Economia
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Regione Campania, stop alla tassa automobilistica
Importante notizia per gli automobilisti campani. La Giunta Regionale nella riunione di oggi ha disp ...
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Pechino Express: come viaggiare comodamente stando seduti in poltrona
Mercoledì, 16 Settembre 2015 11:25Si può fare! Carlo Conti confeziona il varietà che ti aspetti
Martedì, 28 Aprile 2015 11:19Condannate le Prospezioni petrolifere in Amazzonia
Venerdì, 27 Gennaio 2017 11:32Operazione della Guardia di Finanza a Napoli
Venerdì, 08 Febbraio 2019 11:22Vacanze 2016. Prima tappa a Pizzo Calabro
Giovedì, 30 Giugno 2016 12:16Altro che Ibiza, Formentera, Rimini o Maldive. Fatti furbo. Quest’anno le vacanze trascorrile in Calabria. Una terra ricca di passione, di storia e di bellezza.
Apriamo oggi una rubrica tesa a valorizzare le bellezze del Sud Italia ed a consigliarvi le migliori località dove trascorrere le vostre vacanze.
Prima tappa: Pizzo Calabro.
Parola d’ordine: Sole, mare e…cultura
Il percorso che porta a Pizzo Calabro, in provincia di Vibo Valentia, è lastricato da baie rocciose alternate a spiaggette deliziose che si protendono lungo la Costa degli Dei. Uno spuntone di roccia di tufo accoglie la cittadina che si abbandona su di essa tagliando in due il Golfo di Sant’Eufemia ed offrendo un panorama unico.
Sono 8 i kilometri di costa che compongono il litorale di Pizzo. I tratti sabbiosi – come la spiaggia della Seggiola o della Tonnara e la Marina – si mescolano ai gruppi rocciosi che, immergendosi nel Golfo, formano suggestive calette – come la Scogliera Prangi - ed insenature naturali che ospitano incantevoli grotte. La Grotta Azzurra è da sempre meta di turisti. Menzione speciale occorre riservare alla chiesetta di Piedigrotta e all’omonima spiaggia. Si tratta, infatti, di una chiesetta scavata nel tufo da alcuni marinai napoletani sopravvissuti ad un naufragio. Al suo interno vi sono raffigurazioni ad opera dell’artista Angelo Barone.
Un tempo Castello Aragonese oggi Museo provinciale murattiano
Eretto nella seconda metà del XV secolo per volere di Ferdinando I d’Aragona il Castello è oggi un Museo dedicato a Gioacchino Murat, cognato di Napoleone Bonaparte, che proprio qui trovò la morte il 13 ottobre 1815, dopo aver subito un processo controverso e sommario. L’allora Re di Napoli, destituito dal suo incarico per l’avvicendarsi di situazioni politiche sfavorevoli, cercò in tutti i modi di riprendersi il trono nel frattempo ritornato in mano borbonica, ma quando stava per tornare a Napoli una tremenda tempesta dirottò la nave a Pizzo e la folla, voltandogli le spalle, lo consegnò alle guardie. All’interno del Museo è possibile ripercorrere, mediante un percorso illustrato, tutte le tappe che portarono alla tragica fucilazione. Per un beffardo gioco del destino Murat venne assassinato in quel suo regno che amava talmente tanto da spingerlo a dire, a Castellabate, la celeberrima frase ″Qui non si muore.″
Accoglienza ed ospitalità
Il calore, l’allegria, la simpatia del popolo calabrese è un’iniezione di buon umore. La cucina tipica e quella di Pizzo, in particolare, si compone di piatti dal sapore deciso. Da non perdere ilfamosissimo tartufo di Pizzo, conosciuto in tutto il mondo, il tonno sott’olio che celebra l’antica tradizione ittica della zona e i “surici” o pesce pettine, ideale per fritture, paste e tortini. Ti sentirai a casa coccolato da confortevoli hotel di lusso e deliziosi B&B, tutti, rigorosamente con vista sul mare.
