Mercoledì 24 maggio alle ore 11.00 presso Palazzo Caracciolo sarà presentata la IX edizione di "Pausilypon Suggestioni all’Imbrunire", rassegna stabile di musica e teatro, che si svolge al Parco Archeologico del Pausilypon dal 27 maggio al 15 Luglio. Intervengono: Luciano Garella, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, Nino Daniele, assessore alla Cultura del Comune di Napoli, Maurizio Simeone, presidente del CSI Gaiola onlus, Eugenio Bennato, musicista, Stefano Scognamiglio e Francesco Capriello, direttori artistici della Rassegna. Ideata e curata dal Centro Studi Interdisciplinari Gaiola Onlus, d’intesa con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, la rassegna, giunta alla sua IX Edizione, rappresenta ormai un consolidato appuntamento con la musica e il teatro nella straordinaria cornice dell’antica Villa D’Otium del Pausilypon (I Sec a.C.). L'Edizione 2017 sarà l'Edizione della rinascita dell'Odeion. Dopo molti anni di inagibilità gli artisti torneranno ad esibirsi nell'antico theatrum tectum della Villa imperiale, restaurato proprio grazie ai fondi della rassegna.

Martedì, 09 Maggio 2017 06:46

La "creatura nova" di Gennaro Carrano

Continua il nostro viaggio oltre il confine vesuviano e incontro un giovane scrittore di Afragola, diplomato allo scientifico-linguistico, con la passione per le lingue straniere: Gennaro Carrano, il poeta che ha dedicato la copertina del suo primo lavoro letterario “ Creatura Nova” a Diana, la sua adorata gattina. Gennaro come nasce una poesia? Il poeta è empatico con gli uomini e la natura e proprio come un ladro, ruba queste emozioni, ecco ,così faccio anche io! Spesso però, è davvero difficile contenerle e le esprimo, quasi come per liberarmene,mettendole per iscritto. Qual è il filone poetico cui ti ispiri? Mi piace la poesia classica dunque Dante, Petrarca, Leopardi, Foscolo ossia quegli autori che fortunatamente studiai a scuola, ma che a quel tempo anche per immaturità non riuscivo ad apprezzare a pieno. Adoro Saffo ma amo da impazzire Catullo. Qual è la tua massima? Mi piace citarvi una massima del mio libro della lirica "De amore Impavido" "Remembrate o Gente: lo malo giudicio unqua discende da sapiens mens!" dedicata a chi dà giudizi invece che opinioni. Dove nasce “Creatura Nova” ?Quali sono i temi che affronti? Creatura Nova è diviso in due parti, la prima parte è quella che definisco "narrazione poetica" mentre la seconda è una silloge. La stesura di Creatura Nova non era progettata, stavo scrivendo una lirica sulla Pazzia (nel libro "Amentia") ma avevo già da tanto tempo in mente di trattare il tema dello stupro, ma sino a quel momento non avevo trovato il giusto modo di esprimermi, trattare un tema così forte è abbastanza difficile, bisogna cercare tutte le forze e la giusta sensibilità per scriverne senza essere macabro o volgare altrimenti si rischia di urtare la sensiblità di chi ha subito tale violenza invece che denunciarla. “Creatura Nova” è divisa in capitoli, nei primi due "L'Immolata" e "La Gentile" narro poeticamente del tema dello stupro, dove Verginia è abusata da suo fratello Adelfo, il tutto, però, è narrato attraverso tre punti di vista. sia un punto di vista esterno (di colui che viene a sapere i fatti) e sia interno( sia il punto di vista di Verginia,la vittima, che di Adelfo, il carnefice) ed in tutte le liriche di questi due capitoli vi è un elemento che li collega, il giglio, simbolo di purezza, nonostante tutto. La seconda parte invece è la "silloge" poetica, divisa per tematiche quali Eros, Amore per Dio, Nostalgia, Femmicidio, Depressione, tematiche quindi diverse, non collegate alla storia di Verginia e Adelfo. Tutto il libro è scritto in uno stile classico e per questo hanno un testo a fronte. Quali sono i tuoi prossimi obiettivi? Mi piace non essere statico e quindi ho scritto un secondo libro anche in vernacolo napoletano, che vedrà la pubblicazione, verso la fine dell’anno, adesso voglio dedicarmi completamente a Creatura nova soprattutto ora che è uscito anche in inglese. E’ mia intenzione pubblicarlo anche in altre lingue come il tedesco, russo e francese. Prossimamente usciranno anche dei video "animati", video-poesie della prima parte narrativa-poetica di Creatura Nova. Il mio desiderio sarebbe, però, fondere l'arte teatrale e quella poetica per farne una trasposizione a teatro. Qual è il tuo sogno nel cassetto? Il mio sogno sarebbe poter trovare lavoro e vivere in un paese scandinavo! Molte delle tue liriche sono ispirate alla religione, che rapporti hai con Dio? In realtà nonostante abbia scritto e scrivo anche liriche religiose, non sono molto religioso, ma so che Dio o come lo si voglia chiamare, esiste, la presenza della perfezione divina è in tutte le cose della natura, degli animali, ed anche nelle cose spiacevoli, perchè rappresentano il dono perfetto ricevuto da Dio, il libero arbitrio. L’autore Carrano prima dei saluti, ha ringraziato l’intera redazione de “ Il Vesuviano” per aver dato ospitalità a un esordiente. “Quando sei esordiente e non fai parte di certe dinamiche sociali, non sei considerato, sentenzia l’autore, quindi, grazie per avermi dato questa grandissima possibilità". “Grazie a tutti quelli che leggeranno Creatura Nova, disponibile in ebook e cartaceo in tutti gli store, e termina con una raccomandazione, leggete anche gli esordienti, magari qualcuno potrà stupirvi, proprio come dico nel libro Remembrando che a li giudici lettori fia l'amar o 'bbon commenta!”

