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Primo consiglio comunale dell'era Ranieri

Domenica, 12 Luglio 2015 10:24 Scritto da

Alle ore 17,25 del 10 luglio inizia il primo consiglio comunale dell’amministrazione targata Francesco Ranieri. A presiederlo è stato Pasquale Ciaravola, perché per legge, spetta al consigliere comunale primo eletto della lista o partito più votato della minoranza. La prima seduta ha registrato l’assenza giustificata del senatore Auricchio con una nota scritta. Si è partiti subito con una nota dolente per il neo sindaco, quando il consigliere Angelo Annunziata, eletto nella lista “ La Campana” a sostegno proprio di Ranieri ha criticato prima l’orario della convocazione e per questo motivo e in quest’orario che lui“ cerca di fare cose più utili e non un consiglio comunale” e al termine del suo intervento lascerà la seduta pubblica. Tra l’altro lo stesso Annunziata, ha dichiarato di non essere passato nelle file della minoranza, ma non appoggia nemmeno la maggioranza, resta al momento in attesa di comunicazioni da parte del primo cittadino. Il primo punto saliente, dopo il giuramento del Sindaco, è stato la proclamazione del Presidente del Consiglio Comunale e del Vice-Presidente.  Il Presidente del Consiglio è organo super partes garante del rispetto del ruolo dei consiglieri, siano essi di maggioranza o di minoranza, e delle norme che regolano lo Statuto e del regolamento del Consiglio. I poteri del Presidente sono: 
a) la rappresentanza del Consiglio 
b) la predisposizione dell'ordine del giorno in recepimento delle proposte presentate dal Sindaco e dalla giunta, eventualmente dai singoli consiglieri e dagli altri soggetti previsti dallo statuto e dai regolamenti. 
c) La direzione dei lavori del Consiglio assicurando l'ordine della seduta e la regolarità delle discussioni; 
d)La convocazione del Consiglio, sentito il Sindaco e previa consultazione con la conferenza dei capigruppo; 
e) La proclamazione del risultato delle votazioni; 
f) L'informazione preventiva ai gruppi consiliari e ai singoli consiglieri attraverso la conferenza dei Capigruppo 
g) La presidenza della conferenza dei capigruppo 
h) L'attivazione e il coordinamento delle commissioni consiliari e delle altre commissioni eventualmente istituite e la vigilanza sul loro regolare funzionamento; 
i) La cura dei rapporti periodici del Consiglio con l'organo di revisione economico - finanziaria e con il difensore civico secondo quanto previsto dalla legge, dallo Statuto e dai Regolamenti, fatti salvi i diritti di ogni consigliere. Un compito che in passato è stato svolto in maniera eccellente dall’avv. Annunziata, una figura, quella del Presidente del Consiglio comunale che deve essere autoritaria e soprattutto conoscere e applicare le norme dello Statuto. La maggioranza, tramite un intervento del consigliere Annunziata, ha chiesto che i voti fossero indirizzati sul consigliere De Simone e qui c’è stato l’indice puntato dell’avv. Aquino che dopo gli auguri di rito, ha espressamente dichiarato che la partenza della nuova amministrazione non è stata positiva soprattutto in virtù di spartizioni politiche da rispettare. L’avvocato continua, rigettando al mittente la proposta avanzata dalla maggioranza sulla candidatura De Simone, anzi dichiara che quando si hanno realmente a cuore le sorti del paese ci si confronta, e questo è stato un brutto modo di confrontarsi fra maggioranza e minoranza in un ruolo di garanzia e non di amministrazione e si interroga su cosa la maggioranza abbia temuto su questa scelta. Al termine dell’intervento si è proceduto alla votazione e con undici voti favorevoli e quattro astenuti (i consiglieri di minoranza) c’è stata l’immediata esecutività dell’elezione come Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe De Simone. Il vice presidente, con voto unanime, è stato eletto Pasquale Ciaravola. Nominata anche la commissione elettorale dove sono stati nominati i consiglieri Autilia Carillo, Antonio Vaiano e Maria Grazia Sabella. Il sindaco poi ha presentato gli assessori che guideranno la macchina amministrativa di Terzigno, chi cercherà di cambiare questo paese. La miglior classe dirigente che si potesse offrire al popolo di Terzigno, la scelta del singolo assessore è stata fatta in maniera democratica e nella consapevolezza delle capacità del singolo. Gli assessori sono Francesco Nappo (vice sindaco), Genny Falciano, Rosalba Boccia, Fernando Mughetto e Vincenzo Ranieri. Una squadra che si è attivata dal primo giorno dichiara il primo cittadino, una squadra che già sta dando i primi risultati, noi dobbiamo dare le risposte alla cittadinanza, dobbiamo affrontare il popolo di Terzigno, dobbiamo far riemergere la nostra cara e amata Terzigno. Punto di discussione è stato il disavanzo tecnico che la nuova amministrazione deve fronteggiare, un disavanzo di tre milioni e 800 mila circa, che deve essere risanato e ripianato frutto di cattiva gestione del passato. Questa cifra, scaturita da un accertamento, peserà sul bilancio comunale per i prossimi trenta anni, perché questa è stata la formula adottata dalla nuova amministrazione. Su questo punto è intervenuto oltre all’avv. Aquino, che non condivide per niente questa scelta, perché un amministratore lungimirante non spalma il debito su trenta anni, ma cerca in ogni modo di affrontare e cercare una soluzione a breve termine, anche Stefano Pagano che ha retto le sorti di Terzigno negli ultimi due anni, causa il procedimento della legge Severino applicata all’allora primo cittadino Domenico Auricchio. Pagano ha lanciato un appello alla maggioranza di far intervenire la magistratura qualora fossero registrate inadempienze nei contratti stipulati negli anni scorsi. Una commissione d’inchiesta per rendere trasparente i contratti e le azioni compiute sotto la sua gestione, chi ha sbagliato deve pagare, perché anche noi teniamo alle sorti della nostra Terzigno.

