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L’Italia possiede un patrimonio immenso. Paesaggi, parchi, radure, boschi, borghi, laghi, fiumi, un paradiso a cielo aperto molto spesso sconosciuto, non valorizzato o semplicemente snobbato. In vista di Expo 2015 e battendo la strada della valorizzazione del nostro splendido territorio, vogliamo fare anche noi la nostra parte e condurvi alla scoperta di alcuni dei luoghi più rappresentativi e caratteristici del bel paese.

Nell’entroterra laziale, a poche manciate di chilometri da Rieti, sorge Castel di Tora, certificato come uno dei borghi più belli d’Italia che coniuga bellezza del territorio, storia, divertimento e cultura. Arroccato su di un promontorio che si getta a strapiombo sulle splendide acque del lago artificiale del Turano, è denominato “il presepe che galleggia sulle acque”. Un luogo magnifico, splendido, incantato. Le prime testimonianze che riguardano il borgo risalgono al 1035 ma il sito è addirittura di epoca pre-romana eprotosabina, ed alterna costruzioni moderne, antichi insediamenti medioevali eedifici in pietra locale a vista con coperture in legno e manto in coppi di laterizio, rivelando tipologie tipiche dell’architettura rurale in un contesto di antropizzazione medievale. Se si vuole percorrere il sentiero culturale e mistico il borgo offre moltissime attrattive come la torre poligonale della fortezza, le torrette e il castello del Drago, la fontana del Tritone, il borgo abbandonato di Antuni, situato nella penisola di Castel di Tora la chiesa di epoca barocca di S. Giovanni Evangelista, il convento di Santa Anatolia, un tempo residenza estiva del Pontificio Collegio greco-ortodosso, l’eremo detto di "S. Salvatore"situato su una parete a picco sul Lago del Turanoe naturalmente il centro storico rimasto, nella sua conformazione urbanistica, pressoché immutato. La parte più ludica e “mondana” comprende invece lo splendido lago artificiale del Turano, che sorge tra boschi e si estende per 10 kmI punti panoramici più suggestivi sono diversi, oltre al borgo stesso e al lago, si possono ammirare i Monte Antuni, Monte Navegna, Monte Cervia, MirandellaAscrea,Paganico Sabino, Punta di Colle di Tora, strada panoramica Collacchiani - Poggio Moiano, oltre alle riserve naturali.Dopo aver soddisfatto la vista e accomiatato la voglia e la sete di conoscenza, cosa c’è di meglio che accarezzare anche il palato gustando le prelibatezze del luogo? Nel cuore del centro storico sorgono una miriade di ristorantini, bar, luoghi ristoro dove poter fermarsi e rifocillarsi avendo come vista il lago e l’orizzonte a perdita d’occhio. Potrete assaporare il famigerato “fagiolo a pisello”, le ottime ricotte e i  formaggi di pecora e di vacca, di cui la zona è cospicua produttrice, ma anche mais, tartufi di cui i boschi sono ricchi, funghi porcini e pesce di lago; e ovviamente i piatti tipici comeil polentone, cotto con fuoco in un calderone e condito con sugo magro di baccalà, aringhe, tonno e alici; e gli strigliozzi, sorta di maccheroni fatti a mano, il pane casereccio, la selvaggina e le paste fresche. E poi ci sono le innumerevoli sagre, tra cui le più famose sono appunto quella del polentone (prima domenica di Quaresima) e quella degli strigliozzi(ultima domenica di settembre), dove poter rivivere la magia delle feste contadine di un tempo; il tutto annaffiato da un ottimo vino locale ed arricchito dai gustosissimi dolci tipici del posto.

Insomma un location per tutti i gusti e per tutte le tasche. Se volete provare qualcosa di speciale e di unico, come la gita in barca sul lago del Turano, particolarmente consigliata al tramonto, quando il sole muore pian piano all’orizzonte e sembra che vada a dormire direttamente nelle acque cristalline del lago, oppure gustare una cena sulle acque, nella pace, nel relax e nella bellezza da condividere con il vostro/a partner, o semplicemente visitare le attrattive del luogoaccompagnati da personale esperto, potete affidarvi alle amorevoli cure dello staff di www.viviemozioni.it .

Non vi resta che prendere lo zaino, la macchina fotografica, indossare scarpe comode e prepararvi a questo tuffo nel passato!.

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Isola dei famosi, cominciamo bene!