Ci sono sensazioni che non si possono frenare, semplicemente accadono. E ci lasciano sconvolti, imbarazzati, senza parole per definirle: il senso della vita, le parole del mondo, un bacio a labbra sfiorate, due occhi che si toccano come fossero mani, una poesia in un libro che commuove quanto il primo giorno di luce dopo tanto buio. Si è svolta giovedì sera 27 aprile, presso la Sala Consiliare del Comune di Terzigno, la presentazione di “Che il potente spettacolo continua”, primo libro del giovane e talentuoso poeta vesuviano, Angelo Ranieri. Promotore della serata, l’avv. Vincenzo Aquino, a cui è spettato il saluto istituzionale e l’esposizione dei motivi che lo hanno condotto all’attuazione di questo evento. E’ intervenuta, inoltre, la prof.ssa Assunta Maiello, docente di lettere del Liceo A. Diaz di Terzigno, la quale ha fornito utili indicazioni sull’approccio dei ragazzi alla poesia e, in particolare, su come Angelo, che ha seguito nell’ultima fase degli studi superiori, si sia avvicinato al mondo letterario. Pasquale Ambrosio ha dato voce ad alcune pagine del libro, con slancio emotivo e forte coinvolgimento. L’intera presentazione è stata moderata da Antonella Bianco, giornalista de “Il Vesuviano”. “Che il potente spettacolo continua” nasce da un verso di una poesia di Walt Whitman, citata all’interno del film “L’attimo fuggente”. All’interno del libro si susseguono maturi spunti di riflessione sull’esistenza che va e che viene pur restando sempre intatta, sull’instancabile forza delle parole e su quella rigenerante di chi le crea, sulla guerra che non finisce ma può rallentare, sui bambini che sanno sognare ancora. Angelo è un ragazzo che è andato via da Terzigno ma sa ritornare, con un bagaglio pieno di tutte le cose viste lontano da qui. Angelo è un uomo che ha trovato in anticipo il coraggio di mettersi in gioco e prendere la propria vita in mano per investirla nei contesti più affini. Angelo è un po’ una lezione che a scuola non ci hanno impartito: una scelta senza rimpianti. Un libro per i romantici dalle situazioni impossibili, indaffarati a vivere col domani in tasca e mai lanciato in avanti con la brama di rincorrerlo. Un libro per chi ha voglia di fare un tuffo nell’amore che non torna, in quello che ci abbraccia i pensieri e in quello che verrà, e che ci lascia addosso la consapevolezza che alle cose belle della vita non occorre aprire la porta: conoscono la strada per raggiungerci anche ad infissi sbarrati.