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Partirà ufficialmente domani l’avventura del nuovo parlamentino terzignese sotto la reggenza del neo sindaco Francesco Ranieri, una partenza che inevitabilmente dovrà tener conto dell’ultima fiammata rimbalzata agli onori delle cronache “politiche” locali. Dopo le fiamme “vere” per il vile gesto contro la macchina del consigliere Antonio Vaiano, altre bocche di fuoco intorno alla nuova componente politica locale. Ancora una volta, la solita mano anonima, quella che rifugia il confronto per lanciare invettive ed accuse. Forti, decise circostanziate - stando a quando riportato da una lettera denuncia che sta circolando all’ombra del Vesuvio- . In una fantomatica lettera, una altrettanto fantomatica associazione culturale (che nessuno ha mai visto all’opera da queste parti) “Terzigno Libera” punta deciso il dito contro le procedure dell’ultima tornata elettorale. Al centro della missiva inviata agli organi di giustizia, alle forze di polizia ed a tutti i candidati a sindaco nonché ai senatori Domenico Auricchio e Pietro Langella, si descrivono a detta degli anonimi sottoscrittori fatti, atti e circostanze che prefigurerebbero dei reati penali a carico di attuali esponenti della maggioranza. Una missiva che, stando alle prime indiscrezioni sembra essere null’altro che un rigurgito di astio e rancore nei confronti del movimento che ha sostenuto l’attuale sindaco Ranieri nell’ultima tornata elettorale. Non si ha ancora alcuna certezza se sulla vicenda le autorità preposte avvieranno le indagini di rito, ma allo stesso tempo è opportuno che chi ha eventualmente giocato sporco paghi il maltorto. Un inizio di mandato in un campo minato per Ranieri che però stronca sul nascere polemiche: “c’è chi non vuole assolutamente che Terzigno rinasca e prova in tutti i modi ad infangare i nomi di persone oneste e perbene che mi hanno sostenuto. Certe accuse vanno provate con atti e prove non nascondendosi nell’anonimato solo per cercare di discreditarci. Dopo anni di torpore sto vedendo i terzignesi risollevarsi così come gli ultimi eventi pubblici stanno evidenziando, compreso quello di ieri sera organizzato dal Forum dei giovani al quale circa 500 ragazzi hanno partecipato. Mi preoccupo di loro- conclude il sindaco terzignese – e non certo di chi al confronto aperto preferisce nascondersi nell’anonimato per seminare violenza, odio e rancore”.  

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Ranieri nomina gli assessori della nuova giunta

Giovedì, 25 Giugno 2015 10:51 Scritto da

Terzigno ha la sua nuova squadra amministrativa! Il sindaco Francesco Ranieri, infatti,  ha comunicato i nominativi delle persone che faranno parte del nuovo governo cittadino. La carica di vice sindaco sarà ricoperta da Franco Nappo, gli assessori, invece, sono espressione delle liste che hanno sostenuto Ranieri nella scalata a palazzo ex CED: Vincenzo Ranieri vicino alla lista civica Terzigno, l’avvocato Rosalba Boccia della lista Ranieri sindaco così come la dottoressa Genny Falciano mentre il dottor Ferdinando Mughetto è espressione della coalizione guidata da Serafino Ambrosio al quale viene riconosciuto così l'apparentamento politico. Nei prossimi giorni saranno poi diramate ufficialmente le deleghe ai neo assessori. Per il consigliere più votato Giuseppe De Simone potrebbe invece delinearsi la poltrona di Presidente del Consiglio comunale.

 

“Ho cercato di mettere insieme una formazione eterogenea, capace e preparata - esordisce il sindaco Ranieri -, tenendo conto di tutte le forze che sostengono il nostro nuovo progetto politico. Faccio gli auguri a loro e a tutta la cittadinanza. Terzigno ha la sua squadra e inizia il lavoro sul terreno. Sabato con ogni probabilità ci sarà la proclamazione degli eletti e la settimana prossima sarà convocato il primo consiglio comunale per la presentazione alla cittadinanza della nuova squadra amministrativa targata Ranieri.

