The Imitation Game ė, senza troppi giri di parole o complesse circonlocuzioni, un film di grande valore artistico, storico e culturale. La sua nomination all’Oscar come miglior film non solo si addice alla pellicola di Morten Tyldum diventa quasi naturale conseguenza di un lavoro davvero lucido e appropriato. La storia del brillante matematico, ottimamente interpretato da Benedict Cumberbatch (nomination come miglior attore protagonista per lui), viene tratteggiata è delineata con sottile acume mostrando in maniera precisa il profilo di un uomo dalle incommensurabili maschere di Pirandelliana memoria. Il regista e lo splendido cast riescono, senza giudicare in alcun modo il protagonista, a caratterizzare l’animo gentile e multiforme del grande Turing. Matematico, crittografo, omosessuale, criminale o eroe di guerra che sia Alan per mezzo della sua virtù superiore si sottrae alle banali, almeno nel periodo bellico, catene della società britannica che, seppur maggiormente progressista rispetto ad altre, si impiglia nelle vergognose maglie dell’omofobia. L’eroe, il secchione, il genio, lo sgobbone, l’iconoclasta Turing a contatto con la dura vita militare e non solo patisce la sua innata condizione di superiorità manifesta nei confronti dei propri simili ma tale eccezionale anormalità lo porterà, grazie all’aiuto di un gran team e di un insolito amore platonico con Joan (l’incantevole Keira Knightley), a decifrare gli annosi codici nazisti inventando la sua macchina, antesignana dei nostri consueti pc. Alla fine dei giochi però, nonostante si calcoli che la sua invenzione abbia abbreviato di 2 anni la guerra e abbia salvato oltre 14 milioni di vite, l’invidia, l’ostilità e la cattiveria dell’uomo lo condurranno per via della sua omosessualità ad un lento ed inesorabile declino nell’ombra e nella solitudine. Insomma un film da vedere e da ammirare non solo per la straordinaria oltre che veritiera storia, non solo per le 8 nomination ai prossimi Oscar ma anche per le grandi tematiche ivi sviscerate quali l’amore, il dovere, l’amicizia, la guerra, l’omosessualità, la fama, l’invidia e l’oblio.