Vita notturna
Dopo una giornata in spiaggia non c’è niente di meglio che godersi la Pizzo by night. Punto di ritrovo di turisti e residenti è la centralissima piazza della Repubblica. Con i suoi locali alla moda, le sue rinomate gelaterie e i suoi negozietti tipici dove acquistare le ceramiche, è da sempre l’agorà, impreziosita dalla Fontana del Commercio realizzata nel 1864 con il granito del Borbone in trionfo. Dalla balconata si può godere di una vista mozzafiato.
Con Bud Spencer Napoli perde un grande testimone della Napoletanità
Martedì, 28 Giugno 2016 09:59Si è spento serenamente nel pomeriggio del 27 giugno uno dei grandi miti del cinema italiano: Bud Spencer.
Con lui non se ne va soltanto un pezzo della storia del genere “Spaghetti western”, non se ne va soltanto un gigante dello sport italiano (primo nuotatore a scendere sotto il minuto nei 100 stile libero) ma se ne va, soprattutto, un pezzo di Napoli.
Sì, Napoli. La città che diede i natali a Carlo Pedersoli (così all’anagrafe) nel lontano 1929 nel rione Santa Lucia, nello stesso palazzo dove viveva il maestro Luciano De Crescenzo, e alla quale rimase sempre legato. In ogni intervista, in ogni dichiarazione resa a mezzo stampa e in ogni parte del mondo in cui andasse, Bud Spencer non ha mai dimenticato le sue radici, le sue origini partenopee che gli diedero quella forza e quell’autenticità che l’hanno reso unico.
In un’intervista rilasciata ad un emittente spagnola qualche tempo fa disse alla giornalista:″ Stai parlando con un napoletano, non con un italiano″ mettendo in quell’affermazione tutto l’orgoglio di un’intera terra.
Inizia la sua carriera nel mondo dello sport - nuoto, pallanuoto, rugby, pugilato, automobilismo, tiro a segno - ottenendo innumerevoli successi. Vista la mole imponente si cimenta, per puro caso, con il cinema e in breve tempo diviene, insieme all’amico fraterno Terence Hill, l’omone barbuto del genere western anni ’70 facendo ridere intere generazioni con i suoi modi bruschi, i cazzotti, i pugni, gli immancabili fagioli e l’aria scanzonata che lo ha sempre contraddistinto.
Tra le sue innumerevoli pellicole ricordiamo capolavori come Lo chiamavano Trinità, …altrimenti ci arrabbiamo, Continuavano a chiamarlo Trinità; ma anche cinema d’autore. E’ stato diretto, infatti, da Dario Argento, Ermanno Olmi e Carlo Lizzani.
Negli ultimi anni aveva più volte espresso il proprio rammariconei confronti di certa critica che snobbava i suoi film tanto da non essere stato mai invitato a nessun festival e non aver ricevuto mai nessun riconoscimento da quel cinema al quale si era ritrovato a dedicare gran parte della sua vita.
Ma si sa, è il pubblico a decretare il vero successo di un’artista e se ancora, a distanza di anni, i suoi film ogni volta che vengono messi in onda raggiungono ragguardevoli risultati in termini di ascolti lo si deve alla sua straordinaria capacità di attore nell’aver saputo sempre strappare un sorriso.
Sanremo, vincono gli Stadio. Giustamente!
Lunedì, 15 Febbraio 2016 12:28La storica band capitanata da Gaetano Curreri vince la 66a edizione del Festival di Sanremo targato Carlo Conti con la canzone “Un giorno mi dirai”. In un tripudio di emozione, commozione e stupore i magnifici 4 ricevono l’ambita statuetta e si consacrano a tutti gli effetti come gruppo italiano capace di unire una buona melodia, un front man convincente ed un testo importante che racconta del rapporto padre-figlia. Insomma non la solita canzonetta d’amore liceale. Secondo posto per la talentuosa Francesca Michielin con “Nessun grado di separazione” e terzo piazzamento invece per il duo Giovanni Caccamo-Deborah Iurato con “Via da qui”, dove Caccamo ha dato prova di espressività pari a quella di un impiegato del catasto. E’ stato il Sanremo dei record con gli ascolti più alti degli ultimi 11 anni ed uno share che, nella serata conclusiva di sabato, ha sfondato il muro del 50%. L’hastag #sanremo2016 è stata la più twittata ed il bacino di utenza tra i 16-24 anni è stato altissimo. Un Sanremo che è stato apprezzato soprattutto dai giovani dunque. Risultati strabilianti che hanno contribuito ad incoronare Conti come l’erede ufficiale di Pippo Baudo tanto da consegnargli nelle mani anche le sorti del prossimo Festival.