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Sono le 23,55 quando da via Fiume parte la prima serie di fuochi d'artificio. La festa può iniziare, è il segnale che in molti aspettavano. Lo scrutinio delle 7488 schede è da poco iniziato ma l'espressione è chiara: il voto è plebiscitario, poco più di una formalità. Ranieri in alcune sezioni doppia addirittura il suo avversario. Francesco Ranieri è eletto sindaco, il più giovane sindaco della storia centenaria del comune vesuviano. Trentotto anni, avvocato, con un passione per il calcio e per i Beatles il neo sindaco di Terzigno detronizza il vecchio potere forzista targato Auricchio-Pagano e si vendica appieno della "cacciata" da vice sindaco che proprio il duo forzista gli riservò poche ore prima della sospensione (la prima) da sindaco per Auricchio. Francesco Ranieri vince e tanti dei suoi sostenitori si riversano in strada. Il corteo parte poco dopo mezzanotte quando nelle aule delle scuole terzignesi è un monotono dei presidenti di seggio: Ranieri, Ranieri, Ranieri tanto che poco dopo mezz'ora di scrutinio i rappresentanti di lista di Stefano Pagano lasciano mestamente il luogo della sconfitta.e' il preludio di una disfatta che alla vigilia nessuno in Forza Italia si aspettava. Ma i terzignesi a quanto pare hanno bocciato la condotta politica ed amministrativa degli ultimi anni. Ranieri vince ampiamente con 5003 voti (pari al 68,95%) contro i 2253 di Pagano (31,05%) incarnando quella voglia di cambiamento che in tanti auspicano alle falde del Vesuvio: "Oggi hanno vinto i terzignesi, ha dichiarato Ranieri appena eletto - con il vostro voto avete scelto la nuova classe dirigente di questo paese che non vi deluderà. Ringrazio tutti quelli che mi sono stati vicino ed in particolar modo Serafino Ambrosio per aver appoggiato e creduto nel nostro progetto."  

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Si è abbattuto un vero e proprio tsunami sulla politica terzignese. E’ questo l’esito inesorabile dell’urna! I terzignesi contravvenendo ogni previsione sentenziano l’epocale sconfitta per Forza Italia che per oltre venti anni era stato il partito di riferimento alle falde del Vesuvio (con picchi anche del 60% in passato). Una duplice sconfitta sia per il vicesindaco facente funzioni Stefano Pagano sia per il senatore forzista Domenico Auricchio sceso in campo al fianco del delfino Pagano. La coalizione di centrodestra in cinque anni è riuscita a dilapidare oltre il 20% di consensi, nel 2010 infatti, Auricchio venne eletto con un consenso plebiscitario  (46% al primo turno e ben  il 61% al ballottaggio). Un dato che ridimensiona il partito di Berlusconi e che dovrà far riflettere sulla scelta di designare Stefano Pagano come leader dello schieramento. Le liste della coalizione, infatti pur racimolando il 31,11%  subiscono l’orda del voto disgiunto che fa perdere a Pagano il 5% dei consensi.

Effetto del voto disgiunto diametralmente opposto invece per il candidato del PD Vincenzo Aquino il quale riceve dall’urna un consenso personale inimmaginabile rispetto al voto di lista. Il PD infatti si ferma a 987 preferenze mentre sul  candidato sindaco fioccano 1437 preferenze! Uno scarto del 4,5% che può lasciare più che soddisfatto l’agguerrito Aquino che al termine di questa campagna elettorale porta a casa un risultato inaspettato visti i pregressi della sinistra terzignese.

Più che soddisfatto è anche il giovane candidato Serafino Ambrosio, osteggiato del centrodestra locale sin dalle sue prime intenzioni politiche sul territorio. Il giovane imprenditore incassa un successo personale di rilievo con un 12,38% pari a 1222 preferenze. Non male per uno che ha puntato su due liste composta da tanti giovani.

Chi gongola e gioisce, invece, è Francesco Ranieri, vero vincitore di questa tornata elettorale il quale consuma la sua lenta ed inesorabile vendetta nei confronti di avversari politici che tre anni fa lo defenestrarono dalla carica di vicesindaco…quando si dice che il tempo è galantuomo. Un successo personale e di coalizione per l’ex primavera del Napoli il quale dopo aver affrontato una campagna elettorale con lo stile del politically correct, si appresta a dover disputare gli spareggi del “ballottaggio” che dovrebbero confermare la stima e la fiducia raccolta al primo turno con 3921 voti di partenza che rappresentano un buona dote in vista del testa a testa contro Stefano Pagano.

Deludono invece le preferenze del Movimento Cinque Stelle che nel giro di poche ore passano dal 13,66% delle regionali al 4,53% delle comunali. Tanti voti di stima per la giovanissima  Lina Panfilo che raccoglie oltre un punto percentuale rispetto ai voti di lista. Dato che anche in questo caso dovrebbe far aprire un riflessione interna ai grillini.

Si ferma invece al 2,60% il Patto Civico capeggiato dalla professoressa Rosa Rosanna che raccoglie comunque 257 preferenze personali a fronte dei 186 voti racimolati dalla lista collegata.