Domenica, 01 Febbraio 2015 12:37 Scritto da

Si sa la natura non perdona. Nulla si può mettere contro di lei e sperare di farla franca. Davanti alle difficoltà solo chi ha una forte personalità e capacità di cavarsela sempre e comunque riesce a sopravvivere e a non soccombere sotto le sue tremende ali distruttrici. “Matrigna cattiva” avrebbe detto qualche tempo fa il grande poeta di Recanati, ma anche “rivelatrice di mancanze e di inprofessionalità” aggiungerei molto modestamente io. Ebbene lunedì 26 gennaio, Alessia Marcuzzi, la grande sorella nazionale e novella sposa, ha dovuto soccombere dinnanzi alla potenza di un tremendo uragano che si è abbattuto su di lei e sulla sua Isola dei famosi 2015 targata Mediaset. Uno sfacelo, una distruzione, un vero e completo disastro, oltre al tremendo flop che ha fatto registrare la prima – non-  puntata del reality show, durata 30 minuti scarsi di cui 10 di pubblicità. La trasmissione si apre, alle ore 21.30, con le immagini in diretta dall’Honduras che ci mostrano la tempesta, con correnti a 20 nodi e onde alte un metro che non consentono ai “naufraghi” di sbarcare sull’arcipelago di Cayo Cochinos, dove trascorreranno 2 mesi a spaccare cocchi, a cercare legna, a mantenere vivo il fuoco, a pescare e a litigare per la qualsiasi, fino ad aggiudicarsi, e sarà un solo Highlander a farcela, il montepremi di 100.000 euro, oltre al cachet che i presunti personaggi famosi hanno già incassato per la loro partecipazione al reality. I sedicenti naufraghi, che durante il giorno avevano più volte tentato di raggiungere l’isola a bordo di un barchino, sono stati sistemati in un comodo albergo sulla terra ferma, mentre il povero inviato Alvin, raggiunto il luogo del reality in mattinata con un aereo, è rimasto bloccato lì sull’isola, diventando a tutti gli effetti il primo vero ed unico naufrago, nonché il “figlio della serva”. Ma andiamo con ordine. In studio l’atmosfera è mesta, tipica di una morte annunciata, con lunghi strascichi di agonia. Il clima gioioso e gaio di Simona Ventura (ricordiamo tutti il suo “Testa alta e schiena dritta”)  lascia spazio ad un volto spigoloso ed angosciato di una Marcuzzi impanicata a morte e brancolante nel buio; dimostrando, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che senza un copione e una scaletta precisa è una donna finita. Archiviato il collegamento con l’inviato si passa al collegamento con i naufraghi: Melissa Panarello, la ragazzina precoce di 100 colpi di spazzola, Charlotte chi? Caniggia, Fanny Neguesha ex fidanzata e quasi moglie del bad boy Mario Balotelli, Le Donatella direttamente da X Factor, l’esagitata Rachida Karrati della terza edizione di Masterchef che fece perdere la pazienza ad un impeccabile Carlo Cracco, Rocco Siffredi l’unico a non aver bisogno di presentazioni, Catherine “detesto i talent e i reality” Spaak, Alex ci ripovo di nuovo con la tv Belli, Andrea a’ rieccomi Montovoli, Patrizio perché sei andato lì? Oliva, Pierluigi smanio di protagonismo Diaco e Valerio mister simpatia Scanu; che si mostrano già tutti amici e tutti uniti tranne la Spaak che minaccia di abbandonare la nave ancora in porto. L’unico siparietto un po’ risoluto è stato quello di Mara Venier opinionista insieme ad un ringalluzzito Alfonso Signorini che scambia qualche battuta ricca di doppi sensi con Siffredi, segno evidente di quale triste piega prenderà la trasmissione d’ora in poi, ma almeno Mara dimostra di essere in modalità isola, mentre Alessia è troppo tesa, troppo concentrata, troppo ansiosa di fare bella figura. Qualcuno dovrebbe ricordarle che non sta presentando gli Oscar o un programma d’informazione, ma l’isola dei famosi. Ma niente non ce la fa, taglia corto sulle battute della Venier ed è solo desiderosa di chiudere la trasmissione e di dare appuntamento alla settimana prossima, lasciando Mara nello sconforto: “Adesso che facciamo, andiamo a cena?”. Ora io dico una trasmissione del genere, con una macchina organizzativa di quella portata, con un dispendio economico notevole, non può mandare tutto all’aria in quel modo, senza neppure provarci. La tempesta non c’entra, o almeno non completamente. Sono venuti alla luce tutti i limiti di una conduzione e di una produzione incapace di affrontare gli imprevisti, avevano tutto il tempo per inventarsi qualcosa, la tempesta non si è scatenata all’ultimo minuto. Avrebbero potuto trasmettere contributi del corso di sopravvivenza, avrebbero potuto far vedere le schede dei protagonisti, intervistare amici e parenti, mandare in onda le emozioni dei naufraghi prima della partenza, avrebbero potuto fare qualsiasi cosa ma hanno preferito non fare nulla, salutando tutti ed augurando buona notte.La Ventura nel lontano 2004 aveva portato a casa la serata, con una tempesta in atto, dico solo questo. Ma la Marcuzzi non è SuperSimo, ahimé!.