La scelta dei compagni di viaggio o co-conduttori (detto in uno slancio di bontà contiana) si è rivelata azzeccatissima. La bella e un filo paraninfa Madalina Ghenea ha dato prova di sapersi destreggiare con l’italiano – lei rumena – e si è dimostrata spigliata e ben consapevole di dove si trovasse. Virginia Raffaele è stata acclarata come regina indiscussa del Festival portando in scena alcuni dei personaggi che l’hanno resa celebre: dalla godereccia Sabrina Ferilli, all’etoile della danza Carla Fracci (superba imitazione), passando per la donna-botox Donatella Versace fino al suo cavallo di battaglia Belen. L’ultima sera si è presentata semplicemente come Virginia, non solo imitatrice ma donna intelligente, ironica, mai volgare e sopra le righe nelle sue performance.
Se vi aspettate che spari a zero su Gabriel Garko rimarrete delusi. Non si può infierire su di un uomo che è già morto, sarebbe accanimento terapeutico. Si sapeva che non avrebbe fatto niente di più e niente di meno di quello che fa nelle fiction: ovvero esprimersi a monosillabi e puntare tutto sul fascino. Ma in questa circostanza sanremese, complice anche le critiche feroci e motivate che gli sono state rivolte, ha dato prova invece di sapersi riprendere e ha sfoderato un’ironia che non credevo gli appartenesse. Quanto ci sia di spontaneo e quanto di preparato in questo suo colpo di reni non ci è dato sapere ma ha contribuito, se non altro, a sdoganare il solito stereotipo che vuole che una donna avvenente sia solo un oggetto. Anche l’uomo può darci delle soddisfazioni. E per questo ti diciamo: Grazie Gabriel! Il prodotto delle cinque serate è stato godibilissimo, eccezion fatta per la serata di venerdì nella quale si sono esibite tutte e 20 le canzone. Il colpo di sonno era dietro l’angolo, ma ci sta una piccola flessione. Nel complesso il ritmo è stato buono, gli ospiti internazionali e nazionali non hanno deluso. Lasciatemi tributare un plauso speciale per i Pooh e per l’immenso Renato Zero. L’unica pecca – come anche lo scorso anno – sono stati i comici, che hanno strappato davvero pochi sorrisi. Solo Nino Frassica ha smosso un po’ lo stagno del soporifero con l’interista doppia insieme a Garko che occupa già, di diritto, un posto nelle teche Rai. Commovente Ezio Bosso che ha emozionato e fatto riflettere e ci ha condotti in un’altra dimensione spazio-tempo suonando Following a bird.
Non ci resta che attendere il prossimo anno per scoprire cosa si inventerà quel toscanaccio del Conti, ormai il Festival è suo e nessuno glielo toglie.
Il Vesuviano vi porta in vacanza con Viviemozioni.it
Mercoledì, 07 Ottobre 2015 07:11Chi l’ha detto che ci si può divertire solo d’estate? Il clima frizzantino di questi giorni non deve scoraggiarti anzi, deve essere un giusto viatico per spronarti a fare quelle gite fuori porta che rimandi da tempo e che, complice la calura estiva, ti hanno demotivato e spinto a rintanarti sotto la ventola del condizionatore.
E’ questo il momento giusto per trascorrere qualche ora in compagnia dei tuoi amici, del tuo compagno e rilassarti in vista del freddo pungente che ci attende. Non è ancora arrivato il momento di tirar fuori la copertina, non credi? Ebbene, se vuoi mettere il naso fuori casa devi affidarti a dei professionisti delle vacanze, devi affidarti a ViviEmozioni.