Si è svolta ieri pomeriggio presso SfogliateLab, storica pasticceria ubicata a Napoli (in piazza Garibaldi, angolo corso Novara), la prima “verticale di sfogliatelle”: 13 le sfogliate in degustazione, tutte ideate da Vincenzo Ferrieri, giovane imprenditore napoletano che – forte del know how acquisito dalla sua famiglia – intende posizionare il prodotto dolciario tradizionale napoletano in ambiti sempre più vasti, incrociandolo con gli ingredienti del territorio campano e non solo… In virtù di questo suo obiettivo e spinto dal continuo desiderio di migliorare i prodotti che offre alla numerosissima clientela che affolla non solo la pasticceria di piazza Garibaldi, ma anche l’ultima nata di via San Biagio dei Librai (Sfogliacampanella), Vincenzo ieri ha sottoposto al vaglio di una giuria composta da più di 40 giurati (giornalisti, imprenditori, blogger, food photographer, influncer, chef, ristoratori) 4 sfogliate rustiche (gusti: salsiccia e friarielli, melanzane e provola, peperoni e provola, ricotta e salame), 4 sfogliate dolci (gusti: bacio, pistacchio, mandorla, ricotta e pera) e 5 sfogliacampanelle (gusti: cioccolato, pistacchio, croccantino, caffè, arancia).

Le votazioni si sono svolte dalle ore 17 alle ore 21 e sono state piacevolmente accompagnate dalle melodie della violinista Simona Sorrentino. L’arduo (e goloso) compito di giudicare le sfogliatelle è stato affidato ai seguenti “Esperti del Gusto”:

- il Maestro pasticcere Aniello di Caprio (pasticceria Lombardi e scuola Dolce e Salato di Maddaloni) e alcuni suoi allievi;

- i giornalisti: Giuseppe De Girolamo, Simona Buonaura, Anna Feroleto, Emilia Sensale, Stefania Zona, Carla de Ciampis, Gianfranco Bellissmo, Daniele Naddei, Alberto Alovisi, Harry di Prisco, Federico Mancini, Arianna Esposito e gli allievi della sua scuola di giornalismo;

- i blogger: Vincenzo Castaldi, Davide Guida, Pamela Hallmark, Francesca Ferrara, Evelina Bruno, Marianna Sansone, Anna Calabrese;

- i food photographer: Andrea Carlino, Clelia Feroleto, Enza de Maria, Fabiola Lardo, Leo Cremano;

- i ristoratori, dirigenti, imprenditori, influencer ed esperti nel campo del food: Ovidio Attanasio, Domenico Capogrossi, Luigi Salvatore, Alfonsina Longobardi, Carmine D'Aniello, Umberto Ventriglia, Mariano Barone, Gennaro D'Aria, Antonio Ceruti, Mario Palma, Antonio Benforte, Gianfranco Barbi, Rosaria Esposito.

Le sfogliate più votate sono:

- Per la categoria “sfogliata rustica” quella farcita con peperoni e provola;

- Per la categoria “sfogliate dolci” quella con ripieno alla mandorla;

- Per la categoria “sfogliacampanella” (l’ormai famosa sfogliatella con il cuore di babà) quella con farcitura al gusto croccantino.

Queste leccornie saranno protagoniste di uno shooting fotografico - che sarà svolto durante il “Maggio dei Monumenti” - attraverso il quale saranno contestualizzate nei luoghi più belli di Napoli.

Il pomeriggio di votazioni si è piacevolmente concluso con la l’avvento in pasticceria del famoso cantante e attore Sal Da Vinci.

