa foga? Perché tanto rumore per nulla? Forse i libri delle medie e delle superiori andrebbero rivisti, a partire dal principio, da quando, leggendo la costituzione, veniamo a conoscenza del fatto che il Presidente è il capo delle Forze Armate, l’unico che può pronunciarsi sull'entrata o meno in guerra, l’unica figura che non può mai essere messa in discussione, una di quelle cariche che il popolo non può votare,l’unico a cui appartiene il monopolio di decisione sul caso eccezionale, quello in cui il Paese viene messo sotto scacco. Rifletteteci. Quali sono state le ultime parole di Re Giorgio l’Immortale? Ve le rispolvero: ‘Adesso usciamo da uno stato eccezionale, il nuovo Presidente avrà il compito di far tornare tutto alla normalità’. Finito il suo compito, finito il caso eccezionale, finito il suo Regno, che aveva vissuto il suo momento più alto spodestando il Cavaliere di Arcore dal suo destriero invincibile, e questo perché? Perché la crisi, lo stato d’eccezione, richiedeva tecnici, poi richiedeva un governo di compromesso con a capo un nipote di uno che sta dall’altra parte (forse), poi ha richiesto di ripartire laddove era iniziato tutto il via vai: dall’uomo della speranza, quello che sembrava anche più forte del monopolista della decisione, da un Berlusconi ringiovanito. E ora? E ora serve un nuovo capo, al tempo della pace, della normalità, uno di quelli che non dia troppo fastidio. Un costituzionalista? Al tempo delle renziane riforme darebbe troppo filo da torcere.  Un politico? Oscurerebbe o limiterebbe l’operato del Premier. Un uomo del compromesso? Si, magari semipolitico, semigiustizionalista, semiamico di tutti, aria seria, sguardo fisso senza timore reverenziale, senza tuttavia poter obiettare perché la madrepatria è la stessa. Una barzelletta trovare uno così? Non ci giurerei, ma visto che di risate si parla aspettatevi delle grasse risate, aspettatevi un Venerdi, Grasso.

Vota questo articolo
(1 Vota)

Nola, al via il corso di informatore turistico

Mercoledì, 28 Gennaio 2015 10:40 Scritto da

Nola - Cento ore di formazione gratuita, quindici docenti e professionisti del patrimonio culturale locale, trenta ragazzi da formare per costituire un ufficio di informazione e accoglienza per gli ospiti della città di Nola. Queste le premesse da cui partono Pro Loco Nola Città d’Arte e Nuvlaonlus, associazioni promotrici del corso di informatore turistico che sarà avviato a Nola il prossimo 2 febbraio. Dopo il lancio del bando di partecipazione, chiusosi lo scorso 29 dicembre, sono stati infatti individuati i trenta ragazzi che seguiranno il percorso formativo finalizzato a potenziare e qualificare i servizi di accoglienza turistica attualmente presenti sul territorio di Nola. Storia locale,percorsi turistico-culturali nolani, lingue inglese e francese, elementi di geografia fisica e antropica,di legislazione ed organizzazione turistica locale, tecniche relazionali, queste le discipline di studio che saranno sviluppate in 100 ore di lezioni tra incontri di cattedra ed escursioni, tenute da docenti e professionisti nolani che hanno scelto di sostenere l’iniziativa offrendo le proprie competenze e il proprio tempo in maniera gratuita. Un progetto ambizioso che ha visto la luce grazie all’intesa nata tra le associazioni Pro Loco Nola e Nuvla grazie all’appoggio subito concesso dai professori e dai numerosi ragazzi che hanno richiesto di parteciparvi, tutti già e a vario titolo formati e provvisti di un elevato livello di istruzione. Un progetto che punta a non rimanere fine a se stesso ma a costituire un’opportunità peri giovani partecipanti del corso e non solo, e per la città di Nola, obiettivo la cui riuscita reclamaperò il sostegno delle istituzioni. Con la partecipazione di queste ultime, tra cui il sindaco di Nola, Geremia Biancardi, l’assessore regionale al turismo, Pasquale Sommese, e i deputati Massimiliano Manfredi e Paolo Russo, venerdì 30 gennaio alle ore 17,30 nella chiesa dei SS. Apostoli di Nola,Pro Loco Nola Città d’Arte e Nuvla onlus, introdotte dal giornalista del Mattino Antonio Russo,inaugureranno il corso di informatore turistico, le cui lezioni, in partenza da lunedì 2 febbraio, si concluderanno alla fine del mese di maggio.