Sul portale www.viviemozioni.it potrai trovare tutto ciò di cui hai bisogno, offerte irripetibili a prezzi vantaggiosi, la possibilità di visitare posti nuovi, incontaminati, fare lunghe passeggiate per sentieri battuti e scoprire antiche vestigia di un passato remoto. I luoghi sono ricercati e volutamente poco conosciuti proprio per incentivare quel turismo di qualità che molto spesso quando si opera in questo settore si tende a mettere da parte, preferendo località conosciute ed affollate.
Sul sito www.viviemozioni.it ci sono moltissime sezioni dedicate. Potrai accedere alla sezione speciale “Sogno per due” arricchita una serie di pacchetti pensati proprio per la coppia e per i loro momenti di relax. Vi è l’occasione di cenare in una villa del ‘700 con vista sulla ridente collina sabina, dormire nella stanza appartenuta al conte, tra raso, broccato e mobili d’alto lignaggio, o cenare in terrazzo presso i deliziosi B&B situati in questi piccoli angoli di mondo, assaporare le prelibatezze della cucina di una volta, dove la tradizione di antiche ricette si reitera e passa il testimone di madre in figlia. Potrai fare passeggiate a cavallo, trekking, rilassarti facendo un giro su di una bici da corsa che ti condurrà fino a Campo Imperatore sul Gran Sasso, e lì potrai respirare a pieni polmoni e dominare l’intera zona, come fa il falco pellegrino.
Vi è poi un’intera pagina dedicata al lavoro delle ProLoco e ai Borghi più caratteristici e suggestivi d’Italia. Schede pensate per sponsorizzare al meglio il posto con curiosità, aneddoti e vere e proprie “chicche” che arricchiranno ancora di più il tuo viaggio. A tal proposito, se sei un’associazione culturale o un’attività commerciale, ami il tuo territorio e vuoi che venga valorizzato al meglio e desideri che il tuo lavoro venga conosciuto, puoi affiliarti a ViviEmozioni che penserà a dare risalto alla tua attività, a far conoscere la tua zona e ad avviare una collaborazione sinergica al fine di ottenere il massimo del risultato con il minimo sforzo. Si potranno organizzare manifestazioni, iniziative, stand esplicativi e pacchetti creati per incentivare ogni singola attività e contribuire a diffonderla. Sul sito potrai trovare i contatti per avviare questa collaborazione.
Come se non bastasse potrai condividere tutte le foto della tua vacanza, scambiare commenti, pareri, impressioni, critiche attraverso il social EmotionPlace, una piattaforma interattiva creata ad hoc per i nativi digitali 3.0 e per chi non può fare a meno del proprio smartphone e non vede l’ora di far sapere a parenti ed amici i posti che ha visitato. Avrai la possibilità di interagire con le strutture ricettive, fare amicizia con gli altri membri di questa gigantesca chat room e magari organizzare una vacanza tutti insieme.
E’ stato indetto dal portale, www.viviemozioni.it, il Concorso fotografico “Borghi in foto”. Basta inviare un’istantanea di un Borgo visitato, accompagnato da una piccola descrizione e partecipare al concorso. Il vincitore potrà aggiudicarsi un week-end AllInclusive per due persone interamente offerto da ViviEmozioni.
Credo sia un’ottima iniziativa non solo per incentivare il turismo, per scoprire nuove realtà ma anche per divertirsi ricordando i bei momenti trascorsi.
Visita il sito www.viviemozioni.it e avrai una sorpresa. Vista la stima che ViviEmozioni nutre nei confronti del nostro beneamato giornale, stima peraltro ricambiata, vuole omaggiare i lettori de Il Vesuviano con un BUONO SCONTO DEL 20%.
Basta andare sul sito ed inserire il codice “vesuviano 11715”.
Buon divertimento e non dimenticarti di partecipare al Concorso fotografico.