Andrà in scena domenica 23 aprile alle ore 20 all'auditorium di Saviano " Panta Rei - Pierino e il lupo" uno spettacolo "per tutte le età". La regia è curata da Mariograzio Balzano, attore e regista Vesuviano di comprovata esperienza e bravura , noto al pubblico televisivo anche per le sue magistrali interpretazioni di brani e poesie per la trasmissione "Terra Mia". Lo spettacolo vedrà esibirsi, oltre agli attori della compagnia "la Monade" diretta dallo stesso Balzano, anche il corpo di ballo della Musical Art di Benevento. Le coreografie dello spettacolo sono state curate dalla maestra Simona Morelli con l'assistenza di Gaetano Ciampa. Danza, musica e recitazione fuse in un'unica miscellanea di arti che danno un profilo unico a questo spettacolo che si propone come una vera novità già nella sua concezione. Ciò che rende Pierino e il lupo uno straordinario strumento educativo non è tanto la morale, vecchia come le favole di Esopo, ma il messaggio artistico; ogni personaggio è incarnato musicalmente da uno strumento o da un piccolo impasto di strumenti (gli archi per Pierino, il flauto per l’Uccellino, l’oboe per l’Anatra, il Clarinetto per il gatto, il fagotto per il Nonno, i tre corni per il Lupo, timpani e grancassa per i Cacciatori); soluzione ideale per educare i ragazzi e al riconoscimento dei colori che compongono la tavolozza orchestrale. Ecco il vero segreto di Pierino e il lupo: insegnare il potere allusivo della musica, creando corrispondenze perfette tra suoni e immagini. Prokofiev pensava a qualcosa di molto più ambizioso, impossibile da imprigionare tra le sbarre della storia: l’idea che la musica sia sempre in contatto con il mondo dei significati e che poche note, a volte, siano molto più espressive di mille parole….e se non ci sarà un’orchestra vera, noi la immagineremo attraverso i suoni e la danza. 

Appuntamento, quindi da non perdere è per domenica sera alle 20 all'auditorium di Saviano. 

Si intitola “La lingua è la nostra casa” la lezione che il professor Francesco Sabatini, presidente emerito dell’Accademia della Crusca, terrà venerdì 21 aprile alle 17,30 ad Ottaviano, nella sala consiliare “Pasquale Cappuccio”. Si tratta di un convegno organizzato dalla presidenza del consiglio comunale di Ottaviano e dalla Cirtam Unina (Centro interdipartimentale di ricerca dal tardo antico al moderno dell’Università di Napoli Federico II): un’occasione per discutere sulla lingua italiana e sul suo utilizzo nei nostri giorni, alla presenza di uno dei maggiori esperti del nostro Paese. Linguista, filologo e lessicografo, Sabatini è stato presidente dell’Accademia della Crusca dal 2000 al 2008 ed è professore emerito dell'Università degli Studi Roma Tre. Il professor Sabatini interverrà dopo i saluti del sindaco Luca Capasso, del presidente del consiglio comunale Biagio Simonetti, dell’assessore alla cultura Marilina Perna e del presidente dell’Ordine degli Avvocati di Nola Francesco Urraro (che ha patrocinato l’evento). La relazione sarà introdotta da Marisa Squillante, professore ordinario di Lingua e Letteratura Latina all’Università Federico II di Napoli. Moderatore sarà Michele Montella, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo “D’Aosta” di Ottaviano.