Vota questo articolo
(3 Voti)

Terzigno ed il suo Olocausto 2.0

Martedì, 27 Gennaio 2015 19:46 Scritto da

Memorie spazzate via, come foglie al vento, famiglie distrutte, tragedie infinite, bambini che piangono dall'altra parte della strada, sequenze infinite di nomi che si susseguono, sempre uguali, sempre con lo stesso accento di malinconica accettazione di un omicidio plurimo che perpetua le sue vittime senza mai arrestarsi. Visi sbigottiti alla domanda: perché proprio noi, perché solo noi, perché deve succedere tutto questo, qual'è lo scopo, qual'è il fine?  Sguardi sicuri di gente crudele che crede nel male sopra ogni bene, che crede che il male faccia ancora bene, che crede che il male sia l'antidoto al suo bene. Uomini al governo che danno chiari ordini: uccideteli tutti. Gente che non sa scappare perché non vuole rinnegare ciò che è, ciò in cui crede. Gente che vuole scappare perché la vita è l'unica cosa che ci rimane. Gente che dà ragione al carnefice, che diventa essa stessa assassina, gente che sceglie la morte, gente che non sa cosa sta facendo. Due vecchietti si danno ancora la mano, forse c'è speranza. Due giovani inneggiano ancora alla morte e alla distruzione totale, a corpi ammassati tutti lì, davanti al campo, tutti lì, dinanzi al capo. Ora rileggete e pensate agli 80 e passa caduti in guerra per la vita, morti di tumore e leucemie da quando chi ci amministra ha scelto la morte alla vita, ha scelto discarica e soldi al posto di orgoglio e vita. Rallegratevi, Terzignesi, siete entrati anche voi nei libri di storia: questo è l'Olocausto 2.0, questa è l'eliminazione di massa di un popolo nuovo, incosciente, e pronto di nuovo a suicidarsi. Questa è una pagina ancora da concludere, ma gli unici alleati siamo solo noi stessi. Suicidio o rivoluzione per la vita, il tempo scorre. I campi sono pieni, le SS pronte in nuove liste elettorali. A voi la scelta, a voi il destino.

Vota questo articolo
(1 Vota)

Napoli, al via i "giovedì antiracket"

Lunedì, 26 Gennaio 2015 12:34 Scritto da

Racket, istruzioni per l'uso e per combatterlo. Giovedì 29 gennaio alle 17, presso la Sala Amodio di Napoli in via Port’Alba 24 partirà il progetto “I Giovedì dell’antiracket”, iniziative di promozione del Consumo Critico,  promosso dalla Federazione Antiracket Italiana (FAI) nell’ambito delle azioni Pon Sicurezza.  “Nostro  Onore” di Marzia Sabella e Serena Uccello sarà il libro lancio del progetto,  che mira ad estendere e consolidare la rete economica libera dai condizionamenti mafiosi, attraverso la diffusione della pratica del consumo critico, lo strumento che consente di sostenere con gli acquisti gli operatori economici che non pagano il pizzo. All’iniziativa, moderata dal presidente onorario della FAI Tano Grasso, interverranno, oltre a Maria Belfiore presidente dell’Associazione Antiracket Napoli Centro e Francesco Chirico presidente della II Municipalità, il giornalista Lirio Abbate, il magistrato Alfonso Sabella e il docente universitario Isaia Sales.