 

 

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Ecco qua direte voi! La solita trita e ritrita pubblicità ad un sito web che vende coupon a prezzi stracciati ma che in realtà offre solo lo scarto dello scarto. Promettono di riservarti un tavolo per due persone in una sala solo per te con la speranza di godere di un minimo di privacy con il tuo lui e ti ritrovi nel remake della nota trasmissione televisiva Cucine da Incubo, inchiodata ad un tavolino scomodo, sgangherato e per giunta vicino alla porta della cucina con l’altissima probabilità che una folata troppo forte di odore di fritto ti spettini i capelli o che, peggio ancora, ti scaraventi fuori dalla finestra. Calma, calma amiche, ci siamo passate tutte. Tutte abbiamo vissuto, almeno una volta nella vita, la tragica sensazione di essere state fregate o peggio ancora truffate da sedicenti ed accattivanti offerte online, ma vi posso garantire, per quello che conti il mio giudizio (non pretendo infatti di essere Il Verbo, questo lo lascio volentieri agli opinionisti tv) che questa volta non rimarrete deluse. Si, perché il portale web ViviEmozioni.it è davvero il paradiso in terra, e non sto esagerando. Mi sono imbattuta in lui poco tempo fa e da quel momento in poi è stato amore a prima vista. In passato avevo usato svariate volte altri siti che vendono coupon e avevo avuto con loro alterne fortune. Ma si da il caso che io sia un’inguaribile ottimista e ho deciso di dargli fiducia. Ho cercato e ricercato un qualcosa di particolare per rilassarmi al meglio e sono andata a scovare nientemeno che una splendida SPA nei sotterrai di un castello! Si, avete capito bene un castello, con tanto di torri, guglie, feritoie, mura spesse ed enormi pietre a vista. E’ stata l’esperienza più bella di tutta la mia vita. Mi sono sentita coccolata, rilassata e per alcuni intensi istanti anche amata, da sconosciuti che si sono presi cura di me e mi hanno fatto dimenticare lo stress del solito tran tran quotidiano. Ma la cosa più incredibile è stata, oltre alla visita guidata del castello, l’aver scoperto che, tutto intorno, ci sono una miriade di cose da visitare. Mi sono inoltrata, insieme ai miei amici, tra le bellezze della Valle Sabina, tra i suoi boschi incontaminati, tra i suoi sentieri battuti, tra la sua rigogliosa vegetazione, e poi l’Abbazia di Farfa, il Santuario di Santa Vittoria, l’anfiteatro romano di Trebula Mutuesca, lo splendido borgo medioevale di Castel di Tora, insomma posti e luoghi che non avevo mai visitato e, di questo faccio mea culpa, nemmeno mai sentito parlare. E’ stata una piacevole sorpresa e una bellissima esperienza che mi ha lasciata stupita. Alle volte facciamo armi e bagagli ed andiamo all’estero come se ci fossero chissà quali meraviglie o semplicemente per non essere da meno dei nostri amici, quando invece proprio sotto il nostro naso si possono fare esperienze che non pensavamo neppure si potessero concretizzare in realtà, come la possibilità di godere di una cena al tramonto su di una barca in mezzo ad un lago artificiale, roba solo da film!. In questi giorni mi sono detta, perché non organizzare qualcosa per San Valentino invece della solita pizza e della solita cenetta in un ristorante affollato, dove la maggior parte delle coppiette è lì sono per inerzia mentre non fa altro che spiare il vicino di tavolo per vedere se parla o meno con la propria ragazza, mentre il suo fidanzato è intento a guardare l’ennesima partita di calcio alla tv? Ho dato un’occhiata al sito ed ho visto che ci sono delle idee niente male, come ad esempio, vi do qualche suggerimento, una cena in una Villa riservata solo per 2 persone, ma ci pensate un’intera villa a disposizione. Cosa c’è di meglio che trascorrere il giorno più romantico dell’anno in un posto del genere?. Quando l’ho letto mi sono detta: “Scaldiamo i motori, arriviamo”. 

