Ranieri: "mai più con Auricchio e Pagano" In evidenza

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“Occorre un ricambio generazionale ed una profonda ristrutturazione del sistema politico terzignese altrimenti rischiamo il baratro sociale ed economico – ad affermarlo è Francesco Ranieri ex vicesindaco di Terzigno che nei giorni scorsi ha realizzato un’intervista nell’ambito delle iniziative promosse dal nostro giornale. “Credo che ormai sia necessario, per il bene di Terzigno, mettere da parte ogni forma di personalismo e di velleità che sono il frutto della bramosia di potere e cercare altresì di parlare di progettualità e programmi per la nostra cittadina. Terzigno una volta era conosciuta per tanti aspetti positivi  nell’hinterland vesuviano, oggi invece, rappresenta il fanalino di coda e tutto questo a discapito dei giovani”. E’ disposto a candidarsi come sindaco? “Fino ad oggi, e non lo posso negare, ho avuto diversi incontri con le varie componenti politiche e forze che si stanno proponendo come alternativa ai centri di potere precostituiti. Sono disposto anche a fare un passo indietro di fronte a personalità di spessore pronte a mettere al centro dei programma Terzigno ed i giovani. Sento parlare e fare molti nomi ma si parla pochissimo di progetti ed idee per la nostra città. E’ un peccato vedere la nostra realtà subire, inerme, gli effetti delle crisi, maggiormente acuita dall’inasprimento delle imposte locali. Generazioni di giovani sono ormai costretti ad abbandonare la nostra terra per cercare fortuna altrove. E questo è un dato che deve farci riflettere”. Ha sempre creduto nei giovani e nelle loro potenzialità. “Fino a prova contraria nelle precedenti consultazioni ho avuto il sostegno di due liste che avevano dei nomi che esemplificano il concetto di vicinanza che ho per la gioventù. “I giovani per Terzigno” ed “Il Tralcio” incarnavano infatti, due elementi importanti: la componente giovanile con la propria voglia di riscatto, ed il tralcio che riconduce inevitabilmente alle radici storiche ed alle tradizioni vesuviane. E’ proprio da qui che intendo partire. Ho pagato sulla mia pelle scelte politiche coraggiose che sono state, purtroppo, ripagate con il disprezzo e l’arroganza di chi teme la competenza e la passione autentica per il territorio.” Si riferisce alla sua rimozione da vicesindaco? “Certo, quella è stata una brutta pagina politica che mi ha fatto comprendere tante cose e, soprattutto, mi ha fatto maturare la convinzione che con gli attuali interpreti del centro destra non ci sono margini di trattativa alcuna. Né con Domenico Auricchio né, tantomeno, con Stefano Pagano qualora sia lui il candidato a sindaco, farò più accordi politici visto i precedenti. Il centrodestra non può rispecchiarsi in personaggi che hanno solo e continuamente inasprito il regime fiscale sul territorio, aumentando vertiginosamente le tasse locali a discapito delle piccole e medie imprese che rappresentano l’ultimo nucleo produttivo sul territorio. Anziché favorire le imprese e le attività commerciali, le stanno facendo collassare. Per la prossima tornata elettorale confido ed auspico in una ampia coalizione di persone perbene e volenterose che pongano al centro del programma politico Terzgino ed i giovani. Con o senza il mio nome e candidato sindaco sarò disponibile a fare non uno ma dieci passi indietro pur di contribuire alla rinascita del nostro paese”.

 

Ultima modifica il Giovedì, 12 Febbraio 2015 23:09