Mercoledì, 15 Marzo 2017 07:44

Quando i "soldati di pace" scendono in campo

Si chiama Unfiil la missione di pacekeeping che da diversi anni vede ormai dislocati in una vasta area del Libano i soldati italiani impegnati in prima linea sul terreno per stabilizzare un'area calda del medioriente. In questo contesto di equilibri labili succede che, molto spesso, le autorità locali deroghino il ruolo ed i compiti istituzionali alle componenti internazionali schierate sul terreno. Da queste parti storie di morte e sacrificio si registrano quotidianamente, ed una speranza concreta la rappresentano proprio i soldati italiani. Tra le tante storie di vite strappate alla morte c'è, per fortuna, anche quella di un piccolo bambino libanese di 9 anni affetto da anemia aplastica più comunemente nota come aplasia midollare, una patologia che obbliga questo sfortunato bambino ad una vita di privazioni senza poter andare a scuola o giocare a calcio. Questa triste vicenda non è passata inosservata agli occhi ed al buon cuore dei militari italiani in missione in Libano posti sotto il comando del Colonnello Alessandro Tassi, il quale dopo aver trovato una struttura adeguata in Italia  che potesse accogliere e curare il piccolo libanese, grazie anche al ruolo determinante della Regione Friuli, ne ha prontamente disposto il trasferimento in Italia. L'altro giorno il volo della speranza si è levato dal Libano per accompagnare lo sfortunato bambino ricoverato presso l'istituto infantile "Burlo Garofalo" di Trieste. Struttura ospedaliera presso la quale nei prossimi giorni sarà sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Anche l'Udinese calcio ha voluto far sentire la propria vicinanza al bimbo libanese donando una maglia firmata dal calciatore De Paul.  L'evento dimostra, ancora una volta, quanto utile possa essere l'impiego il personale dell'Esercito Italiano dislocato nelle aree calde del mondo a tutela anche dei più indifesi. Sull'episodio è intervenuto il Colonnello Tassi, comandante del Reggimento di Supporto della brigata "Pozzuolo del Friuli" dislocata in Libano. "Per il Reggimento è stato un risultato importante - dichiara Tassi- soprattutto perché siamo riusciti a coinvolgere una intera regione per aiutarci a raggiungere questo obiettivo, che all'inizio sembrava improbabile, a dimostrazione che, quando si vuole, il sistema Paese esiste e funziona. Ora- conclude l'alto ufficiale dell'Esercito- non ci resta che sperare che il nostro piccolo amico guarisca presto e possa fare ritorno in Libano."

Che Carnevale è senza la tradizionale quadriglia. Ancora una volta una delle attrazioni principali della festa e della tradizione popolare per la 20° edizione del Carnevale di Terzigno è stata la quadriglia. E’ uno dei balli di folclore e tradizione  più apprezzati da sempre ed ha attirato in diversi punti della città vesuviana numerosi cittadini. Terzigno ha ammirato, applaudito a più non posso la sua quadriglia che da ben novantatré anni segue questo percorso tradizionale nei due giorni dedicati. Dopo mesi di duro lavoro per le innumerevoli prove, finalmente nelle giornate di domenica e del martedì grasso i ventiquattro ragazzi, divisi in dodici coppie, hanno dato un seguito a quest’evento quasi centenario. Saverio Catapano, il comandante della quadriglia terzignese, ha più volte rilevato la dedizione e il lavoro svolto dall’intera organizzazione per l’allestimento del carro e per mettere in scena il tradizionale ballo. “ Sono onorato a essere annoverato fra i comandanti della quadriglia terzignese, esordisce Catapano, porto avanti una tradizione cui sono profondamente legato perché anche mio padre è stato uno dei comandanti nel passato”. “ Il lavoro di squadra ripaga sempre, continua Saverio, un lavoro di circa trenta persone che senza risparmiarsi si è adoperato per la riuscita dell’evento”. “ Il mio grazie, termina Catapano, vanno a ognuno di loro, dal presidente Mimmo Boccia, passando per i ventiquattro ragazzi che hanno entusiasmato con le loro movenze l’intera cittadinanza e terminando con gli altri collaboratori che ci hanno aiutato anche per l’allestimento del carro, questo gruppo stupendo va sostenuto e aiutato per l’ottimo lavoro svolto". Complimenti a questo gruppo che per presentare la quadriglia hanno fuso la danza, la musica e la predisposizione al contatto con il pubblico e se vogliamo dare anche un tocco scaramantico, per chi sogna una quadriglia devono giocare il numero quarantadue al lotto. Tentare la fortuna, in questi tempi non è mai sbagliato.

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