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Rock Events & Soundinside Booking & Management presentano domenica 01 febbraio, la strana accoppiata Tricarico & Letti Sfatti all’Invidia Lounge di Pompei. Un incontro artistico quello tra i Letti Sfatti e Tricarico nato grazie alla poesia di Piero Ciampi. Durante uno degli show-case di presentazione di ".. e se il mondo somigliasse a Piero Ciampi..", il cd+dvd del gruppo napoletano, tra il pubblico è presente anche Francesco Tricarico. Alla fine della performance Jennà (voce dei Letti Sfatti) e Francesco si ritrovano a chiacchierare e a promettersi di dover combinare qualcosa insieme. La collaborazione così tra le due realtà musicali mette radici, prende forma e aspetta il suo battesimo proprio al ventennale del Premio Ciampi 2014, che si  è tenuto a Livorno l'8 Novembre scorso. In quella occasione, il gruppo napoletano, esegue con Tricarico brani di Ciampi, come Il vino e Tu no e lo fa in una dimensione sonora molto particolare: canzoni suonate con strumenti a corde (chitarre, dulcimer, bouzouky, tres e altri strumenti a corde inventati) e una sezione ritmica creata con l'utilizzo di attrezzi da cucina (pentole in rame, pentoline in acciaio, pentole in alluminio, forchette, cucchiai di legno, griglie..) una vera e propria batteria da cucina. I Letti Sfatti con Tricarico rivisitano, in una dimensione "insolitamente acustica", anche i brani più popolari del cantautore milanese, come Il mio nome è Francesco e Vita tranquilla. Non mancheranno brani estrapolati dal repertorio del gruppo della provincia di Napoli, duettati e rivisitati da questa inedita combriccola. L'ingresso sarà gratuito.

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Venerdì scorso alle ore 21:10 su Rai Uno si è consumata la morte definitiva di una stella della nostra televisione italiana. Raffaella Carrà e il suo Forte Forte Forte hanno dato vita ad un omicidio/suicidio, sia quello del caschetto d’oro sia quello del talent show. Ebbene si, l’ultimo “prodotto” della Carrà, ahimé, non ha davanti a sé giorni felici. Maandiamo con ordine. Da tempo ormai Raffaella smania per avere una collocazione in un palinsesto televisivo. La sua conduzione di un’edizione dell’Euro Vision Song Contest non poteva certo bastare a tenerla buona. Lei è una che scalpita, che non sa stare dietro le quinte, che vuole a tutti i costi esserci. Ebbene, per darle la giusta collocazione che si merita le era stato affidato il ruolo di giudice a The Voice of Italy su RaiDue. Ma capite bene che dopo due anni senza vittorie e dimostrando di avere davvero poca inclinazione nello scovare talenti, cercasse qualcosa di più. Non potendole o non volendole affidare un programma in prima serata, ed io mi domando quanto tutti noi non avremmo bisogno di uno sprazzo di veridicità alla “Carramba che sorpresa!”, le è stato dato l’incarico di “creare” un programma fratello, ma direi anche gemello, che mescola un po’di The Voice, un po’ di Amici di Maria De Filippi vecchia maniera, un po’ di XFactor, un po’ di Italian’s got talent e un po’ di un po’ di tutti talent presenti sulla faccia del pianeta. Vi chiederete ora perché la morte televisiva della Carrà. Per un semplice motivo. Gli altri talent hanno piglio, carisma, bravura, talento, novità, il suo Forte Forte Forte invece, coniuga un cast da triscount (il tanto ricercato prendi 4 e paghi 1), la scarsa personalità dei giurati, imbarazzante Asia Argento in versione “santona indiana” che dispensa consigli sulla vita e sul talento (mi verrebbe da dire: “Proprio lei?”), un Joacquìn Cortés timoroso di dire qualunque cosa possa offendere “caschetto biondo” e Philippe Plein stilista messo lì non si sa per quale motivo, secondo me lui credeva di partecipare ad Italian’s Next Top Model, e in quel caso la sua presenza avrebbe avuto anche un senso, e poi c’è lei “la divina” che ha messo su un programma auto celebrativo (gli spezzoni di suoi vecchie trasmissioni si sprecano) dove a “comandare” è lei e solo lei. Nessuno si sogna di contraddirla, nemmeno quando da del “talento” ad un ragazzo che storpia una hit di Tiziano Ferro e fa a stento una pirouette. E poi ci sono i concorrenti, davvero di livello e qualità talmente bassa che alle sagre di paese si vede e si sente gente dotata di più “talento”. Secondo me, la Raffa, avrebbe dovuto pregare in ginocchio la Cuccarini per fare la giurata, e non impelagarsi in polemiche sterili su Twitter, almeno lei qualcosa di televisione, canto, danza e conduzione capisce; e avrebbe dovuto supplicare anche Tiziano Ferro per affiancarla in questa missione suicida. Che dire, il conduttore Ivan Olita, ex Vj di Mtv, dimostra di saper fare almeno il compitino, anche perché non è chiamato mica a declamare Shakespeare, per il resto la trasmissione più che Forte Forte Forte è Triste Triste TristeCi attendono ancora altre puntate e la situazione potrebbe migliorare e togliere dal cilindro la nuovaBeyoncé, ma ho seri dubbi. Ad un certo punto, mentre la noia e lo sbadiglio prendevano il sopravvento, ho sperato che arrivassero i tecnici, sbaraccassero tutto e che partisse la siglia “ , la fortuna” e che Raffaella comparisse con il suo lungo abito da sirena paillettato e che facesse arrivare qualcuno dall’Argentina.